Il "caso" di Brescia tra privacy, linciaggio e ignoranza

La condizione di sieropositività, la malattia da HIV e relativi problemi, di salute e no.
rospino
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Il "caso" di Brescia tra privacy, linciaggio e ignoranza

Messaggio da rospino » giovedì 21 gennaio 2016, 10:24

Sono rimasto a dir poco esterrefatto nel leggere nome e cognome della persona che a Brescia è stata - per ora solo accusata e ciononostante - definita da gran parte delle testate "untore" (ma, lo ricordiamo, per la legge italiana una persona viene ritenuta innocente fino a quando non viene condannata) di aver infettato una quindicina di minorenni che facevano sesso a pagamento non protetto con lui. Ciò che mi ha sorpreso negativamente ancor più è che BresciaToday ha addirittura pubblicato alcune foto di questa persona. (Potete trovare la notizia a questo link: https://web.archive.org/web/20160121085 ... -aids.html )
Premesso che questo è solo un filone - secondo me amplificato mediaticamente a dismisura, visto che i giornali riportano la notizia in modo sproporzionato rispetto alle informazioni attualmente disponibili - di una (giusta) inchiesta di pedofilia che coinvolge altre persone, vi segnalo che:
- la persona è HIVpositiva dal 1997 e pare che abbia effettivamente avuto una diagnosi di AIDS (ma noi sappiamo che avere una diagnosi di AIDS non significa necessariamente avere l'AIDS a vita, men che mai se la persona è HIVpositiva da almeno vent'anni: si presume, al contrario, che sia in terapia);
- al momento nessuno dei ragazzi è risultato infetto (e viene da piangere a leggere questa affermazione all'interno di questo articolo: sarebbero quattro i giovani che si sarebbero rivolti a un ospedale di Brescia per sottoporsi agli accertamenti. Un passaggio imprescindibile in questi casi è rappresentato dall’impegnativa del medico di base. E si tratta di un percorso che non si esaurisce in un giorno, ma in diversi mesi. - come? cosa? ma di cosa stiamo parlando???)

EDIT: In questo articolo viene specificato: Le generalità e le foto dell’uomo, seppur malato, sono state diffuse per una questione di sicurezza della salute pubblica.
Ne siamo sicuri?

Chi ha diffuso le generalità dell'uomo? Gli investigatori? Il giudice? Perché non è avvenuta la stessa cosa per "Valentino T."?

A voi i commenti.



rosso80
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Re: Il "caso" di Brescia tra privacy, linciaggio e ignoranza

Messaggio da rosso80 » giovedì 21 gennaio 2016, 11:42

Io posso solo dire che queste storiacce non fanno altro che alimentare l'idea che siamo orchi cattivi. Come se ci fossimo nati sieropositivi... A questo si aggiunge che i giornali dicono inesattezze che confondono la gente.


Rocco80
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Blast
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Re: Il "caso" di Brescia tra privacy, linciaggio e ignoranza

Messaggio da Blast » giovedì 21 gennaio 2016, 12:17

Io fossi in lui, denuncerei chiunque abbia messo in giro il mio nome e cognome e foto, e sputtanerei i giornalisti che hanno scritto quelle minchiate sulla prescrizione medica ecc.
Per il discorso pedofilia invece, qualora fosse vero, sarei contento se lo sbattessero in carcere a vita, così finalmente si dovrà rapportare a gente adulta.


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rospino
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Re: Il "caso" di Brescia tra privacy, linciaggio e ignoranza

Messaggio da rospino » giovedì 21 gennaio 2016, 12:34

Blast ha scritto:Per il discorso pedofilia invece, qualora fosse vero, sarei contento se lo sbattessero in carcere a vita, così finalmente si dovrà rapportare a gente adulta.
Sono d'accordo con te su questo punto, e hai fatto bene a ribadirlo, laddove non fossi stato sufficientemente severo nel mio giudizio.



Dora
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Re: Il "caso" di Brescia tra privacy, linciaggio e ignoranza

Messaggio da Dora » giovedì 21 gennaio 2016, 13:51

Rospi, scusa se sono di fretta e ti lascio solo dei link:

NPS - eposto all'ordine dei giornalisti: http://www.npsitalia.net/?p=3663
Lila - http://www.lila.it/it/lila-dice/738-valentino-articolo
Anlaids - http://www.anlaidsonlus.it/persone-in-tutto/



rospino
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Re: Il "caso" di Brescia tra privacy, linciaggio e ignoranza

Messaggio da rospino » giovedì 21 gennaio 2016, 14:06

Dora ha scritto:Rospi, scusa se sono di fretta e ti lascio solo dei link:

NPS - eposto all'ordine dei giornalisti: http://www.npsitalia.net/?p=3663
Lila - http://www.lila.it/it/lila-dice/738-valentino-articolo
Anlaids - http://www.anlaidsonlus.it/persone-in-tutto/
Ottima la presa di posizione di NPS anche su questo specifico caso.



Datex
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Re: Il "caso" di Brescia tra privacy, linciaggio e ignoranza

Messaggio da Datex » giovedì 21 gennaio 2016, 17:36

cerchiamo però anche di dare voce alla nostra rabbia e commentiamo sui siti dei giornali gli articoli. vedo poca gente che si indigna, ufficialmente.



Datex
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Re: Il "caso" di Brescia tra privacy, linciaggio e ignoranza

Messaggio da Datex » giovedì 21 gennaio 2016, 17:47

tra l'altro mi chiedevo se è possibile denunciare gli organi di stampa da parte di tutti noi per diffamazione e dichiarazioni che potrebbero causare atti violenti nei nostri confronti. bisognerebbe sentire le associazioni cosa è possibile fare in merito.



rosso80
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Re: Il "caso" di Brescia tra privacy, linciaggio e ignoranza

Messaggio da rosso80 » giovedì 21 gennaio 2016, 19:08

Il problema è che si commenta sui siti si fa per certi versi outing. Comunque è grottesca sta cosa. Non esiste nessun'altra malattia con uno stigma sociale simile. Cioè io mi trovo ad essere più preoccupato del fatto che si venga a scoprire che per la salute. Pensa te come sto messo.
Mi fanno sentire anche colpevole.
Ma poi sti folli che infettano la gente a mo' di ripicca sono raccapriccianti. Io mi faccio mille pippe mentali (e non solo mentali, visto che per me il sesso si è ridotto a quello...) ed invece ci sta gente che desidera rovinare la vita altrui. Ovviamente poi di questi si parla, e non della maggior parte di noi più coscienziosa


Rocco80
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mammadipi
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Re: Il "caso" di Brescia tra privacy, linciaggio e ignoranza

Messaggio da mammadipi » giovedì 21 gennaio 2016, 19:24

Hanno fatto il nome di quel signore di Brescia per " sicurezza della salute pubblica"? Ma allora perchè non fanno i nomi dei ristoratori e dei commercianti a cui vengono sequestrati quintali di cibi avariati e con tracce del passaggio di topi e scarafaggi? In quel caso non esiste la salute pubblica?



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