I MIRACOLI? NEGARLI NON E' SCIENTIFICO SPIEGA MONTAGNIER

La condizione di sieropositività, la malattia da HIV e relativi problemi, di salute e no.
uffa2
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Re: I MIRACOLI? NEGARLI NON E' SCIENTIFICO SPIEGA MONTAGNIER

Messaggio da uffa2 » sabato 18 agosto 2012, 13:30

Chi abbia studiato un po’ di storia del diritto ricorderà come in epoca medievale, in assenza di un vero potere legislativo statale il recupero del diritto imperiale romano si associò a un curioso fenomeno: siccome necessitava di adattamenti all’epoca di applicazione, finiva che il diritto era creato dagli interpreti e tra questi si stabiliva una graduatoria di credibilità fondata sull’auctoritas.
Beh, mentre sono oramai alcuni secoli che l’auctoritas non è più fonte del diritto, che sia tornata a essere fonte normativa nella scienza è un pessimo segno: significa che la ricerca diventa sempre più difficile e che qualcuno cerca di superare queste difficoltà con l’autorevolezza conquistata in altri campi.
Che Montagnier abbia ottenuto un Nobel per avere isolato l’HIV è un fatto, che tutto ciò che dice sia l’oracolo un altro, e ciò anche quando parla di qualcosa di scontato.
Persino le nostre mamme sanno che il bambino ammalato DEVE mangiare, sennò non guarisce o s’ammala.
Da questo a dire che qualcuno ha trovato un legame tra malnutrizione e HIV c’è una certa distanza. perché se da un lato la malnutrizione (nelle aree in cui è presente) è legata alla maggiore sensibilità ad attacchi patogeni di ogni tipo… dall’altro chi di voi conosce un sieropositivo con un passato di malnutrizione?
Questa condizione può sicuramente danneggiare gli organismi e renderli più deboli, ma non spiega come milioni di ben pasciuti occidentali, che hanno almeno tre pasti al giorno, vivono in belle case riscaldate d’inverno e raffrescate d’estate e magari non si drogavano neppure né avevano costumi sessuali particolarmente sconvolgenti, siano stati contagiati.
E allora puntare il faro su un aspetto collaterale è a mio avviso un modo per sfruttare la propria autorevolezza, guadagnata sottoponendosi alle regole del metodo scientifico, per veicolare una risposta “facile facile”: stai così perché eri predestinato.
Al momento, da un lato ci sono le acquisizioni validate sull’HIV, cui Montagnier ha contribuito, dall’altro affermazioni che stanno in piedi solo per chi decide di crederci… esattamente come per i miracoli.
Sia chiaro, non è detto che tutto sia sempre così netto, e non ritengo di essere portatore di una conoscenza scientifica migliore di quella di Montagnier, però rispetto il Montagnier scienziato e lo difendo da quello affabulatore: è curioso, ma proprio Montagnier –Nobel per avere dimostrato che esisteva un virus fino a quel momento solo supposto, responsabile di un quadro clinico di immunodeficienza acquisita- rischia di diventare il feticcio di chi ancora oggi nega la realtà dell’HIV (quante sono le pagine dove si dice che “il virus non è stato dimostrato”?) o ne nega la valenza causale nell’AIDS…

Post Scriptum: ho cancellato un’intera pagina di botta e risposta tra Mariolinoa e Dora, credo sia meglio così.


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mariolinoa

Re: I MIRACOLI? NEGARLI NON E' SCIENTIFICO SPIEGA MONTAGNIER

Messaggio da mariolinoa » sabato 18 agosto 2012, 14:42

uffa2 ha scritto: Da questo a dire che qualcuno ha trovato un legame tra malnutrizione e HIV c’è una certa distanza. perché se da un lato la malnutrizione (nelle aree in cui è presente) è legata alla maggiore sensibilità ad attacchi patogeni di ogni tipo… dall’altro chi di voi conosce un sieropositivo con un passato di malnutrizione?
Dora ha scritto: Questo fa ipotizzare a Poli la possibilità che inibire l’HDAC4 possa da un lato favorire il successo delle terapie geniche, dall’altro aiutare eventuali strategie di eradicazione dell’HIV.

