Da descovy tivocay a dovato?

La condizione di sieropositività, la malattia da HIV e relativi problemi, di salute e no.
skydrake
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Re: Da descovy tivocay a dovato?

Messaggio da skydrake » martedì 4 maggio 2021, 17:51

simone85rm ha scritto:
venerdì 26 febbraio 2021, 12:21
Comincio da circa 12giorni , finisco descovy tivicay ancora. Sogno di nn aver problemi e stsre meglio... Boh.

Chiedo @uffa2 magari più informati: ma perché dovato e nn juluca?
Juluca è 50 mg e 25 tot 75mg di pasticca
Dovato è 50mg e 300mg tot 350mg ...
Più mg più pensatezza? Lamividina del dovato non è un vecchio principio attivo e quindi con effetti collaterali più intossicanti oer il corpo e possibili? Dopo la nausea del kaketra o dolori di isentress non ho avuto più troppi casini...ah si... Triumeq mi intontiva ma solo monopillola i singoli principi attivi no, ognuno risponde a suo modo è vero proprio. Spiace nn faccio ancora la terapia iniettiva e con sto cambio chissà se e quando potrei farla.
Innanzitutto in farmacologia la quantità non ha nulla a che fare con l'efficacia terapeutica. Ci sono sostanze per le quali basta assumere pochi microgrammi, per altre occorre assumere nell'ordine dei grammi. Tra gli antiretrovirali potrei farti il confronto tra il Dolutegravir (pillole microscopiche) e il Darunavir (pasticconi enormi) eppure in fatto di effetti collaterali psicotropi il primo è molto più impattante del secondo.

Poi, la Lamivudina, per quanto vecchia, è un'eccezione, si è mostrata altamente efficace (forse l'unica tra i farmaci approvati attorno al 1996), con un simpatico effetto collaterale:
http://www.healthdesk.it/ricerca/farmac ... r-non-solo

Rimane pur sempre della classe degli inibitori nucleosidici della trascrittasi inversa (cioè produce parecchi radicali liberi, sebbene una piccolissima frazione rispetto all'AZT o al TDF), ma è il migliore di quella classe.
I radicali liberi si possono combattere con una dieta ricca di frutta e verdura fresca.
Con tale classe, è importante non fumare (il fumo è un'altra significativa fonte di radicali liberi).
In fatto di effetti collaterali come nausea e similari, la Lamivudina è tra le più tollerate della sua classe (ed estremamente più tollerata del Triumeq e del Kaletra che hai citato e che infatti sempre meno gente usa).



giovane888
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Re: Da descovy tivocay a dovato?

Messaggio da giovane888 » martedì 4 maggio 2021, 20:13

skydrake ha scritto:
martedì 4 maggio 2021, 17:51
simone85rm ha scritto:
venerdì 26 febbraio 2021, 12:21
Comincio da circa 12giorni , finisco descovy tivicay ancora. Sogno di nn aver problemi e stsre meglio... Boh.

Chiedo @uffa2 magari più informati: ma perché dovato e nn juluca?
Juluca è 50 mg e 25 tot 75mg di pasticca
Dovato è 50mg e 300mg tot 350mg ...
Più mg più pensatezza? Lamividina del dovato non è un vecchio principio attivo e quindi con effetti collaterali più intossicanti oer il corpo e possibili? Dopo la nausea del kaketra o dolori di isentress non ho avuto più troppi casini...ah si... Triumeq mi intontiva ma solo monopillola i singoli principi attivi no, ognuno risponde a suo modo è vero proprio. Spiace nn faccio ancora la terapia iniettiva e con sto cambio chissà se e quando potrei farla.
Innanzitutto in farmacologia la quantità non ha nulla a che fare con l'efficacia terapeutica. Ci sono sostanze per le quali basta assumere pochi microgrammi, per altre occorre assumere nell'ordine dei grammi. Tra gli antiretrovirali potrei farti il confronto tra il Dolutegravir (pillole microscopiche) e il Darunavir (pasticconi enormi) eppure in fatto di effetti collaterali psicotropi il primo è molto più impattante del secondo.

