Ex governo Berlusconi - Ex Governo Monti e UE

Divagazioni...
Eilan
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Re: Ex governo Berlusconi - Governo Monti e UE

Messaggio da Eilan » domenica 9 dicembre 2012, 19:09

Addio Cina, le aziende Usa tornano a produrre in patria


Dopo anni di outsourcing, è arrivata l’inversione di rotta: l’insourcing. Dalla General Electric alla Apple. Alla base della strategia il prezzo del petrolio triplicato dal 2000 ad oggi, i salari degli operai cinesi aumentati di cinque volte negli ultimi 12 anni e sindacati americani sempre più deboli.

«Il prossimo anno trasferiremo parte della produzione di computer Mac negli Stati Uniti. Da tempo lavoriamo al progetto, adesso ci siamo quasi. Il cambiamento si materializzerà nel 2013. Ne siamo già molto orgogliosi. Lo avremmo potuto fare più velocemente prevedendo solo l’assemblaggio di una linea di Mac negli Stati Uniti, ma abbiamo lanciato un’operazione di più ampio respiro, più radicale. Investiremo 100 milioni di dollari».

A parlare, in un’intervista pubblicata sull’ultimo numero di Bloomberg Businessweek, è Tim Cook, l’erede di Steve Jobs alla guida della Apple, un’azienda che impiega 598.500 persone negli Stati Uniti (di cui 307.250 in modo diretto e altri 291.250 nell’industria delle applicazioni). E in Cina ha il doppio di impiegati, oltre un milione e 200mila lavoratori.

Al momento, quella di Cook appare più una mossa per ingraziarsi i clienti, piuttosto che l’inizio di un graduale trasferimento della produzione dell’azienda dalla Cina agli Stati Uniti. Per questo tipo di piano servirebbe un investimento sideralmente diverso rispetto a quello annunciato. La mossa di Cook in fondo riguarda appena una linea di computer, quando ormai la parte del leone del fatturato di Apple è costituita dalla vendita di iPhone e iPad. E come ci ha spiegato Jeffrey Wu, analista alla IHS iSuppli, «non è inedito che le aziende di computer e affini spostino parte della loro produzione, spesso i dispositivi voluminosi, il più vicino possibile ai clienti, per accorciare i tempi di trasporto e di consegna».

La decisione di Apple, però, rinforza un trend, quello dell’insourcing, che si è delineato negli ultimi anni, e ha subito un cambio di passo negli ultimi mesi. Sempre più aziende americane, soprattutto manifatturiere, hanno deciso che, tutto sommato, per alcuni prodotti, conviene tornare all’ovile.

Un esempio emblematico, messo recentemente in risalto dal magazine Atlantic Monthly, è Appliance Park, un’azienda di elettrodomestici controllata da General Electric (GE). Aperta nel 1951 a Louisville in Kentucky, quattro anni dopo contava già 16mila operai. Negli anni ‘60 sfornava 60mila elettrodomestici al mese alimentando l’economia di consumo americana. Appliance Park raggiunse il momento d’oro nel 1973. Ben 23mila operai si alternavano alle varie linee di produzione. A quei tempi il parcheggio della fabbrica aveva perfino semafori per regolare il supertraffico tra un turno e l’altro. Poi, lentamente, è andato in scena il declino. Fino all’ultima crisi, quella del 2008, quando l’amministratore delegato di GE, Jeffrey Immelt, ha cercato di venderla. Senza fortuna, perché non si è presentato alcun acquirente. Dopo vent’anni di gloria e quaranta di frustrazioni, nel 2011 Appliance Park con appena 1.863 sopravvissuti in servizio, versava in uno stato comatoso. Ma ecco il colpo di scena: lo scorso 10 febbraio Appliance Park ha fatto partire una nuova linea di produzione, la prima dopo 55 anni. Obiettivo: costruire scaldabagni a basso consumo, un prodotto che negli anni precedenti GE faceva realizzare in Cina. Un mese dopo, il secondo miracolo. Altra linea di prodotti. Questa volta per confezionare frigoriferi high-tech, compito da anni appaltato in Messico. E per i già sbigottiti operai della Appliance Park è perfino arrivato un regalo natalizio: a inizio 2013 verrà avviata la produzione di un terzo elettrodomestico, una lavatrice-asciugatrice.

