Sangamo-calimmune-cannon: a che punto sono?

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alfaa
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Sangamo-calimmune-cannon: a che punto sono?

Messaggio da alfaa » domenica 7 settembre 2014, 1:42

Spesso sento parlare di questi 3 ricercatori/ ricercatrici ,come di studi "futuristici" ,portentosi. Mi chiedevo rispettivamente in che fase di ricerca si trovano i loro studi



sun
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Re: Sangamo-calimmune-cannon: a che punto sono?

Messaggio da sun » domenica 7 settembre 2014, 3:43

Update di Sangamo è questione di giorni mi sembra 1l 10 settembre, forse Dora ha già questi dati.
"Edward Lanphier, Presidente e CEO di Sangamo, fornirà un aggiornamento sullo stato di avanzamento del Sangamo ZFP terapeutiche ® programmi di sviluppo e una panoramica della strategia di business della società all'indirizzo09:10 ET su Mercoledì 10 settembre 2014, A 2014 Morgan Stanley Global Conference Healthcare. La conferenza si terrà aNew York."
riferimento.
http://investor.sangamo.com/releasedeta ... eID=868961

La sperimentazione dell' ibalizumab insieme a Dolutegravir pensò che sarà un botta per il virus, vedremo i dati. La sperimentazione è partita a gennaio di quest'anno dovrebbe concludersi nel 2016. I dati ci diranno quanto DNA provirale riuscirà ad essere colpito. (O meglio non riuscirà ad integrarsi).
Le opzioni terapeutiche cmq si amplieranno.



Dora
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Re: Sangamo-calimmune-cannon: a che punto sono?

Messaggio da Dora » domenica 7 settembre 2014, 6:54

alfaa ha scritto:Spesso sento parlare di questi 3 ricercatori/ ricercatrici ,come di studi "futuristici" ,portentosi. Mi chiedevo rispettivamente in che fase di ricerca si trovano i loro studi
- Sangamo - SB-728-T (CD4 resi CCR5 negativi mediante ZFN): fase II.
- Sangamo - SB-728mR-HSP (staminali rese CCR5 negative mediante ZFN: Paula Cannon + City of Hope): atteso a brevissimo inizio fase I/II.
- Calimmune (staminali rese CCR5 negative e C46 positive): fase I/II.

In ogni caso, il numerino che vedi accanto alla fase della sperimentazione è scarsamente indicativo, trattandosi di sofisticatissimi trial pilota di terapia genica.

Alfaa, dal momento che sei un frequentatore assiduo della sezione Verso una cura, ti ricordo sommessamente che basta cliccare sull'ultima (o penultima) pagina dei thread che ti interessano per conoscere gli aggiornamenti delle rispettive ricerche. ;)

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sun ha scritto:Update di Sangamo è questione di giorni mi sembra 1l 10 settembre, forse Dora ha già questi dati.
"Edward Lanphier, Presidente e CEO di Sangamo, fornirà un aggiornamento sullo stato di avanzamento del Sangamo ZFP terapeutiche ® programmi di sviluppo e una panoramica della strategia di business della società all'indirizzo09:10 ET su Mercoledì 10 settembre 2014, A 2014 Morgan Stanley Global Conference Healthcare. La conferenza si terrà aNew York."
riferimento.
http://investor.sangamo.com/releasedeta ... eID=868961
Ah purtroppo no! :oops:
Sto aspettando anch'io che Lanphier parli alla Morgan Stanley. Non dirà nulla che già non sappiamo sul concreto delle sperimentazioni, ma spero che comunichi la data d'inizio del trial Cannon - City of Hope sulle staminali. Le ultime notizie lo davano in partenza in autunno e direi che ci siamo.
La sperimentazione dell' ibalizumab insieme a Dolutegravir pensò che sarà un botta per il virus, vedremo i dati. La sperimentazione è partita a gennaio di quest'anno dovrebbe concludersi nel 2016. I dati ci diranno quanto DNA provirale riuscirà ad essere colpito. (O meglio non riuscirà ad integrarsi).
Le opzioni terapeutiche cmq si amplieranno.
Mi fa piacere che tu abbia seguito la mia suggestione.
Che cosa ti fa pensare che studieranno il DNA provirale? Da quanto ho capito, ibalizumab e dolutegravir vengono dati in uso compassionevole a persone rimaste senza grandi opzioni terapeutiche. Non sono sicura che faranno indagini molto approfondite sui reservoir e mi sono fatta l'idea che saranno già molto contenti se riusciranno a mantenere un buon controllo delle viremie. Certo che se vedessero sei risultati eccezionali ...



skydrake
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Re: Sangamo-calimmune-cannon: a che punto sono?