Un altro aspetto suggerito dai risultati di questa ricerca è l’idea che uno stato di malnutrizione, e in particolare di deficienza di proteine, possa contribuire a favorire la riattivazione e la diffusione del provirus dell’HIV. Questo apre delle prospettive di ricerca nuove e tutte da approfondire.
http://hivforum.info/forum/viewtopic.php?f=24&t=1442

bè Uffa , ma Poli lo studio lo ha fatto in italia...e ipotizza che un legame c'è ...
Ultima modifica di mariolinoa il sabato 18 agosto 2012, 15:15, modificato 1 volta in totale.



mariolinoa

Re: I MIRACOLI? NEGARLI NON E' SCIENTIFICO SPIEGA MONTAGNIER

Messaggio da mariolinoa » sabato 18 agosto 2012, 14:49

...e poi che interesse avrebbe ad affabulare? si è trovato tutti contro è dovuto riparare in cina per continuare le sue ricerche in santa pace.non gli sarebbe convenuto rimanere "tra le righe" e mantenersi il nome e la reputazione?



Dora
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Re: I MIRACOLI? NEGARLI NON E' SCIENTIFICO SPIEGA MONTAGNIER

Messaggio da Dora » martedì 9 ottobre 2012, 11:45

Non ce la può fare, Montagnier, a ricrearsi un minimo di credibilità scientifica. Ormai ha detto tali e tante scempiaggini che, anche se tenta di riaccreditarsi come una persona seria, il massimo che può fare è vincere un Nobel Prize in Quackpottery.

Brevemente: il nostro IgNobel ha partecipato l'altro giorno a un incontro scientifico a Austin, Texas, in cui si discutevano i progressi che potrebbero portare a una svolta nelle ricerche sull'HIV. In questa occasione, ha rilasciato delle dichiarazioni molto ragionevoli, anzi - per essere precisi - piuttosto banali. Tipo

  • Montagnier says while there still is no vaccine or cure, researchers may be closing in on a significant breakthrough.
    "The main problem now is to identify what we call the 'reservoir,'" said Montagnier. "(It's) the part of the virus that resists the treatment."
    Montagnier says currently stopping treatment, even for a few days or weeks, can result in the virus coming back.
    "Indicating it is still hiding somewhere, in some viral forms," said Montagnier.
    Montagnier says researchers may have identified at least one part of this form in DNA.
    "It's viral DNA inside the blood and the blood cells," said Montagnier.
    Montagnier says the new research could open the way to new types of treatment or add to treatments already being used.
    "It would mean instead of treating patients for the rest of their life, we can reduce the treatment to a small amount of time," said Montagnier.
Difficilmente questi truismi gli faranno guadagnare punti presso i suoi nuovi compagni di strada, quei negazionisti alla Rethinking AIDS che hanno girato e rigirato le sue passate dichiarazioni fino a farne un mantra, usandole come lasciapassare "scientifico" per le loro personali follie ideologiche.
D'altra parte, il ricordo inquietante delle sue *ricerche* sulle onde elettromagnetiche e il DNA è difficile da cancellare e ci vorrà qualcosa di più che qualche banalità per risalire la china sdrucciolevole della ciarlataneria.

Intanto, dal Guardian di ieri si è meritato un "Nobel" non poi così prestigioso:


Nobel Prize in Quackpottery: Physiology or Medicine

GrrlScientist: The Nobel Prize in Quackpottery honours the surprisingly unscientific ideas of Nobel prizewinning scientists

Immagine

As a university science undergrad, one of the things I dreamed about was the Nobel Prize. However, I didn't dream about it in the way most people do. My ambition was to establish a new Nobel Prize, which I thought of as the Nobel Prize in Quackpottery – a prize that is only open to Nobel prizewinners who are still breathing. To qualify for this award, these Nobel Laureates must exemplify the antithesis of genius, they must be the intellectual epitome of de-evolution, they must be the precise opposite of "ontogeny recapitulates phylogeny". In short, they must have descended into quackpottery.

As I envisioned it, the prize would consist of a gold-plated duck penis whose delivery is punctuated with 42 quacks from an outraged duck. (Please forgive me, I really liked birds, even then.) The corkscrew-shape of a duck penis, combined with the fact that it is a penis, is symbolism that should not be lost on anyone. The quacks honour the Nobelist's radical departure from reality and their number – 42 – was defined by Douglas Adams as being the meaning of life. Which is somehow applicable here.

