Ciao a tutti
mi ha lasciato un po' perplesso (molto)
http://www.quotidianosanita.it/scienza- ... o_id=26576
Soprattutto vista condizione... +
Mi scuso se già presente argomento su questo
Che ne dite?
Ciaoooo, Gib
Antibiotici non funzionano più?
Re: Antibiotici non funzionano più?
Purtroppo, decenni di uso sconsiderato e inappropriato degli antibiotici sono stati fatali: i ceppi di batteri resistenti agli antibiotici sono oramai un problema non da poco.
Una fonte di infezione sono (non paradossalmente) gli ospedali: autentici lazzaretti dove i malati di patologie più diverse si accumulano, e dove si mescolano senza controllo sanitari e soggetti “non sterili” (i parenti). Ogni anno si verificano in Italia 450.000-700.000 infezioni (incidenza 5-8%) che sono direttamente responsabili di 4500-7000 decessi (Non vi sono dati attendibili sui decessi).
Da anni si procede, molto lentamente, con programmi di riduzione del rischio ospedaliero, che molto puntano anche sulla riduzione del rischio di infezioni, ma probabilmente non più di un terzo di queste infezioni è realmente prevenibile… e il brutto (se c’è un bello) è che le infezioni ospedaliere possono essere le peggiori: popolazioni batteriche stanziali, sopravvissute al passaggio di antibiotici, quindi multiresistenti (ricorda qualcosa?)… contro questi ceppi c’è solo la speranza in nuovi antibiotici…
Ricordate quindi sempre questa minaccia quando “quello scortese” del vostro infettivo logo non vi dà la mano: lo fa nel suo e nel vostro interesse…
Come “misura di protezione individuale”, la prima cosa da fare è usare gli antibiotici con la massima attenzione: consumare sempre tutta la dose indicata, trattarli con la stessa attenzione dedicata ai nostri antiretrovirali, questo dovrebbe evitare che si sia noi, con la nostra noncuranza, a procurarci delle resistenze.
Poi ricordarci che i batteri sono un agente infettivo, quindi -visto che abbiamo già una “fast track” per l’accesso- rivolgerci ai nostri infettivologi tutte le volte che serve.
Infine, a dispetto dei toni da fine del mondo della stampa generalista, va ricordato che la ricerca va avanti, anche se molto, molto lentamente, e che ogni tanto qualche nuovo agente entra in commercio…
Una fonte di infezione sono (non paradossalmente) gli ospedali: autentici lazzaretti dove i malati di patologie più diverse si accumulano, e dove si mescolano senza controllo sanitari e soggetti “non sterili” (i parenti). Ogni anno si verificano in Italia 450.000-700.000 infezioni (incidenza 5-8%) che sono direttamente responsabili di 4500-7000 decessi (Non vi sono dati attendibili sui decessi).
Da anni si procede, molto lentamente, con programmi di riduzione del rischio ospedaliero, che molto puntano anche sulla riduzione del rischio di infezioni, ma probabilmente non più di un terzo di queste infezioni è realmente prevenibile… e il brutto (se c’è un bello) è che le infezioni ospedaliere possono essere le peggiori: popolazioni batteriche stanziali, sopravvissute al passaggio di antibiotici, quindi multiresistenti (ricorda qualcosa?)… contro questi ceppi c’è solo la speranza in nuovi antibiotici…
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