Messaggio da skydrake » domenica 7 settembre 2014, 7:20

Ultimamente le quotazioni della Sangamo hanno risentito, ma non eccessivamente, della recente notizia del relapse nel paziente 27 enne con trapianto di midollo CCR5Δ32. Tale relapse ha evidenziato l'importanza delle quasispecie CXCR4-tropiche, contro quale la terapia alle dita di zinco della Sangamo è inutile (a meno che questi "X4 si comportino come degli R5" come in Timothy Brown, aspetto che, a distanza di anni, è ancora da chiarire).
Questo è l'andamento delle quotazioni in borsa:

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Mi aspettavo un calo maggiore. Che gli investitori non abbiano colto l'importanza della notizia di questo relapse?

La Calimmune si è quotata in borsa solo da giungo scorso come Benitec Biopharma Ltd. Non ha risentito affatto della notizia. Del resto la terapia in studio della Calimmune dovrebbe offrire maggiore protezione contro le quasispecie CXCR4-tropiche.



Dora
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Re: Sangamo-calimmune-cannon: a che punto sono?

Messaggio da Dora » domenica 7 settembre 2014, 8:00

skydrake ha scritto:Ultimamente le quotazioni della Sangamo hanno risentito, ma non eccessivamente, della recente notizia del relapse nel paziente 27 enne con trapianto di midollo CCR5Δ32. Tale relapse ha evidenziato l'importanza delle quasispecie CXCR4-tropiche, contro quale la terapia alle dita di zinco della Sangamo è inutile (a meno che questi "X4 si comportino come degli R5" come in Timothy Brown, aspetto che, a distanza di anni, è ancora da chiarire).
Questo è l'andamento delle quotazioni in borsa:

Immagine

Mi aspettavo un calo maggiore. Che gli investitori non abbiano colto l'importanza della notizia di questo relapse?
L'emergere di un virus X4 è una spada di Damocle che pende sulla testa di Sangamo fin dall'inizio delle loro ricerche, quindi è possibile che in qualche modo che una notizia del genere potesse arrivare fosse stato accettato in partenza. Ma il 27enne tedesco per loro potrebbe essere un colpo davvero pesante (tanto più che le ricerche sulla modificazione del CXCR4 segnano il passo e secondo me in fase clinica non ci arriveranno mai (*)).
Chissà se mercoledì Lanphier avrà degli argomenti per tranquillizzare gli investitori?

Sky, tu ricordi che cosa accadde in borsa quando Sangamo ammise che un paziente (o forse erano due?) dei trial sui CD4 aveva selezionato un virus X4?


(*)
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Da http://www.sangamo.com/pipeline/sb-728.html



skydrake
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Re: Sangamo-calimmune-cannon: a che punto sono?

Messaggio da skydrake » domenica 7 settembre 2014, 10:01

Mi ricordo che fu a marzo 2013 che la Sangamo pubblicò una tabella dove si vedeva che quasispecie dual-tropiche emersi (preesistenti o diventate tali?) erano tre:

Immagine

Ne parlammo allora, come se ne parla qui:
http://forums.poz.com/index.php?topic=2 ... #msg588918

Ma anche allora il mercato se ne curò poco (una caduta attorno al 15-20%).

Guardano lo storico degli indici, noto invece che c'è stato un crollo verso il 2008. E non si puo' dire veramente che abbia recuperato tutto, causa il rally continuo specie dal 2012 della borsa americana di tutte le società quotate, per via degli 5 trilioni di dollari di liquidità finora pompate dalla FDA attraverso il quantitative easing. Che i consulenti medico-scientifici dei grandi investitori si siano resi conto delle vulnerabilità dell'approccio della Sangamo allora?


