Rimedi e integratori per invecchiamento precoce con hiv
Rimedi e integratori per invecchiamento precoce con hiv
Buongiorno a tutti,
Leggevo un saggio che potete trovare qui
https://www.nadironlus.org/download/HIV ... ntoWEB.pdf
che mi ha spaventato moltissimo.
Sempre posto il fatto che, a prescindere dall’essere positivi, non bisogna abusare di alcol, droghe e sigarette, sembra che il futuro per noi sia funesto e che, causa cd4 bassi e radicali liberi, i tumori siano dietro l’angolo.
Addirittura indica come causa di tumore l’EBV che nel mio caso è in fase attiva nonostante abbia già avuto la mononucleosi.
Vi chiedo intanto cosa ne pensate e se avete dei consigli su come combattere lo stress ossidativo e i radicali liberi.
Ho iniziato a prendere la papaya fermentata e vitamina C…
Fatemi sapere..Grazie
Leggevo un saggio che potete trovare qui
https://www.nadironlus.org/download/HIV ... ntoWEB.pdf
che mi ha spaventato moltissimo.
Sempre posto il fatto che, a prescindere dall’essere positivi, non bisogna abusare di alcol, droghe e sigarette, sembra che il futuro per noi sia funesto e che, causa cd4 bassi e radicali liberi, i tumori siano dietro l’angolo.
Addirittura indica come causa di tumore l’EBV che nel mio caso è in fase attiva nonostante abbia già avuto la mononucleosi.
Vi chiedo intanto cosa ne pensate e se avete dei consigli su come combattere lo stress ossidativo e i radicali liberi.
Ho iniziato a prendere la papaya fermentata e vitamina C…
Fatemi sapere..Grazie
Re: Rimedi e integratori per invecchiamento precoce con hiv
Carissimo, ho dato un’occhiata al PDF che hai segnalato e mi è tornata in mente quel vecchio adagio per cui le vie dell’inferno sono pieni lastricate di buone intenzioni.
Cosa intendo dire? Che gli amici di Nadir volevano fare una guida per spiegare alla comunità delle persone con HIV che gli si prospetta una lunga vita davanti e che quindi devono preoccuparsi di invecchiare al meglio; il lettore medio (temo non soltanto tu) ha capito che la propria vecchiaia è spacciata.
Non è così.
Vorrei partire dal fondo: mi sono letto i vari consigli dati e i vari rischi evidenziati e mi sono annoiato, questo sì mortalmente; ho riconosciuto gli stessi noiosi consigli che da circa trent’anni leggo in tutti i materiali di divulgazione verso la popolazione.
Che si tratti di combattere i tumori, l’osteoporosi, le malattie cardiovascolari o di promuovere l’invecchiamento in salute, alla fine la ricetta è sempre quella: vivere bene, cercando di evitare lo stress, mangiando in maniera salutare, facendo leggero ma costante esercizio fisico e cercando di restare attivi e pieni di stimoli.
Facendo un passo indietro, osserverai che rischi sono anche essi gli stessi che affrontano tutte le persone, con, forse, un maggiore rischio di fragilità, ossia di affaticamento generale, legato da quel che comprendo a una bassa conta dei CD4, ossia a una situazione nella quale probabilmente la terapia non funziona benissimo.
Non è che ci sia molto da dire: da qualche parte un prezzo va pagato, la strategia è sempre la solita ossia cercare di curare se stessi, approfittare del fatto che siamo soggetti a molte più attenzioni rispetto alla popolazione generale e quindi trarre dai nostri esami tutte le più utili indicazioni per stare bene.
C’è poi il problema del rischio dei tumori, e pure qui però appare evidente che esiste un elemento sociologico – se così lo possiamo chiamare – in questo rischio: come pudicamente il fascicolo ricorda, la tendenza a “darci dentro” in maniera meno prudente rispetto alla popolazione generale è innegabile nella popolazione sieropositiva.
Diciamocela tutta: se la nostra comunità non fosse composta prevalentemente di maschietti sempre infoiati forse non saremo qui a chiacchierare così amabilmente, inoltre è innegabile che chi è stato contagiato spesso tende a lasciarsi un po’ andare, dal punto di vista sessuale, accettando quindi nuovi rischi che non sono quelli relativi all’HIV ma quelli legati alle altre malattie trasmissibili che spesso possono avere ricadute anche nel rischio di tumori.