Poi, la Lamivudina, per quanto vecchia, è un'eccezione, si è mostrata altamente efficace (forse l'unica tra i farmaci approvati attorno al 1996), con un simpatico effetto collaterale:
http://www.healthdesk.it/ricerca/farmac ... r-non-solo

Rimane pur sempre della classe degli inibitori nucleosidici della trascrittasi inversa (cioè produce parecchi radicali liberi, sebbene una piccolissima frazione rispetto all'AZT o al TDF), ma è il migliore di quella classe.
I radicali liberi si possono combattere con una dieta ricca di frutta e verdura fresca.
Con tale classe, è importante non fumare (il fumo è un'altra significativa fonte di radicali liberi).
In fatto di effetti collaterali come nausea e similari, la Lamivudina è tra le più tollerate della sua classe (ed estremamente più tollerata del Triumeq e del Kaletra che hai citato e che infatti sempre meno gente usa).
Come si fanno a distinguere e come si classificano le classi di farmaci. Ovvero, come fai a dire che c'è una classe che produce più radicali liberi e quale è la classe che ne genera di meno? non sempre i farmaci più nuovi producono sempre meno radicali liberi?


Hai qualche link da girare? Esiste una mappa, un qualcosa che spiega per classe di farmaci i principali effetti collaterali preponderanti (Ad ora so che il taf dà più problemi renali e ossei, il bictegravir dà più problemi mentali) per tutti gli altri farmaci non conosco bene. Quando si leggono i bugiardini spesso non si capisce la differenza visto che spesso gli effetti collaterali sono simili.

Questa parte ancora non l'ho compresa, se hai qualche link da girare, sarei interessatio



skydrake
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Re: Da descovy tivocay a dovato?

Messaggio da skydrake » martedì 4 maggio 2021, 20:48

Se vuoi giusto vedere una tabella con una spiegazione terra-terra ci sarebbe questa:
https://www.nurse24.it/infermiere/farma ... erapy.html

Ma appena si approfondisce un pochino la cosa si complica:
https://core.ac.uk/download/pdf/14699667.pdf

Anche perché si da per scontato un bagaglio di conoscenze che si acquisisce con anni di studi in medicina.

Riguardo agli effetti collaterali, ho una dozzina di anni di esperienze su questo forum di utenti che si lamentano e di studi post commercializzazione che venivano fuori, magari su antiretrovirali che ho visto le fasi finali delle loro sperimentazioni, della loro presentazione trionfale (es. il Dolutegravir era stato salutato come l'antiretrovirale senza effetti collaterali, come anche il Bictegravir, ma prima ancora tutti volevano il Sustiva, poi non lo voleva più nessuno, poi tutti volevano il Truvada e sono stato criticato quando ho fatto osservare il suo effetto sulle ossa, ora non lo vuole più nessuno, poi tutti volevano il Triumeq e sono pure stato attaccato su questo forum quando ho tirato fuori il primo studio che sottolineava che i suoi effetti psicotropi erano più seri di quanto emerso in fase III, ora non lo vuole più nessuno).

Riguardo alla produzione degli radicali liberi, ho una serie disordinata di link a studi scientifici vari. Mi ero iniziato a interessare poco meno di 10 anni fa:
viewtopic.php?f=2&t=1296

Anche perché usavo il Tenofovir Dixoprofil Fumarato, uno dei peggiori in fatto di produzione di radicali liberi (ovviamente dopo l'AZT, anch'esso un NRTI):
viewtopic.php?f=4&t=2063&p=29214&hilit= ... nto#p29214

Ma poi ho risolto drasticamente il problema: ho cambiato antiretrovirale, smettendo di prendere il Tenofovir Dixoprofil Fumarato.

Tra l'altro nel studio scientifico all'ultimo link si cerca di quantificare l'effetto misurando l'attività della telomerase micromoli.
Non solo. Nel mio commento iniziale in italiano di 9 anni fa, leggendolo adesso, mi rendo conto che c'è un errore madornale che qualunque medico (io sono dottore, ma non in medicina) capisce che non ho studiato medicina. Allora avevo giusto qualche rudimento in materia (che, se vuoi leggere gli articoli di Dora su questo forum, devi approfondire).
Vediamo se trovate l'errore nel mio commento introduttivo di allora e magari scrivetemelo via PM (nel corso degli anni ho notato che ci sono alcuni studenti in medicina, medici e infermieri in questo forum, che di solito stanno zitti zitti ed evitano di dichiarare quel che sono).



giovane888
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Re: Da descovy tivocay a dovato?

