Come tutti sanno, in Gran Bretagna l'8 giugno si vota per il rinnovo del Parlamento.
Diverse associazioni di lotta all'HIV/AIDS unite nell'HIV ACTIVISTS NETWORK hanno preparato un manifesto, che viene diffuso con l'hashtag #HIVmanifesto e che da oggi gode anche del sostegno di BHIVA, la British HIV Association, una associazione scientifica simile per certi versi alla nostra SIMIT, ma dedicata esclusivamente all'infezione da HIV.
Il manifesto, che può essere visto nei dettagli qui, chiede al futuro governo di impegnarsi
- - a combattere stigma e discriminazione, specialmente nelle scuole, sia contro le persone con HIV, sia contro le persone LGBT,
- a finanziare i servizi locali contro HIV e altre STI,
- a riconoscere l'importanza della prevenzione aumentando gli investimenti pubblici e rendendo la PrEP disponibile per chiunque sia a rischio,
- a preoccuparsi dell'invecchiamento della popolazione con HIV,
ed è sintetizzato così:
Sembrano richieste ragionevoli, no? Nulla di rivoluzionario o di sconvolgente.
Sarebbe bello che dal prossimo ICAR uscisse una presa di posizione analoga per l'Italia, condivisa da medici e ricercatori, attivisti e associazioni che a vario titolo si occupano di HIV/AIDS.
È sperare troppo?