Qual è la morale di quel fascicoletto?
È abbastanza semplice: diventerai vecchio, e invecchiando affronterai tutte le malattie della vecchiaia; alcune potrebbero riguardarti in maniera più lieve proprio perché inizi a controllarti prima altre forse potrebbero essere più significative.
Senza spavento, senza leggerezza, bisogna pensare che la vecchiaia si costruisce in gioventù: più a lungo resterai nel tuo peso forma, senza stranezze metaboliche, cercando di occuparti del tuo benessere, più a lungo, con molta probabilità anche la tua vecchiaia sarà sana.
Poi, nessuno di noi conosce il proprio domani: una mattina ci siamo tutti alzati, pensando che sarebbe stata una giornata come le altre e invece un una riga su un referto ci ha cambiato la vita… «si sta come d’autunno sugli alberi le foglie».
Cosa intendo dire? Che gli amici di Nadir volevano fare una guida per spiegare alla comunità delle persone con HIV che gli si prospetta una lunga vita davanti e che quindi devono preoccuparsi di invecchiare al meglio; il lettore medio (temo non soltanto tu) ha capito che la propria vecchiaia è spacciata.
Non è così.
Vorrei partire dal fondo: mi sono letto i vari consigli dati e i vari rischi evidenziati e mi sono annoiato, questo sì mortalmente; ho riconosciuto gli stessi noiosi consigli che da circa trent’anni leggo in tutti i materiali di divulgazione verso la popolazione.
Che si tratti di combattere i tumori, l’osteoporosi, le malattie cardiovascolari o di promuovere l’invecchiamento in salute, alla fine la ricetta è sempre quella: vivere bene, cercando di evitare lo stress, mangiando in maniera salutare, facendo leggero ma costante esercizio fisico e cercando di restare attivi e pieni di stimoli.
Facendo un passo indietro, osserverai che rischi sono anche essi gli stessi che affrontano tutte le persone, con, forse, un maggiore rischio di fragilità, ossia di affaticamento generale, legato da quel che comprendo a una bassa conta dei CD4, ossia a una situazione nella quale probabilmente la terapia non funziona benissimo.
Non è che ci sia molto da dire: da qualche parte un prezzo va pagato, la strategia è sempre la solita ossia cercare di curare se stessi, approfittare del fatto che siamo soggetti a molte più attenzioni rispetto alla popolazione generale e quindi trarre dai nostri esami tutte le più utili indicazioni per stare bene.
C’è poi il problema del rischio dei tumori, e pure qui però appare evidente che esiste un elemento sociologico – se così lo possiamo chiamare – in questo rischio: come pudicamente il fascicolo ricorda, la tendenza a “darci dentro” in maniera meno prudente rispetto alla popolazione generale è innegabile nella popolazione sieropositiva.
Diciamocela tutta: se la nostra comunità non fosse composta prevalentemente di maschietti sempre infoiati forse non saremo qui a chiacchierare così amabilmente, inoltre è innegabile che chi è stato contagiato spesso tende a lasciarsi un po’ andare, dal punto di vista sessuale, accettando quindi nuovi rischi che non sono quelli relativi all’HIV ma quelli legati alle altre malattie trasmissibili che spesso possono avere ricadute anche nel rischio di tumori.
Qual è la morale di quel fascicoletto?
È abbastanza semplice: diventerai vecchio, e invecchiando affronterai tutte le malattie della vecchiaia; alcune potrebbero riguardarti in maniera più lieve proprio perché inizi a controllarti prima altre forse potrebbero essere più significative.
Senza spavento, senza leggerezza, bisogna pensare che la vecchiaia si costruisce in gioventù: più a lungo resterai nel tuo peso forma, senza stranezze metaboliche, cercando di occuparti del tuo benessere, più a lungo, con molta probabilità anche la tua vecchiaia sarà sana.
Poi, nessuno di noi conosce il proprio domani: una mattina ci siamo tutti alzati, pensando che sarebbe stata una giornata come le altre e invece un una riga su un referto ci ha cambiato la vita… «si sta come d’autunno sugli alberi le foglie».
HIVforum ha bisogno anche di te!
se vuoi offrire le tue conoscenze tecniche o linguistiche (c'è tanto da tradurre) o sostenere i costi per mantenere e sviluppare HIVforum, contatta con un PM stealthy e uffa2, oppure scrivi a staff@hivforum.info
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Re: Rimedi e integratori per invecchiamento precoce con hiv
Dimenticavo!