Operai e famiglie di Louisville si interrogano retoricamente sui motivi di questa conversione tanto tardiva al “made in America”. Perché lasciar arrugginire per anni gli stabilimenti americani - e con loro il futuro degli operai e delle loro famiglie - con la strategia del conveniente outsourcing per poi rinnegarla e tornare all’antico?

«L’outsourcing», ha detto laconico l’amministratore delegato di GE Immelt all’Atlantic, «sta diventando un modello di business obsoleto per gli elettrodomestici di GE».

A ben guardare, le ragioni di questa obsolescenza dell’outsourcing a favore di una virata verso l’insourcing sono numerose. Primo, il prezzo del petrolio dal 2000 a oggi è triplicato, e ha reso il trasporto via cargo molto meno vantaggioso che in passato. Secondo, la rivoluzione nell’estrazione dei gas naturali negli Stati Uniti ha fatto sì che le bollette dell’elettricità delle fabbriche americane siano più abbordabili (mentre in Asia i gas naturali costano quattro volte di più). Terzo, dal 2000 gli stipendi in Cina si sono quintuplicati e ci si attende che continuino a crescere del 15-20% all’anno. Quarto, il costo di un operaio in America non è proibitivo, se rapportato per esempio a lavoratori in Paesi come Germania, Francia o Giappone. E questo perché i sindacati si sono indeboliti: negli anni ‘70 e ‘80 Louisville era soprannominata “Strike City”, la città degli scioperi; invece nel 2005 ha firmato un accordo con il quale ben il 70% della forza lavoro si accontenta di salari da 13 dollari e 50 centesimi all’ora.

Più in generale, GE si è accorta che a far le cose in casa si risparmia perché ci si rende conto degli sprechi in modo più immediato. Per anni progettavano scaldabagni, per esempio, che poi venivano assemblati in Cina e con il tempo si erano dimenticati di controllare se il design pensato negli Stati Uniti era funzionale al momento della realizzazione. Creando il prodotto dalla A alla Z in Kentucky hanno ottimizzato il design riducendo tempi e costi di produzione. Tanto da rendere gli scaldabagni sfornati in Kentucky vendibili a “prezzi cinesi”. Quelli prodotti in Cina sono sbarcati sul mercato al costo di 1.599 dollari, mentre quelli “made in Louisville” erano più convenienti, prezzo 1.299 dollari.

GE non è l’unica a orientarsi sull’insourcing. Lo fanno decine di altre aziende: dalla Wham-O che sposta parte della produzione di frisbee dalla Cina alla California, alla Whirlpool che trasferisce la produzione dei suoi frullatori dalla Cina all’Ohio, alla Otis (gli stabilimenti degli ascensori dal Messico fanno le valigie in direzione South Carolina).

Nancy Lazar, co-autrice di uno studio di ISI Group, un centro di ricerca per investitori, parla dell’inizio del rinascimento del manifatturiero americano. “Lo vado dicendo dal 2009,” ha spiegato orgogliosa all’Atlantic. “Le aziende con produzione industriale mi dicevano che ero pazza. Perché me lo dicevano? Perché hanno passato gli ultimi 15-20 anni a costruire gli stabilimenti fuori dagli Stati Uniti. Ma adesso quell’epoca è finita”.


Leggi il resto: http://www.linkiesta.it/general-electri ... z2EUJVQNb7



Nota (di Pier Luigi Fagan)

La reindustrializzazione USA (accompagnata da quella della Francia mentre in Gran Bretagna se ne discute), al di là delle note tecniche dei perchè e dei percome oggi si rende conveniente e possibile, segnala una chiara volontà: riportare quanto più e possibile l'economia entro gli ambiti del tuo stato-nazione.

Puoi voler fare questa cosa per due ragioni che poi è una sola: invertire il senso di marcia della globalizzazione sfrenata perchè ti stai accorgendo che ne trai più problemi che vantaggi, non la controlli più ovvero prepararti ad una nuova fase di forte o debole (chi può dirlo?) conflitto commerciale (e poi finanziario) per cui è meglio non far dipendere la tua macchina economica, la tua ricchezza, la tua potenza, da legami esterni che non controlli.

La globalizzazione ha creato una trama oggettiva di interdipendenza, se non riesci a trarne il vantaggio che da il controllo sul fenomeno, se non ti è più possibile controllarla meglio svincolasi per tempo. Il mondo diventa multipolare, l'economia non potrà che conformarsi. Mentre stiamo affinando le analisi su ciò che è stato negli ultimi trenta anni, sta iniziando un nuovo ciclo. In questo ciclo si tornerà ad una internazionalizzazione assai più controllata ed assimetrica, si tornerà al ripristino di barriere selettive nel commercio internazionale, si dimezzeranno d'imperio i debiti della fase della finanziarizzazione per poter finanziare un nuovo ciclo.

