Addio alla Cenerentola dell’Aids
Inviato: sabato 6 ottobre 2012, 15:58
Muore in Brasile la prima donna ad essere stata curata con un cocktail di farmaci fin da bambina
Da tempo rifiutava le medicine.
LA STORIA - Luciane Conceição Aparecida, ritenuta la prima bambina al mondo ad essere curata da bambina con un cocktail di farmaci contro l’AIDS negli anni ’90, e’ morta a 24 anni a Sorocaba, nello stato di San Paolo.
HA DETTO BASTA – Luciane divenne celebre nel 1996 quando un giudice permise che la bambina venisse sottoposta ad una cura all’epoca sperimentale a base di un mix di farmaci contro il virus Hiv, responsabile dell’AIDS, che aveva contratto dalla madre alla nascita. La madre di Luciane, a sua volta, era stata contagiata attraverso una trasfusione di sangue.
‘Negli ultimi tempi rifiutava le cure ma non ne sappiamo il motivo’, ha detto la sorella di Luciane, Andrea Cristina. Erano infatti cinque anni che la giovane aveva deciso di non assumere più medicine e alla fine è morta per la concomitante presenza di diverse infezioni dopo essere stata ricoverata per una grave forma d’insufficienza renale. Nel 2008, Luciane torno’ sulle prime pagine dei giornali di mezzo mondo per aver dato alla luce una bambina sieronegativa.
LEGGI ANCHE: Le foto shock delle celebrità contro l’Aids – Foto
L’AIDS VINCE ANCORA - La storia di Luciane ricorda che la terapia contro l’AIDS non è facile da seguire, oltre ad essere costosa e mai o quasi risolutiva e che a oggi non si può dire che la malattia sia meno pericolosa di quando si manifestò per la prima volta in tutto il suo potenziale epidemico. Di AIDS non si muore più, nei paesi ricchi, ma in quelli poveri è una strage. Una strage ancora più orribile perché in gran parte provocata dalla dolosa omissione di politiche preventive sulla base di presupposti ideologici che attengono al fanatismo religioso.
GLI AMICI DELL’AIDS - La grande diffusione dell’AIDS nel continente africano è infatti da attribuire non già all’esuberanza sessuale degli africani, ma al doloso sabotaggio di politiche preventive che proponevano l’uso del condom e che sono state affossate dalla contrarietà delle chiese, quella cattolica su tutte. Un comportamento criminale che in nome dell’ipocrisia tipica delle religioni ha fatto in modo che fosse impossibile contenere la malattia nei paesi poveri, ai quali ormai il contagio si è diffuso uniformemente con grande danno per la società e per gli stessi bilanci dei paesi. Bombardarli avrebbe fatto loro meno danni, ucciso meno persone e procurato meno pene, ma per certi religiosi il profilattico è sinonimo di peccato, anche se poi il peccato si commette lo stesso senza e se ne muore.
I NEMICI DEL CONDOM - Se quindi è vero che oggi di AIDS si può non morire e in alcuni casi guarire, è altrettanto vero che questa possibilità è riservata solo ai pochi che vivono in paesi che si possono permettere di curarli. In più, è chiaro ormai che anche la cura per non morire è difficile, lunga e pesante, tanto che alcuni decidono di rinunciarvi. Anche per questo sarebbe il caso che le istituzioni informassero i giovani e i cittadini con puntualità, evitando di rinunciare in maniera criminale alla promozione del condom perché qualcuno in Vaticano non vuole. Chi combatte l’uso del condom uccide un sacco di persone.
http://www.giornalettismo.com/archives/ ... -dellaids/
Da tempo rifiutava le medicine.
LA STORIA - Luciane Conceição Aparecida, ritenuta la prima bambina al mondo ad essere curata da bambina con un cocktail di farmaci contro l’AIDS negli anni ’90, e’ morta a 24 anni a Sorocaba, nello stato di San Paolo.
HA DETTO BASTA – Luciane divenne celebre nel 1996 quando un giudice permise che la bambina venisse sottoposta ad una cura all’epoca sperimentale a base di un mix di farmaci contro il virus Hiv, responsabile dell’AIDS, che aveva contratto dalla madre alla nascita. La madre di Luciane, a sua volta, era stata contagiata attraverso una trasfusione di sangue.
‘Negli ultimi tempi rifiutava le cure ma non ne sappiamo il motivo’, ha detto la sorella di Luciane, Andrea Cristina. Erano infatti cinque anni che la giovane aveva deciso di non assumere più medicine e alla fine è morta per la concomitante presenza di diverse infezioni dopo essere stata ricoverata per una grave forma d’insufficienza renale. Nel 2008, Luciane torno’ sulle prime pagine dei giornali di mezzo mondo per aver dato alla luce una bambina sieronegativa.
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L’AIDS VINCE ANCORA - La storia di Luciane ricorda che la terapia contro l’AIDS non è facile da seguire, oltre ad essere costosa e mai o quasi risolutiva e che a oggi non si può dire che la malattia sia meno pericolosa di quando si manifestò per la prima volta in tutto il suo potenziale epidemico. Di AIDS non si muore più, nei paesi ricchi, ma in quelli poveri è una strage. Una strage ancora più orribile perché in gran parte provocata dalla dolosa omissione di politiche preventive sulla base di presupposti ideologici che attengono al fanatismo religioso.
GLI AMICI DELL’AIDS - La grande diffusione dell’AIDS nel continente africano è infatti da attribuire non già all’esuberanza sessuale degli africani, ma al doloso sabotaggio di politiche preventive che proponevano l’uso del condom e che sono state affossate dalla contrarietà delle chiese, quella cattolica su tutte. Un comportamento criminale che in nome dell’ipocrisia tipica delle religioni ha fatto in modo che fosse impossibile contenere la malattia nei paesi poveri, ai quali ormai il contagio si è diffuso uniformemente con grande danno per la società e per gli stessi bilanci dei paesi. Bombardarli avrebbe fatto loro meno danni, ucciso meno persone e procurato meno pene, ma per certi religiosi il profilattico è sinonimo di peccato, anche se poi il peccato si commette lo stesso senza e se ne muore.
I NEMICI DEL CONDOM - Se quindi è vero che oggi di AIDS si può non morire e in alcuni casi guarire, è altrettanto vero che questa possibilità è riservata solo ai pochi che vivono in paesi che si possono permettere di curarli. In più, è chiaro ormai che anche la cura per non morire è difficile, lunga e pesante, tanto che alcuni decidono di rinunciarvi. Anche per questo sarebbe il caso che le istituzioni informassero i giovani e i cittadini con puntualità, evitando di rinunciare in maniera criminale alla promozione del condom perché qualcuno in Vaticano non vuole. Chi combatte l’uso del condom uccide un sacco di persone.
http://www.giornalettismo.com/archives/ ... -dellaids/