La "primavera araba" è al solstizio d'inverno
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Re: La "primavera araba" è al solstizio d'inverno
Morto pure Mubarak. Ormai non fa più nessun effetto.
Ma fanno effetto gli ultimi sviluppi in terra egiziana. Vediamo fino a che punto stanno bluffando i compagni di Mursi.
Io spero solo che non vadano in potere. Però stando agli ultimi sviluppi, sembrerebbe che i militari stanno per concentrare i poteri su di loro, l'esercito, senza conferirle al nuovo presidente. Con questa mossa dovrebbero riuscire a marginare quelle altre bestie.
Bisogna sempre scegliere il male minore.
Re: La "primavera araba" è al solstizio d'inverno
Stealthy, tu che segui i fatti: l'oro di Mubarak, quei 70 miliardi che parlava la stampa, dove sono finiti? é una bufala?
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Re: La "primavera araba" è al solstizio d'inverno
Forse lo confondi con quello tunisino, Ben Ali.flavio ha scritto:Stealthy, tu che segui i fatti: l'oro di Mubarak, quei 70 miliardi che parlava la stampa, dove sono finiti? é una bufala?
Re: La "primavera araba" è al solstizio d'inverno
No, no era proprio Mubarak, perché, ce li ha anche Ben Ali i 70 miliardi? E poi c'era anche Gheddafi con un bel malloppo. Ma dove sono finiti tutti questi Ori. A me di questi dittatori frega un caxxo ma i soldi, al popolo, magari, sarebbero utilistealthy ha scritto:Forse lo confondi con quello tunisino, Ben Ali.flavio ha scritto:Stealthy, tu che segui i fatti: l'oro di Mubarak, quei 70 miliardi che parlava la stampa, dove sono finiti? é una bufala?
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Re: La "primavera araba" è al solstizio d'inverno
Mah non lo so. Molto probabile che abbia messo in salvo un po' della fortuna racimolata qua e là... ma poi, non stupisce affatto, perché lui, come tutti i dittatori e tiranni, si arricchiscono e a patire la fame è il popolo. Anche Arafat si era costruito un impero con i soldi della comunità internazionale. Infatti la moglie vive e campa a Parigi come una regina, servita e riverita come non pochi.
Re: La "primavera araba" è al solstizio d'inverno
Concordo sulle Regine che conosciamo molto bene e che vivono alle spalle dei contribuenti ma Arafat, diamine, quand'era in vita sembrava uno straccione con quel kefiah sempre sulla testa e anche puzzone (lo ha descritto così la Fallaci). Ma quanti ori/milioni ha accumulato la famiglia Arafat? Tu ce lo sai dire?Anche Arafat si era costruito un impero con i soldi della comunità internazionale. Infatti la moglie vive e campa a Parigi come una regina, servita e riverita come non pochi.
Re: La "primavera araba" è al solstizio d'inverno
Anche io
Mi dona questo look della collezione "Intifada al tramonto"?
Mal che vada ce ne sono altri:
http://www.repubblica.it/esteri/2012/06 ... ref=FRAG-6
P.S.
Ma dove arriveremo?
Mi dona questo look della collezione "Intifada al tramonto"?
Mal che vada ce ne sono altri:
http://www.repubblica.it/esteri/2012/06 ... ref=FRAG-6
P.S.
Ma dove arriveremo?
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Re: La "primavera araba" è al solstizio d'inverno
Guarda Sky, le ho viste ieri queste foto. Non le trovo per niente sexy. Le trove di una violenza, trasmettono solo odio.
Sarebbe stato molto più bello se avessero fotografati degli operai e muratori che lavorano nei cantieri.
Sarebbe stato molto più bello se avessero fotografati degli operai e muratori che lavorano nei cantieri.
Inaccettabile il commento di Marzia Papagna, maleodorante manifestazione per la cui diffusione quel sito e il suo direttore dovrebbero vergognarsi. Da sottolineare l’uso della parola ‘campi’, messa a bella posta per ricordarne altri di tragica memoria.Repubblica.it ha scritto:La kefia sul capo e la fionda tra le mani. E i colori della bandiera della Palestina, terra a cui questo servizio è dedicato. Sono sette ragazzi, giovani lanciatori di pietre originari del villaggio di Bil'in, vicino Ramallah. Hanno accettato di lasciarsi immortalare dall'obiettivo del fotografo dell'agenzia Ap Oded Balilty. Una serie di scatti per raccontare il coraggio di cittadini, uomini e donne palestinesi che, sin da bambini, imparano a difendere il loro Paese dagli attacchi degli israeliani contro gli abitanti dei campi. Lo fanno lanciando pietre. Un'azione di protesta che solo raramente diventa un atto isolato
(a cura di Marzia Papagna)