Parafrasando von Clausewitz: « L'economia non è che la continuazione della politica con altri mezzi. L'economia non è dunque, solamente un atto politico, ma un vero strumento della politica, un seguito del procedimento politico, una sua continuazione con altri mezzi. ». Ci aspetta un nuovo periodo di bellum omnium contra omnes economico, se non avrà successo non rimarrà che tornare al generale prussiano e risostituire l'economia con la guerra...

http://www.tzetze.it/2012/12/addio-cina ... atria.html

E da noi invece? L'esatto contrario, e non solo a mio avviso per la politica energetica a costi minori, ma proprio perchè mancano spinte propulsive e cervelli adeguati perchè questo avvenga.



isabeau
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Re: Ex governo Berlusconi - Governo Monti e UE

Messaggio da isabeau » domenica 9 dicembre 2012, 19:27

Meluzza bella :D ..ma non siamo kulo e camicia con gli ammèrikàni???e allora per una volta ke fanno na' cosa giusta COPIAMOLI! EKEKAXO le' un ordine :evil: :ugeek:



carletto
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Re: Ex governo Berlusconi - Governo Monti e UE

Messaggio da carletto » domenica 9 dicembre 2012, 23:23

Ma io penso che bisogna tornare indietro è ora di tornare a produrre nel proprio paese, è importante che qualcuno cominci a farlo è sicuramente questo un segnale, un tentativo da imitare 8-) .
Ma qua per poterlo fare deve intervenire una politica che noi purtroppo non abbiamo, e fino a che questa cosa non entra nelle teste di caz.zo dei votanti italiani lotteremo contro i mulini a vento.
Uno dei primi articoli della costituzione o qualcosa del genere dice che non può candidarsi in politica chi ha interessi economici nel paese :shock: , maremma maiala il conflitto di interesse legge che avrebbe dovuto far subito il governo D'Alema ai tempi dei tempi, ma come fai a farlo quando nella tua coalizione di maggioranza hai Mastella e Dini???? che appena gli parli di conflitto di interessi fanno cadere il governo e passano a destra.
Un bel casino va là, allora la speranza per un insourcing si basa solo su leggi di mercato economiche , in america è stato la sconvenienza per il costo del petrolio e il costo della manodopera cinese che è aumentata....ma va? e che cosa pensa Marchionne che in polonia o in serbia non succederà uguale ? che i lavoratori italiani, siano solo degli sfaccendati come sostiene polillo ? Basterebbe poco ma veramente poco legiferare in modo da incentivare, ma non come è stato fatto per Fiat, devi premiare la produzione in Italia con dei detassamenti sulla produzione e nello stesso tempo devi proteggere con un dazio la merce in entrata estera.....potrebbe sembrare razzismo economico ma è salvaguardia della nostra economia :| .
Siamo talmente deboli che siamo in mano alle speculazioni dei poteri forti, qua vogliono fare quello che hanno fatto con la grecia.
Anche noi abbiamo le nostre belle colpe, se noi acquistassimo solo merce Italiana potremmo dare una svolta, alla fine la cosa che non capiamo è che potremmo comandare noi il mercato con le nostre scelte :roll: .
Non abbiamo petrolio ma abbiamo il mare , le montagne coi fiumi,il vento delle isole, il sole del sud per produrre energia elettrica indispensabile per abbattere il prezzo di produzione, ricicliamo i rifiuti per produrre energia, piccole soluzioni che potrebbero moltiplicarsi e venir adattate per ogni stabilimento, ma vi rendete conto di quanto lavoro si muoverebbe? ma non c'è la volontà politica di farlo.
Martedì quando ho sentito polillo offendere i lavoratori italiani in quel modo mi è venuta una rabbia che sono uscito a fumare :evil: , venire offesi e sputtanati in quel modo da chi percepisce 20000 euro di pensione al mese e non avere nemmeno la capacità di capire che si stava offendendo un popolo che in giro per il mondo ha contribuito con la sua madopera e la sua creatività a costruire nazioni , mi è venuto il vomito, ma che ca.zzo ci sto fare in sto paese dove ''professori'' di non so cosa si permettono di darmi del lavativo, a me???? che lavoro giorno e notte feriali e festivi compresi, che pago le tasse, ho l'hiv e nel mio piccolo cerco di far lavorare altre persone mettendoci del mio? sono un lavativo????? :evil: Tu Meli sei una lavativa???? che ti sobbarchi 10 ore al giorno di lavoro, che tuteli tua madre in tutto ove la sanità non può arrivare arrivi tu....pur avendo i tuoi bei problemi di salute eppure sei marcata LAVATIVAAAAAAA :evil: NOIIIIII ma io dico uno specchio questi non l'hanno per guardarsi alla mattina e sputarsi in faccia....