Immagine

Faccio osservare che c'è una grossa caduta delle quotazioni attorno al marzo di quest'anno.
Ho l'impressione che i mercati si muovino con informazioni che arrivano a noi solo mesi dopo. O meglio, parte delle azioni vengono scambiate sull'onda dell'emotività degli annunci ufficiali (piccoli investitori?), parte si muove come se avesse certe notizie in anticipo, mentre il grosso delle azioni si muove per motivi finanziari che spesso non hanno a che fare con la ricerca, ma è comunque suscettibile ai movimenti degli altri due gruppi.
Le nostre sono solo analisi retrospettive (sono le più facili da fare). Per capirci qualcosa in anticipo, occorrerebbe individuare un inside-trader....



Dora
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Re: Sangamo-calimmune-cannon: a che punto sono?

Messaggio da Dora » domenica 7 settembre 2014, 12:09

skydrake ha scritto:Mi ricordo che fu a marzo 2013 che la Sangamo pubblicò una tabella dove si vedeva che quasispecie dual-tropiche emersi (preesistenti o diventate tali?) erano tre
Grazie mille Sky! Ricordavo male e sono addirittura tre ... :?
Altamente verosimile che fossero preesistenti, data l'impostazione probabilistica dei test sul tropismo. Temo che, per far andare bene i trial futuri, quei test debbano essere resi notevolmente più sensibili e accurati.
Guardano lo storico degli indici, noto invece che c'è stato un crollo verso il 2008. E non si puo' dire veramente che abbia recuperato tutto, causa il rally continuo specie dal 2012 della borsa americana di tutte le società quotate, per via degli 5 trilioni di dollari di liquidità finora pompate dalla FDA attraverso il quantitative easing. Che i consulenti medico-scientifici dei grandi investitori si siano resi conto delle vulnerabilità dell'approccio della Sangamo allora?
Mi pare abbastanza improbabile, perché le sperimentazioni cliniche sono iniziate nel 2009 e fino al 2011-12 è stato tutto un susseguirsi di congressi trionfali.
Faccio osservare che c'è una grossa caduta delle quotazioni attorno al marzo di quest'anno.
Ho l'impressione che i mercati si muovino con informazioni che arrivano a noi solo mesi dopo. O meglio, parte delle azioni vengono scambiate sull'onda dell'emotività degli annunci ufficiali (piccoli investitori?), parte si muove come se avesse certe notizie in anticipo, mentre il grosso delle azioni si muove per motivi finanziari che spesso non hanno a che fare con la ricerca, ma è comunque suscettibile ai movimenti degli altri due gruppi.
Le nostre sono solo analisi retrospettive (sono le più facili da fare). Per capirci qualcosa in anticipo, occorrerebbe individuare un inside-trader....
Marzo è il mese del CROI e anche il mese in cui fu pubblicato sul New England l'articolo di Tebas e June - Gene Editing of CCR5 in Autologous CD4 T Cells of Persons Infected with HIV - in cui sono stati resi ufficialmente pubblici i risultati delle sperimentazioni principali.
Sangamo ha cercato di vendere quei risultati come uno straordinario successo. Immagino che - come non ce lo siamo bevuti noi - a maggior ragione non ci siano cascati i mercati.
A parte questo, credo tu abbia ragione e le quotazioni seguano informazioni e suggestioni che a noi non arrivano.



skydrake
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Re: Sangamo-calimmune-cannon: a che punto sono?

Messaggio da skydrake » domenica 7 settembre 2014, 12:32

Marzo è il mese del CROI e anche il mese in cui fu pubblicato sul New England l'articolo di Tebas e June - Gene Editing of CCR5 in Autologous CD4 T Cells of Persons Infected with HIV - in cui sono stati resi ufficialmente pubblici i risultati delle sperimentazioni principali.
Sangamo ha cercato di vendere quei risultati come uno straordinario successo. Immagino che - come non ce lo siamo bevuti noi - a maggior ragione non ci siano cascati i mercati.
A parte questo, credo tu abbia ragione e le quotazioni seguano informazioni e suggestioni che a noi non arrivano.
Penso che tu abbia ragione nel senso che a volte ci comportiamo come quella parte minoritaria di piccoli investitori che ottiene, o capisce, la vera profondità delle novità sulle ricerche scientifiche condotte solo dopo mesi, facendoci comportare come dei creduloni pronti a bere tutto quello trionfalmente annunciato.