Messaggio da giovane888 » martedì 4 maggio 2021, 22:52

Grazie anche perché è praticamente un anno che ho letto centinaia tra pubblicazioni, libri, linee guida, siti internet, fondazioni, ricerca. Comprendere quello che mi stava accadendo, avere la realtà della ricerca, avere la consapevolezza che la cura è un qualcosa di estremamente difficile, perché soffrivo di dolori a cui non sapevo dare un nome, mi ha aiutato molto a sapere cosa mi stava accadendo.

È una specie di autoprotezione quello di informarsi: cercare di prendere consapevolezza di un nemico invisibile ma che è terribilmente concreto. Uno cerca di condurre una vita sana e tranquilla e viene investito, anzi travolto, da un insolito destino.

È terapeutico, ed anche utile sapere quali mosse fare per andare avanti e come risolvere certe situazioni. Serve a distrarsi quando spesso il dolore si faceva e diventa insopportabile. Può essere d'aiuto decifrare tutti quei fogli e capire cosa fare.

Non voglio stare tutto il tempo ad analizzare le ricerche e come procedono le varie fasi cliniche. Vorrei staccare appena inizieranno diradarsi questi incontri ravvicinati, questa pandemia e non sentire e leggere di questi argomenti di rado. Però so che adesso serve.

Per gli effetti collaterali, sono d'accordo con te, anche perché le impressioni personali hanno tanti troppi fattori. Io sto soffrendo molto il biktarvy, soprattutto per gli effetti depressivi, suicidari, importante aumento di peso, eccetera eccetera. Fra 10 anni, il biktarvy sarà il vecchio "Triumeq". Sicuramente ci sono dei miglioramenti, ma spesso ci sono effetti collaterali sconosciuti o nuovi, che prima non si conoscevano e poi nella fase post commercializzazione emergono. È complicato.

Comunque volevo chiederti, anche se qui stiamo andando off topic da un bel po', se hai rifatto il test dello stress ossidativo e se lo ritieni giusto farlo per avere un'idea dei propri valori. Vedrò se esistono altri post, ma lo ritengo un importante valore da tenere sott'occhio (anche se poi gli infettivologi non faranno mai, ma forse basta solo chiedere)



uffa2
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Re: Da descovy tivocay a dovato?

Messaggio da uffa2 » mercoledì 5 maggio 2021, 9:24

simone85rm ha scritto:
venerdì 26 febbraio 2021, 12:21
Chiedo @uffa2 magari più informati: ma perché dovato e nn juluca?
La risposta? boh! quando l'infettivologa del tempo mi propose di lasciare Odefsey per qualcosa di più facile da gestire (Eviplera e Odefsey erano dei gran farmaci, con la piccola seccatura del prenderli a stomaco pieno e con la variante personale della frequente necessità di prendere un inibitore di pompa protonica), gli dissi "Juluca?" e lei mi guardò come si fa con uno sfigato, per poi annunciarmi che "nooo" si sarebbe trattato di Dovato. Siccome "l'uno o l'altro per me pari sono" purché facciano il loro lavoro e non mi infastidiscano ho lasciato la dottoressa ai suoi entusiasmi e, come ho già detto, vado avanti oramai credo da un paio d'anni nella noia più assoluta...
skydrake ha scritto:
martedì 4 maggio 2021, 17:51
Poi, la Lamivudina, per quanto vecchia, è un'eccezione, si è mostrata altamente efficace (forse l'unica tra i farmaci approvati attorno al 1996), con un simpatico effetto collaterale:
http://www.healthdesk.it/ricerca/farmac ... r-non-solo
Sky, sono tutte balle: io sono sempre più rincoglionito, la lamivudina non funziona :-D


HIVforum ha bisogno anche di te!
se vuoi offrire le tue conoscenze tecniche o linguistiche (c'è tanto da tradurre) o sostenere i costi per mantenere e sviluppare HIVforum, contatta con un PM stealthy e uffa2, oppure scrivi a staff@hivforum.info

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Re: Da descovy tivocay a dovato?