La papaya ha un buon sapore, ma non serve a niente
Io mi abbuffo di integratori, quelli effervescenti da 0,99€ di DM: se nel tuo supermercato li trovi a molto più di 1,29€, cambia supermercato
Li uso come ansiolitici: quando non so cosa fare, bevo un bicchiere d’acqua (oppure mi abbandono al junk food, con buona pace di quanto scritto prima) e aggiungere una compressa effervescente mi dà l’idea che sto facendo “qualcosa di buono”. Ma sono frottole, perché ovviamente la mia dieta non ha bisogno di nulla di ciò che sto integrando.
La papaya ha un buon sapore, ma non serve a niente

Io mi abbuffo di integratori, quelli effervescenti da 0,99€ di DM: se nel tuo supermercato li trovi a molto più di 1,29€, cambia supermercato

Li uso come ansiolitici: quando non so cosa fare, bevo un bicchiere d’acqua (oppure mi abbandono al junk food, con buona pace di quanto scritto prima) e aggiungere una compressa effervescente mi dà l’idea che sto facendo “qualcosa di buono”. Ma sono frottole, perché ovviamente la mia dieta non ha bisogno di nulla di ciò che sto integrando.
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Re: Rimedi e integratori per invecchiamento precoce con hiv
Grazie per la tua risposta molto precisa e anche intervallata da qualche sorriso…uffa2 ha scritto: ↑martedì 26 novembre 2024, 16:27Carissimo, ho dato un’occhiata al PDF che hai segnalato e mi è tornata in mente quel vecchio adagio per cui le vie dell’inferno sono pieni lastricate di buone intenzioni.
Cosa intendo dire? Che gli amici di Nadir volevano fare una guida per spiegare alla comunità delle persone con HIV che gli si prospetta una lunga vita davanti e che quindi devono preoccuparsi di invecchiare al meglio; il lettore medio (temo non soltanto tu) ha capito che la propria vecchiaia è spacciata.
Non è così.
Vorrei partire dal fondo: mi sono letto i vari consigli dati e i vari rischi evidenziati e mi sono annoiato, questo sì mortalmente; ho riconosciuto gli stessi noiosi consigli che da circa trent’anni leggo in tutti i materiali di divulgazione verso la popolazione.
Che si tratti di combattere i tumori, l’osteoporosi, le malattie cardiovascolari o di promuovere l’invecchiamento in salute, alla fine la ricetta è sempre quella: vivere bene, cercando di evitare lo stress, mangiando in maniera salutare, facendo leggero ma costante esercizio fisico e cercando di restare attivi e pieni di stimoli.
Facendo un passo indietro, osserverai che rischi sono anche essi gli stessi che affrontano tutte le persone, con, forse, un maggiore rischio di fragilità, ossia di affaticamento generale, legato da quel che comprendo a una bassa conta dei CD4, ossia a una situazione nella quale probabilmente la terapia non funziona benissimo.
Non è che ci sia molto da dire: da qualche parte un prezzo va pagato, la strategia è sempre la solita ossia cercare di curare se stessi, approfittare del fatto che siamo soggetti a molte più attenzioni rispetto alla popolazione generale e quindi trarre dai nostri esami tutte le più utili indicazioni per stare bene.
C’è poi il problema del rischio dei tumori, e pure qui però appare evidente che esiste un elemento sociologico – se così lo possiamo chiamare – in questo rischio: come pudicamente il fascicolo ricorda, la tendenza a “darci dentro” in maniera meno prudente rispetto alla popolazione generale è innegabile nella popolazione sieropositiva.
Diciamocela tutta: se la nostra comunità non fosse composta prevalentemente di maschietti sempre infoiati forse non saremo qui a chiacchierare così amabilmente, inoltre è innegabile che chi è stato contagiato spesso tende a lasciarsi un po’ andare, dal punto di vista sessuale, accettando quindi nuovi rischi che non sono quelli relativi all’HIV ma quelli legati alle altre malattie trasmissibili che spesso possono avere ricadute anche nel rischio di tumori.
Qual è la morale di quel fascicoletto?
È abbastanza semplice: diventerai vecchio, e invecchiando affronterai tutte le malattie della vecchiaia; alcune potrebbero riguardarti in maniera più lieve proprio perché inizi a controllarti prima altre forse potrebbero essere più significative.
