Dodi75 ha scritto: ↑giovedì 27 febbraio 2020, 14:48
Vi lascio il link ad un articolo molto interessante:
Coronavirus. L’annuncio di Ippolito (Spallanzani): “Comunicheremo solo casi di pazienti in rianimazione o morti. Tutti gli altri positivi andranno in una lista separata”
"Questo sarà estremamente importante per la definizione della situazione epidemiologica". E poi sul caso Fontana: "Credo che il presidente l'abbia indossata per precauzione. Ma una persona negativa non ha bisogno di mascherina. Anche questo fa parte della comunicazione". Così il direttore scientifico dell'Istituto Spallanzani durante la conferenza con la stampa estera. Speranza e Di Maio: "Italia non è il focolaio, puniremo chi specula su mascherine e gel".
https://www.quotidianosanita.it/scienza ... o_id=81838
Mi farebbe piacere un parere di @Dora sulle indicazioni del prof. Ippolito dello Spallanzani relativamente al vaccino e alle indicazioni sui criteri di valutazione epidemiologica che ha indicato.
Sulla comunicazione separata non saprei che dirti, ma immagino che verranno seguiti dei criteri suggeriti da esperti di epidemiologia e da esperti di comunicazione. Spero solo che avere il bollettino quotidiano che mette insieme morti e malati gravi non finisca con l'avere un effetto depressivo sull'opinione pubblica. Invece è molto importante ricordare i successi: le persone che giorno dopo giorno guariscono, sia dalle forme di COVID-19 più leggere, sia soprattutto dalle forme più gravi, che le hanno mandate in rianimazione.
Questo è un virus da cui si guarisce, anche nelle forme più severe, e una volta che la viremia è negativizzata la ripresa può essere rapida e completa.
È molto importante che questi messaggi positivi arrivino a un'opinione pubblica che è disorientata per le liti da pollaio fra esperti, che confondono i social con un convegno scientifico, per i messaggi contrastanti dei politici, che saltano sul carro della paura per accaparrarsi dei voti, dei giornalisti e opinionisti improvvisati, che discettano di virologia ed epidemiologia come se le avessero studiate per anni.
Ci vuole serietà se si vuole che le persone mantengano equilibrio senza cadere né dal lato del panico, né da quello della sottovalutazione del rischio (per sé e per le fasce più fragili della popolazione).
E purtroppo di persone poco serie in giro ce ne sono tante (compreso quel buffone del governatore della Lombardia, che non è neanche capace di indossare una mascherina - che non gli serve, perché è SARS-CoV-2 negativo - e che dà spettacolo infischiandosene dei danni economici e di immagine che infligge a tutto il Paese).
Quanto al vaccino, ha ragione il Prof Ippolito a dire che ci vorrà tempo. Se tutto va molto bene e non ci sono intoppi, per la fine dell'anno prossimo un vaccino potrebbe esserci. Di uno partono le sperimentazioni sull'uomo ad aprile, ma anche altri, almeno un paio, inizieranno a breve ad essere testati sull'uomo.
Dato che a me, in questo momento dell'epidemia, questi tempi sembrano troppo lontani per avere un interesse concreto e non meramente accademico, e dato che le regole della prevenzione le sentiamo ripetere tutti i giorni da tutti i mezzi di comunicazione, ho pensato di indirizzare i miei post verso la ricerca di cure farmacologiche. Chi fosse interessato, trova i post in Verso una cura,
nel thread dedicato alle ricerche di Savarino, perché il caso ha voluto che, oltre a occuparsi di HIV, si sia occupato di coronavirus (mentre non mi pare che molti virologi che parlano e a volte straparlano sui social abbiano fatto ricerche specifiche in materia).
Un post l'ho scritto anche ieri:
https://www.hivforum.info/forum/viewtop ... 77#p108877
altri seguiranno appena avrò qualcosa da dire.