contatto a rischio
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contatto a rischio
ciao, volevo conforto dalle vostre risposte, ho avuto due rapporti a rischio tra fine settembre e la metà di ottobre (solo rapporto orale sprotetto), già da fine ottobre iniziavo ad avvertire sintomi strani, dolori addominali, nausea... faccio gli esami di routine (emocromo, ves, pcr, profilo epatico, ferritina) unico valore alterato la ferritina. ECO addome negativo, successivamente faccio una colonscopia - negativa; nel frattempo iniziano a comparire afte linguali e linfoadenopatie sotto-mandibolari e latero-cervicali. Preoccupato rifaccio tutte le analisi e l'11 novembre faccio il primo test HIV, tutti negativi tranne la solita ferritina che si mantiene alta. Ripeto il test HIV il 4 gennaio, negativo. La sintomatologia prosegue con continue afte orali, e glossite; nel frattempo a seguito di una coprocoltura, scopro un'nfezione da serratia liquefaciens. Continua la linfoadenopatia anche ascellare, inguinale e del cavo popliteo, accompagnata da dolore urente periarticolare e a livello delle anche. Infine faccio la tipizzazione linfocitaria cd4 568 - cd8 110 con un rapporto sfavorevole, mi allarmo e rifaccio il test HIV l'11 marzo negativo anche questo.... nn so cosa pensare (la ferritina continua ad essere alta) se qualcuno mi può aiutare.... dimenticavo presento spesso problemi visivi e di stanchezza fisica, dolori muscolari...
Re: contatto a rischio
Ciao,
per quanto riguarda l'HIV già l'esame di gennaio lo esclude definitivamente. Con così tanto tempo trascorso si sono chiusi i periodi finestra anche per i ceppi piú rari.
Il rapporto CD4/CD8 si inverte non solo quando i CD4 si abbassano e i CD8 si alzano (HIV fa entrambi), ma anche quando i CD8 sono molto alti. In altre parole hai un'infezione in corso. Può essere qualcosa di batterico come virale, infezione da serratia liquefaciens compresa, sebbene debba essere in stadio molto avanzato per essere da sola senza coinfezioni. Sicuramente però non è HIV.
per quanto riguarda l'HIV già l'esame di gennaio lo esclude definitivamente. Con così tanto tempo trascorso si sono chiusi i periodi finestra anche per i ceppi piú rari.
Il rapporto CD4/CD8 si inverte non solo quando i CD4 si abbassano e i CD8 si alzano (HIV fa entrambi), ma anche quando i CD8 sono molto alti. In altre parole hai un'infezione in corso. Può essere qualcosa di batterico come virale, infezione da serratia liquefaciens compresa, sebbene debba essere in stadio molto avanzato per essere da sola senza coinfezioni. Sicuramente però non è HIV.
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Re: contatto a rischio
skydrake ha scritto:Ciao,
per quanto riguarda l'HIV già l'esame di gennaio lo esclude definitivamente. Con così tanto tempo trascorso si sono chiusi i periodi finestra anche per i ceppi piú rari.
Il rapporto CD4/CD8 si inverte non solo quando i CD4 si abbassano e i CD8 si alzano (HIV fa entrambi), ma anche quando i CD8 sono molto alti. In altre parole hai un'infezione in corso. Può essere qualcosa di batterico come virale, infezione da serratia liquefaciens compresa, sebbene debba essere in stadio molto avanzato per essere da sola senza coinfezioni. Sicuramente però non è HIV.
grazie, mi hai tolto un grosso peso erano quei maledetti cd4 che nn mi facevano dormire
Re: contatto a rischio
Faccio notare che in una minoranza delle persone il rapporto CD4/CD8 è poco sopra l'unità (e in qualche raro caso persino sotto) anche in assenza da infezioni. A queste persone basta es. un ascesso che infiamma un linfonodo per scendere sotto. Nel tuo caso peró rimane più probabile una coinfezione. Spero che oltre l'HIV tu abbia fatto i test delle principali MTS (Malattie a Trasmissione Sessuale), in particolare HCV, EBV, CMV e che tu ti sia controllato le parti intime per individuare ogni possibile manifestazione di sifilide e gonorrea.
Nota: attenzione che in una piccolissima minoranza dei casi la sifilide non si manifesta con le tipiche ulcerazioni. Per escluderla definitivamente, è necessario il test anche per quella.
Nota: attenzione che in una piccolissima minoranza dei casi la sifilide non si manifesta con le tipiche ulcerazioni. Per escluderla definitivamente, è necessario il test anche per quella.
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Re: contatto a rischio
sì grazie per la risposta, cmq si li ho fatti tutti e sono negativi, allo stato attuale quello che da più fastidio sono i disturbi visivi, la glossite e i fastidi dovuti ai linfonodi... anche se la sintomatologia sembra essere in regressioneskydrake ha scritto:Faccio notare che in una minoranza delle persone il rapporto CD4/CD8 è poco sopra l'unità (e in qualche raro caso persino sotto) anche in assenza da infezioni. A queste persone basta es. un ascesso che infiamma un linfonodo per scendere sotto. Nel tuo caso peró rimane più probabile una coinfezione. Spero che oltre l'HIV tu abbia fatto i test delle principali MTS (Malattie a Trasmissione Sessuale), in particolare HCV, EBV, CMV e che tu ti sia controllato le parti intime per individuare ogni possibile manifestazione di sifilide e gonorrea.
