E' morto Lucio Dalla

[stealthy]

http://www.youtube.com/watch?v=Wi8PqzHP2A

PS: Vedo che tanti riescono a visualizzare i video di youtube nei post....come si fa?

Quando sei nella schermata di scrittura, sopra hai il pulsante YouTube.

[stealthy]

http://www.youtube.com/watch?v=Wi8PqzHP2AQ


Per la cronaca posto il video della litigata tra i due.
Ognuno deduca le proprie considerazioni. Io ho già "esternato" la mia considerazione su un Busi che ha nei fatti ha avallato l'insofferenza di tanti nei confronti dei gay tanto da non voler esser CONFUSO con la categoria degli effeminati proclamandosi campione di mascolinità.

Secondo me lui non ha avallato niente. A ragion veduta ha fatto notare alla Parietti che prima di tutto è un uomo, che sia effeminato o meno ha poca importanza, e che poi lei non può permettersi di rivolgersi in quel modo in quanto non sono amici ma semmai conoscenti. Il problema è sempre la forma di come uno dice e fa la battuta.
Se fosse stato il contrario cioè la Parietti una lesbica e lui le avesse detto: 'mi aspettavo una donna e non un camionista', di sicuro quella se lo sarebbe mangiato vivo.
Che poi i modi di Busi siano alquanto eccessivi è un discorso e posso anche essere d'accordo, ma la sostanza del suo discorso alla Parietti, non fa una piega. Infatti lei non è stata zitta per rispetto ma solo perché si era resa conto di aver sparato una battuta infelice.

[nordsud]

Dobbiamo partire dalla premessa che essere gay non significa essere effeminato, ma nessuno può negare
che la "categoria" degli effeminati esista e che sia un segnale sull'orientamento sessuale (le eccezioni non mi interessano).
Io voglio proprio stigmatizzare la reazione di Busi ad una battuta della Parietti, entrambi ospiti in una
trasmissione che non si può certamente definire seriosa. Se fai un sondaggio su Busi nessuno
ti dirà che rappresenta la mascolinità. E' evidente che Busi è un maschio come lo può essere un Jonathan
del grande fratello, il quale, nonostante il viso dai lineamenti duri e marcati, è l'immagine stereotipata dell'effeminato.
(basta un attimo per etichettare come "checca" chiunque abbia un movimento particolare della mani o una camminata così così,
con voce in falsetto gridolini compresi ).
La reazione istintiva di Busi per rivendicare il suo essere maschio sottintende che lui non ha niente a
che fare con la sotto-categoria degli effeminati ( come se non potessero far parte della grande famiglia dei gay ), e ciò è molto più significativo
delle stupidaggini che escono continuamente dalla bocca rifatta della Parietti ( che possa essere lesbica o no a nessuno verrà mai in mente di
chiamare la Parietti camionista ) visto la differente caricatura intellettuale dei due litiganti ( concediamoci questa distinzione ).
Il sig Busi avrebbe dovuto o potuto replicare brillantemente alla Oscar Wilde ( che pretesa !!.. avrebbe potuto dire alla rifatta:
ma cara per te ormai non servono più maschi ma gli asini ) senza iniziare un processo alle intenzioni per una battuta che tutto
sommato ci sta ed è in sintonia con il personaggio, solitamente sempre pronto alle battute nei confronti di chiunque senza tanti
peli sulla lingua. Con una unica comparsata Busi ha dimostrato di non sopportate le battute
altrui e più gravemente di non essere affatto il paladino dei gay tanto da andare in escandescenza se viene etichettato come
effeminato.

[friendless]

Nordsud, sono parzialmente d'accordo con te. La Parietti ha fatto una battuta stupida e vagamente omofoba, che può irritare un gay. Ma la reazione di Busi è stata spropositata, e il fatto che questo siparietto sia avvenuto in televisione è un'aggravante. L'imbarazzo della Parietti glielo si leggeva nello sguardo. Busi è stato un po' villano. Però non riduciamo Busi a questo episodio. Busi è uno dei maggiori scrittori e intellettuali italiani. Che diamine.

[Leon]

( http://corrieredibologna.corriere.it/bo ... 1631.shtml )

Riapro (e, per quanto mi riguarda, richiudo subito) questo thread per annunciare che il compianto Lucio Dalla è un cretino. Non altrimenti può infatti definirsi uno che, disponendo di un patrimonio non solo presumibilmente imponente, ma che continuerà a accrescersi per decenni e decenni grazie a diritti d'autore e similari, non lo usa a favore di niente e di nessuno (e con molto denaro si possono creare cose bellissime e importantissime!), buttandolo invece nel cesso (incarnato nella fattispecie da dei cugini qualsiansi che la legge trasforma in eredi qualora il "de cuius" non si sia degnato di lasciar scritta una riga).

