In Italia 319 farmaci biotech allo studio 60% in ultima fase

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Cresce il numero di farmaci biotech in sviluppo in Italia: "A oggi si contano 319 prodotti in sperimentazione, la maggior parte dei quali ha raggiunto la fase II e la fase III (61%). Si tratta quindi di medicinali che arriveranno con tutta probabilità sul mercato e che risponderanno a bisogni terapeutici non soddisfatti".
Promettente anche il numero elevato di prodotti in fase di preclinica (25%).
A spiegarlo Eugenio Aringhieri, presidente del Gruppo Biotecnologie di Farmindustria, a Reggio Emilia in occasione del convegno 'Biotecnologie e Medicina'.
"L'oncologia - dice Aringhieri - è l'area terapeutica in cui si concentra il più alto numero di progetti di R&S (45% del totale), la maggior parte dei quali è in fase di sviluppo avanzata. Oltre all'oncologia, ci sono progetti importanti in neurologia, infettivologia e nelle malattie rare, tutte con un importante impatto sociale e che traggono dalle biotecnologie risposte di cura mirate".
Più della metà dei progetti è portato avanti da imprese del farmaco, che includono farmaceutiche italiane e multinazionali con sede nel nostro Paese.
Fra le Regioni più dinamiche nel settore delle biotecnologie, l'Emilia Romagna: con 36 imprese (16 nel settore dei farmaci) si posiziona al quarto posto in Italia, dopo Lombardia, Piemonte e Lazio.
Significativa è la presenza di imprese innovative biotech che si occupano di medicina personalizzata (5).
Una nuova prospettiva di ricerca basata su un approccio sempre più mirato che potrà offrire alle future generazioni opportunità di cura inimmaginabili anche solo nel recente passato.
Il settore si caratterizza per le aziende (2) attive nel segmento della diagnostica biotecnologica, uno degli ambiti che sta beneficiando maggiormente dei progressi della ricerca scientifica e che in Italia rappresenta il 26% dell'intero settore R&S biotech.

Pharmakronos