Nota: attenzione che in una piccolissima minoranza dei casi la sifilide non si manifesta con le tipiche ulcerazioni. Per escluderla definitivamente, è necessario il test anche per quella.
Re: contatto a rischio
se per disturbi visivi intendi vista appannata, calo della vista..senzazione che le luci di casa siano piu' basse..o bagliori notturni accompagnato da stanchezza fisica...è sicuramente un disturbo d'ansia..te lo dico perchè li conosco bene questi disturbi...pero' non si è detto una cosa importante...hai parlato di rapporto orale non protetto ma era attivo o passivo?...se era passivo mi pare di aver capito che non ci sono rischi, se era attivo piccolo rischio
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Re: contatto a rischio
si si, passivopreoc ha scritto:se per disturbi visivi intendi vista appannata, calo della vista..senzazione che le luci di casa siano piu' basse..o bagliori notturni accompagnato da stanchezza fisica...è sicuramente un disturbo d'ansia..te lo dico perchè li conosco bene questi disturbi...pero' non si è detto una cosa importante...hai parlato di rapporto orale non protetto ma era attivo o passivo?...se era passivo mi pare di aver capito che non ci sono rischi, se era attivo piccolo rischio
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Re: contatto a rischio
un ringraziamento a tutti coloro che mi hanno già risposto, volevo chiedere altre informazioni; oramai sono passati oltre 6 mesi dal rapporto a rischio, ho fatto tutti i controlli possibili ed immaginabili, dagli esami per le mts ai vari cmv, pmo e toxotest, emocromo ripetuto varie volte sempre negativo, hiv test a 1, 3, 5 e 6 mesi sempre negativi, rimane però l'inversione del rapporto cd4-cd8 (esame fatto nel mese di marzo), permane uno stato di astenia persistente, stomatite aftosica oramai fissa da 3-4 mesi, linfoadenopatie multiple e vertigini frequenti, alla visita fatta presso un infettivologo mi è stato detto che potrebbe trattarsi di una coinfezione da candida e da herpes, ed ho appena iniziato una terapia con aciclovir da 800 mg x 3 x 10 gg più il diflucan una cpr per 10 gg...
oramai sono 6 mesi che nn vivo più un giorno tranquillo, non ricordo più cosa vuol dire stare bene, vi prego, qualcuno può dirmi qualcosa? grazie
oramai sono 6 mesi che nn vivo più un giorno tranquillo, non ricordo più cosa vuol dire stare bene, vi prego, qualcuno può dirmi qualcosa? grazie
Ultima modifica di paolinopaperino il venerdì 11 maggio 2012, 22:53, modificato 1 volta in totale.
Re: contatto a rischio
Scusami, ora risulti sieropositivo all'HIV? Oppure intendi che risulta in corso una inversione del rapporto CD4/CD8? La seconda non implica in automatico la primapaolinopaperino ha scritto: rimane però la sieroconversione (esame fatto nel mese di marzo)
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Re: contatto a rischio
no, tutti i controlli fatti (4 di cui il primo dopo un mese e l'ultimo al sesto mese dopo il contatto) sono risultati essere negativi per hiv, c'è però questo rapporto cd4-cd8 invertito, e ci sono tutte le stazioni linfonodali ingrossate oltre agli altri fastidi che accuso (la stanchezza, i dolori muscolari e tendinei, le vertigini, e la stomatite aftosa che non mi da tregua da ormai tanto tempo)
referto ect collo:
presenza di multiple adenopatie a carico di pressochè tutte le stazioni linfonodali del collo, ovalari, solide ipoecogene, capsulate, non confluenti, di tipo reattivo, tuttavia voluminose e spesso stipate, quelle dominanti così distribuite: latero-cervicale destra 10,0 e 14,3 mm circa e sinistra 12,3 mm circa; agli angoli mandibolari di destra 13,8 e 11,0 e sinistra 10,5 e x14,4 ca.
CD3 83% UL 1598
CD3/CD4 30% 578
CD3/CD8 52% 1001
CD3 0
CD3/CD16 (CELL. T/NK) 16,0% UL 30
RAPPORTO Th/T sup. citox. 0,58%
referto ect collo:
presenza di multiple adenopatie a carico di pressochè tutte le stazioni linfonodali del collo, ovalari, solide ipoecogene, capsulate, non confluenti, di tipo reattivo, tuttavia voluminose e spesso stipate, quelle dominanti così distribuite: latero-cervicale destra 10,0 e 14,3 mm circa e sinistra 12,3 mm circa; agli angoli mandibolari di destra 13,8 e 11,0 e sinistra 10,5 e x14,4 ca.
CD3 83% UL 1598
CD3/CD4 30% 578
CD3/CD8 52% 1001
CD3 0
CD3/CD16 (CELL. T/NK) 16,0% UL 30
RAPPORTO Th/T sup. citox. 0,58%