Studio conferma sicurezza vaccino anti-Hpv quadrivalente

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Pubblicato sugli 'Archives of Pediatrics & Adolescent Medicine'
Studio conferma la sicurezza del vaccino anti-Hpv quadrivalente
Uno studio di quasi 200.000 giovani donne che hanno ricevuto il vaccino quadrivalente contro il papillomavirus umano (Hpv) conferma la sicurezza generale dell'immunizzazione di routine con questo prodotto nel contesto clinico per la prevenzione del cancro al collo dell'utero e di altri tumori genitali: la vaccinazione è associata solamente con la possibilità di svenimento nello stesso giorno in cui è avvenuto l'inoculamento del siero e con infezioni della pelle nelle due settimane successive all'iniezione, riportano esperti del Kaiser Permanente Vaccine Study Center di Oakland, California (Usa) sugli 'Archives of Pediatrics & Adolescent Medicine'.
La Food and Drug Administration (Fda) ha approvato il vaccino quadrivalente contro l'Hpv nel 2006 nelle ragazze di età compresa tra 9 e 26 anni per la prevenzione di una serie di malattie attribuite all'Hpv.
Più di recente, il vaccino è stato approvato per la stessa fascia di età per la prevenzione del tumore vaginale e vulvare, per i maschi di età compresa tra 9 e 26 anni per la prevenzione dei condilomi genitali e in entrambi i sessi per la prevenzione della neoplasia intraepiteliale e del cancro anale.
Il nuovo studio comprendeva 189.629 donne che avevano ricevuto una o più dosi di vaccino anti-Hpv quadrivalente tra l'agosto 2006 e il marzo 2008.
Il lavoro degli esperti californiani ha confrontato il rischio di visite al pronto soccorso e ricoveri postvaccinazione a intervalli di 1-60 giorni, 1- 14 giorni e 0 giorni (giorno della vaccinazione) con intervalli di controllo che andavano da 60 giorni per coloro che avevano ricevuto una dose di vaccino a 180 giorni per le donne che ne avevano ricevute tre dosi.
L'associazione tra il vaccino anti-Hpv quadrivalente e lo svenimento non risulta inaspettato - fanno notare i ricercatori - perché in generale tutte le iniezioni sono note per avere una correlazione con questo evento, in particolare nel gruppo di età preso in considerazione dallo studio.
Quanto alle infezioni cutanee, gli studiosi suggeriscono che alcune di esse sono state reazioni locali nel sito di iniezione, anche se non ci sono dati sufficienti per escludere che si tratti di infezioni acute.
«Il fatto che questo studio abbia rilevato due esiti potenzialmente attesi - afferma Nicola Klein, co-direttore del Kaiser Permanente Vaccine Study Center - fornisce rassicurazioni sul fatto che si tratti di un valido approccio per scoprire segnali di sicurezza correlati al vaccino anti-Hpv quadrivalente. I risultati comprovano la sicurezza generale del prodotto fra donne e ragazze in seguito alla somministrazione di routine".