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Messaggio da uffa2 » domenica 26 febbraio 2012, 16:23

Credo che urga qualche spiegazione.
Anzitutto una spiegazione razionale.
I forum, in generale le comunità virtuali come le si voglia chiamare si basano non tanto sul “volontariato” quanto sulla casualità.
Volontariato è quello di chi la sera va in ambulanza. È organizzato come e più d’un lavoro, con turni, date in cui si assicura la propria disponibilità, corsi, gerarchie. Vale così in tutte le organizzazioni stabili. Qui invece si arriva, si posta quando se ne ha voglia, ci si limita a leggere, si sceglie cosa e dove postare, si scompare per mesi, si ritorna, e si ritrova tutto quanto com’era mesi prima, senza alcuna responsabilità verso il gruppo.
In una condizione del genere, qualunque forma “tradizionale” di determinazione della volontà è improponibile. È per questo che le comunità virtuali non hanno solitamente meccanismi di determinazione della volontà.
Dopo di che, però, in ciò che ho letto non sono riuscito a trovare un filo razionale continuo, ma tanti rivoli ognuno dei quali puntava per sé, facendomi venire il dubbio che più di una sensibilità e più di una motivazione fossero coinvolte, e che il tentativo di dare risposte razionali sarebbe stato nulla più che fallimentare.
E allora, siccome ho già abbastanza problemi di cui occuparmi, intendo dare una risposta che spero sia magari non soddisfacente, ma chiara. Dedico a questo forum almeno un’ora al giorno, tutti i giorni, anche quando non mi vedete per settimane, per garantire che funzioni, che i nuovi arrivati ricevano il benvenuto, che gli sia spiegato con cura chi siamo e cosa non siamo (negli ultimi due anni ogni nuovo iscritto ha ricevuto il manifesto del forum, lo stesso che è stato citato già da qualcuno), non ho voglia di dedicare ulteriore tempo a capire quello che non posso capire. Non intendo spiegare oggi quello che ho fatto e domani quello che non avrò fatto, e così via. Il forum “è mio” perché qualcuno deve metterci la carta di credito e perché le assemblee permanenti funzionano solo nella fantasia di chi non ha mai avuto l’obiettivo di ottenere un qualche risultato. Se però devo dirla tutta, l’idea che un forum sia “di qualcuno” mi fa soltanto sorridere. Il forum non vivrebbe senza la presenza e il lavoro di chi ci scrive e partecipa. Questo non ci trasforma in un’associazione, né in altro ente rappresentativo: siamo un forum e basta, chi non è soddisfatto se ne faccia una ragione, non ci sono altre spiegazioni possibili: altre realtà sono diverse perché nascono in maniera diversa.
La regola qui è semplicissima, una regola che ho appreso qualche decennio fa in altra organizzazione, quella sì di volontari, e ben più organizzata di questa: chi ha voglia di fare qualcosa, e se quel qualcosa è serio e coerente, può contare sul mio aiuto, sulle esili risorse tecnologiche di cui dispongo, e probabilmente sull’aiuto di altri tra noi. Chi non ne ha voglia può non fare nulla. Chi fa qualcosa, in qualche modo si firmerà come HIV forum, visto che ne usa le risorse, no? negare questo significherebbe negare in radice qualunque significato al fatto che siamo qui insieme… questo non significa vincolare nessuno. Non si vuole partecipare a qualcosa? non si partecipa, ma impedire agli altri di lavorare non è possibile.
Chi volesse risposte diverse può sempre scrivermi in privato, facendomi domande cui io -con i miei limitati mezzi di comprensione- possa rispondere. Grazie a tutti.


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