Notando (con piacere

) che involontariamente (

) mi avete lasciato lo spazio per discutere sui nuovi dati di Sangamo al CROI 2013, ecco un mio contributo che sarà un poco imperfetto data l'ora tarda che mi accingo a studiarlo e tradurlo...
Sangamo ha presentato al CROI oggi gli ultimi dati della sua sperimentazione per una "cura funzionale".
Nella presentazione sono stati descritti i dati della fase 1 del SB-728-T dimostrando che il suo utilizzo porta ad una ricostituzione "durevole" del sistema immunitario sostenuto da un aumento totale dei CD4 memoria con CCR5 negativo.
I dati hanno anche dimostrato che alcuni marcatori di superficie cellulare e profili di espressione genica possono prevedere quali pazienti rispondono meglio all'infusione SB-728-T.
"Questi dati estendono la nostra comprensione sul perché SB-728-T migliora il sistema immunitario e sulle condizioni richieste per l'attecchimento ottimale di CD4+T ZFN-modificati", ha dichiarato Dale Ando, vice presidente di Sangamo e Chief Medical Officer.
"Possiamo confermare che SB-728-T è conforme ai requisiti fondamentali immunologici per la ricostituzione immunitaria nei pazienti HIV-positivi. Inoltre, l'analisi dei marcatori di superficie cellulare e di profili di espressione genica in soggetti che mostrano risposte al trattamento superiori in termini di aumento della conta di cellule CD4+T, ci forniscono indicatori importanti che ci possono aiutare nell'ottimizzazione delle nostre sperimentazioni cliniche. "
"La capacità di SB-728-T di ricostituire in modo durevole il sistema immunitario dopo un singolo trattamento non è mai stata osservata prima con qualsiasi altro approccio terapeutico", ha commentato Rafick-Pierre Sekaly, Ph.D., co-direttore e Chief Scientific Officer del The Vaccine & Gene Therapy Institute (Florida), il cui laboratorio ha effettuato le analisi.
"Il miglioramento della salute generale del sistema immunitario, come dimostrato da un trattamento con SB-728-T, è un passo fondamentale lungo il percorso di sviluppo di un approccio immunologico al controllo e alla potenziale eliminazione del virus. Abbiamo analizzato che l'incremento è dovuto principalmente all'espansione durevole delle cellule CD4+T di memoria centrale. È importante sottolineare che il livello di ZFN-CCR5 negativo è alto in queste cellule, il che è fondamentale per il successo durevole di questo approccio."
"Abbiamo studi clinici in Fase 2 volti a dimostrare la significativa correlazione tra il numero di CD4 + T infusi in cui vengono modificate entrambe le copie del gene CCR5 (modifica biallelica), e la conseguente riduzione della carica virale durante un'interruzione di trattamento HAART. Abbiamo intenzione di presentare i dati provenienti da questi studi durante il corso di quest'anno."
Il primo di questi studi clinici in corso (SB-728-902 Coorte 5) valuta il raddoppio approssimativo della risposta di tipo bi-allele che può essere raggiunto in individui che hanno una mutazione naturale di una delle loro copie del gene CCR5, CCR5 delta-32 eterozigoti, e cerca di confermare la non rilevabilità di HIV durante la sospensione della classica terapia ARV.
La seconda prova (SB-728-1101) esamina la capacità di un regime "lymphopenic precondizionato" per migliorare l'attecchimento bi-allelico e ridurre il carico virale nel corso di un'interruzione di trattamento ARV in soggetti in cui il CCR5 non è mutato.
Sangamo prevede di presentare dati preliminari del primo semestre del 2013 e i dati completi di entrambi gli studi, entro la fine del 2013.
Riepilogo dei dati
Abstract # 126 "La memoria centrale delle cellule T è la componente fondamentale per la buona ricostituzione di CD4 + in soggetti HIV CCR5 ZFN CD4+ modificati"
Sono stati arruolati soggetti con infezione da HIV in uno studio clinico di fase 1 (SB-728-902, Coorti 1-3) i quali hanno ricevuto una dose singola di SB-728-T (5-30000000000 cellule). Tutti i soggetti erano sotto HAART e avevano stabili livelli non rilevabili di HIV nel sangue.
Lo studio ha valutato la sicurezza e la tollerabilità, le variazioni di cellule CD4 + T e il rapporto tra CD4 + CD8 + a cellule T, così come la persistenza di SB-728-T nel sangue e la proliferazione di CD4/ZFN modificati nel tessuto linfatico.
L'analisi dei dati dello studio presentato oggi al CROI ha dimostrato che:
1) Il trattamento di soggetti HIV con SB-728-T porta a acuti e durevoli aumenti della conta dei CD4 + totali.
2) Il livello osservato di ricostituzione di cellule CD4 + T è significativamente maggiore rispetto ai dati clinici di infusione di cellule T CCR5 senza modifiche (CCR5+).
3) Un aumento a lungo termine della conta dei CD4 + T-totali è correlato con un aumento delle TCM e una maggiore incidenza ZFN-mediata CCR5-.
4) I livelli di CCR5- nelle TCM sono rimasti stabili o sono aumentati nel tempo rispetto ad altre sottopopolazioni di cellule T.
5) L'analisi di cellule immunitarie degli individui trattati ha fornito uno specifico profilo marcatore sulla superficie cellulare ("firma genica") che ha permesso di rilevare con chiarezza i soggetti che hanno mostrato risposte superiori al trattamento in termini di conta di CD4 + modificati.
Questo è quanto. Mi sembra pochino. Anzi direi che sono in alto mare. Se è vero che SB-728 ha aumentato la ricostituzione CD4, questo non basta per raggiungere il goal sperato dalla Sangamo: la cura funzionale. Personalmente però credo molto in ciò che stanno facendo, se non altro per la serietà che impongono ai trial clinici (almeno da quel che leggo sui siti americani e su poz), e sono fiducioso in assillante attesa dei nuovi dati che verranno profusi a briciole durante il 2013.
