Lambertenghi: le staminali fra scienza e diritto (STAMINA!)

I più importanti avanzamenti medico-scientifici al di fuori del campo HIV.
Dora
Messaggi: 7542
Iscritto il: martedì 7 luglio 2009, 10:48

Re: Lambertenghi: le cellule staminali fra scienza e diritto

Messaggio da Dora » giovedì 4 luglio 2013, 10:10

Questo inizio di luglio potrebbe rivelarsi fatale per Vannoni, perché il procuratore Guariniello sta per chiudere l'indagine e l'ipotesi di reato è davvero pesante:
  • associazione per delinquere finalizzata alla truffa e alla somministrazione di medicinali guasti “in modo pericoloso per la salute pubblica”

Fonte Il Fatto Quotidiano: Cellule staminali, verso chiusura l’indagine della Procura di Torino su Stamina.



Dora
Messaggi: 7542
Iscritto il: martedì 7 luglio 2009, 10:48

Re: Lambertenghi: le cellule staminali fra scienza e diritto

Messaggio da Dora » venerdì 5 luglio 2013, 14:06

E finalmente si riparla di Medestea!

Nuove accuse contro Stamina e Vannoni - «Sponsor economici dietro la Fondazione»

La replica: «Con Medestea nessun fine di lucro». La mamma di Sofia agli esperti: «Venite a vedere i suoi miglioramenti»

MILANO - Ci sarebbero precisi interessi economici dietro il "caso Stamina" e, più in generale, dietro le presunte terapie basate sulle cellule staminali mesenchimali, ossia cellule immature del midollo osseo capaci di generare pelle, ossa e cartilagine. L'accusa - dopo quella di plagio formulata dalla rivista Nature - arriva da alcuni fra i massimi esperti di cellule staminali, riuniti a Roma nel Consiglio Generale dell'Associazione Luca Coscioni. «Vannoni sostiene che dietro noi scienziati ci sono le multinazionali. È vero il contrario - ha detto Michele De Luca, direttore del Centro di Medicina Rigenerativa "Stefano Ferrari" dell'Università di Modena e Reggio Emilia -. Loro sono appoggiati da Medestea, che ha due obiettivi: fare business con le cellule mesenchimali per venderle e che queste cellule devono essere trattate come trapianti in modo da non dover affrontare i controlli». Secondo De Luca non si tratterebbe di un caso italiano, ma di un fenomeno internazionale.

INTERESSI - Nell'ambito dello stesso incontro Paolo Bianco, dell'università Sapienza di Roma, ha osservato che «esiste un'agenda commerciale molto precisa dietro le cure compassionevoli». È un problema - ha aggiunto - «che travalica i confini del nostro Paese e che riguarda soggetti attivi nella commercializzazione di cellule staminali in Nord Europa, Stati Uniti e Asia». Attorno alle cellule staminali mesenchimali, ha detto ancora Bianco, «ci sono interessi commerciali da almeno 20 anni e hanno esercitato pressioni tali da influenzare i contenuti della stessa ricerca scientifica». Basti pensare, ha concluso, che sulle cellule di questo tipo sono in corso nel mondo almeno 320 sperimentazioni cliniche, metà delle quali in Cina. Anche per Giulio Cossu dell'University College London, vicepresidente dell'Associazione Coscioni, quanto sta avvenendo in Italia è «un caso eclatante e grottesco di commercializzazione di un certo tipo di scienza, che sta cambiando molti parametri della ricerca».

I FONDI - «Con Medestea ho firmato nel 2012 un contratto dove non c'è alcuna finalità di lucro - è la replica di Davide Vannoni, presidente della Stamina Foundation -. Nessun paziente pagherà mai niente per comprare cellule. Sono Fondazioni onlus a trovare fondi per costruire un laboratorio e a gestire le cose. Medestea - ha aggiunto - ha altri progetti economici, come la sperimentazione in fase 3 anti-Aids in Africa, con l'ottica di riuscire a portare questa metodica in più posti del mondo». Peraltro, «Medestea doveva finanziare parte della nostra attività con due milioni di euro, ma è in crisi di liquidità, per cui ce ne ha dati solo 450mila. Speriamo che ci siano altri versamenti». I tre milioni che saranno stanziati per la sperimentazione, vincolati nel Fondo sanitario nazionale, ha detto ancora Vannoni, «andranno tutti al laboratorio dove verrà fatta la sperimentazione».