The winner of this year's Physiology Prize in Quackpottery is Luc Montagnier. Montagnier is the French virologist who shared the 2008 Nobel Prize in Physiology or Medicine with his colleagues, Françoise Barré-Sinoussi, for their discovery of the human immunodeficiency virus (HIV), and Harald zur Hausen, for the discovery that the human papilloma virus can cause cervical cancer.

I selected Montagnier for my award to honour the severity of the damage that he has wrought upon his own scientific credibility; a breathtaking devastation that occurred in record time.

In 2009, Montagnier published two controversial papers claiming that DNA can send "electromagnetic imprints" of itself into distant cells and fluids [doi:10.1007/s12539-009-0036-7 & doi:10.1007/s12539-009-0059-0]. Basically, Montagnier claims that DNA can teleport ghostly impressions of itself elsewhere. Sound familiar? Montagnier's claims are consistent with those made by that illustrious group of shysters and woomeisters, homeopaths. As the saying goes, extraordinary claims must be supported by extraordinary evidence and, as evidence goes, Montagnier's is extraordinarily bad.

But how did Montagnier's research get published in a peer-reviewed scientific journal? After a remarkably short turn-around time between submission and publication, his papers appeared in a newly launched journal, Interdisciplinary Sciences. Coincidentally, at the time of publication, he was the chairman of the editorial board of this journal.

But Montagnier wasn't finished. He joined 60 still-breathing Nobel laureates at the 2010 Lindau Nobel laureate meeting, a prestigious science camp for young scientists held in Germany. While there, Montagnier embarrassed himself by pontificating about his new method for detecting viral infections: detecting radiowaves emitted by viral particles. Which, I suppose, means Montagnier is claiming to be a viral Ghost Buster.

Montagnier then spoke in 2012 at that cesspit of antivaxxer woo, AutismOne, where he claimed that long-term antibiotic treatment can cure autistic children. He concluded by saying: "I realise how audacious, and even shocking, these successful experiments may appear to unprepared minds." Indeed.

After reading this brief announcement, some of you may also wish to award Montagnier the De-evolution Award since he has shown an admirable single-mindedness and alacrity in his scientific reverse recapitulation.



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Re: I MIRACOLI? NEGARLI NON E' SCIENTIFICO SPIEGA MONTAGNIER

Messaggio da uffa2 » martedì 9 ottobre 2012, 13:44

Tutto il resto è "questionable", in fondo frutto di valutazioni che -a voler essere estremamente critici e non confidenti nel metodo scientifico- potrebbero anche essere sbagliate, ma questa è una peracottata epica da parte del "nostro" Nobel:
Dora ha scritto:But how did Montagnier's research get published in a peer-reviewed scientific journal? After a remarkably short turn-around time between submission and publication, his papers appeared in a newly launched journal, Interdisciplinary Sciences. Coincidentally, at the time of publication, he was the chairman of the editorial board of this journal.


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Re: I MIRACOLI? NEGARLI NON E' SCIENTIFICO SPIEGA MONTAGNIER

Messaggio da Dora » sabato 20 settembre 2014, 21:47

L'UNESCO, dopo avere dichiarato l'agopuntura patrimonio dell'umanità, ora sponsorizza un simposio sulla memoria dell'acqua per il prossimo ottobre a Parigi. E chi sarà la star del congresso? Il nostro Nobel preferito, naturalmente! :o
Un articolo su Wired di Stefano Dalla Casa ci aggiorna sulle ultime avventure di Luc Montagnier, riprendendo le vicende già raccontate un paio d'anni fa in questo nostro thread (da qui in poi).

Ma godersi la pensione, no?



Il caso dell’Unesco che sostiene la memoria dell’acqua

A Parigi è previsto per il prossimo 8 ottobre un simposio sulle proprietà elettromagnetiche dell’acqua. Peccato sia una bufala

Il prossimo 8 ottobre, nella sede dell’Unesco a Parigi, è previsto alle 14:30 un evento di portata storica. Il Nobel per la medicina Luc Montagnier e diversi ricercatori che lavorano al confine indistinto tra fisica e biologia, parteciperanno all’esclusivo simposio Biology in Light of Physical Theories: New Frontiers in Medicine. E stranamente anche il matematico e medaglia Fields Cèdric Villani. Sarà presentata quella che è, senza alcun dubbio, una rivoluzione nel campo delle scienza: grazie alle proprietà dell’acqua, il dna e altre molecole biologiche sarebbero in grado di emettere onde elettromagnetiche, in grado di trasportare un’informazione diversa da quella di tutte le altre onde elettromagnetiche (nelle quali tutti gli organismi, e l’intero pianeta, sono immersi).