Puzzle
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Re: Ex governo Berlusconi - Governo Monti e UE

Messaggio da Puzzle » domenica 9 dicembre 2012, 23:47

Polillo è un grande ignorante e mi meraviglia assai che uno come lui sia un economista e sia stato fatto sottosegretario. Gli ho ho sentito dire che in Germania stanno meglio perché "lì lavorano", oltre alla sparata che ha fatto in passato che per uscire dalla crisi bisogna lavorare di più. E' un ignorante perché parlando in questo modo si evince che non conosce le cifre, quelle che ci vedono ai primi posti nella classifica della corruzione e dell'economia sommersa. E' altresì ignorante perché non conosce i numeri dell'occupazione che in Germania raggiunge quasi il 50% della popolazione mentre in Italia si ferma al 30%. Significa che il sistema di welfare tedesco è sorretto dal 50% degli occupati mentre in Italia lavora una persona su tre che deve mantenere le altre due. E dovrebbe essere lui, e quelli come lui, ad ovviare a queste carenze, creando i presupposti per fare lavorare i giovani e le donne, invece di continuare a offendere.



stealthy
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Re: Ex governo Berlusconi - Governo Monti e UE

Messaggio da stealthy » lunedì 10 dicembre 2012, 9:35

Ci vorrebbe una rivoluzione?

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friendless

Re: Ex governo Berlusconi - Governo Monti e UE

Messaggio da friendless » lunedì 10 dicembre 2012, 17:54

Tre articoli, non mainstream, che hanno il pregio di fornire una visuale nuova e interessante su ciò che sta avvenendo nel mondo politico. Buona lettura.

Berlusconi ha deciso di andare a sbattere contro un muro

http://www.ilfoglio.it/soloqui/16102

articolo apparso sul foglio in cui giuliano ferrara, grandissimo giornalista, commenta l'ennesima discesa in campo del megalomane. In sintesi: scelta da don chisciotte, dettata dall'orgoglio e dalla follia. Berlusconi, checchè ne dica, non può pensare di vincere ... probabilmente come un kamikaze ha deciso di morire sul campo di battaglia. Però che tristezza la destra che non riesce né a smarcarsi da questo megalomane e pazzo né a trovare uno straccio di sostituto. Lì non lo vuole più nessuno: né cattaneo, né meloni, né questo nuovo (il gigante) di cui continuano a parlare ma di cui mi sfugge il nome, ma sembra non abbiano neppure il coraggio di dirgli "vai da solo". Essere senza una destra credibile non è mai un bene per un Paese, nemmeno per la sinistra. Ma questa è l'italia ... come sempre.

Il pd è la nuova dc?

http://www.minimaetmoralia.it/wp/primarie-sud-pd/

articolo di pubblico giornale, scritto da nicola lagioia. Allora: lagioia è un signor intellettuale, non lo scribacchino di editoriali politici, è una garanzia. E cosa dice? Quello che avevo scritto la settimana scorsa ... l'accoppiata formata da quello di bettola e l'altro con l'orecchino vince giù in bersania ... campania, puglia, calabria, sicilia ... e per quale motivo? perché in bass'italia - dove sono furbi - hanno capito il messaggio: è in arrivo un fiume di denaro, in perfetto stile dc (de mita + cardinali). E questo lo garantisce bersani sotto l'egida di vendola, non lo garantiva renzi ... ed ecco perché renzi è di destra, perché non apre i cordoni della borsa e non fa assistenzialismo. Semplice, no?

e per finire questo articolo, preso nella "cultura" del giornale, firmato da sgarbi, che tratta la vicenda buttafuoco (che ha pubblicato sul giornale nemico la repubblica)

http://www.ilgiornale.it/news/cultura/c ... 63751.html

in cui vengoni citate delle parole del buttafuoco che riporto:

"Saranno ricordati solo per Berlusconi. L'unico che rientrerà nel capitolo di Storia, che racconterà l'Italia dei nostri giorni, sarà Silvio Berlusconi, con tutto il suo carico di stravaganza, di eccentricità, di sovversione. In fondo lui è il più clamoroso esempio di comunista realizzato. Quello che era il sogno del '68... la fantasia al potere, l'ha fatta lui. Ci ha messo tutto il carico di sovversione nello stesso momento in cui ha abituato gli italiani alle tette e al culo; cioè nello stesso momento in cui ha sommerso gli schermi italiani di queste immagini ridanciane di femmine, non ha fatto altro che secolarizzare l'Italia, renderla sovversiva, proprio il miglior sogno possibile che la Rivoluzione francese avrebbe potuto lasciare in eredità. L'ha fatta Berlusconi. È un grande comunista».

e anche questa lettura di berlusconi come esempio di comunista realizzato ha un suo perché. D'altronde ne parlavamo anche l'altro giorno: nell'immaginario il libertinismo è comunista e al parini i comunisti non andavano a scopare nelle soffitte a 14 anni? non è sempre stato così? da una parte i repressi cattolici, dall'altra i libertini comunisti ...
nel mio immaginario è sempre stato così ... il 68, gli hipphy, la libertà sessuale, sesso fumo e rock and roll sono comunisti ... andate a leggere houellebecq che su queste cose ci scrive i libri. E allora da una parte c'è il cattolicissimo monti che tutte le domeniche va a messa e si vergogna addirittura a essere fotografato mentre mangia una pasta tanto è sobrio e represso e dall'altra c'è l'uomo che ha sdoganato le tette al vento e il libertinismo, il vero unico comunista nei costumi sessuali: berlusconi. E tirate voi le somme. Io quello che avevo da dire sui comunisti e sulle mie simpatie a favore dei cattolici (io mi considero un ateo devoto) (1) l'ho scritto le settimane scorse.

Buone letture.

(1) definizone di ateo devoto data da giuliano ferrara, che io sposo:

Io non ho una fede personale, non ho questo dono, questa grazia soprannaturale, e non ho una confessione praticata e osservante. Io non sto dentro l'ortodossia della Chiesa cattolica, perché pur essendo stato battezzato [...] io non ho la fede. E pur essendo culturalmente cattolico, non sono parte della Chiesa, del popolo di Dio. Ma la mia è una posizione teista. [...] Io ho una posizione che praticamente è quella richiamata da Ratzinger parafrasando Ugo Grozio: quella di vivere come se Dio esistesse. [...] Insomma, penso molte cose cattoliche senza essere cattolico. Ma non sono "un ateo devoto". Chi mi conosce sa che io sono il contrario di un "devoto". Sono una persona disciplinata e razionale, ma "devoto" no.

(da wikipedia)



isabeau
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Re: Ex governo Berlusconi - Governo Monti e UE

