analisi del sangue super-economiche

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analisi del sangue super-economiche

Messaggio da uffa2 » giovedì 18 ottobre 2012, 12:22

Diagnostics for All (Diagnosi per Tutti) è un’impresa non profit di Cambridge, in Massachusetts (USA), del settore biotecnologico con l’obiettivo di sviluppare strumenti di diagnosi a basso costo e di facile utilizzo per i paesi in via di sviluppo. L’ultima impresa di questa azienda, guidata da Una Ryan una guru delle biotecnologie, è quella di un test sanguigno su carta per individuare i problemi del fegato con un costo di pochi centesimi.

Il test è un foglio dalle dimensioni di un A4 che contiene diversi piccoli pozzetti nei quali si trovano dei reagenti chimici che cambiano colore quando si inserisce una goccia di sangue. Al paziente si preleva una sola goccia di sangue che poi viene diffusa sul foglio attraverso una serie di micro-canali; nei canali avviene la filtrazione e il trasferimento nei vari “pozzetti” sul foglio per permettere una serie di reazioni chimiche necessarie all’individuazione di anomalie. Le reazioni chimiche con le sostanze, a seconda del cambiamento di colore con determinati marcatori nel sangue, svelerebbero con certezza il grado di malfunzionamento dell’organo epatico. Questo test sarebbe un grande beneficio per i paesi in via di sviluppo dove i pazienti soffrono di deficienza epatica diffusa a causa delle controindicazioni delle cure di HIV e tubercolosi. Questi pazienti sono circa un quarto di quelli in cura, un tasso cinque volte superiore a quello del mondo sviluppato.

DfA utilizza un brevetto approvato dalla Harvard del chimico George Whitesides, il primo ad aver introdotto la tecnica oltre dieci anni fa. Il chip contenuto all’interno del foglio diagnostico elimina tutta l’operazione di prelievo a flaconi, refrigerazione e centrifugazione del campione sanguigno, quindi non usa elettricità o strumenti complicati e costosi per le analisi. Motivo per cui è adatto per aree ad alta povertà dove acqua, medici e strutture sono assenti. Il foglio è coperto di cera che suddividono 55 microcelle per altrettanti test. Ogni test misura due enzimi epatici. Il foglio viene cotto per 30 secondi a 130°C per permettere alla cera di distribuirsi uniformemente sul foglio all’altezza di 2 millimetri. Il risultato viene stampato su due fogli. Il primo foglio contiene i reagenti per attivare la reazione con gli enzimi e il secondo (nell’immagine) contiene i coloranti che si attivano quando in contatto con i prodotti derivati dalle reazioni sul primo foglio.

Dopo cinque anni di ricerca, il test su foglio è in sperimentazione sui pazienti affetti da HIV in un ospedale in Vietnam. DfA può produrre dai 500 ai 1000 fogli al giorno di suo, ma con i finanziamenti della Gate Foundation e altri filantropi si potrebbero ottenere le attrezzature necessarie per aumentare la produzione giornaliera a seconda delle necessità. La compagnia si sta impegnando per ottenere i permessi e concludere gli aspetti legali con l’obiettivo di attivare la procedura sui pazienti nel 2014.

DfA sta lavorando anche ad altri fogli diagnostici per malattie che vanno dalla malaria alla febbre tropicale, preeclampsia in donne gravide e così via. La ricerca si muove anche per individuare tossine negli alimenti da dedicare ai produttori agricoli. Tutti questi fogli diagnostici possono essere studiati sia da un medico e sia da un applicativo per smartphone. Per poi essere bruciati.

http://thefielder.net/18/10/2012/dfa-pr ... conomiche/


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