ehila complimenti per l'occasione e non lasciarti sfuggire la Francia, ho vissuto 5 anni a Parigi vedrai t'innamorerai della Francia..io sto cercando in tutti modi di trovare un lavoro per poter tornare a viverci.altea84 ha scritto:Grazie ragazzi per le vostre risposte non vado in Brasile ma in Francia
viaggio per lavoro allestero
Re: viaggio per lavoro allestero
Re: viaggio per lavoro allestero
Quando ero a Kigali, un giorno mi vidi recapitare una lettera spedita dall'Italia, che conservo ancora, con tre grossi timbri che dicevano più o meno così:flavioxx ha scritto:..ah guarda, se li fai spedire in Brasile arrivano dopo un mese, e devi dimostrare alla dogana che sei S+, se no pensano che li vendi al mercato nero. Quando non trovi il funzionario che ti chiede soldi (le merci dall'estero pagano una tassa del 70 per cento del valore dichiarato ) per consegnarti i farmaci. O dice che i farmaci non sono ancora arrivati, e mai arriveranno, perché li fanno sparire loro, vendendoli, ovviamente. Ma si può seguire la traccia dell 'invio (oggi la tecnologia aiuta tantissimo ), e così conoscere che i farmaci sono partiti alla tal ora del giorno e dal tal ufficio. Seguire le tracce della spedizionr ma quando ben sai che sono partiti ma non arrivati, uno si chiede ma che CaZzo serve tutta 'sta perdita di tempo. Ah si, poi si può denunciare, ma il colpevole chi è? Boh!
Mal enderezada para Paraguay
Mal enderezada para Uruguay
Mal redressé au Congo
Bravi a farla arrivare, ma non spedirei mai farmaci per posta.
Re: viaggio per lavoro allestero
hehehehe ma sei andato a kigali saranno fuori dal mondo li???? non parigi
Re: viaggio per lavoro allestero
Anche io non ci proverei più.Puzzle ha scritto:
Bravi a farla arrivare, ma non spedirei mai farmaci per posta.
Lo feci due volte in Brasile in seguito a preghiera del mio ex.
Il primo arrivò, il secondo me lo respinsero e me lo recapitarono indietro.
Poi, oltre alle complicazioni della documentazione, oltre al fatto che non sai comunque se arriverà o no, o quando arriverà, in alcuni paesi (es. Thailandia), gli antiretrovirali costano meno della spedizione internazionale di un pacco con corriere.
Invece, nei paesi europei, dove non è possibile acquistare gli antiretrovirali a basso prezzo, è possibile invece quasi sempre farseli fornire dal loro sistema sanitario.
Rimane il problema in certi paesi come gli USA, troppo lontani per tornare in Italia a prendeseli, dove non è possibile acquistarli a basso prezzo, dove i controlli alla dogana sono seri e dove, se non hai una assicurazione sanitaria, non te li forniranno mai e poi mai a meno di essere in AIDS conclamato.