( http://www.repubblica.it/economia/2012/ ... -28404705/ )
Come da copione, ecco che, quando tutto è già andato in cavalleria, arrivano i nostri, e cioè la giustizia con accessori vari. Intendo dire: ormai, anche se scoprissero che c'è stato aggiotaggio (il che è chiaro come il sole, viste le speculazioni gigantesche e ingiustificate che sono state fatte con il pretesto di delle pagelline che le agenzie di rating hanno SEMPRE sfornato a getto continuo e che, in un'infinità di altri casi, nessuno si è mai filato), CHI RIFONDEREBBE I PICCOLI RISPARMIATORI che ci sono affogati dentro (per non parlare dei cittadini italiani tutti che, grazie a queste balle, si sono trovati sottoposti a un GOVERNO DI OCCUPAZIONE che, per ora, li ha SOLO E ESCLUSIVAMENTE MASSACRATI DI TASSE INUTILI)?
Ricordo che ai tempi di Parmalat, o di altri disastri finanziari a larghissimo raggio che hanno letteralmente causato la morte civile di un gran numero di persone (non sono stati pochi quelli che, ben imbrogliati dalle banche, avevano "investito" i risparmi di un'intera vita in questa spazzatura e si sono così poi trovati, oltre che vecchi, sul lastrico), la gggente invocava (tanto per cambiare!) "la galera". Bene, io invece dico: che vi frega se Tanzi, o chi per lui, va o no in galera (mica è Jack lo squartatore, che c'è bisogno di toglierlo dalla circolazione!)? L'importante (e purtroppo l'impossibile) è che RIFONDA I DANNI!
L'identica storia - c'è da giurarci - si ripeterà adesso con questa "scoperta" che, negli ultimi tempi, i mercati sono stati ultramanipolati: un gran teatro forcaiolo, forse qualcuno che finirà dentro e nessuno che rivedrà più una lira, o euro che sia.