O questo, per lo meno, è quello che l’ufficio stampa dell’Unesco (o chi per essa) vorrebbe comunicare, contando (correttamente) sul fatto che basta il nome di un Nobel e qualche parolone scientifico per generare automaticamente una credibilità che, invece, non ha proprio ragione di essere.

Facciamo un passo indietro: come è successo per molti suoi colleghi, anche a Montagnier è stata da tempo diagnosticata la malattia del Nobel. Si tratta di uno strano fenomeno endemico della comunità scientifica per cui, dopo aver ricevuto il prestigiosissimo riconoscimento, alcuni scienziati cominciano a comportarsi in modo poco razionale. Lo abbiamo visto recentemente con Brian Josephson, Nobel per la Fisica, che è stato bloccato da Wikipedia per il suo attivismo complottista. Altri illustri esempi sono Kary Mullis, premio Nobel per la Chimica con simpatie per il negazionismo dell’Hiv/Aids e Linus Pauling, un altro Nobel per la Chimica che credeva la vitamina C curasse il cancro e ad altre assurdità.

Almeno dal 2009 Montagnier, premiato per i suoi studi sull’hiv, si sta invece dedicando con passione alla riabilitazione di una teoria propugnata, tra gli altri, dall’amico Jacques Benveniste (che il premio Nobel paragona a Galileo…): quella della famigerata memoria dell’acqua. Secondo i sostenitori questa fornirebbe, tra le altre cose, una base teorica per il funzionamento dell’omeopatia, le cui altissime diluizioni, come ben sanno gli stessi omeopati, spesso arrivano a cancellare ogni traccia del composto di partenza.

Il comunicato sul sito dell’Unesco infatti dice che il matematico Cèdric Villani, riassumendo gli interventi, li “includerà nel più ampio contesto del lavoro di Jacques Benveniste (1935-2004) sulla ‘memoria dell’acqua‘, iniziato trent’anni fa”.

A parte il fatto che non esistendo alcuna prova del fenomeno (cioè che l’omeopatia funzioni) è un po’ ridicola la disperata ricerca di una teoria che lo spieghi, in realtà il lavoro di Benveniste sulla memoria dell’acqua era già stato totalmente sbufalato alla fine degli anni ’80. Per i dettagli si può leggere il magnifico fumetto di Daryl Cunningham, qui basti dire che l’allora direttore di Nature, John Maddox, acconsentì a pubblicare il lavoro del team di Benveniste a patto che questi aprisse le porte del suo laboratorio e ripetesse l’esperimento sotto gli occhi di uno che di bufale se ne intendeva, cioè l’illusionista James Randi. Come per magia, nel secondo esperimento l’acqua del laboratorio risultò essere del tutto smemorata: eliminando le possibilità di manipolazione (conscia o inconscia) dei dati, era sparito anche il fenomeno.

Non è andata meglio col passaggio di testimone a Montagnier: il suo primo studio sul tema della memoria dell’acqua, dal titolo Electromagnetic Signals Are Produced by Aqueous Nanostructures Derived from Bacterial Dna Sequences è stato pubblicato su una rivista interdisciplinare in cui Montagnier presiedeva (e presiede tuttora) la redazione. Ha poi provato a rinfrescarlo nel 2011 cambiando titolo e coautori e infilandolo, come molti fanno, in una rivista che si occupa di pubblicare gli atti delle conferenze. In entrambi i casi la revisione paritaria, un primo e fondamentale (per quanto imperfetto) passaggio che valuta la qualità e l’originalità della ricerca, è stata di fatto aggirata.

Alle critiche dei colleghi, Montagnier ha risposto che era in atto nientemeno che una persecuzione intellettuale, ma a quanto pare tale persecuzione non sembra ostacolare la sua attività di sponsor della memoria dell’acqua presso il pubblico non specialistico, a giudicare dalla quantità di interventi che elargisce. Qui ricordiamo una ormai storica intervista a Voyager del 2012, raccontata anche nel primo numero della omonima rivista.