Messaggio da isabeau » lunedì 10 dicembre 2012, 22:59

carletto ha scritto:Ma io penso che bisogna tornare indietro è ora di tornare a produrre nel proprio paese, è importante che qualcuno cominci a farlo è sicuramente questo un segnale, un tentativo da imitare 8-) .
Ma qua per poterlo fare deve intervenire una politica che noi purtroppo non abbiamo, e fino a che questa cosa non entra nelle teste di caz.zo dei votanti italiani lotteremo contro i mulini a vento.
Uno dei primi articoli della costituzione o qualcosa del genere dice che non può candidarsi in politica chi ha interessi economici nel paese :shock: , maremma maiala il conflitto di interesse legge che avrebbe dovuto far subito il governo D'Alema ai tempi dei tempi, ma come fai a farlo quando nella tua coalizione di maggioranza hai Mastella e Dini???? che appena gli parli di conflitto di interessi fanno cadere il governo e passano a destra.
Un bel casino va là, allora la speranza per un insourcing si basa solo su leggi di mercato economiche , in america è stato la sconvenienza per il costo del petrolio e il costo della manodopera cinese che è aumentata....ma va? e che cosa pensa Marchionne che in polonia o in serbia non succederà uguale ? che i lavoratori italiani, siano solo degli sfaccendati come sostiene polillo ? Basterebbe poco ma veramente poco legiferare in modo da incentivare, ma non come è stato fatto per Fiat, devi premiare la produzione in Italia con dei detassamenti sulla produzione e nello stesso tempo devi proteggere con un dazio la merce in entrata estera.....potrebbe sembrare razzismo economico ma è salvaguardia della nostra economia :| .
Siamo talmente deboli che siamo in mano alle speculazioni dei poteri forti, qua vogliono fare quello che hanno fatto con la grecia.
Anche noi abbiamo le nostre belle colpe, se noi acquistassimo solo merce Italiana potremmo dare una svolta, alla fine la cosa che non capiamo è che potremmo comandare noi il mercato con le nostre scelte :roll: .
Non abbiamo petrolio ma abbiamo il mare , le montagne coi fiumi,il vento delle isole, il sole del sud per produrre energia elettrica indispensabile per abbattere il prezzo di produzione, ricicliamo i rifiuti per produrre energia, piccole soluzioni che potrebbero moltiplicarsi e venir adattate per ogni stabilimento, ma vi rendete conto di quanto lavoro si muoverebbe? ma non c'è la volontà politica di farlo.
Martedì quando ho sentito polillo offendere i lavoratori italiani in quel modo mi è venuta una rabbia che sono uscito a fumare :evil: , venire offesi e sputtanati in quel modo da chi percepisce 20000 euro di pensione al mese e non avere nemmeno la capacità di capire che si stava offendendo un popolo che in giro per il mondo ha contribuito con la sua madopera e la sua creatività a costruire nazioni , mi è venuto il vomito, ma che ca.zzo ci sto fare in sto paese dove ''professori'' di non so cosa si permettono di darmi del lavativo, a me???? che lavoro giorno e notte feriali e festivi compresi, che pago le tasse, ho l'hiv e nel mio piccolo cerco di far lavorare altre persone mettendoci del mio? sono un lavativo????? :evil: Tu Meli sei una lavativa???? che ti sobbarchi 10 ore al giorno di lavoro, che tuteli tua madre in tutto ove la sanità non può arrivare arrivi tu....pur avendo i tuoi bei problemi di salute eppure sei marcata LAVATIVAAAAAAA :evil: NOIIIIII ma io dico uno specchio questi non l'hanno per guardarsi alla mattina e sputarsi in faccia....
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friendless

Re: Ex governo Berlusconi - Governo Monti e UE

Messaggio da friendless » mercoledì 12 dicembre 2012, 11:07

Bersani: "La mia agenda? La stessa di Monti".

http://www.notiziarioitaliano.it/index. ... cosa%C2%BB

A quel punto votate Monti, o no? Sempre meglio l'originale della brutta copia ...

:lol:



friendless

Re: Ex governo Berlusconi - Governo Monti e UE

Messaggio da friendless » mercoledì 12 dicembre 2012, 11:24

questa settimana la rassegna stampa di radiotre la tiene la concita e io la sto ascoltando. questa mattina ha telefonato un signore che si è messo a urlare dicendo che lui ha 2 case, una a milano e una in sardegna e di imu ha speso 640 euro. il signore ha detto: smettette di rompere le balle e andate a pagare. e la concita ha approvato. l'aldo nell'especialista fa un discorso analogo e denuncia lo spaventoso consumismo dello stupido popolino. e smartphone, e sky, e i tablet e tutte le connessioni connesse, i videopoker, i ristoranti, i vestiti, le macchine, le troje che lavorano a mille sulle strade ... e poi è il monti che sta massacrando la gente? in un docufilm trasmesso un paio di anni fa sulla rai c'era un barboncello qui dell'hinterland milanese che si faceva di coca per guidare meglio quei cacchio di furgoni per le consegne ... beh sapete cosa ha detto: che pur guadagnando 1000 euro al mese o poco più si è voluto togliere lo sfizio della moto, per farsi vedere in paese (rozzano o quei posti lì ovviamente). e poi si è messo a spacciare la coca perché non riusciva più a mantenere la famiglia. ripeto: è il monti che sta massacrando le famiglie italiane? andate a cagare.



isabeau
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Re: Ex governo Berlusconi - Governo Monti e UE

Messaggio da isabeau » venerdì 28 dicembre 2012, 0:16

ALLEGRIA...ke bello altri aumenti :evil: mi mancavano :evil: per il prossimo Natale prenotero' un pasto caldo nel container della comunita' Esodo del Don Fausto,anzi mi sa' ke saranno loro a darmi de magnà una volta al giorno per tutto l'anno,ùe ma mica sono sola nè siamo in tantissimi oramai,fondero' un fan club :evil: àmmòrti de fàme....mi pare ke ciàzzekki :evil:
http://www.repubblica.it/economia/2012/ ... ef=HREC1-9



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