Messaggio da Dodi75 » mercoledì 5 maggio 2021, 11:57

uffa2 ha scritto:
mercoledì 5 maggio 2021, 9:24
simone85rm ha scritto:
venerdì 26 febbraio 2021, 12:21
Chiedo @uffa2 magari più informati: ma perché dovato e nn juluca?
La risposta? boh! quando l'infettivologa del tempo mi propose di lasciare Odefsey per qualcosa di più facile da gestire (Eviplera e Odefsey erano dei gran farmaci, con la piccola seccatura del prenderli a stomaco pieno e con la variante personale della frequente necessità di prendere un inibitore di pompa protonica), gli dissi "Juluca?" e lei mi guardò come si fa con uno sfigato, per poi annunciarmi che "nooo" si sarebbe trattato di Dovato. Siccome "l'uno o l'altro per me pari sono" purché facciano il loro lavoro e non mi infastidiscano ho lasciato la dottoressa ai suoi entusiasmi e, come ho già detto, vado avanti oramai credo da un paio d'anni nella noia più assoluta...
Ciao, io uso Juluca, ben tollerato, unica pecca va assunto con un pasto.
Presumo si preferisca il Dovato a Juluca, perché quest'ultimo ha delle controindicazioni e interazioni molto importanti con i farmaci degli inibitori di pompa protonica o i farmaci che agiscono sul recettore H2 (tipo ranitidina).
Il dolutegravir che è presente in entrambi, ha due pecche principali: aiuta a mettere la pancia, si @uffa2 è lui la causa dell'ingrassare :D, da un po' di insonnia, ma il tutto gestibile senza troppi sbattimenti.



skydrake
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Re: Da descovy tivocay a dovato?

Messaggio da skydrake » mercoledì 5 maggio 2021, 13:10

giovane88 ha scritto:
martedì 4 maggio 2021, 22:52
Grazie anche perché è praticamente un anno che ho letto centinaia tra pubblicazioni, libri, linee guida, siti internet, fondazioni, ricerca. Comprendere quello che mi stava accadendo, avere la realtà della ricerca, avere la consapevolezza che la cura è un qualcosa di estremamente difficile, perché soffrivo di dolori a cui non sapevo dare un nome, mi ha aiutato molto a sapere cosa mi stava accadendo.

È una specie di autoprotezione quello di informarsi: cercare di prendere consapevolezza di un nemico invisibile ma che è terribilmente concreto. Uno cerca di condurre una vita sana e tranquilla e viene investito, anzi travolto, da un insolito destino.

È terapeutico, ed anche utile sapere quali mosse fare per andare avanti e come risolvere certe situazioni. Serve a distrarsi quando spesso il dolore si faceva e diventa insopportabile. Può essere d'aiuto decifrare tutti quei fogli e capire cosa fare.

Non voglio stare tutto il tempo ad analizzare le ricerche e come procedono le varie fasi cliniche. Vorrei staccare appena inizieranno diradarsi questi incontri ravvicinati, questa pandemia e non sentire e leggere di questi argomenti di rado. Però so che adesso serve.

Per gli effetti collaterali, sono d'accordo con te, anche perché le impressioni personali hanno tanti troppi fattori. Io sto soffrendo molto il biktarvy, soprattutto per gli effetti depressivi, suicidari, importante aumento di peso, eccetera eccetera. Fra 10 anni, il biktarvy sarà il vecchio "Triumeq". Sicuramente ci sono dei miglioramenti, ma spesso ci sono effetti collaterali sconosciuti o nuovi, che prima non si conoscevano e poi nella fase post commercializzazione emergono. È complicato.

Comunque volevo chiederti, anche se qui stiamo andando off topic da un bel po', se hai rifatto il test dello stress ossidativo e se lo ritieni giusto farlo per avere un'idea dei propri valori. Vedrò se esistono altri post, ma lo ritengo un importante valore da tenere sott'occhio (anche se poi gli infettivologi non faranno mai, ma forse basta solo chiedere)
Ti sconsiglio di misurarti i metaboliti attivi dell'ossigeno per 4 motivi:
1) È un esame non standardizzato, può cambiare da laboratorio a laboratorio
2) Variano molto durante la giornata. Come altri valori (cortisolo, glicemia, testosterone ecc.), per fare confronti attendibili andrebbero misurati sempre alla stessa ora, sempre a digiuno o sempre alla stessa distanza dai pasti, alla stessa ora e possibilmente ripetuti e fatta una media (come fanno negli atleti professionisti). Quel thread nel 2012 lo avevo aperto appunto perché avevo difficoltà ad interpretare i valori
3) a fine strettamente terapeutico-ambulatoriale non serve a nulla: c'è a priori la raccomandazione di non fumare e mangiare molta frutta e verdura fresca, quindi se te li trovano troppo elevati, che cambierebbe?
4) In quel thread avevo pubblicato una scansione (di un libro) con un grafico che faceva vedere i livelli dei metaboliti attivi dell'ossigeno (ora, dopo 9 anni l'immagine su ImageShackUS è offline). Il record lo spettava alla, mi pare Dianosina, poi all'AZT-Zivoludina. Non c'erano antiretrovirali moderni, eccetto il Tenofovir Dixoprofil Fumarato (che comunque ha ormai più di una quindicina di anni) e che allora prendevo. Andando a memoria la Lamivudina aveva una produzione di metaboliti attivi grosso modo equivalente a alcune sigarette al giorno (non ricordo bene 4-5 sigarette al giorno?) ma il TDF qualcosa come 2 pacchetti e mezzo al giorno. Non è che gli altri antiretrovirali non NRTI ne siano esenti, un po' tutti producono un po' di metaboliti attivi dell'ossigeno, l'organismo però ha un potenziale biologico antiossidante con il quale riesce a smaltirli, purché non lo sovraccarichi fumando troppe sigarette al giorno.
Ultima modifica di skydrake il mercoledì 5 maggio 2021, 15:53, modificato 1 volta in totale.