Sempre nel comunicato si legge:

“I promotori di questa conferenza sono consapevoli delle reazioni critiche che si sono sollevate in alcune parti della comunità scientifica, quindi vogliono comunicare i loro risultati con il più assoluto rigore. L’obiettivo è quello di coltivare un discussione ampia e multidisciplinare. Questi dati sembrano particolarmente importanti perché arricchiscono gli immensi traguardi della biologia molecolare. Suggeriscono anche lo sviluppo di nuove modalità di trasmissione del messaggio genetico (trasmissione, trasduzione, teletrasporto, etc…)”.

Forse Irina Bokova (direttore generale dell’Unesco) e John Crowley (funzionario della sezione scienze umane e sociali dell’ente), che interverranno rispettivamente all’apertura e alla chiusura dei lavori, non sanno che “alcune parti della comunità scientifica” è un po riduttivo: a livello accademico, le teorie di Montagnier/Benveniste e discepoli sulle fantasiose proprietà dell’acqua non sono mai state prese seriamente considerazione. e nonostante quanto ci si sforzi di farlo apparire non c’è alcun dibattito scientifico in corso.

Per avere un’idea del credito che i colleghi danno alle scoperte di Montagnier (senza il nome del quale difficilmente sarebbe realizzabile un simposio come questo) basta guardare il triste spettacolo delle citazioni del suo lavoro più recente: se escludiamo una pubblicazione di logica, e una di microbiologia dal titolo piuttosto esplicativo Beyond the Fringe: When Science Moves from Innovative to Nonsense, gli unici altri riferimenti al lavoro vengono dai coautori e dalle riviste di omeopatia.

Significativo anche quanto è accaduto nell’estate 2012: in fuga dalla persecuzione intellettuale, lo scienziato stava per diventare direttore ad interim di un centro di ricerca del Camerun. Decine di premi Nobel sono insorti sottolineando quanto la nomina fosse inopportuna, visto anche che poco tempo prima Montagnier aveva ben pensato di portare le sue teorie a un raduno organizzato da Autism One, un gruppo che si oppone alle vaccinazioni sulla base della bufala secondo cui causerebbero l’autismo. Secondo Montagnier, infatti, anche l’autismo, come molte patologie, sarebbe causato da particolari sequenze di dna batterico in grado di emettere onde elettromagnetiche (e quindi, sempre grazie alle mitica memoria dell’acqua, si potrebbero teoricamente combattere con la stessa moneta).

È altrettanto surreale parlare di presentazione dei risultati “con il più assoluto rigore” quando tutti gli interessati sanno bene che non è una conferenza, per giunta evidentemente destinata anche a pubblico generico, la sede per farlo.

L’Unesco ha già dichiarato l’agopuntura patrimonio culturale dell’umanità, sta forse preparando il terreno per l’omeopatia?



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Re: I MIRACOLI? NEGARLI NON E' SCIENTIFICO SPIEGA MONTAGNIER

Messaggio da stealthy » sabato 20 settembre 2014, 23:24

Un articolo ben scritto, complimenti a Stefano Dalla Casa!
Questo ti fa capire quanto UNESCO sia un ente inutile che viene pagata dalla nostre tasse.
Si è completamente perso il senso della scienza. A questo punto tutti possono ritenersi scienziati.
Che vergogna.



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Re: I MIRACOLI? NEGARLI NON E' SCIENTIFICO SPIEGA MONTAGNIER

Messaggio da Dora » venerdì 24 novembre 2017, 7:50

Poco più di un anno fa nel thread STREGONI E CIARLATANI - O DELLA LIBERTÀ A SENSO UNICO:
Dora ha scritto:Immagine


Perché, perché Montagnier non si gode una meritata pensione? Perché non si ritira in qualche luogo meraviglioso, non so, le Antille francesi, e si dà (e ci dà) pace?
No, niente da fare, dopo il Nobel ha tralignato e non riesce più a frenarsi - ogni volta che esce in pubblico si umilia mostrando quanto abbia perso lucidità, quanto sia ormai definitivamente passato nel lato oscuro della forza.
Questa volta è intervenuto al 42° congresso dell'Associazione nazionale dei medici delle direzioni ospedaliere e ha detto la sua sui vaccini che causano autismo.
Povero vecchio. Ma quanto male può fare, questo vecchio.

