Con gli Omega 3 aumenta il rischio di cancro alla prostata
Con gli Omega 3 aumenta il rischio di cancro alla prostata
A questo punto, meglio infartuati che malati oncologici e quindi impotenti, o no?
http://www.corriere.it/salute/sportello ... eac2.shtml
e così sugli omega 3 ci metto una croce.
http://www.corriere.it/salute/sportello ... eac2.shtml
e così sugli omega 3 ci metto una croce.
Re: Con gli Omega 3 aumenta il rischio di cancro alla prosta
Eh che palle, ma ovunque ti giri c'è una rottura!
Vabbe', comunque già la mia infettivologa diceva che, tra l'altro, l'efficacia degli omega3 era stata molto ridimensionata dagli studi... È inutile: ci tocca proprio stare a dieta!
Vabbe', comunque già la mia infettivologa diceva che, tra l'altro, l'efficacia degli omega3 era stata molto ridimensionata dagli studi... È inutile: ci tocca proprio stare a dieta!
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Re: Con gli Omega 3 aumenta il rischio di cancro alla prosta
Non mi è chiaro quali concentrazioni siano pericolose: che cosa significa "elevate"? E se invece degli integratori ci si limitasse ad aumentare il consumo di pesce si rischierebbe lo stesso? Nei Paesi in cui più elevato è il consumo di pesce si verifica anche un maggior numero di tumori alla prostata?friendless ha scritto:A questo punto, meglio infartuati che malati oncologici e quindi impotenti, o no?
http://www.corriere.it/salute/sportello ... eac2.shtml
e così sugli omega 3 ci metto una croce.
Comunque sia, il problema rilevato
- sostanze con un possibile ruolo protettivo [che si sono] rivelate potenzialmente pericolose
In particolare, il problema è che l'eccesso di sostanze che - in teoria - dovrebbero diminuire uno stato di infiammazione finisce - in pratica - con l'aumentarlo.
Una sorta di effetto-paradosso.
Quindi integrare i micronutrienti quando già si fa una dieta bilanciata (e non si hanno carenze specifiche legare a una patologia) non è inutile, bensì dannoso.
Per tanti dettagli in più vedere il thread Gli integratori? fanno venire il cancro.
Re: Con gli Omega 3 aumenta il rischio di cancro alla prosta
Infatti io non prendo più niente, anche perché mi sono stancato di spendere soldi, a parte l'integratore di riso rosso fermentato, gamma orizanolo, coenzima q10, policasanoli e cromo (si chiama normolip 5) a cui non posso rinunciare perché l'alternativa sono le statine.
Re: Con gli Omega 3 aumenta il rischio di cancro alla prosta
Un post di Mark Mascolini nel blog che tiene per il sito della International AIDS Society potrebbe spingerci a smussare qualche asperità in quanto abbiamo scritto in questo thread: OMEGA-3 ACIDS LOWER TRIGLYCERIDES, INFLAMMATION IN PEOPLE WITH HIV.
Bisogna ancora capire se abbia una qualche rilevanza clinica, ma il trattamento con 3.6 g/giorno di acido Omega 3 (O3A) sotto forma di olio di pesce per otto settimane ha diminuito in modo significativo sia i trigliceridi, sia due importanti marker infiammatori in 48 persone con HIV ben controllato dalla ART, CD4 > 200 cellule/μL e ipertrigliceridemia (> 200 mg/dL).
Prima del trattamento, il profilo virologico, quello lipidico e quello osseo erano simili fra il gruppo che ha assunto omega 3 e quello di controllo. L'IL-6 e il TNF-α erano più alti nel gruppo che ha preso O3A rispetto a quello che ha ricevuto il placebo, mentre gli altri marker infiammatori erano simili nei due gruppi.
Dopo il trattamento, i valori mediani di trigliceridi, IL6 e TNF-α sono scesi nel gruppo degli O3A mentre sono saliti nel gruppo del placebo. Invece, altri marker infiammatori e il turnover osseo sono rimasti invariati.
Ora si dovrà fare uno studio più ampio per confermare i risultati ottenuti e capire se abbiano un significato anche a livello clinico.
Abstract su HIV Medicine: Omega-3 fatty acid therapy reduces triglycerides and interleukin-6 in hypertriglyeridemic HIV patients
Bisogna ancora capire se abbia una qualche rilevanza clinica, ma il trattamento con 3.6 g/giorno di acido Omega 3 (O3A) sotto forma di olio di pesce per otto settimane ha diminuito in modo significativo sia i trigliceridi, sia due importanti marker infiammatori in 48 persone con HIV ben controllato dalla ART, CD4 > 200 cellule/μL e ipertrigliceridemia (> 200 mg/dL).