Senza spavento, senza leggerezza, bisogna pensare che la vecchiaia si costruisce in gioventù: più a lungo resterai nel tuo peso forma, senza stranezze metaboliche, cercando di occuparti del tuo benessere, più a lungo, con molta probabilità anche la tua vecchiaia sarà sana.
Poi, nessuno di noi conosce il proprio domani: una mattina ci siamo tutti alzati, pensando che sarebbe stata una giornata come le altre e invece un una riga su un referto ci ha cambiato la vita… «si sta come d’autunno sugli alberi le foglie».
Purtroppo per me è un mondo nuovo e “spaventoso” da maledetto ipocondriaco quale sono e da maledetto esteta…ho terrore di tutto e mi ci rivedo in ciò che dici quando parli del fatto che ci lasciamo andare esponendoci ad altri rischi.
Nel mio caso partivo già da una lievissima ipertensione che (non so se a causa del farmaco, il biktarvy) e’ pressoché aumentata in maniera esponenziale tale da farmi fare una urgente visita cardiologica (che ancora non sono riuscito a ottenere se non prima di febbraio), creatinina aumentata e il terrore dell’EBV che si è risvegliato…
Quando parli delle MST come causa di maggiore esposizione ai tumori cosa intendi?
Re: Rimedi e integratori per invecchiamento precoce con hiv
dammi qualche minuto... 

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Re: Rimedi e integratori per invecchiamento precoce con hiv
Allora, partiamo dagli inizi: è inevitabile che agli inizi si voglia “fare qualcosa”.
Io ci ho provato, tra i 17 e i 16 anni fa a combattere l’infiammazione e a far crescere i CD4 con la papaya.
Il risultato è stato questo: ho speso circa 150 € di quegli anni, per due scatole di papaya… e i miei CD4 hanno tranquillamente continuato a scendere.
A quel punto, quando la mia dottoressa mi ha detto “io inizierei la terapia, lei che vuole fare?” ho iniziato la terapia e i miei CD4 hanno ripreso a crescere.
Ti ripeto, questa è una fase nella quale siamo passati tutti, col tempo ci si accorge del fatto che noi siamo quasi inutili nel controllo della malattia, la sola cosa che ci è chiesta di fare è di non fare stronzate e di prendere la nostra pastiglia, fatto quello tutto di solito va col pilota automatico.
Si tratta di una conoscenza che si acquisisce col tempo, è normale che tu in questa fase sia a un’altra tappa del percorso. Col tempo, appunto, acquisirai la tranquillità che il trattamento riesce a darti.
Quanto al rapporto tra infezioni da MST e altre malattie, pensa al papilloma virus (HPV), e alla possibilità che alcuni suoi ceppi provino forme tumorali, pensa all’epatite e ai danni che produce sul fegato, le altre infezioni sessuali credo che si limitino a rompere i coglioni… questi rischi però non ce li abbiamo mica solo noi: chiunque faccia sesso rischia queste cose a prescindere dal nostro simpatico compagno di strada, che a questo punto è forse la seccatura minore…
Guarda, lo so che sembro un po’ superficiale, ma non posso ripeterti quello che da troppi anni continuo a ripetere: ti devi dare tempo per digerire questo elefante, trovargli un angolo in casa e continuare la tua vita. Ti dico solo che quel momento arriverà in maniera quasi causale anche per te e te ne accorgerai da solo dal fatto che la tua vita riprenderà a essere rovinata dalle rotture di coglioni di tutti i giorni, che sono peggio, molto peggio dell’appuntamento quotidiano con la nostra pastiglia.
Io ci ho provato, tra i 17 e i 16 anni fa a combattere l’infiammazione e a far crescere i CD4 con la papaya.
Il risultato è stato questo: ho speso circa 150 € di quegli anni, per due scatole di papaya… e i miei CD4 hanno tranquillamente continuato a scendere.
A quel punto, quando la mia dottoressa mi ha detto “io inizierei la terapia, lei che vuole fare?” ho iniziato la terapia e i miei CD4 hanno ripreso a crescere.
Ti ripeto, questa è una fase nella quale siamo passati tutti, col tempo ci si accorge del fatto che noi siamo quasi inutili nel controllo della malattia, la sola cosa che ci è chiesta di fare è di non fare stronzate e di prendere la nostra pastiglia, fatto quello tutto di solito va col pilota automatico.
