Coppie sieridiscordanti: fatevi avanti per favore !

La condizione di sieropositività, la malattia da HIV e relativi problemi, di salute e no.
Mangaaa
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Re: Coppie sieridiscordanti: fatevi avanti per favore !

Messaggio da Mangaaa » domenica 4 dicembre 2022, 20:34

AzzurraEdukinky ha scritto:
martedì 29 novembre 2022, 7:55
Il fatto è che, di base, TUTTI abbiamo paura di essere rifiutati. Per mille motivi, non serve l’HIV per questo. Veniamo rifiutati per aspetti fisici, emotivi, intellettuali, per il nostro passato o il nostro presente.
Ma la paura del rifiuto, seppur assolutamente condivisibile, non deve essere il motivo per non prendersi la responsabilità di sé stessi e per non mettere l’altro in condizioni di scegliere. Questo, ribadisco, è lo stesso discorso che farei per qualsiasi altra informazione rilevante: è questione di consenso, devo poter essere libera di dire “questa cosa per me è troppo”, QUALSIASI cosa sia. Parlo ovviamente di informazioni rilevanti, non di che squadra sei. E siccome l’HIV è un’informazione rilevante, che modifica (non nel mio caso, ma può farlo in altri) il consenso, sono dell’idea che mettere l’altro davanti al fatto compiuto (quando si ha già una relazione) sia un comportamento discutibile. Comprensibile sì, giustificabile no. Esattamente come quelli che ti dicono che sono single e poi hanno moglie e tre figli. Ti dicono che sono soli per aumentare le possibilità che tu non rifiuti a priori, ma questa è una manipolazione, e la manipolazione non è una buona base per una relazione d’amore.
È importante smettere di percepire l’ammalarsi come una colpa, una lettera scarlatta da nascondere, altrimenti lo stigma non lo abbatteremo mai.

Incommentabile ovviamente l’ex della tua partner, lì non si tratta di rifiutare una relazione, quanto di essere delle persone di scarso valore umano. Si può dire no senza comportarsi come una bestia: ma d’altro canto se vogliamo vedere le cose da un punto di vista positivo è molto meglio sapere subito con chi hai a che fare: la tua partner ci sarebbe voluta stare, con uno così? Perché il problema non è il rifiuto in questo caso, è la persona di m*rda che sei. E non è che siccome uno è sieropositivo, allora va bene anche una persona così. TUTTI meritiamo di poter scegliere sapendo chi abbiamo davanti, e questo a prescindere dallo stato sierologico.

Ma se una persona , undetectable tra L altro , ti ha pure protetto con preservativo e te lo dice dopo pochi mesi dopo aver capito che apparentemente non sei una psicopatica che magari lo sputtani pure, di che consenso parliamo ? Dai….
Non si può proprio paragonare questa situazione con chi ti dice che ha 3 figli dopo 4 mesi. Perché quella cosa di conseguenze ne ha eccome . L’HIV no…



Mar98
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Iscritto il: sabato 26 marzo 2022, 20:40

Re: Coppie sieridiscordanti: fatevi avanti per favore !

Messaggio da Mar98 » domenica 4 dicembre 2022, 20:54

Mangaaa ha scritto:
domenica 4 dicembre 2022, 20:34
AzzurraEdukinky ha scritto:
martedì 29 novembre 2022, 7:55
Il fatto è che, di base, TUTTI abbiamo paura di essere rifiutati. Per mille motivi, non serve l’HIV per questo. Veniamo rifiutati per aspetti fisici, emotivi, intellettuali, per il nostro passato o il nostro presente.
Ma la paura del rifiuto, seppur assolutamente condivisibile, non deve essere il motivo per non prendersi la responsabilità di sé stessi e per non mettere l’altro in condizioni di scegliere. Questo, ribadisco, è lo stesso discorso che farei per qualsiasi altra informazione rilevante: è questione di consenso, devo poter essere libera di dire “questa cosa per me è troppo”, QUALSIASI cosa sia. Parlo ovviamente di informazioni rilevanti, non di che squadra sei. E siccome l’HIV è un’informazione rilevante, che modifica (non nel mio caso, ma può farlo in altri) il consenso, sono dell’idea che mettere l’altro davanti al fatto compiuto (quando si ha già una relazione) sia un comportamento discutibile. Comprensibile sì, giustificabile no. Esattamente come quelli che ti dicono che sono single e poi hanno moglie e tre figli. Ti dicono che sono soli per aumentare le possibilità che tu non rifiuti a priori, ma questa è una manipolazione, e la manipolazione non è una buona base per una relazione d’amore.
È importante smettere di percepire l’ammalarsi come una colpa, una lettera scarlatta da nascondere, altrimenti lo stigma non lo abbatteremo mai.

Incommentabile ovviamente l’ex della tua partner, lì non si tratta di rifiutare una relazione, quanto di essere delle persone di scarso valore umano. Si può dire no senza comportarsi come una bestia: ma d’altro canto se vogliamo vedere le cose da un punto di vista positivo è molto meglio sapere subito con chi hai a che fare: la tua partner ci sarebbe voluta stare, con uno così? Perché il problema non è il rifiuto in questo caso, è la persona di m*rda che sei. E non è che siccome uno è sieropositivo, allora va bene anche una persona così. TUTTI meritiamo di poter scegliere sapendo chi abbiamo davanti, e questo a prescindere dallo stato sierologico.

Ma se una persona , undetectable tra L altro , ti ha pure protetto con preservativo e te lo dice dopo pochi mesi dopo aver capito che apparentemente non sei una psicopatica che magari lo sputtani pure, di che consenso parliamo ? Dai….
Non si può proprio paragonare questa situazione con chi ti dice che ha 3 figli dopo 4 mesi. Perché quella cosa di conseguenze ne ha eccome . L’HIV no…
Pure secondo me ha più implicazioni nascondere l'avere un'altra famiglia rispetto all'hiv...che poi dico, si sta trattando di persone in terapia e la legge parla chiaro: non c'è obbligo di dirlo se si è irrilevabili. Che poi si dica perché se la relazione è solida e c'è una certa intimità ci si inizia a fidare del partner e si vuole essere se stessi e permettere che quella persona scelga "tutto il pacchetto" lo trovo pure giusto e penso pure che, a seconda di chi si ha davanti, dirlo "tardi" potrebbe compromettere di più la cosa però si sta trattando di una cosa appartenente a una sfera molto privata e quindi il diritto di dirlo quando ci si sente pronti (e lo dico da negativo) secondo me è inviolabile. Pretendere che quella persona si presenti con "ciao sono Tizio/a e ho l'Hiv a primo appuntamento o addirittura prima di vedersi" a mio avviso non fa altro che alimentare lo stigma e costringere quella persona quasi a identificarsi come un virus...

Poi questo discorso vale per persone in terapia e con viremia irrilevabile, se non ti curi (o ti curi ma non sei ancora irrilevabile) o si usa il preservativo e se si rompe (come successo a me e la mia ragazza) si tutela l'altro oppure è criminalità...ma quella è tutta un'altra situazione



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