skydrake
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Re: Da descovy tivocay a dovato?

Messaggio da skydrake » mercoledì 5 maggio 2021, 13:16

uffa2 ha scritto:
mercoledì 5 maggio 2021, 9:24
simone85rm ha scritto:
venerdì 26 febbraio 2021, 12:21
Chiedo @uffa2 magari più informati: ma perché dovato e nn juluca?
La risposta? boh! quando l'infettivologa del tempo mi propose di lasciare Odefsey per qualcosa di più facile da gestire (Eviplera e Odefsey erano dei gran farmaci, con la piccola seccatura del prenderli a stomaco pieno e con la variante personale della frequente necessità di prendere un inibitore di pompa protonica), gli dissi "Juluca?" e lei mi guardò come si fa con uno sfigato, per poi annunciarmi che "nooo" si sarebbe trattato di Dovato. Siccome "l'uno o l'altro per me pari sono" purché facciano il loro lavoro e non mi infastidiscano ho lasciato la dottoressa ai suoi entusiasmi e, come ho già detto, vado avanti oramai credo da un paio d'anni nella noia più assoluta...
skydrake ha scritto:
martedì 4 maggio 2021, 17:51
Poi, la Lamivudina, per quanto vecchia, è un'eccezione, si è mostrata altamente efficace (forse l'unica tra i farmaci approvati attorno al 1996), con un simpatico effetto collaterale:
http://www.healthdesk.it/ricerca/farmac ... r-non-solo
Sky, sono tutte balle: io sono sempre più rincoglionito, la lamivudina non funziona :-D
Non è che non ti ricordi che il problema per cui non ricordi più la roba è la carenza di vitamina B12?
Essere vegetariani ha un prezzo.
Ah sì, poi c'è la tua vita stressante (mi ricordo ancora quando mi hai dedicato 8 minuti di tempo alla stazione dei treni, tra un Frecciarossa e l'altro, perché non ti avevano nemmeno concesso di stare 1 minuto in più perché dovevi subito tornare la lavoro dalla trasferta), poi la vecchiaia. Mi sa che hanno calibrato il tuo supercarico di lavoro in modo che tu schiatti il giorno dopo la pensione....



Whenharrymetsally
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Re: Da descovy tivocay a dovato?

Messaggio da Whenharrymetsally » mercoledì 5 maggio 2021, 14:35

skydrake ha scritto:
mercoledì 5 maggio 2021, 13:10
giovane88 ha scritto:
martedì 4 maggio 2021, 22:52
Grazie anche perché è praticamente un anno che ho letto centinaia tra pubblicazioni, libri, linee guida, siti internet, fondazioni, ricerca. Comprendere quello che mi stava accadendo, avere la realtà della ricerca, avere la consapevolezza che la cura è un qualcosa di estremamente difficile, perché soffrivo di dolori a cui non sapevo dare un nome, mi ha aiutato molto a sapere cosa mi stava accadendo.

È una specie di autoprotezione quello di informarsi: cercare di prendere consapevolezza di un nemico invisibile ma che è terribilmente concreto. Uno cerca di condurre una vita sana e tranquilla e viene investito, anzi travolto, da un insolito destino.

