Una bella notizia arriva, nascosta nelle pieghe delle centinaia di lavori presentati al CROI 2013 [and many thanks, Richard, for having found it ...]: all'Università del Minnesota, Joyce Sanchez (che significa Timothy Schacker, in collaborazione con Peter Hunt e Steven Deeks, UCSF) ha studiato le anomalie della struttura del tessuto linfoide nelle persone con HIV, cioè la fibrosi che si forma a seguito della persistente replicazione del virus e della connessa attivazione immunitaria. Il danno causato può essere quantificato misurando i depositi di collagene (cfr. il thread ACE inibitori contro fibrosi del tessuto linfoide per una breve disamina del problema).
Sanchez ha dimostrato che, nel tessuto linfatico intestinale, perfino gli elite che controllano spontaneamente la replicazione virale hanno livelli di depositi di collagene più alti rispetto alle persone HIV negative.
Nella penultima slide, la bella sorpresa: le biopsie di Timothy Brown dimostrano che i livelli di depositi di collagene sono paragonabili a quelli delle persone HIV negative.
Due le conclusioni da trarre:
- 1. non c'è davvero più nessuna attività del virus nel corpo di Timothy;
2. le cicatrici del tessuto linfatico sono regredite ai livelli delle persone che non hanno mai avuto l'HIV.