I grandi investitori sono più, é prima, informati, o più realistici e scafati.
Ultima modifica di skydrake il domenica 7 settembre 2014, 14:50, modificato 1 volta in totale.



sun
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Re: Sangamo-calimmune-cannon: a che punto sono?

Messaggio da sun » domenica 7 settembre 2014, 14:16

Nel medio-lungo periodo il trend della Sangamo è in salita.
Immagine

Il giudizio del mercato su questa azione è positiva questo è confermato anche dalle opzioni con scadenza febbraio 2015 e Gennaio 2016 in cui si evidenzia maggiore attività sulle Call.
http://finance.yahoo.com/q/op?s=SGMO&m=2016-01


Bisogna aspettare i dati. Queste società che chiedono i soldi al mercato puntualmente devono dare i risultati.
Possono imbrogliare solo fornendo rapporti truccati.
Se il mercato non crede alla loro ricerche li affossa in un giorno e te la ritovi tra le penny.



Per quanto riguarda ibalizumab insieme a Dolutegravir e i relativi studi sul DNA provirale a naso potrebbero essere stati già preventivati,
considerato gli studi che hanno fatto sul Maraviroc associato al Ral ed entrambi associati all'intelukina-7.
Dolutegravir è superiore al Raltegravir anche in termini di efficcacia, poi ibalizumab potrebbe essere in termini di efficacia superiore a maraviroc (qui il raffronto diretto non l' ho trovato, ibalizumab- Dolutegravir vs Ral-Maraviroc che ne pensi? )
ERAmune 01 pag 13-28
riferimento:
http://iasociety.org/Web/WebContent/Fil ... atlama.pdf



Dora
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Re: Sangamo-calimmune-cannon: a che punto sono?

Messaggio da Dora » domenica 7 settembre 2014, 16:01

sun ha scritto:Per quanto riguarda ibalizumab insieme a Dolutegravir e i relativi studi sul DNA provirale a naso potrebbero essere stati già preventivati,
considerato gli studi che hanno fatto sul Maraviroc associato al Ral ed entrambi associati all'intelukina-7.
Dolutegravir è superiore al Raltegravir anche in termini di efficcacia, poi ibalizumab potrebbe essere in termini di efficacia superiore a maraviroc (qui il raffronto diretto non l' ho trovato, ibalizumab- Dolutegravir vs Ral-Maraviroc che ne pensi? )
ERAmune 01 pag 13-28
riferimento:
http://iasociety.org/Web/WebContent/Fil ... atlama.pdf
Quante delusioni da quei trial di intensificazione ... Temo che l'IL-7 possa falsare tutto. Eramune 01 è fallito, il CROI 2013 l'ha decretato e spero che di IL-7 non sentiremo parlare per un po' (vedi qui e qui).

Non credo siano stati ancora fatti confronti diretti fra ibalizumab e maraviroc - chissà, magari in fase III sarà utile capire quale dei due vince, tenendo conto che entrambi agiscono bloccando il CCR5? Ma, vista la non buona prova che il maraviroc sta dando di sé, non mi stupirebbe che finisse con l'avere la peggio con il mAB, sia perché ibalizumab potrebbe funzionare anche contro virus X4 e i tanti fallimenti del maraviroc probabilmente dipendono dal mancato rilevamento di virus X4 prima di iniziarlo, sia perché nello studio di fase II b ibalizumab ha dato una diminuzione mediana delle viremie di 1,6-1,8 log in 6 mesi (e 1 log quando dato in monoterapia nei primi trial clinici).

Quello che mi fa pensare che ancora di studi sul DNA non ne siano stati previsti (a parte il fatto che nel protocollo di quel trial non si dice nulla) è il fatto che finora ibalizumab è stato considerato adatto a regimi di salvataggio e non credo che sia stato considerato utile indagare il reservoir di persone multiresistenti. Invece, se pensassero di darlo subito ad altri tipi di pazienti, in fasi più iniziali dell'infezione, allora sì che misurarne gli effetti sul reservoir diventerebbe interessante.
Con tanti regimi long-acting allo studio, questo mAB da iniettare una volta al mese potrebbe ben attirare l'attenzione, non credi?
E poi c'è un'altra cosa (ma la dico scherzando - questo vale per Alfaa, che prende sempre tutto sul serio): magari l'aura di *magia* che il dolutegravir si sta costruendo attorno ricadrà anche sull'ibalizumab?



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