Ricominciare a vivere... ma si può?

La condizione di sieropositività, la malattia da HIV e relativi problemi, di salute e no.
doctorsmile
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Re: Ricominciare a vivere... ma si può?

Messaggio da doctorsmile » domenica 27 ottobre 2013, 23:17

15 mesi fa quando mi comunicarono di essere sieropositivo a 50 anni suonati, la disperazione e il dolore che provai furono talmente insopportabili che il mio unico pensiero era solamente uno: chiudere definitivamente la partita, è stato terribile; mi ha aiutato leggere le esperienze degli altri su questo forum, ma la forza l'ho trovata dentro di me, una forza che non sapevo di avere, completamente sconosciuta. adesso sono una persona irriconoscibile, sono carico, sto bene e sono pieno di energia, ho intrapreso progetti di lavoro, ho mille cose da fare, guardo al futuro con fiducia e gioia, mi sto imbarcando in un progetto ambizioso che richiederà investimenti a lungo termine, sto facendo pulizia di rapporti sociali vuoti e mediocri, sono diventato tollerante, paziente, rido molto e con gusto. dirò una cosa forse incomprensibile ma VIVO MEGLIO DI PRIMA, quando si tocca il fondo e si riesce risalire è come nascere una seconda volta, l'HIV è come una vecchia zia rompiscatole, che ti ricorda che c'è e vuole attenzioni, ,è un piccolo prezzo da pagare, e la vita continua come vuoi tu. sii fiducioso admeto
ne vale la pena!



uffa2
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Re: Ricominciare a vivere... ma si può?

Messaggio da uffa2 » lunedì 28 ottobre 2013, 9:07

grazie doctor!


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admeto
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Re: Ricominciare a vivere... ma si può?

Messaggio da admeto » lunedì 28 ottobre 2013, 20:20

Sì doctorsmile, grazie infinite per il tuo messaggio. Non sai quanto faccia piacere ricevere risposte così belle e sincere.
Ammiro molto la tua forza d'animo e la forza di tutti gli altri.
Per me sembra quasi che le cose vadano in senso inverso: nel pieno dell'infezione acuta,
con la febbre e tutto il resto, in preda allo sconvolgimento, avevo trovato una forza e una determinazione
che stupivano me stesso.
Allora mi ero detto che non appena superata l'emergenza sanitaria, avrei ritrovato la capacità di riprendere in mano la mia vita.

Ma è successo il contrario: più il tempo passa e più io mi sento debole, sfinito, esausto.
Non mi vergogno a dire che spesso mi sento tornato bambino: vorrei solo rifugiarmi tra le braccia dei miei genitori
e affidarmi a loro. Ma anche volendo, ora non potrei... come dice il vecchio detto? Le disgrazie non vengono mai sole, vero?
Ecco proprio in questi giorni la mia famiglia è colpita da altri seri problemi di salute e a me si chiede di essere forte per gli altri...
Curioso, no?

Cmq, non voglio tediare o deprimere ulteriormente gli altri utenti, ciascuno impegnato in silenzio e dignità nella propria personale battaglia contro il virus... Per cui, mi rampogno un po' da solo, per prevenire le rampogne altrui ;) ;)
So che prima o poi mi libererò del demone del ricordo di quei 4-5 minuti che mi hanno cambiato la vita, del mio errore, del destino così severo nel punirmi.
Questo continuo ricordare è una tortura inutile.

E da qualche parte troverò la forza per affrontare un futuro tanto ignoto e minaccioso.
Per un motivo molto semplice: perché così è, non ci sono alternative.
Sono stanco, voglio riposare e ricominciare.
Ciao e grazie ancora!
Ultima modifica di admeto il lunedì 16 giugno 2014, 21:27, modificato 1 volta in totale.



alfaa
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Re: Ricominciare a vivere... ma si può?

Messaggio da alfaa » lunedì 28 ottobre 2013, 20:35

admeto ha scritto:Sì doctorsmile, grazie infinite per il tuo messaggio. Non sai quanto faccia piacere ricevere risposte così belle e sincere.
Ammiro molto la tua forza d'animo e la forza di tutti gli altri.
Per me sembra quasi che le cose vadano in senso inverso: nel pieno dell'infezione acuta,
con la febbre e tutto il resto, in preda allo sconvolgimento, avevo trovato una forza e una determinazione
che stupivano me stesso.
Allora mi ero detto che non appena superata l'emergenza sanitaria, avrei ritrovato la capacità di riprendere in mano la mia vita.