Prima del trattamento, il profilo virologico, quello lipidico e quello osseo erano simili fra il gruppo che ha assunto omega 3 e quello di controllo. L'IL-6 e il TNF-α erano più alti nel gruppo che ha preso O3A rispetto a quello che ha ricevuto il placebo, mentre gli altri marker infiammatori erano simili nei due gruppi.
Dopo il trattamento, i valori mediani di trigliceridi, IL6 e TNF-α sono scesi nel gruppo degli O3A mentre sono saliti nel gruppo del placebo. Invece, altri marker infiammatori e il turnover osseo sono rimasti invariati.
Ora si dovrà fare uno studio più ampio per confermare i risultati ottenuti e capire se abbiano un significato anche a livello clinico.
Abstract su HIV Medicine: Omega-3 fatty acid therapy reduces triglycerides and interleukin-6 in hypertriglyeridemic HIV patients
Re: Con gli Omega 3 aumenta il rischio di cancro alla prosta
Si ricorda che l'Omega3 é un micronutriente. I micronutrienti si distinguono dai macronutrienti (proteine, grassi e zuccheri) un quanto si rivelano molto importanti in piccole dosi. In dosi eccessive possono avere effetti completamente diversi (ad esempio la vitamina A e la vitamina E sovradosate sono decisamente tossiche).
Segnalo uno studio sull'Omega3 invece per me fatto molto bene, in quanto si proprone di QUANTIFICARE il dosaggio utile
http://www.sciencedaily.com/releases/20 ... 104210.htm
Articolo divulgativo:
http://www.corriere.it/salute/cardiolog ... 895b.shtml
Peccato che tale studio sia mirato solo a misurare gli effetti sul sistema cardiocircolatorio.
La conclusione é che anche l'Omega3 in piccole dosi é utilissimo, in dosi (un poco) elevate fa addirittura male. Il massimo beneficio tra i soggetti che hanno partecipato allo studio si é ottenuto con un'assunzione giornaliera di 0,63 grammi al giorno, quindi molto meno di quella normalmente pubblicizzata come dose giornaliera.
Come con micronutrienti, il discorso sul beneficio/danno in base alla dose si può estendere anche a tutti i farmaci, a partire dagli antiretrovirali.
Segnalo uno studio sull'Omega3 invece per me fatto molto bene, in quanto si proprone di QUANTIFICARE il dosaggio utile
http://www.sciencedaily.com/releases/20 ... 104210.htm
Articolo divulgativo:
http://www.corriere.it/salute/cardiolog ... 895b.shtml
Peccato che tale studio sia mirato solo a misurare gli effetti sul sistema cardiocircolatorio.
La conclusione é che anche l'Omega3 in piccole dosi é utilissimo, in dosi (un poco) elevate fa addirittura male. Il massimo beneficio tra i soggetti che hanno partecipato allo studio si é ottenuto con un'assunzione giornaliera di 0,63 grammi al giorno, quindi molto meno di quella normalmente pubblicizzata come dose giornaliera.
Come con micronutrienti, il discorso sul beneficio/danno in base alla dose si può estendere anche a tutti i farmaci, a partire dagli antiretrovirali.
Re: Con gli Omega 3 aumenta il rischio di cancro alla prosta
Sono oramai decenni credo che si cerca di capire se gli omega 3 valgano lo schifoso retrogusto di aringa che lasciano in gola dopo che li si è presi.
In Italia c’è stato lo sciame degli studi GISSI, centrati sul ruolo degli omega 3 nella prevenzione del rischio cardiovascolare: sì, qualche indizio, ma poi…
Mi sa che il problema è proprio la loro natura: sono nutrienti, non farmaci. Agiscono su periodi molto lunghi, probabilmente la loro efficacia/inefficacia è legata a tanti altri fattori del regime alimentare della persona, e non escluderei che talune tossicità siano legate alla qualità della materia prima…
Credo proprio che continueremo a prendere/non prendere pure questi più per il grado di “simpatia” che ci suscitano che per il fondamento scientifico del loro consumo…
In Italia c’è stato lo sciame degli studi GISSI, centrati sul ruolo degli omega 3 nella prevenzione del rischio cardiovascolare: sì, qualche indizio, ma poi…
Mi sa che il problema è proprio la loro natura: sono nutrienti, non farmaci. Agiscono su periodi molto lunghi, probabilmente la loro efficacia/inefficacia è legata a tanti altri fattori del regime alimentare della persona, e non escluderei che talune tossicità siano legate alla qualità della materia prima…
Credo proprio che continueremo a prendere/non prendere pure questi più per il grado di “simpatia” che ci suscitano che per il fondamento scientifico del loro consumo…
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Re: Con gli Omega 3 aumenta il rischio di cancro alla prosta
Se quelle diminuzioni dei livelli di IL-6 e di TNF-alfa in persone HIV+ in terapia dovessero essere confermate, io non me la sentirei proprio di disprezzare gli omega 3, vista la miseria di interventi contro l'infiammazione cronica che funzionino.
