
Questa bella topolona che vedete qui sopra non è la solita bona messa lì in mezzo per attirare l'attenzione sull'articolo, ma si chiama Marit Kramski, è tedesca (da quel che so) ed è una virologa-immunologa, laureata alla Humboldt University di Berlino.
Da alcuni anni fa la ricercatrice nell'Università di Melbourne in Australia e guida un team che in questi giorni ha pubblicato "Hyperimmune bovine colostrum as a low-cost, large-scale source of antibodies with broad neutralizing activity for HIV-1 Envelope with potential use in microbicides."
La notizia del "latte vaccino" che immunizza i piccoli vitelli non è nuova. Il colostro, ovvero il primo latte che la mucca produce subito dopo aver partorito, contiene una quantità enorme di anticorpi utili per il buon svezzamento del vitello appena nato. Il colostro è già impiegato come supporto per il mantenimento del sistema immunitario dell'uomo e ha proprietà antivirali, ma non ha finora dimostrato capacità contro HIV.
Bene, che c'è di nuovo?
Il team ha infettato mucche incinte con una proteina di HIV (Env), per loro innocua. Subito dopo il parto, hanno prelevato da queste mucche il primo latte (colostro) e si è visto che conteneva anticorpi specifici contro Env (anzi, contro 27 varianti di questa proteina!).
A questo punto hanno verificato in laboratorio e confermato che questi specifici anticorpi si legano a HIV e gli impediscono di entrare e infettare nuove cellule.
"Attualmente il gruppo di studiosi è alle prese con nuovi esperimenti dello stesso tipo sia su animali che su esseri umani. Il prossimo passo sarà sviluppare un unguento microbicida anti-Hiv che le donne potranno utilizzare prima e dopo i rapporti sessuali per la protezione dal virus."
Sarà davvero così miracoloso questo latte? Staremo a vedere.
http://salute24.ilsole24ore.com/article ... -infezione
http://aac.asm.org/content/early/2012/0 ... 2.abstract
http://freshscience.org.au/2012/hivmilk