È terapeutico, ed anche utile sapere quali mosse fare per andare avanti e come risolvere certe situazioni. Serve a distrarsi quando spesso il dolore si faceva e diventa insopportabile. Può essere d'aiuto decifrare tutti quei fogli e capire cosa fare.

Non voglio stare tutto il tempo ad analizzare le ricerche e come procedono le varie fasi cliniche. Vorrei staccare appena inizieranno diradarsi questi incontri ravvicinati, questa pandemia e non sentire e leggere di questi argomenti di rado. Però so che adesso serve.

Per gli effetti collaterali, sono d'accordo con te, anche perché le impressioni personali hanno tanti troppi fattori. Io sto soffrendo molto il biktarvy, soprattutto per gli effetti depressivi, suicidari, importante aumento di peso, eccetera eccetera. Fra 10 anni, il biktarvy sarà il vecchio "Triumeq". Sicuramente ci sono dei miglioramenti, ma spesso ci sono effetti collaterali sconosciuti o nuovi, che prima non si conoscevano e poi nella fase post commercializzazione emergono. È complicato.

Comunque volevo chiederti, anche se qui stiamo andando off topic da un bel po', se hai rifatto il test dello stress ossidativo e se lo ritieni giusto farlo per avere un'idea dei propri valori. Vedrò se esistono altri post, ma lo ritengo un importante valore da tenere sott'occhio (anche se poi gli infettivologi non faranno mai, ma forse basta solo chiedere)
Ti sconsiglio di misurarti i metaboliti attivi dell'ossigeno per 4 motivi:
1) È un esame non standardizzato, può cambiare da laboratorio a laboratorio
2) Variano molto durante la giornata. Come altri valori (cortisolo, glicemia, testosterone ecc.), per fare confronti attendibili andrebbero misurati sempre alla stessa ora, sempre a digiuno o sempre alla stessa distanza dai pasti, amore uguali e possibilmente ripetuti e fatta una media. Quel thread nel 2012 lo avevo aperto appunto perché avevo difficoltà ad interpretare i valori
3) a fine strettamente terapeutico-ambulatoriale non serve a nulla: c'è a priori la raccomandazione di non fumare e mangiare molta frutta e verdura fresca, quindi se te li trovano troppo elevati, che cambierebbe?
4) In quel thread avevo pubblicato una scansione (di un libro) con un grafico che faceva vedere i livelli dei metaboliti attivi dell'ossigeno (ora, dopo 9 anni l'immagine su ImageShackUS è offline). Il record lo spettava alla, mi pare Dianosina, poi all'AZT-Zivoludina. Non c'erano antiretrovirali moderni, eccetto il Tenofovir Dixoprofil Fumarato (che comunque ha ormai più di una quindicina di anni) e che allora prendevo. Andando a memoria la Lamivudina aveva una produzione di metaboliti attivi grosso modo equivalente a alcune sigarette al giorno (non ricordo bene 4-5 sigarette al giorno?) ma il TDF qualcosa come 2 pacchetti e mezzo al giorno. Non è che gli altri antiretrovirali non NRTI ne siano esenti, un po' tutti producono un po' di metaboliti attivi dell'ossigeno, l'organismo però ha un potenziale biologico antiossidante con il quale riesce a smaltirli, purché non lo sovraccarichi fumando troppe sigarette al giorno.
Ciao Sky, ci sono dati relativi al TAF in termini di metaboliti attivi all’ossigeno?



skydrake
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Re: Da descovy tivocay a dovato?

Messaggio da skydrake » mercoledì 5 maggio 2021, 15:49

Troppo recente, non ho dati (è da tempo che non faccio ricerche al proposito, non prendo più il TDF e non ho mai preso il TAF).

Spesso viene fuori la considerazione che il potenziale inibitorio istantaneo del TAF è di circa 5 o 10 volte (non ricordo) quello del TDF e che a dose giornaliera del TAF è circa un quinto/decimo del TDF. Tuttavia non me la sento di dire che il TAF sia un quinto/decimo meno dannoso del TDF: ricordo alcune considerazioni in uno dei thread a cura di Dora quando monitorava l'approvazione del TAF sul fatto che quest'ultimo ha una distribuzione intracellulare/extracellulare completamente differente rispetto al TDF. Il danno mitocondriale è tutto intracellulare, quindi l'analogia non si può fare.
Ultima modifica di skydrake il giovedì 6 maggio 2021, 13:02, modificato 2 volte in totale.



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