sono una mamma........

[Puzzle]

Ogni tanto passo in questo forum, non leggo tutto, ma ho letto questo post. Ho letto inizialmente tutta la tua disperazione, anche se in fondo dici di esserti (relativamente) tranquillizzata, ma le mamme non si tranquilizzano mai rispetto ai figli. A me è stata rilevata la sieropositività nel 1985 e sono uno dei pochi sopravvissuti dell'epoca in cui non c'erano farmaci. A mia madre l'ho detto 18 anni dopo, quando cominciai ad assumere le prime terapie e mi sentivo relativamente sicuro per il futuro. Mai e poi mai gli avrei detto (all'epoca) che avevo una malattia potenzialmente mortale. Glielo fatto conoscere quando mi sentivo tranquillo e avevo superato diversi miei problemi, tanto da poter assorbire tutte le sue naturali preoccupazioni. Penso che lo stesso farà tua figlia. Non è una passeggiata, i controlli periodici diventano a volte stressanti, i farmaci consentono di vivere una vita normale, anche se a volte a lungo andare provocano qualche piccolo guaio, d'altronde non sono caramelle. Una cosa vorrei aggiungere, negli anni della mia giovinezza, quando non esistevano cure, non avrei mai pensato di essere qui ora, nell'ultimo giorno del 2015, ad una età in cui la gran parte dei miei coetanei sono nonni, a prendermi cura di mia mamma e dei suoi problemi, anche gravi, di salute, dovuti alla vecchiaia, ribaltando la situazione, come è normale che sia nella vita. Eppure si invecchia, anche da sieropositivi, con quel pizzico di fortuna o di fatalità che sono necessari per evitare altri guai, a volte più insidiosi. E con questo intervento voglio augurare che il prossimo anno sia migliore di questo, per te, tua figlia e tutto il forum.

[mammadipi]

Grazie Puzzle, auguri anche a te e alla tua mamma che ha un figlio amorevole vicino.

[Nick73]

Sei una grande Mamma mammadipi e tu puzzle un grande uomo. Auguri a tutti

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[mammadipi]

Grazie Nick e grazie a tutti voi, siete tutti molto in gamba!
Mia figlia mi ha detto che va a cena da amici a festeggiare l'anno nuovo, speriamo che sia vero e non se ne stia casa da sola.
Un abbraccio affettuoso a tutti

[onid]

In effetti ho intenzione di seguire questo consiglio: parlare con un'infettivologa e una psicologa del centro, pagando ovviamente le consulenze e senza entrare in particolari che potrebbero far violare la privacy, non voglio controllare ed assediare mia figlia,è una donna grande che vive come le pare e infatti non conosco i suoi partner, ma perchè ,avendo casualmente scoperto il suo problema, ripeto casualmente, desidero prepararmi al meglio per il futuro e avere qualche rassicurazione in merito.
Non ho nessunissima intenzione di confidarmi con persone che conosco ed infatti mi sono rivolta a voi proprio perchè siete anonimi ed anche molto preparati. A che servirebbe raccontarlo in giro? Parlare con voi mi è servito per capire che, essendo la sieropositività una condizione molto delicata, almeno all'inizio è difficile parlarne con i genitori. Per altri problemi di salute ci si sente più liberi di parlare mentre per l'HIV si teme il giudizio altrui e sinceramente capisco pure tutti i timori e le resistenze di chi ne è colpito. Certi pregiudizi sono duri a morire.

E' doveroso che lei si informi con l'infettivologa,non capisco cosa serva un psicologo ,non capisco la "situazione delicata??" come ti ho detto sono 25 anni che lo sono,e i miei genitori i primi a saperlo,certo non si puo' dirlo a chiunque

[skydrake]

Questa malattia non si limita all'aspetto puramente virologico, oltre al non trascurabile problema della incomunicabilità tra madre e figlia. Come fa la madre a dire che sa che la figlia è infetta senza che sia senta tradita per aver messo il naso tra le sue cose?
E in fatto di rapporti umani, gli infettivologi a volte non eccellono. Per quanto un colloquio chiarificatore con uno di loro sarebbe decisamente utile, l'altra preziosa figura professionale in questo caso sarebbe uno psicologo con solida esperienza con pazienti sieropositivi.

[onid]

Questa malattia non si limita all'aspetto puramente virologico, oltre al non trascurabile problema della incomunicabilità tra madre e figlia. Come fa la madre a dire che sa che la figlia è infetta senza che sia senta tradita per aver messo il naso tra le sue cose?
E in fatto di rapporti umani, gli infettivologi a volte non eccellono. Per quanto un colloquio chiarificatore con uno di loro sarebbe decisamente utile, l'altra preziosa figura professionale in questo caso sarebbe uno psicologo con solida esperienza con pazienti sieropositivi.

La madre ha il DIRITTO di sapere, non so' i Tuoi ma qua' a Genova,dovesse la madre informarsi sarebbe informata senza problemi ,si parla di MADRE ,E LO PSICOLOGO MI SPIEGHI A COSA SERVE????

[rospino]

La madre ha il DIRITTO di sapere, non so' i Tuoi ma qua' a Genova,dovesse la madre informarsi sarebbe informata senza problemi ,si parla di MADRE ,E LO PSICOLOGO MI SPIEGHI A COSA SERVE????

Chiunque dia a un soggetto terzo, non autorizzato a riceverle, informazioni sullo stato di salute di una persona, rischia grosso. Esiste il diritto alla privacy... non esiste al contrario alcun "diritto" dei genitori a sapere alcunché. Anche perché io non so in quale mondo tu viva, ma non esiste solo la famiglia del Mulino Bianco e spesso i rapporti tra genitori e figli possono essere anche molto problematici. Io vorrei che i miei genitori fossero le ultime persone sulla faccia della terra a saperlo, e non importa spiegare il motivo, che è comunque molto diverso per ciascuno dei due.


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[skydrake]

La madre ha il DIRITTO di sapere, non so' i Tuoi ma qua' a Genova,dovesse la madre informarsi sarebbe informata senza problemi ,si parla di MADRE ,E LO PSICOLOGO MI SPIEGHI A COSA SERVE????

Come no.
Nel nostro ordinamento giuridico vige il diritto opposto (non solo si violerebbe il codice della privacy, ma anche la legge 135 del 1990 all'art.5, il codice deontologico dei medici e altro ancora) e la madre non verrebbe assolutamente informata da nessun medico che non voglia rischiare di farsi sospendere dall'ordine.
Infine, lo psicologo serve ad aiutare gestire quella cosa chiamato "rapporto madre-figlia" che in questo caso potrebbe essere critico se la figlia sapesse..

...ma già è spiegato sopra.

[Blast]

Io a volte mi sento molto madre, e da madre posso dire che pretendo che la privacy di mia figlia venga tutelata!!!