
CACCIA ALLE DRUPE ALL'ULTIMO RESPIRO
Il professor Ricciardi ha cinguettato i suoi slogan su Twitter, l'ISS ha fatto la voce grossa nel suo comunicato stampa, ma non si direbbe che alla Biogroup il messaggio sia arrivato forte e chiaro.
Anzitutto, nel sito di NatureLab continua a rimanere in bella vista l'indicazione "Come coadiuvante nelle problematiche oncologiche, in trattamento con chemioterapia e radioterapia, in fase pre e post chirurgica" per il Trigno M.
In secondo luogo, in un articolo su Primonumero di tre giorni fa, non solo gli "integratori e composti di medicina biontegrata" di Biogroup sono definiti farmaci, ma si parla del Trigno M come di integratore di successo nella terapia contro il tumore, il Prunus spinosa - la drupa cacciata all'ultimo respiro - viene definito "la pianta “miracolosa”, che fa bene alla salute e fa la guerra alle cellule tumorali", e si racconta che la "sperimentazione in vitro ha funzionato talmente bene che ora è partita quella in vivo", mentre frotte di oncologi e ricercatori affollano Bagnoli sul Trigno per apprendere i segreti della magica drupa.
Ora, io capisco che una azienda che l'anno scorso ha fatturato 4 milioni di euro e considera una sfida già vinta il traguardo dei 5 milioni che si è prefissato per quest'anno, possa anche infischiarsene dei cinguettii del professor Ricciardi e delle minacce dei suoi comunicati stampa. Quello che però mi piacerebbe sapere è come intenda muoversi l'ISS che, oltre a detenere il brevetto del Trigno M insieme a Biogroup, ha anche un ruolo istituzionale di supervisione e di controllo.