Addio, SCEMO!

[friendless]

Il Lucio ha sbagliato soprattutto nei confronti del compagno che, poverino, non ha ereditato un centesimo. Io sarò un caso particolare (come in tutti i campi della vita) ma, capitasse a me, se i miei risparmi finissero nelle tasche dei miei cugini, non mi andrebbe male, perché sono tutti/e persone fantastiche (diciamo buone) che si sono comportate nei miei confronti meglio di mio fratello e mia cognata (per esempio). Per cui non è che sempre i cugini sono il peggio che può capitare.

[skydrake]

Perché sono tutti/e persone fantastiche (diciamo buone) che si sono comportate nei miei confronti meglio di mio fratello e mia cognata (per esempio).

Nelle Memorie di Adriano, vi è un pezzo bellissimo dove l'imperatore ricorda quando da giovane fu messo a fare il magistrato (era il figlio del cugino di secondo grado del precedente imperatore Traiano, non ci si apettava che fosse succeduto al trono). Odiava quel lavoro. Trovava noiosissimo passare ore ed ore ad ascoltare le matrone inviperite, oppure fratelli e cugini, che un tempo andavano d'amore e d'accordo, ma poi, all'arrivo di un'eredità da spartire, erano messi un contro l'altro dalle rispettive mogli che con invidia e perfidia spronavano il marito ad andare contro il fratello e viceversa.
Nella mia famiglia ando' esattamente così ad ogni eredità. Da parte materna, dopo due anni di litigi tra fratelli, ognuno con il proprio avvocato, la casa contesa se la sono interamente presa gli avvocati, da parte paterna mio padre litigo' talmente tanto con i suoi fratelli che al giorno d'oggi non ho ancora visto in faccia tutti i miei cugini.
Figuriamoci a cosa potrà rimanere "all'intruso" in questione, il ragazzo di Lucio Dalla. Poveraccio, ha tutta la mia solidarietà.

[friendless]

A casa mia per le eredità non si è mai litigato. Anche io e mio fratello per i beni materiali non abbiamo fatto questioni (anche se sarebbe stato il caso di farlo ...). Però la mia espereinza di famiglia è negativa. Famiglie vi odio diceva il saggio (Gide). E' sempre uno schifo, o un mezzo schifo quando va bene.

[nordsud]

A questo punto comincio a mettere in discussione il rapporto che esisteva tra il ragazzo e Lucio Dalla.
Lucio Dalla non poteva non sapere che in mancanza di testamento al suo "ragazzo" non sarebbe andato un bel niente e partendo da questa premessa ritengo sensato sostenere che per Lucio il ragazzo non era niente altro che una buona compagnia. Comunque, da quel che mi risulta, gli aveva regalato delle quote ( forse il 5% ) della sua società di produzione e come segno di amicizia è più che abbastanza.
Il confine tra amicizia e compagno/a tra le persone è difficile da definire soprattuto quando non si possono generare dei figli. I gay non possono ancora sposarsi ma hanno sempre la capacita d'agire e di disporre come pare e piace del proprio patrimonio, magari con un "bel" testamento depositato al più presto possibile prima che qualche infarto arrivi all'improvviso. Lucio non voleva lasciare niente altro al suo amico punto e basta

[Tarek]

A questo punto comincio a mettere in discussione il rapporto che esisteva tra il ragazzo e Lucio Dalla.

Oddio, ero in p.zza della Scala l'anno della famosa Ellisse. Dalla, noto melomane, non si è mai perso una Prima. Lui, come di prassi, ha fatto il desfile con il suo boy per raggiungere la Galleria. Io non sapevo neanche che fosse il suo ragazzo ma, a me, ha dato l'impressione di uno sciocchino pavoncello. Non che amassi Dalla ma quello al suo fianco era molto peggio.

(comunque: amore o non amore i soldi spettano al cretinetti solo per aver sopportato tutta quella bruttezza per anni)

Il confine tra amicizia e compagno/a tra le persone è difficile da definire soprattuto quando non si possono generare dei figli.

Più che figli, che sono sempre una rottura di balle, diciamo che ci vorrebbe una legge per le unioni di fatto; legge che nei Paesi Civili C'è, ma che in Italia non è mai stata approvata