Ma è successo il contrario: più il tempo passa e più io mi sento debole, sfinito, esausto.
Non mi vergogno a dire che spesso mi sento tornato bambino: vorrei solo rifugiarmi tra le braccia dei miei genitori
e affidarmi a loro. Ma anche volendo, ora non potrei... come dice il vecchio detto? Le disgrazie non vengono mai sole, vero?
Ecco proprio in questi giorni la mia famiglia è colpita da altri seri problemi di salute e a me si chiede di essere forte per gli altri...
Curioso, no?

Cmq, non voglio tediare o deprimere ulteriormente gli altri utenti, ciascuno impegnato in silenzio e dignità nella propria personale battaglia contro il virus... Per cui, mi rampogno un po' da solo, per prevenire le rampogne altrui ;) ;)
So che prima o poi mi libererò del demone del ricordo di quel maledetto venerdì 17 (poi ti dicono di non essere superstizioso),
di quei 4-5 minuti che mi hanno cambiato la vita, del mio errore, del destino così severo nel punirmi.
Questo continuo ricordare è una tortura inutile.

E da qualche parte troverò la forza per affrontare un futuro tanto ignoto e minaccioso.
Per un motivo molto semplice: perché così è, non ci sono alternative.
Sono stanco, voglio riposare e ricominciare.
Ciao e grazie ancora!

da quanto hai l'hiv? quanti anni hai? a leggere determinati pezzi m stavano venendo le lacrime agli occhi perchè lo stesso è per me,ho un bisogno disperato della mia famiglia che fortunatamente c'è



admeto
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Re: Ricominciare a vivere... ma si può?

Messaggio da admeto » lunedì 27 gennaio 2014, 16:26

Ieri finalmente ho saputo gli esiti degli ultimi controlli, fatti a circa 6 mesi dall’inizio della terapia.
Sono andati bene: non solo la viremia è sotto la soglia di rilevabilità, ma è apparsa anche la dicitura “target non trovato” che – mi ha spiegato il medico – viene utilizzata quando non si rileva alcuna traccia di RNA virale nel sangue (per lui significa che probabilmente ci sono meno di 2 copie di virus in circolazione).
Il numero dei cd4 è un po’ diminuito rispetto a settembre (da oltre 700 a poco più di 600), ma il medico non gli dà importanza: l’importante è che si mantenga al di sopra dei 500 e soprattutto che la ratio cd4\cd8 resti superiore a 1, perché questo è sintomo di ricostituzione immunitaria (leggo poi che è in corso un altro thread sull’argomento, per cui non mi dilungo). Bene anche i parametri metabolici, l’unico valore un po’ alto è la PKC.
Il medico mi ha di nuovo ribadito che con valori così l’aspettativa di vita è uguale a quella dei sieronegativi.

Io ora comincio a sentirmi più calmo. Questi mesi sono stati un vortice: un vortice di terrore, ansia e disperazione. Ma anche un vortice di studi medici: oltre a visitare i reparti di malattie infettive, non ho fatto altro che uscire dallo studio della psicanalista per entrare in quello dello psichiatra, passare dall’ambulatorio della dermatologa a quello del gastroenterologo, transitare dal medico di base all’ufficio di igiene pubblica.
E sempre sono stato accompagnato dal dolore. Un dolore che si rinnova ogni momento; ogni volta che guardo un film, ascolto una canzone, sto seduto a tavola non faccio altro che ripetermi: “questo sarebbe un momento felice se non fosse successo…”. Per non parlare dell’alimentazione, ormai non ingerisco nulla senza aver prima meditato se può farmi bene o male, quante calorie o quanti grassi contenga il boccone che sto per mangiare, e così via…

E’ incredibile quanto sia devastante l’impatto di questa malattia sull’equilibrio psichico. Tutto questo dolore mi ha ricacciato indietro, mi ha fatto pensare alla mia adolescenza e alla mia giovinezza disperate e solitarie. Ecco, almeno qui una cosa positiva il virus l’ha fatta: ho ripreso in mano il mio antico diario e con stupore mi sono accorto ora, a 40 anni, che quel ragazzino disperato non c’è più. Io pensavo che fosse sempre nascosto dentro di me, pensavo di non potergli sfuggire, pensavo che quella fosse la mia vera identità, inscritta per sempre nel mio cuore e nella mia mente. Ma non è così, rileggendo quelle pagine mi sono accorto che non parlano di me, che quelle angosce non corrispondono più al mio modo di essere: mi accorgo ora che quel lungo e difficile percorso di maturazione che avevo cominciato tempo fa si era già compiuto e mi aveva portato ad essere una persona completamente diversa da quel ragazzino… Se solo me ne fossi accorto un paio di anni fa…

