Dear Dora, Ludwik Fleck era prima di tutto un medico e un biologo, aveva svolto la sua attività anche come prigioniero nei campi di concentramento tedeschi, si era interessato della diagnosi della sifilide, che, guarda caso, presenta aspetti simili all'AIDS. Quindi il suo settore di attività non era proprio l'epistemologia, ma la scienza sul campo, fra i malati, le infezioni, le sofferenze, le morti. Kuhn, Feyerabend, Sokal, Popper e Derrida ingombrano la pentola, li possiamo lasciare fuori, e rimanere sul pezzo, sui fatti appunto. Ma i fatti, per riprendere il discorso, non sono così chiari e non sono così separabili dalle opinioni - anche in fisica, la regina delle scienze (fino a pochi secoli fa era un fatto che il sole girasse attorno alla terra, e non fu semplice dimostrare il contrario. La luce fu prima corpuscolo, poi onda, poi l'uno e l'altra). Io, come te, non voglio giocare, e su richiesta di alex82 avevo presentato una lista di obiezioni alla spiegazione main stream dell'AIDS. Magari voi direte che avete risposto centinaia di volte a quelle obiezioni. Ok, allora basta un link, perché non posso scorrere le migliaia di interventi per andare a pescare le contro obiezioni.Dora ha scritto:A dimostrazione del distacco dalla realtà dei negazionisti …schivo ha scritto:Opinioni e fatti spesso non sono chiaramente distinguibili, sfumano uno nell'altro, come il bianco nel nero. Ludwik Fleck aveva scritto un libro sulla questione: Genesis and Development of a Scientific Fact. Un commento dell'influenza di questo scienziato nell'epistemologia moderna la trovate qui: http://anth.la.psu.edu/research/weiss-l ... OfFact.pdf . Nell'articolo si traccia anche un collegamento fra la ricerca di Fleck con quella attuale sull'AIDS-HIV . Riporto uno dei passaggi iniziali dell'articolo: "it has become rather standard for historians and philosophers to assert instead that “facts” are human constructs understandable only in a particular historical or societal context."
Pensare che ci si possa permettere di giocare sulle parole quando la salute e la vita delle persone sono messe in pericolo da un virus è quanto di più idiota possa capitare di vedere in un forum di pazienti.
Quella di Fleck è una visione che è stata molto meglio argomentata da storici e filosofi della scienza come Kuhn e, soprattutto, Feyerabend, che contrastavano quello che consideravano un eccesso di realismo in Popper, nonché il realismo troppo ingenuo di molti scienziati. Ma questa idea è anche stata portata a conseguenze estreme e auto-contradditorie da filosofi come Derrida (magistralmente presi in giro dal fisico Alan Sokal) e ha trovato un degno epigono in un noto negazionista italiano, che forse neppure si è reso conto di quanto è riuscito a rendersi ridicolo. In sostanza, se si vuole usare la filosofia, bisogna saperlo fare e non basta parodiare qualche *profondo* pensatore francese o tedesco [Derrida o nipotini di Heidegger, intendo] per mascherare l’inconsistenza intellettuale delle proprie posizioni scientifiche.
So, come te, che la gente soffre e muore, però voglio mantenere la testa fredda e ragionare.