
Caso Stamina, scienziati "stop alla sperimentazione, soldi buttati"
17:59 03 LUG 2013
(AGI) - Napoli, 3 lug.
La sperimentazione del metodo Stamina e' "uno sperpero di denaro pubblico basato su una frode". Lo afferma il presidente dell'associazione Stem Cell Research Italy, che comprende 200 ricercatori nel campo, Umberto Galderisi, primo firmatario di un documento che chiede lo stop ai test che dovrebbero iniziare nei prossimi giorni. Del caso si era occupata ieri la rivista Nature, che aveva dimostrato come nella richiesta di brevetto per le proprie cellule da parte di Davide Vannoni, l'ideatore del metodo, ci fossero delle immagini copiate da altre ricerche. "All'indomani dall''ultimo affondo di 'Nature' - si legge nel manifesto - la Stem Cell Research Italy ritiene che il metodo Stamina sia privo di qualsiasi valore scientifico e la sua applicazione generera' nei pazienti e nei familiari false speranze che resteranno tali". Dunque Stem Cell Research Italy "sollecita il governo italiano e le autorita' competenti a voler riconsiderare le loro decisioni relativamente a questa presunta terapia con cellule staminali. La Stem Cell Research Italy ritiene che il governo italiano non possa rendersi complice di un trattamento privo di basi scientifiche e mediche".
VANNONI, LORENZIN ARROGANTE DICA COSA VUOL FARE
"Trovo arroganti i diktat del ministro Lorenzin, arroganti e inaccettabili. A questo punto dica se vuole la sperimentazione o no". Cosi' il Presidente di Stamina Foundation, Davide Vannoni, interpellato dall'Agi, replica le parole del ministro della Salute che ha chiesto allo stesso Vannoni di consegnare la sua metodica senza accettare le condizioni da lui stesso poste. "Ci spieghino - dice Vannoni - di cosa siamo accusati. Vogliono far giudicare la metodica da tecnici di parte, compreso il numero uno dell'Aifa, Luca Pani, che a 'Nature' ha gia' espresso chiaramente il suo parere. Si sta facendo di tutto per impedire questa sperimentazione e creare disagi ai pazienti". In ogni caso, assicura Vannoni, "io non mi tiro indietro: parlero' con il Presidente dell'Istituto Superiore di Sanita' per vedere se ci sono margini per iniziare la sperimentazione, su questo stiamo lavorando. Se Lorenzin non la vuole lo dica".
DE LUCA, SPERIMENTAZIONE? SOLDI BUTTATI SU UNA BUFALA
Proseguire con la sperimentazione del metodo Stamina sarebbe "buttare dei soldi su una frode". E' senza mezzi termini il commento del prof. Michele De Luca, direttore del Centro di Medicina Rigenerativa "Stefano Ferrari" dell'Universita' di Modena e Reggio Emilia, alla vicenda tornata al centro delle polemiche dopo la "stroncatura" della prestigiosa rivista 'Nature'. "Appare adesso chiaro a chiunque - attacca De Luca - e non solo a noi scienziati, che il metodo Stamina non solo non esiste, ma si basa sulla appropiazione di dati e immagini gia' pubblicate tra il 2003 e il 2006 da un gruppo di ricerca russo.
Adesso sappiamo con certezza che la stessa domanda di brevetto, peraltro respinta senza appello dall'ufficio brevettuale americano, non poteva neanche essere presentata".
"Forse e' questa la ragione - prosegue l'esperto - per cui Stamina non ha ancora consegnato il presunto metodo per la sperimentazione clinica, fortemente voluta dal Parlamento, che sarebbe dovuta iniziare il 1 luglio. Appare chiaro, alla luce degli ultimi fatti, che questa sperimentazione, che era inizialmente apparsa inevitabile, non ha adesso alcun senso e andrebbe evitata.
Anche sulla base dei rischi ad essa connessi e gia' paventati dallo stesso ufficio brevettuale che ha respinto la domanda. Il tutto per rispetto verso pazienti che hanno creduto di trovarsi davanti ad una cura originale e in grado di rispondere alle loro speranze. Proseguendo sulla linea di apertura verso la sperimentazione, il governo si troverebbe ad investire soldi pubblici su una frode scientifica, ridicolizzando se stesso nonche' la scienza e la medicina italiana nel mondo. Mi chiedo come le nostre Istituzioni siano arrivate a dare un tale credito a personaggi di questa caratura che proponevano quello che a tutta la gente di buon senso e a tutti gli scienziati degni di questo nome e' sempre apparsa come una bufala". "Ora che sappiamo che il metodo Stamina non e' altro che una frode scientifica, bisogna fermare subito i medici che stanno iniettando nei pazienti cellule alterate, potenzialmente pericolose, trattate con una metodologia inconsistente e non sicura", aggiunge all'AGI il prof. De Luca. "E' una follia - spiega - continuare a permettere la somministrazione di cellule, forse moribonde, in pazienti gia' gravemente malati.
La stragrande parte della comunita' scientifica ha sempre saputo che il metodo Stamina non e' altro che una bufala. Ora con la pubblicazione formale delle prove di questa frode scientifica, il governo ha la responsabilita' di tutelare la salute dei malati". De Luca non ha mai nascosto la sua opposizione alla somministrazione della terapia ideata da Vannoni. "Chi come me si occupa da circa 30 anni di staminali - ha detto - sa che le cellule mesenchimali non possono generare neuroni, ne' in due, ne' in 3 giorni e ne' dopo mesi. Le cellule mesenchimali possono infatti dare origine solo a tessuti ossei, cartilaginei e adiposi". A preoccupare l'esperto e' la salute dei cittadini. "Aldila' delle questioni etiche, che sono pure importanti, e di quelle economiche, specialmente in un periodo di crisi, sono sconcertato per la mancanza di rispetto nei confronti di malati rari e gravi, che richiedono piu' (non meno) protezione e non possono essere illusi o usati come cavie".
L'intervista di Vannoni a Wired è IMPAGABILE: Vannoni a Wired: “Il metodo Stamina non segue alcuna ricetta”.