PROTOCOLLO - Ma su quando partirà la famosa sperimentazione non vi è alcuna certezza, anche perché non è stata fissata la data in cui sarà consegnato il protocollo per l'applicazione del metodo. Potrebbe essere «la prossima settimana o l'inizio della successiva - spiega Vannoni -. Stiamo continuando a lavorare al documento da consegnare al Ministero della Salute». Il presidente di Stamina continua peraltro a mettere sul piatto le proprie condizioni per procedere: la richiesta di non modificare la standardizzazione della metodica; la possibilità per Stamina di scegliere le tre patologie su cui fare la sperimentazione (Sla, paresi cerebrale infantile e una malattia degenerativa non neurologica); l'individuazione di un solo laboratorio per la produzione cellulare in cui i biologi Stamina possano controllare la produzione; la nomina di una Cro (organismo di controllo internazionale super partes) che certifichi tutti i dati ottenuti e l'applicazione della buona pratica clinica.

SPERIMENTAZIONE - Sull'opportunità di andare avanti con la sperimentazione (in particolare dopo le accuse di Nature) gli esperti sono divisi. Secondo Giuseppe Remuzzi, direttore dell'Istituto di ricerche farmacologiche Mario Ne.gri e direttore del Dipartimento trapianti e dell'Unità di nefrologia e dialisi dell'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, «il Parlamento italiano era in un vicolo cieco e ha scelto l'univa via possibile: con il varo della sperimentazione ha chiesto a Vannoni di scoprire le carte». Per Remuzzi le dichiarazioni della ricercatrice russa Elena Shchegelskaya («Vannoni non aveva alcun diritto di pubblicare le foto che ha allegato alla domanda di brevetto senza il permesso scritto degli autori» GUARDA) confermano che «il metodo Stamina non esiste, semplicemente non c'è. Altrimenti Vannoni avrebbe corredato la sua domanda con foto delle sue cellule, non con micrografie di diversi anni prima che ritraggono cellule non sue». Remuzzi spezza però una lancia in favore della scelta del Parlamento: «La sperimentazione era il minore dei mali. Era l'unica via. Altrimenti avremmo avuto all'infinito un giudice e poi un altro ad autorizzare la terapia. Ora si farà chiarezza e tutto questo finirà, in un modo o nell'altro». L'ultimo caso in ordine di tempo è quello di Daniele Tortorelli, il bambino di sei anni affetto dalla morbo di Niemann-Pick: nei giorni scorsi il giudice del lavoro presso il Tribunale di Matera, Antonio Marzario, ha emesso un'ordinanza per disporre che gli Spedali di Brescia riprendano con urgenza il trattamento con cellule staminali prodotte con il "metodo Stamina". Durissimo il commento del già citato Paolo Bianco: «Il caso Stamina è un problema di ordine pubblico, di fronte al quale il caso Di Bella impallidisce e le istituzioni devono dare delle garanzie a una popolazione sottoposta da mesi a un clamoroso inganno mediatico».

FUORI DAL CORO - Di diverso parere un altro illustre studioso: Camillo Ricordi, docente all'Università di Miami, Florida, dove dirige il celebre Diabetes Research Institute e la divisione del Centro Trapianti. «Non sono un collaboratore di Davide Vannoni, né un suo sostenitore - spiega Ricordi -. Mi batto insieme alla Cure Alliance per rimuovere gli ostacoli di fronte alla scoperta di nuove terapie per malattie incurabili. Ecco perchè incontrerò Vannoni a Milano. Dico no all'arroganza, ma anche a chi vende fumo. Trasparenza e rigore scientifico sono alleati di chi cerca nuove cure. La mia convinzione è che non occorre ostacolare la ricerca e che le staminali abbiano potenzialità ancora in parte inesplorate». E sulla sperimentazione: «Tre milioni di euro sono tanti, ma anche pochi di fronte alle speranze dei pazienti. Si tratta di condurre un trial di 18 mesi, dunque sarebbe bene partire subito per verificare la fondatezza di certe affermazioni».

