Cameron Bay

La condizione di sieropositività, la malattia da HIV e relativi problemi, di salute e no.
friendless

Cameron Bay

Messaggio da friendless » venerdì 13 settembre 2013, 9:06

Cameron Bay, sexy Cameron, quando il sesso distrugge una vita ...

http://www.huffingtonpost.it/2013/09/12 ... de=2835754

tre settimane fa è passato a casa nostra, mia e di mio papà, mio fratello, a salutarci. Mi ha chiesto come stavo, ho risposto che stavo bene e lui mi ha detto la solita cosa, che l'hiv oggi è come il diabete. Io non ho risposto. Secondo voi in cosa è peggio l'aids rispetto al diabete, ripercussioni lavorative, sentimentali e sociali escluse? lo chiedo perché l'equazione aids e diabete oramai è senso comune, lo dicono e lo ripetono a pappagallo tutti e a furia di ripeterlo è diventato senso comune, una verità accettata.



uffa2
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Re: Cameron Bay

Messaggio da uffa2 » venerdì 13 settembre 2013, 12:25

molto probabilmente, dal punto di vista individuale, il diabete è meno farmacologicamente controllabile dell'HIV; il punto è che non è contagioso, e tu sai che potresti avere conseguenze anche gravi sulla tua vita, ma non hai tutti i problemi di una malattia infettiva...


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admeto
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Re: Cameron Bay

Messaggio da admeto » venerdì 13 settembre 2013, 13:00

Scusate, continuo con la mia ingenuità da "neo-indetto".
Le conseguenze sentimentali dell'HIV mi sono immediatamente percepibili.
Le conseguenze sociali non si possono evitare evitando di far conoscere la propria condizione?
E le conseguenze lavorative? A parte i giorni di assenza o ritardo x visite o esami in cosa possono consistere?

friendless, dal tuo messaggio si capisce che la tua famiglia è a conoscenza della tua condizione.
Posso chiedere x quanti altri frequentatori del forum è lo stesso?



Sam
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Re: Cameron Bay

Messaggio da Sam » venerdì 13 settembre 2013, 15:09

Hiv e diabete possono essere paragonate e ritenute simili in termini di gestione della malattia: sono entrambi croniche, tutte e due le categorie di sieropositivi e diabetici devono assumere farmaci a lungo termine, fare analisi di sangue ecc La sostanziale differenza sta nella società e nella mente di chi non vive queste condizioni: se tu comunichi di avere il diabete la genta pensa "poverino/a che cosa brutta..." mentre se dici di essere sieropositivo "che porco/a beh ma in fondo se l'è cercata..." Non dico che tutti la pensano così, x fortuna l'informazione e la maturità di certuni vanno oltre, ma a larga scala é così, purtroppo. Esperienza personale.



Puzzle
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Re: Cameron Bay

Messaggio da Puzzle » venerdì 13 settembre 2013, 19:14

Non so come viva un diabetico oggi, io mi ricordo solo un collega che ce l'aveva, tanti anni fa in Africa. Gli arrivava regolarmente il pacco con l'insulina e si faceva un controllo una volta all'anno quando rientrava in Italia. Il diabete non lo ha mai impedito negli spostamenti e nel lavoro, al contrario, con i ritmi ospedalieri dell'hiv, è impossibile per un sieropositivo allontanarsi per lunghi periodi dal centro di riferimento. Ho avuto anche un collega che soffriva di crisi epilettiche, non poteva guidare la macchina e ha sempre avvertito i colleghi. Anche lui lavorava in giro per il mondo senza grossi problemi. Per me è il legame che incatena un s+ ad un ospedale che fa una grossa differenza, oltre naturalmente al fatto che iniettarsi insulina (che è un ormone prodotto dal corpo) non è come ingerire regolarmente molecole chimiche.



Puzzle
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Re: Cameron Bay

Messaggio da Puzzle » venerdì 13 settembre 2013, 23:14

admeto ha scritto:friendless, dal tuo messaggio si capisce che la tua famiglia è a conoscenza della tua condizione.
Posso chiedere x quanti altri frequentatori del forum è lo stesso?
Prima o poi si deve prendere anche la decisione di dirlo in famiglia.
Io ho aspettato molti anni con mia madre, ma non avevo minimamente paura del suo giudizio, ma piuttosto della sua preoccupazione, essendo lei una persona molto apprensiva non volevo stesse in ansia, mio padre è morto senza averlo mai saputo. Dopo un po’ di anni, però, a mio avviso diventa più stressante continuare a nascondersi e in certe occasioni a mentire. Ora lo sanno un po’ tutti: amici, zii, cugini, a volte anche estranei. Non ho mai visto facce strane, forse preoccupate, ma mai di preclusione. Spesso siamo noi che ci facciamo i film dentro la testa e siamo prevenuti sul giudizio che secondo noi gli altri potrebbero avere nei nostri confronti. Negli ambienti di lavoro che ho passato, comunque, i miei problemi di salute non sono mai entrati.



admeto
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Re: Cameron Bay

Messaggio da admeto » sabato 14 settembre 2013, 11:11

Grazie Puzzle.
Anch'io dentro di me sento che questo segreto è troppo grande da sopportare e credo che prima o poi lo dirò in famiglia.
D'altra parte in futuro potrei avere bisogno di assistenza e mi sembra assurdo che nessuno lo sappia.
Però temo anche l'effetto boomerang: i miei genitori sono estremamente ansiosi e non sanno nemmeno che sono gay
Invece di essermi d'aiuto, potrebbero divetare un ostacolo: potrebbero riportarmi ogni giorno a questa realtà e potrebbero impedirmi di provare a tornare ad una vita "normale".
Non so, ci penserò ancora un po', ma credo che alla fine glielo dirò.
Ciao e grazie



uffa2
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Re: Cameron Bay

Messaggio da uffa2 » sabato 14 settembre 2013, 13:13

Tutto ha i suoi tempi, nulla è realmente inevitabile.
Dopo la diagnosi, abbiamo avuto tutti la visione di un giorno inesorabilmente vicino in cui saremmo stati bisognosi di assistenza, la realtà è un po' diversa e te ne accorgi lungo la strada.
Certo, nulla esclude degli incidenti di percorso, ma non è detto che se sei sieronegativo non finirai mai in ospedale, no?
Insomma, se condividere il peso con qualcuno può dare l'impressione che divenga più leggero, c'è pure il rischio di doversi far carico delle ansie di altre persone, senza che queste possano realmente migliorare la qualità della tua vita, questo almeno è il mio punto di vista.


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Tarek
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Re: Cameron Bay

Messaggio da Tarek » domenica 15 settembre 2013, 12:55

Però temo anche l'effetto boomerang: i miei genitori sono estremamente ansiosi e non sanno nemmeno che sono gay
Invece di essermi d'aiuto, potrebbero divetare un ostacolo: potrebbero riportarmi ogni giorno a questa realtà e potrebbero impedirmi di provare a tornare ad una vita "normale".
Non so, ci penserò ancora un po', ma credo che alla fine glielo dirò.


Admeto,ti sei già dato la risposta e l'unica cosa che posso consigliarti anche per la Fine c'é sempre, è di continuare a recitare finché non hai un tuo Film (famiglia/lavoro/certezze-sicurezze)



Tarek
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Re: Cameron Bay

Messaggio da Tarek » domenica 15 settembre 2013, 12:58

che l'hiv oggi è come il diabete. Io non ho risposto
Ribatti Friendless, ribatti, con calma e ironia come ti leggiamo spesso



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