Datex ha scritto:
il mio dottore presso la villa turro a milano è stato chiaro: alla mia domanda se ritenesse necessario che un mio partner assuma la prep ha semplicemente risposto che la cosa fondamentale era di mantenere una viremia negativa e che non avrei potuto trasmettere l'hiv. probabilmente anche in considerazione del mio livello di aderenza. tuttavia ha aggiunto che la terapia (tasp e prep) non protegge dalle altre mts.
io credo che i casi qui menzionati si riferiscano ad una certa ignoranza di fondo e alcuni medici non si sono aggiornati o hanno un approccio conservatore. non saprei. da parte mia posso solo dire che non poteva essere più chiaro.
infine credo che se stiamo a vedere il rischio anche quello infinitesimale tanto vale dire che non esiste cosa più sicura dell'astinenza. il condom per la cronaca ha un livello di sicurezza pari al 91%.
Io noto in te, così come in molti altri utenti, la tendenza a confondere il piano dell'esperienza personale con quello della ricerca epidemiologica. È una tendenza molto umana, lo capisco bene, quella di mettere sé stessi al centro del mondo, ma porta a valutare certi fenomeni in modo scorretto, perché porta ad assolutizzare i casi singoli e a non comprendere che l'epidemiologia si basa sulla statistica, mentre il singolo dalle statistiche molto spesso sta fuori, soprattutto quando sono formate su campioni non proprio enormi.
Questo vi porta anche a ritenere i medici più disinformati e meno aggiornati di quanto non siano. Per carità, molti sono delle cariatidi piene di boria e di supponenza, ma la maggior parte proprio per niente. Inoltre, hanno a disposizione le Linee Guida che, nel caso della gestione delle persone con HIV, sono fatte in modo piuttosto accurato e, sia pure con qualche anno di ritardo rispetto alla ricerca più avanzata, recepiscono sempre le novità.
Dovreste invece sempre tenere conto, nelle vostre valutazioni, che una cosa sono gli studi epidemiologici, altra e molto diversa cosa sono le parole che un medico dice al suo paziente nella confidenzialità del suo studio. Se il tuo medico ti dice: stai tranquillo, fai pure sesso senza condom ché non passi l'infezione a nessuno, si sta prendendo la responsabilità di ritenere la tua situazione virologica stabile, la tua aderenza perfetta e l'assenza di concomitanti STI assodata sul lungo periodo anche per il futuro, sia per te, sia per il tuo partner.
Non è detto che un altro medico, con un paziente completamente diverso da te, possa permettersi di fare la stessa cosa.
Ecco dunque la disparità di trattamento che sul sesso senza condom in condizioni di viremia irrilevabile notate fra i diversi medici. Non è che siano automaticamente delle carogne che vogliono impedirvi una vita sessuale serena o degli ignoranti che non conoscono il Nuovo Verbo. Sono per lo più specialisti con anni di esperienza, che fanno le loro valutazioni sul singolo paziente.
Poi le carogne ignoranti ci sono sempre, eh? Ma forse prima di giudicare così tutti quelli che vedono il singolo come singolo essere umano e non come un punto in una curva lontano dagli estremi e sono restii ad esprimersi con lo slogan U=U, che appiattisce tutte le differenze individuali, è meglio sospendere il giudizio e discuterne con loro.