Le Long Acting le propongono ancora?

[Mandrake]

Ciao, riflettevo su una cosa sia leggendo il forum che "frequentando" il reparto.
Ma le iniettive bimestrali sbaglio o non vengono più proposte? Nel senso che fino all'anno scorso sembrava ci fosse un boom, anche a leggere sul forum. Da un po', invece, in reparto non me le hanno più proposte e sul forum si legge veramente poco.

C'è stato un rallentamento della spinta delle iniettive o è solo una mia impressione?

[dragon6]

A Lecce la facciamo tutti ormai, almeno chi sta con il mio infettivologo....ci sono dei pro e dei contro su questa terapia per quanto mi riguarda...i pro e che almeno nel mio caso all'hiv non ci penso mai, molto comoda, fai due punture e non ci pensi più per due mesi...i contro, e questo l'ho riscontrato un po' a tutti chiedendo in giro, e che una volta fatte le punture per tre/quattro giorni il sedere ti fa moooolto male

[uffa2]

diciamo che il panorama delle terapie per HIV è un po' come il mercato degli elettrodomestici: una volta che tutti hanno la lavatrice in casa, è scontato che le nuove vendite saranno solo legate a guasti, traslochi e obsolescenza.
fuor di metafora: le long acting hanno conquistato il loro pubblico, arrivati a questo punto però chi non è passato alle long acting prima probabilmente non ci passerà più e quindi non stai a proporre di nuovo un farmaco a un paziente al quale è stato sicuramente già proposto almeno un paio di volte...
al prossimo cambio di tecnologia (iniezioni semestrali, nuovo principio attivo o altro) ripartirà la giostra...

[_andrea_]

Infatti sto aspettando le iniezioni semestrali per cambiare modalità di somministrazione.......per adesso mi va bene il Dovato

[skydrake]

Me la ha proposta il mio infettivologo "ordinario" a marzo scorso e, in modo indipendente, la nuova (ennesima, diversa, ogni volta cambia) infettivologa alla clinica metabolica di Modena a giugno (mi ha aggiunto anche un nuovo test genetico per le resistenze a proposito).
Mostrerò con svogliatezza il referto del test e la sua relazione clinica al mio infettivologo ordinario alla visita di settembre, ma sono tutt'ora convinto che aspetterò le iniezioni semestrali, per quelle bimestrali non ne vale la pena.

La terapia orale attuale dovrò assumerla ogni giorno, ma posso andare a ritirare le compresse per 2 mesi a botta quando mi pare, senza appuntamento, anche il sabato mattina.
Con la terapia iniettiva occorre prenotarsi con adeguato anticipo, occorre necessariamente un infermiere (non sono normali iniezioni intramuscolo come quelle del Voltaren, Muscoril o cortisone, che tengo in casa e che ho imparato a farmi da solo causa la mia ricorrente lombalgia) all'ora prestabilita, solo durante la settimana di mattina e non si può cambiare....

[Mandrake]

Me la ha proposta il mio infettivologo "ordinario" a marzo scorso e, in modo indipendente, la nuova (ennesima, diversa, ogni volta cambia) infettivologa alla clinica metabolica di Modena a giugno (mi ha aggiunto anche un nuovo test genetico per le resistenze a proposito).

A Modena fanno questo test genetico: lo fanno anche altrove? Io non vado da 2 anni a Modena e alla diagnosi non ho avuto le resistenze. Potrei farle a modena?

[skydrake]

Me la ha proposta il mio infettivologo "ordinario" a marzo scorso e, in modo indipendente, la nuova (ennesima, diversa, ogni volta cambia) infettivologa alla clinica metabolica di Modena a giugno (mi ha aggiunto anche un nuovo test genetico per le resistenze a proposito).

A Modena fanno questo test genetico: lo fanno anche altrove? Io non vado da 2 anni a Modena e alla diagnosi non ho avuto le resistenze. Potrei farle a modena?

Si a Modena, SOLO SE l'infettivologo di turno ritiene opportuno valutare il cambio terapia.

Altrove non so, anche se ho avuto la sensazione che in molte parti d'Italia c'è più superficialità o meglio, maggiore carenza nei laboratori analisi (per quelli in terapia e quindi con viremie prossime allo zero non si può fare il test genotipico sull'RNA virale, occorre il test genotipico sul DNA virale integrato, a volte nel DNA dei macrofagi, altre in cellule dotate del recettore CCR5 più persistenti, ma più rare e difficili da prelevare in quantità sufficiente).