Ora non so dove mi condurrà questo nuovo dolore; so che fino a pochi mesi fa avevo un discreto senso dell’umorismo, sapevo ridere e scherzare: la leggerezza era stata una conquista faticosa, ma era pienamente raggiunta. Oggi non rido quasi più, non riesco più ad animare alcuna compagnia.
Adesso ho un’altra battaglia enorme da combattere, ma questa volta non posso sperare che il futuro sia migliore, non ho nessuna possibilità di liberazione o di riscatto dall’incubo, non posso affidarmi solo alle mie forze per vincere. Ora ho un nemico tangibile, che non potrò eliminare mai… quel nemico è dentro di me… Qualcuno l’ha messo dentro di me… ed io l’ho lasciato entrare…
… Ora non so davvero dove mi condurrà tutto questo dolore… Vorrei tanto trovargli un senso, vorrei tanto che non fosse inutile…
….Ma non sono né uno scrittore né un artista e un senso non lo troverò…
…Continuerò ancora un po’ il mio vorticare di studi medici, poi non so… Prima o poi dimenticherò com’era la vita senza virus e mi adatterò… Semplicemente mi adatterò…
Almeno il panico comincia ad attenuarsi. Grazie ancora per il vostro sostegno.
Ciao



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Re: Ricominciare a vivere... ma si può?

Messaggio da uffa2 » lunedì 27 gennaio 2014, 16:31

che "bel" racconto...
la vita continua, e trova un senso nuovo; certo, nessuno lo stava cercando e non è il caso di esserne necessariamente lieti, però è possibile pure trovare delle ragioni per vedere qualcosa di significativo, pure in questa catastrofe...


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Dora
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Re: Ricominciare a vivere... ma si può?

Messaggio da Dora » lunedì 27 gennaio 2014, 17:29

Admeto, ogni volta che scrivi riesci a commuovermi.
Ho appena riletto il tuo primo messaggio e credo che tu in pochi mesi abbia fatto tanta di quella strada che c'è da rimanerne frastornati.
Sei un uomo molto forte, con una intelligenza e una capacità di razionalizzare inusuali. Penso che non valga solo per me in questo forum, ma per me forse vale in modo speciale: è un privilegio averti qui e poter seguire la ricostruzione che stai facendo di te stesso.
Non voglio fare la Pizia (lascio a Uffa questo ruolo, che a me si adatta pochissimo), ma so di non sbagliare: tutto questo dolore ti sta portando a un nuovo te, che include l'infezione e la capacità di affrontarla. Ricomincerai a ridere.



admeto
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Re: R: Ricominciare a vivere... ma si può?

Messaggio da admeto » lunedì 27 gennaio 2014, 20:05

Grazie. Scusate se ogni tanto approfitto della vostra disponibilità, ma, come si è capito, x me è molto importante riuscire a mettere x iscritto le mie sensazioni e comunicarle a qualcuno. È come mettere un punto fermo x iniziare un nuovo pezzo di strada.
Mi state aiutando tanto. Grazie davvero.



doctorsmile
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Re: Ricominciare a vivere... ma si può?

Messaggio da doctorsmile » lunedì 27 gennaio 2014, 23:36

anch'io la mattina appena sveglio mi ricordo di chi sono adesso, la malinconia mi assale e "l'amico" entra prepotentemente e senza garbo nella mia vita, ma... un buon caffè e soprattutto gli impegni che mi aspettano lo ricacciano inevitabilmente nel posto in cui deve stare, non certo nella mente e nel cuore, e man mano che passano i minuti la vita ha il sopravvento e appena messo il piede fuori di casa, mi dimentico completamente di lui ed ho la possibilità vivere come tutti. quelle che tu chiami adattamento è invece una vittoria, si chiama compromesso: tu cedi le attenzioni a lui ed in cambio puoi affrontare la vita come se "quello" non esistesse. Gli antiretrovirali sono come la serratura, chiudono la possibilità di vivere solo nel dolore e nella disperazione, il resto ce lo devi mettere tu, facendo qualsiasi cosa che ti fa piacere, infischiandotene della sua presenza. Non focalizzarti solo sulla malattia, sui medici, sugli ospedali ecc. ogni tanto MANDALI AFF... liberati del giogo nefasto di quello che eri e di quello che sei, c'è anche che sarò? e per saperlo lo devi scoprire, e quindi VIVERE!!!. ti abbraccio con fiducia.



uffa2
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Re: Ricominciare a vivere... ma si può?

Messaggio da uffa2 » sabato 1 febbraio 2014, 19:43

Dora ha scritto:Non voglio fare la Pizia (lascio a Uffa questo ruolo, che a me si adatta pochissimo)
intanto vedi di portare l'offerta al tempio: un cesto di frutta esotica matura al punto giusto, fichi secchi, biscotti farciti, incenso...


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