nordsud ha scritto:Dora ha scritto:nordsud ha scritto:Ma che finanziamenti cerca Savarino ? Ma io non credo più nemmeno ad una parola di questo pseudo dottore...
Vogliono farci credere che testare qualcosa di già approvato richieda chissà quali autorizzazioni ( in ogni policlinico universitario ci sono i reparti sperimentali.. dove regna una certa autonomia ) e/o finanziamenti costosissimi..
Ma che vada nel primo day hospital che trova per strada e che chieda la partecipazione di N° 5 ( SI! .. 5 BASTANO ) volontari ed inietta a loro la sostanza. Non costerà più di 5.000 euro tutta la sperimentazione.
Se si mette a mendicare con il capello in mano davanti alla basilica di San Pietro ne raccoglierà il doppio in una settimana.
No guarda, nel mondo civilizzato le cose proprio non funzionano come dici tu.
È solo gente come Vannoni o Ruggiero che sperimenta sulla pelle dei malati, senza regole e senza tutele, le persone per bene agiscono diversamente. In tanti anni che seguo questo settore della ricerca di buffoni, incompetenti e disonesti ne ho incontrati anche troppi, ma Savarino è di un'altra pasta e cose sporche come quelle che vorresti tu sono sicura quanto lo si può umanamente essere che non le farebbe mai.
Dora stavolta credo di essere nel giusto. Il farmaco da testare in sinergia con gli antivirali E' GIA' UN FARMACO APPROVATO.
NON C'E' NIENTE DI SPERIMENTALE SE NON LA COMBINAZIONE.... Citare Vannoni o Ruggiero è fuorviante perché i due personaggi basavano i loro bla-bla su qualcosa che ancora non esiste in commercio.
Sicuramente ci saranno già nel mondo PERSONE CON HIV E CON L'ARTRITE CHE PRENDONO STO FARMACO...
Citare Vannoni e Ruggiero corrisponde
nel metodo a quanto da te ipotizzato dicendo
- "Ma che vada nel primo day hospital che trova per strada e che chieda la partecipazione di N° 5 ( SI! .. 5 BASTANO ) volontari ed inietta a loro la sostanza."
O vedi forse delle differenze sostanziali nel somministrare GcMAF in una "clinica" svizzera senza nessun controllo?
Invece, per quanto riguarda il fatto che auranofin è un farmaco dal profilo di tossicità ben noto e usato da diverso tempo, credo tu abbia ragione e ci si possa aspettare che - in una sperimentazione clinica controllata - sia ben tollerato e non causi gravi problemi di tossicità. Ma il protocollo della sperimentazione di auranofin in persone con HIV per intaccare il reservoir latente direi che va ben oltre la questione di sicurezza e tollerabilità.
Ti riporto quanto scritto sul trial in partenza in Florida (e per molti maggiori dettagli ti rimando al
post del I luglio scorso):
Dora ha scritto:Uno studio "interventional", in aperto, di fase 1/2, su un singolo gruppo di presumibilmente 30 persone con HIV stabilmente in terapia soppressiva (<50 copie/ml per almeno 3 anni), con alti CD4 (almeno 500 cellule/µl in due prelievi successivi nei 6 mesi prima dell'inizio del trial) e ottima situazione clinica generale, che avrà lo scopo primario di valutare sicurezza e tollerabilità della somministrazione di auranofin (Ridaura®) in compresse, in dosi successive da 3 a 6 mg al giorno per 12 settimane.
L'obiettivo secondario sarà la valutazione dei cambiamenti del reservoir latente durante le 12 settimane di somministrazione di auranofin e nelle 8 settimane successive. Le dimensioni del reservoir saranno misurate valutando la frequenza di CD4 contenenti HIV DNA totale e integrato e la frequenza di CD4 che contengono HIV RNA capace di replicazione. Oltre ad analizzare i CD4 circolanti nel sangue, verranno fatte delle biopsie per studiare i CD4 presenti nel tessuto intestinale.
Capisci che, se anche delle persone con HIV hanno preso auranofin per curare l'artrite reumatoide, bene che vada possiamo considerarle dei controlli per quanto riguarda sicurezza e tollerabilità del farmaco. Ma quello che ci interessa davvero è il suo effetto anti-reservoir. E quello lo vediamo soltanto misurandone le variazioni attraverso "la frequenza di CD4 contenenti HIV DNA totale e integrato e la frequenza di CD4 che contengono HIV RNA capace di replicazione".
Non credo proprio che questo genere di parametri siano mai stati indagati in chi voleva curarsi l'artrite reumatoide e, per avventura, aveva anche l'HIV.
Inoltre, questo è soltanto il primo passo di una strategia per arrivare almeno a un controllo della replicazione virale in assenza di ART, che è
molto più completa e complessa. Se non fai bene i primi passi, ti giochi tutto il resto.
Sono anni che si continua a parlare di questo AURAONOFIN.. e CREDIMI LA STANNO TIRANDO TROPPO LUNGA PER ESSERE CREDIBILI.
Sì, hai ragione, è da anni che se ne parla. Avendo seguito da vicino questa ricerca fin dai suoi inizi, la mia impressione è che sia stata bloccata non da qualche manovra di Savarino, che evidentemente ha tutto l'interesse ad arrivare in fase clinica, quanto piuttosto dei suoi capi e datori di lavoro.
Non mi spiegherei, altrimenti, gli infiniti tira e molla dell'ISS, che un giorno emette un comunicato per dire che gran bella ricerca stanno facendo su auranofin e che presto-prestissimo partirà la sperimentazione clinica, poi cambia idea e dice che non se ne fa niente, poi cambia di nuovo idea e dice che forse sì-ma-boh ... Insomma, tutto questo sfinimento di sì e no che ragioni ha?
Se in questa ricerca non credono, perché l'hanno esaltata, e non una sola volta? Siano onesti e lo dicano, magari anche spiegando le ragioni scientifiche per cui pensano che non si debba continuare.
Se invece la ricerca è valida, perché non la mandano avanti - anche tenendo conto del bisogno disperato che l'ISS ha di rifarsi la faccia sull'HIV/AIDS, dopo tutte le porcherie del vaccino Tat?