Si tratta di una conoscenza che si acquisisce col tempo, è normale che tu in questa fase sia a un’altra tappa del percorso. Col tempo, appunto, acquisirai la tranquillità che il trattamento riesce a darti.
Quanto al rapporto tra infezioni da MST e altre malattie, pensa al papilloma virus (HPV), e alla possibilità che alcuni suoi ceppi provino forme tumorali, pensa all’epatite e ai danni che produce sul fegato, le altre infezioni sessuali credo che si limitino a rompere i coglioni… questi rischi però non ce li abbiamo mica solo noi: chiunque faccia sesso rischia queste cose a prescindere dal nostro simpatico compagno di strada, che a questo punto è forse la seccatura minore…
Guarda, lo so che sembro un po’ superficiale, ma non posso ripeterti quello che da troppi anni continuo a ripetere: ti devi dare tempo per digerire questo elefante, trovargli un angolo in casa e continuare la tua vita. Ti dico solo che quel momento arriverà in maniera quasi causale anche per te e te ne accorgerai da solo dal fatto che la tua vita riprenderà a essere rovinata dalle rotture di coglioni di tutti i giorni, che sono peggio, molto peggio dell’appuntamento quotidiano con la nostra pastiglia.
HIVforum ha bisogno anche di te!
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se vuoi offrire le tue conoscenze tecniche o linguistiche (c'è tanto da tradurre) o sostenere i costi per mantenere e sviluppare HIVforum, contatta con un PM stealthy e uffa2, oppure scrivi a staff@hivforum.info
Re: Rimedi e integratori per invecchiamento precoce con hiv
Non ho mai pensato di non fare la terapia, l’ho iniziata nell’immediato, non ho mai avuto alcun dubbio: e’ quel “ci viene solo richiesto di badare a noi stessi e vivere in salute” che ora mi disturba…oltre al fatto che devo sistemare l’elegante, hai ben ragione.uffa2 ha scritto: ↑martedì 26 novembre 2024, 19:20Allora, partiamo dagli inizi: è inevitabile che agli inizi si voglia “fare qualcosa”.
Io ci ho provato, tra i 17 e i 16 anni fa a combattere l’infiammazione e a far crescere i CD4 con la papaya.
Il risultato è stato questo: ho speso circa 150 € di quegli anni, per due scatole di papaya… e i miei CD4 hanno tranquillamente continuato a scendere.
A quel punto, quando la mia dottoressa mi ha detto “io inizierei la terapia, lei che vuole fare?” ho iniziato la terapia e i miei CD4 hanno ripreso a crescere.
Ti ripeto, questa è una fase nella quale siamo passati tutti, col tempo ci si accorge del fatto che noi siamo quasi inutili nel controllo della malattia, la sola cosa che ci è chiesta di fare è di non fare stronzate e di prendere la nostra pastiglia, fatto quello tutto di solito va col pilota automatico.
Si tratta di una conoscenza che si acquisisce col tempo, è normale che tu in questa fase sia a un’altra tappa del percorso. Col tempo, appunto, acquisirai la tranquillità che il trattamento riesce a darti.
Quanto al rapporto tra infezioni da MST e altre malattie, pensa al papilloma virus (HPV), e alla possibilità che alcuni suoi ceppi provino forme tumorali, pensa all’epatite e ai danni che produce sul fegato, le altre infezioni sessuali credo che si limitino a rompere i coglioni… questi rischi però non ce li abbiamo mica solo noi: chiunque faccia sesso rischia queste cose a prescindere dal nostro simpatico compagno di strada, che a questo punto è forse la seccatura minore…
Guarda, lo so che sembro un po’ superficiale, ma non posso ripeterti quello che da troppi anni continuo a ripetere: ti devi dare tempo per digerire questo elefante, trovargli un angolo in casa e continuare la tua vita. Ti dico solo che quel momento arriverà in maniera quasi causale anche per te e te ne accorgerai da solo dal fatto che la tua vita riprenderà a essere rovinata dalle rotture di coglioni di tutti i giorni, che sono peggio, molto peggio dell’appuntamento quotidiano con la nostra pastiglia.
Grazie per le tue parole e per la pazienza che da anni impegni per rispondere a tutti i “nuovi”.
E’ l’unico forum dove scrivo, che leggo, e mi dispiace che non ci sia molto movimento ma ogni tanto lo creo io