LE FAMIGLIE - A chiedere che la sperimentazione vada avanti come previsto dal decreto approvato dal Parlamento è anche l'associazione che riunisce famiglie e pazienti con la Sma (Atrofia Muscolare Spinale). «Siamo sempre stati scettici sul metodo Stamina, ma per tutelare i pazienti e le loro famiglie abbiamo visto con favore la sperimentazione - spiega la presidente Daniela Lauro -. Fermo restando che la Fondazione Stamina presenti il suo metodo, chiediamo di poter andare avanti con la sperimentazione, altrimenti le famiglie vivranno in eterno con il dubbio». Quello che non è affatto chiaro, continua, «è perché mai Stamina abbia scelto di escludere dalla sperimentazione le tre malattie che ha sempre affermato di aver guarito»: Sma, leucodistrofia metacromatica (ossia la malattia della piccola Sofia) e la sindrome di Niemann-Pick (la prima malattia su cui Stamina ha dichiarato di aver testato il metodo). E proprio la mamma di Sofia, la bambina di 3 anni divenuta "simbolo" del fronte pro-Stamina, invita gli esperti ad appurare lo stato di salute della figlia: «Vengano a vedere i miglioramenti di Sofia dopo le tre infusioni di staminali che, seppure molto distanziate nel tempo, hanno dato effetti evidenti» spiega Caterina Ceccuti. La bambina ha potuto accedere alle infusioni dopo due ricorsi in tribunale e una battaglia che ha messo in moto l'opinione pubblica. «Sofia sta recuperando la deglutizione - spiegano i genitori -, ora riesce a ingoiare la pappa».

L'INCHIESTA - Nel frattempo negli uffici della Procura di Torino va avanti l'inchiesta su Stamina aperta nel 2009 dal pm Raffaele Guariniello, che spiega: «Quanto emerso negli ultimi giorni sul metodo Stamina non interferirà con la nostra inchiesta, che comunque è ormai alle battute conclusive». Nel 2012 Guariniello ha chiesto il rinvio a giudizio per 12 delle 16 persone iscritte nel registro degli indagati con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata alla truffa e alla somministrazione di medicinali guasti in modo pericoloso per la salute pubblica. Secondo gli accertamenti svolti dal magistrato e dai carabinieri del Nas, molti dei 68 pazienti sottoposti alle cure, fra cui tre minorenni, da novembre 2007 a dicembre 2009 versarono denaro (da 30mila a 50mila euro) alla Fondazione, per la ricerca sulle staminali, anche se - secondo l'accusa - non ci sono mai state certezze sul modo in cui le cellule vengono prelevate, trattate e iniettate. Tra gli indagati ci sono anche due biologi russi: Vyacheslav Klimenko e Olena Shchegelska. Secondo il pm avrebbero collaborato alle prime applicazioni della metodica Stamina in uno scantinato di Torino: nello stesso palazzo, ai piani superiori, avevano sede la Fondazione e l'Associazione per la medicina rigenerativa che facevano capo a Vannoni.


Redazione Salute Online
5 luglio 2013 | 12:55



Dora
Messaggi: 7542
Iscritto il: martedì 7 luglio 2009, 10:48

Re: Lambertenghi: le cellule staminali fra scienza e diritto

Messaggio da Dora » venerdì 5 luglio 2013, 14:18

Dora ha scritto:«Con Medestea ho firmato nel 2012 un contratto dove non c'è alcuna finalità di lucro - è la replica di Davide Vannoni, presidente della Stamina Foundation -. Nessun paziente pagherà mai niente per comprare cellule. Sono Fondazioni onlus a trovare fondi per costruire un laboratorio e a gestire le cose. Medestea - ha aggiunto - ha altri progetti economici, come la sperimentazione in fase 3 anti-Aids in Africa, con l'ottica di riuscire a portare questa metodica in più posti del mondo».
In ClinicalTrials.gov di sperimentazioni cliniche targate "Medestea" non ce ne sono, tanto meno si parla di una "sperimentazione in fase 3 anti-Aids", che sia in Africa o altrove.

In compenso, Medestea è la società che sta testando il cosiddetto "vaccino Caruso", del quale si sono perse le tracce da un paio d'anni almeno.
Credo di avere detto tutto, per chi ha seguito la vicenda rimanendo quanto meno perplesso di fronte al modo in cui è stata comunicata (e chi non l'ha seguita, può leggerne qualcosa qui).



uffa2
Amministratore
Messaggi: 6942
Iscritto il: lunedì 26 novembre 2007, 0:07

Re: Lambertenghi: le cellule staminali fra scienza e diritto

Messaggio da uffa2 » venerdì 5 luglio 2013, 15:01

sperimentazione anti AIDS? il cerchio si chiude, secondo me, dietro c'è la Danone :mrgreen:


HIVforum ha bisogno anche di te!
se vuoi offrire le tue conoscenze tecniche o linguistiche (c'è tanto da tradurre) o sostenere i costi per mantenere e sviluppare HIVforum, contatta con un PM stealthy e uffa2, oppure scrivi a staff@hivforum.info

Dora
Messaggi: 7542
Iscritto il: martedì 7 luglio 2009, 10:48

Re: Lambertenghi: le cellule staminali fra scienza e diritto

Messaggio da Dora » venerdì 5 luglio 2013, 16:47

uffa2 ha scritto:sperimentazione anti AIDS? il cerchio si chiude, secondo me, dietro c'è la Danone :mrgreen:
Mi pare che siamo in piena Vanna Marchi, visto che Medestea è famosa per gli "sciogli pancia". :mrgreen:

L'Espresso in edicola oggi pubblica un'inchiesta, di cui l'articolo qui sotto è una sintesi:

Immagine





P.S. Io ero convinta che Vannoni avesse almeno 10 anni di più! :shock:



uffa2
Amministratore
Messaggi: 6942
Iscritto il: lunedì 26 novembre 2007, 0:07

Re: Lambertenghi: le cellule staminali fra scienza e diritto

Messaggio da uffa2 » venerdì 5 luglio 2013, 17:17

Dora ha scritto:
uffa2 ha scritto:sperimentazione anti AIDS? il cerchio si chiude, secondo me, dietro c'è la Danone :mrgreen:
Mi pare che siamo in piena Vanna Marchi, visto che Medestea è famosa per gli "sciogli pancia". :mrgreen:

L'Espresso in edicola oggi pubblica un'inchiesta, di cui l'articolo qui sotto è una sintesi:

Immagine





P.S. Io ero convinta che Vannoni avesse almeno 10 anni di più! :shock:
un tempo esportavamo gangster
poi ci siamo messi a esportare moda e design
adesso sembra che il made in Italy esporti cure miracolose: bicarbonato, staminali, yogurt...


HIVforum ha bisogno anche di te!
se vuoi offrire le tue conoscenze tecniche o linguistiche (c'è tanto da tradurre) o sostenere i costi per mantenere e sviluppare HIVforum, contatta con un PM stealthy e uffa2, oppure scrivi a staff@hivforum.info

Dora
Messaggi: 7542
Iscritto il: martedì 7 luglio 2009, 10:48

Re: Lambertenghi: le cellule staminali fra scienza e diritto

Messaggio da Dora » sabato 6 luglio 2013, 6:50

uffa2 ha scritto:un tempo esportavamo gangster
poi ci siamo messi a esportare moda e design
adesso sembra che il made in Italy esporti cure miracolose: bicarbonato, staminali, yogurt...
Deve essersi creato un cortocircuito fra la prima e la terza fase delle "esportazioni".

Finalmente ci viene fatta ascoltare anche l'altra campana, quella dei pazienti ROVINATI dal *metodo Vannoni*.

Il primo di una serie di articoli sulla Stampa: “Così Stamina mi ha rovinato la vita”.



uffa2
Amministratore
Messaggi: 6942
Iscritto il: lunedì 26 novembre 2007, 0:07

Lambertenghi: le cellule staminali fra scienza e diritto

Messaggio da uffa2 » domenica 7 luglio 2013, 17:32

Chissà perché le iene di queste cose non parlano, forse perché sono iene?


HIVforum ha bisogno anche di te!
se vuoi offrire le tue conoscenze tecniche o linguistiche (c'è tanto da tradurre) o sostenere i costi per mantenere e sviluppare HIVforum, contatta con un PM stealthy e uffa2, oppure scrivi a staff@hivforum.info

stealthy
Amministratore
Messaggi: 2758
Iscritto il: lunedì 4 febbraio 2008, 23:59
Località: In your wildest dreams

Re: Lambertenghi: le cellule staminali fra scienza e diritto

Messaggio da stealthy » domenica 7 luglio 2013, 22:57

uffa2 ha scritto:Chissà perché le iene di queste cose non parlano, forse perché sono iene?
Infatti! Ci hanno fracassato i cosidetti per mesi e adesso non dicono più niente. Una massa di ignoranti. Quello che mi fa rabbia è che programmi come le Iene e Zoo 105 sono straseguiti da milioni di telespettatori e radiospettatori che pendono dalle labbra di quegli ignoranti conduttori.
Prima lo Zoo105 sponsorizzava Grillo, adesso lo fa meno. Intanto però hanno fatto il danno.



uffa2
Amministratore
Messaggi: 6942
Iscritto il: lunedì 26 novembre 2007, 0:07

Lambertenghi: le cellule staminali fra scienza e diritto

Messaggio da uffa2 » lunedì 8 luglio 2013, 7:23

Lo zoo di 105, quel covo di volgari, omofobi, dediti a qualunque luogo comune della sottocultura da tamarro...


HIVforum ha bisogno anche di te!
se vuoi offrire le tue conoscenze tecniche o linguistiche (c'è tanto da tradurre) o sostenere i costi per mantenere e sviluppare HIVforum, contatta con un PM stealthy e uffa2, oppure scrivi a staff@hivforum.info

Rispondi