Dora ha scritto: ↑martedì 18 gennaio 2022, 6:57
skydrake ha scritto: ↑lunedì 17 gennaio 2022, 23:17
Dora ha scritto: ↑domenica 16 gennaio 2022, 16:38
Minimo, rispetto a quanto fece Françoise Barré-Sinoussi, che era molto più giovane, ma anche di gran lunga più brava di lui. Inoltre, molti scienziati ritengono scandaloso che il Nobel non sia stato condiviso anche con Robert Gallo. Questa la lettera che mandarono a
Science nel gennaio 2009:
Unsung hero Robert C. Gallo.
Robert Gallo?
Quello che si è appropriato delle provette di Montagnier e si è attribuito la scoperta del virus?
Ci fu una lunga e assai penosa controversia, ma tutte le indagini fatte, compresa quella degli NIH, confermarono la versione di Gallo, che ipotizzava una contaminazione di laboratorio. Questa, alla fine, si trovò ad essere confermata indirettamente perfino da Montagnier. Infatti la parte della controversia che riguardava i brevetti si concluse in parità. Il comitato per il Nobel non ne tenne conto, né tenne conto che era proprio Gallo ad aver scoperto i primi retrovirus (e per questo all'inizio HIV-1 si chiamò HTLV-III) e ad aver confermato per primo il nesso di causalità tra HIV e AIDS.
Puoi vedere su
Science e sintetizzato anche in questa
opinion su
Nature.
Bisogna stare molto attenti - lo dico a chi legge più che specificamente a te, che conosci bene le tattiche dei negazionisti - a quello che si trova in rete sulla scoperta di HIV, perché Internet è invasa di materiale disseminato dai negazionisti dell'HIV/AIDS, che hanno sempre avuto come principale nemico e avversario proprio Robert Gallo e hanno sparso veleno e fango del quale ormai non si riesce neppure più a riconoscere la paternità.
Non so se tu Sky lo sai, ma esiste un romanzo del 2006 -
Wrongful Death - The AIDS Trial - che viene spacciato come
a work of fiction based on fact, ma che invece ricostruisce la storia in modo totalmente truffaldino e si conclude con il processo e la condanna di Gallo e la parallela riabilitazione di Duesberg. Si tratta di uno dei libri più deliranti, illusori e maniacali che io abbia letto, non so, quasi alla pari dei
Protocolli dei Savi di Sion, per intenderci. E fu a lungo la Bibbia dei negazionisti dell'HIV/AIDS, il motore delle loro azioni, con l'obiettivo proprio di far passare Gallo per criminale e riabilitare Duesberg.
Quella storia è finita e Duesberg resterà per sempre nell'inferno degli assassini.
A margine, non so se hai notato quanti italiani hanno firmato la lettera
Unsung Hero a
Science. Alcuni sono ancora oggi, 13 anni dopo, stimati e bravissimi ricercatori. Altri hanno irrimediabilmente rovinato la loro reputazione - anzi, un paio di quei nomi vennero qui a protestare perché li trattavamo da
cazzari, ma il tempo confermò che avevamo ragione noi.
Manca, tra quei nomi, quello della Barbarona, che pure proprio al lavoro nel laboratorio di Gallo deve la sua immeritata fama in Italia. Già allora i loro rapporti erano guastati in modo non più componibile e Gallo glielo ricordò in quella chicca di
prefazione che scrisse per il libro di Agnoletto nel 2012. Dieci anni sono passati da quel libro e lei è un'altra il cui prestigio si è notevolmente appannato.