Re: Con gli Omega 3 aumenta il rischio di cancro alla prosta
Mentre per i farmaci tradizionali é palese che occorra prestare molta attenzione ad individuare il corretto dosaggio, in fondo anche per i micronutrienti lo é.uffa ha scritto: Mi sa che il problema è proprio la loro natura: sono nutrienti, non farmaci
Sebbene gli Omega3 non abbiano spiccate proprietà tossiche ad alti dosaggi, come la vitamina A, una volta che l'organismo ha soddisfatto le sue necessità, l'eccesso verrebbe trattato da micronutriente a macronutriente: cioè da grasso.
Poi la faccenda può essere anche più complicata. Guarda ad esempio al calcio, propinato spesso negli integratori: é anche un "antinutriente", ossia entra in competizione con altri nutrienti nell'essere assorbito, in primis lo zinco, essenziale per il cuore. Gli Omega3 non hanno questo effetto subdolo, ma possono al più alterare l'assorbimento di qualche raro farmaco (non andrebbero presi con il Sustiva o l'Atripla).
Tutto sommato, un approccio verso i micronutrienti (e gli integratori in generale) come se fossero dei farmaci (e quindi da combinare e dosare con cura) non lo riterrei sbagliato.
Re: Con gli Omega 3 aumenta il rischio di cancro alla prosta
Come si concilia questo con lo studio citato della Johns Hopkins University, che può essere letto come full text su Natap (Omega-3 fatty acid therapy reduces triglycerides and interleukin-6 in hypertriglyeridemic HIV patients)?skydrake ha scritto:Mentre per i farmaci tradizionali é palese che occorra prestare molta attenzione ad individuare il corretto dosaggio, in fondo anche per i micronutrienti lo é.uffa ha scritto: Mi sa che il problema è proprio la loro natura: sono nutrienti, non farmaci
Sebbene gli Omega3 non abbiano spiccate proprietà tossiche ad alti dosaggi, come la vitamina A, una volta che l'organismo ha soddisfatto le sue necessità, l'eccesso verrebbe trattato da micronutriente a macronutriente: cioè da grasso.
Poi la faccenda può essere anche più complicata. Guarda ad esempio al calcio, propinato spesso negli integratori: é anche un "antinutriente", ossia entra in competizione con altri nutrienti nell'essere assorbito, in primis lo zinco, essenziale per il cuore. Gli Omega3 non hanno questo effetto subdolo, ma possono al più alterare l'assorbimento di qualche raro farmaco (non andrebbero presi con il Sustiva o l'Atripla).
Tutto sommato, un approccio verso i micronutrienti (e gli integratori in generale) come se fossero dei farmaci (e quindi da combinare e dosare con cura) non lo riterrei sbagliato.
In particolare:
- - le dosi di omega 3 somministrate sono state molto più alte (3.6 g grammi al giorno vs gli 0,63 dello studio citato da te);
- i tempi di somministrazione sono stati piuttosto contenuti (12 settimane);
- fra i criteri di esclusione non sono elencati specifici farmaci antiretrovirali. (*)
Mi è parso utile riprendere il thread di Friendless parlando di questo lavoro proprio perché la questione dell'infiammazione nelle persone con HIV esce dagli schemi con cui si guarda normalmente al problema e l'uso degli O3A in questa ricerca mi pare proprio che lo confermi. Non è che i risultati dello studio - da confermare e approfondire nel loro significato clinico - facciano gridare al miracolo, eh? Mi pare che siano solo una piccola goccia d'acqua in un mare di fuoco. Ma vista la scarsità di mezzi con cui contrastare quel fuoco, forse un qualche interesse lo possono avere.
(*) Pag. 2 del PDF: Exclusion criteria included (1) creatinine >3 times the upper limit of normal (ULN), transaminases >3 times ULN, haematocrit < 25%, absolute neutrophil count <1.5 ¥ 109 cells/L, platelets <100 ¥ 109 cells/L or haemoglobin <8.0 gm/dL; (2) untreated endocrinopathy; (3) use of glucocorticoids within the last year; (4) high alcohol intake (men > 3 drinks/day; women > 2 drinks/day), abuse or dependence; (5) injecting drug use within the last 3 months; (6) anti-coagulant use; (7) use of oral contraceptives, (8) use of prescription-strength vitamin A preparations; (9) post-menopausal status, and (9) clinical evidence of an acute infection.