Intanto, la cricca di Wakefield gongola ...
Immagine

VACCINAZIONI: LA "PATETICA DERIVA" DI LUC MONTAGNIER - un lento naufragio scientifico

Dove non hanno potuto le incredibili dichiarazioni su HIV/AIDS fatte da Luc Montagnier praticamente il giorno dopo aver ricevuto il Nobel nel 2008; dove non è arrivata la sua partecipazione al documentario di propaganda negazionista House of Numbers nel 2009 e l'adesione alle baggianate di Benveniste sulla memoria dell'acqua nel 2010, dove neppure sono bastati la papaya, gli articoli fake, le iniziative in Camerun contro le persone con HIV, che pure avevano fatto indignare decine di Premi Nobel ... finalmente l'accumularsi delle sue dichiarazioni antiscientifiche sulle vaccinazioni fa muovere i suoi colleghi in Francia e li spinge a chiedere pubblicamente un richiamo all'ordine:
  • Nous, académiciens des sciences et/ou académiciens de médecine, ne pouvons accepter d’un de nos confrères qu’il utilise son prix Nobel pour diffuser, hors du champ de ses compétences, des messages dangereux pour la santé, au mépris de l’éthique qui doit présider à la science et à la médecine. Sachant qu’une exclusion est statutairement impossible, [ils souhaitent que soit adressé à leur confrère] un ferme rappel à l’ordre.


Non so perché Montagnier non possa essere statutariamente radiato dall'Ordine dei Medici, perché se lo meriterebbe nonostante i suoi innegabili successi passati. Sta di fatto, però, che questa volta la sua partecipazione a un'iniziativa accanto a un medico antivaccinista radiato, Henri Joyeux, ha colmato la misura.

  • Nous sommes ici non pas pour créer des polémiques - scrivono i colleghi di Montagnier - mais nous sommes ici pour lancer une alerte à la France, à tout le pays, et aussi même au monde, parce que c’est un problème général. L’alerte, c’est que nous risquons, avec des bonnes volontés au départ de vaccins, d’empoisonner petit à petit toute la population qui va nous succéder.


La Francia ha appena approvato una legge simile a quella italiana, che renderà obbligatorie 11 vaccinazioni a partire dal I gennaio 2018, e Montagnier ha definitivamente tirato troppo la corda.



Noi non siamo contro le vaccinazioni, ma ... è un tipico refrain antivaccinista. E puntualmente lo ritroviamo in un comunicato congiunto di Montagnier e Joyeux.
Noi siamo contro l'obbligo vaccinale ... eccetera, eccetera.

Montagnier e il negazionista Fabio Franchi, ancora una volta, si trovano a combattere insieme dalla parte sbagliata.
Io sarei davvero felice di vedere clamorosamente smentita l'ipotesi sviluppata nel thread NEGAZIONISTI E ANTIVACCINISTI: UNA FATALE ATTRAZIONE. Purtroppo, però, le conferme si accumulano.



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Re: I MIRACOLI? NEGARLI NON E' SCIENTIFICO SPIEGA MONTAGNIER

Messaggio da uffa2 » venerdì 24 novembre 2017, 8:51

una tristezza incredibile, vedere una persona scendere così nell'abisso, delirio, Alzheimer o malattia dei Nobel, chissà, ma che pena... al di là della pena però, è giusto che la comunità scientifica si sia decisa a fare qualcosa, proprio per il suo passato, le azioni di Montagner sono pericolosissime per la salute pubblica...


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Re: I MIRACOLI? NEGARLI NON E' SCIENTIFICO SPIEGA MONTAGNIER

Messaggio da Dora » martedì 28 novembre 2017, 0:48

uffa2 ha scritto:una tristezza incredibile, vedere una persona scendere così nell'abisso, delirio, Alzheimer o malattia dei Nobel, chissà, ma che pena... al di là della pena però, è giusto che la comunità scientifica si sia decisa a fare qualcosa, proprio per il suo passato, le azioni di Montagner sono pericolosissime per la salute pubblica...
Direi che siamo andati oltre la tristezza. Ormai siamo alle comiche:

Immagine

Da una pagina Facebook che porta l'evocativo nome di LES VAXXEUSES.




Edit: anche Orac non ne può più - The Nobel Disease strikes again: Luc Montagnier goes full antivax, with a little help from Henri Joyeux.



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