dolcemela87 ha scritto:skydrake ha scritto:dolcemela87 ha scritto:Grazie Dora . Speriamo che facciano sempre sempre meglio . Adesso sto prendendo triumeq (da due mesi come primo farmaco) ho vari disturbi soprattutto addominali , capelli , e pelle con brufoli e un po di ipersensibilità ogni tanto . Questo farmaco nuovo non ha ne abacavir ne lamivudina quindi fantastico . Voi che ne pensate?
Che brufoli possono essere benissimo attribuiti all'HIV in sè, come in parte la caduta dei capelli (più lo stress).
Specie se non è passato troppo tempo dalla sieroconversazione. Quando fui io in sieroconversazione mi vennero fuori diversi brufoli sulle spalle e sulla schiena. Non li avevo mai avuti, nemmeno durante l'adolescenza e mai li ho riavuti di nuovo.
Purtroppo l'HIV rovina quell'equilibrio che c'è tra le varie popolazioni e sottopolazioni di cellule immunitarie (tra CD4 e CD8, tra la sottopopolazione dei th1 e dei th2 ecc.), per cui tendono a manifestarsi tutta una serie di eventuali disturbi autoimmuni fino in quel momento latenti. La pelle è la prima a manifestarli.
Uno dei parametri di più facile lettura è il rapporto CD4/CD8, ma ci vogliono anni prima si riporti sopra ad 1.
Quindi porto un po di pazienza e mi passa in teoria ...? lo so e mi scuso se a qualcuno può sembrare una cosa superficiale, però è una cosa che mi disturba moltissimo. Comunque si , sono a 2 mesi dalla sieroconversione
Probabilmente si.
Il sistema immunitario è molto complesso. Il ruolo delle varie cellule lo si può confrontare in parte a quello di un esercito:
http://hivforum.info/forum/viewtopic.ph ... ito#p58350
L'obiettivo privilegiato dell'HIV sono appunto i CD4, gli "ufficiali". Senza di loro il resto dell'esercito si scoordina e alla lunga va in rotta.
Ma anche quando il loro numero assoluto non è basso, ma lo è rispetto alla quantità di CD8 in circolazione, o al sottotipo di CD8 (non sono tutti uguali, si dividono in th1 e th2, poi ci sono altre divisioni), si attivano processi infiammatori, spesso autoimmuni, principalmente per questo motivo:
http://hivforum.info/forum/viewtopic.ph ... elf#p89886
Qui dentro abbiamo persone che, prima di rimanere contagiati, aveva disturbi autoimmuni lievi alla pelle (es. dermatite seborroica, la pitiriasi di Gibbs o il lichen scleroticus). Dopo il contagio, sono passati da disturbi lievi e/o1-2 volte all'anno, a piuttosto pesanti e molto frequenti.
Come scrivevo prima, il parametro di più facile lettura negli esami di routine è il rapporto CD4/CD8. Ad alcuni (pochissimi) ritorna sopra ad 1 (un sieronegativo di solito lo ha superiore a 1.2, sotto 1 vuol dire che ci sono o dei processi infiammatori in corso o che il sistema immunitario è "su di giri" ed è troppo reattivo, anche contro se stesso), nel giro di un anno dopo l'inizio della terapia. Alla maggioranza, occorrono diversi anni perché tale rapporto risalga sopra a 1. A diversi, tale rapporto non si normalizzerà mai.
Solo se uno ha il rapporto CD4/CD8 superiore ad 1 e continua ad avere dermatiti può attribuirli con una certa sicurezza alla terapia antiretovirale utilizzata.
Con questo, non dico affatto che gli antiretrovirali non provochino dermatiti, tuttavia quest'ultime tendono ad essere un poco diverse da quelle autoimmuni. Spesso sono piuttosto violente (tipo pruriti insopportabili, gonfiori evidenti). Erano tipiche degli antiretrovirali più vecchi (ad esempio, il Viramune, antiretrovirale brevettato nel 1996, era famoso per questi rash cutanei che scatenava, spesso molto pericolosi, oltre che molto fastidiosi).
Con i nuovi antiretrovirali, sono molto rari.