Progressi nella lotta contro l'epatite C

[Dora]

Ottimi risultati finali dello studio di fase III sul telaprevir in persone con co-infezione HIV/HCV (genotipo 1) presentati a AASLD 2012:

• - miglior risposta virologica sostenuta (negativizzazione dell'HCV RNA a 6 mesi dalla sospensione della terapia) che rispetto alla terapia standard interferone-alfa-2A + ribavirina (74% vs. 45%);
  - qualche effetto collaterale in più, ma non al punto di avere molti più abbandoni rispetto alla terapia standard;
  - anemia non peggio che con la terapia standard;
  - diminuzione del numero assoluto dei CD4 (ben noto effetto dell'interferone), ma NON della percentuale;
  - concentrazioni di telaprevir simili in chi prendeva la ART e in chi non la prendeva.

Fonti:

• - HIVandHepatitis: AASLD 2012: Final study results show telaprevir is safe and effective for HIV/HCV co-infected people;
  - Comunicato stampa: Vertex Presents New Phase 3 Data that Showed People with Hepatitis C Treated with Twice-Daily Telaprevir Achieved Viral Cure (SVR12) Rates Similar to Those Treated Three Times Daily.

[Eilan]

Non so dove postarla questa notizia, però magari a qualcuno interessa, a Modena i trapianti di fegato non si effettuano più se non ci si negativizza prima all'epatite C. Ovviamente non so se ci siano casi particolari per cui si possano ancora fare, ma questo è quello che mi hanno detto.

[skydrake]

La crisi colpisce anche in Italia. Da:

http://www.repubblica.it/salute/ricerca ... ref=HRLV-2

"Questi farmaci sono estremamente costosi - continua Gasbarrini - circa 30-40 mila euro per un ciclo di trattamento e gli infetti sono tanti, soprattuto nelle regioni del Sud, che hanno maggiori problemi di bilancio....
.... Non tratteremo i pazienti che rispondono alla terapia con interferone e ribavirina utilizzata finora ma useremo i nuovi farmaci in quelli che non rispondono e nei cirrotici".

In altre parole costano cosi tanto che li si riservano ai casi disperati, mentre per gli altri si preferisce l'opzione terapeutica interferone+ribabirina, con una efficacia grossomodo del 40%, a fronte del 70% dei nuovi farmaci....

....oppure si vuole spingere i pazienti a ricorrere al mercato delle imitazioni, un po' come si fa in Africa e in India per gli antietrovirali per l'HIV (Truvada in Italia: 30 euro a compressa, imitazione pirata: 50 centesimi).

[uffa2]

Sbarca in Italia antiepatite C che bersaglia virus
Un’azione diretta, e non ‘delegata’ al sistema immunitario, contro il virus dell’epatite C, in modo da aprire la strada alla sua eradicazione.
E’ ciò che promette boceprevir, il primo di una classe di farmaci inibitori della proteasi, ora disponibile anche in Italia come annunciato dalla Msd in occasione del congresso annuale della American Association for the Study of the Liver (Aasl) in corso a Boston.
Risultato efficace contro l’Hcv di genotipo 1, il più temibile perché rappresenta il 60% delle infezioni globali ed è più refrattario ai trattamenti, boceprevir, aggiunto alla terapia standard con interferone peghilato e ribavirina, riesce a raddoppiare e addirittura triplicare la percentuale di guarigione dei pazienti, arrivando al 67% nei malati che ricevono il farmaco per 44 settimane.
Il punto di forza del nuovo medicinale è dunque un meccanismo d’azione innovativo: “boceprevir - spiega Savino Bruno, direttore Struttura complessa Medicina interna a indirizzo epatologico, ospedale Fatebenefratelli e Oftalmico di Milano - aggredisce il virus Hcv con un’azione diretta, impedendone la replicazione.
In tal senso il farmaco agisce diversamente dalle terapie standard che potenziano il sistema immunitario e a esso delegano la risposta antivirale”.
Per i malati una buona notizia: il farmaco ha superato con successo tutti i passaggi dell’esame dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa).
La cattiva è che l’ente ha disposto l’utilizzo monitorato attraverso registri che, a tutt’oggi, non sono stati ancora attivati.
“Ci auguriamo che l’Aifa - commenta Ivan Gardini, presidente EpaC Associazione Onlus - comprenda l’urgenza della situazione: c’è in gioco la vita di molti malati alle prese con una malattia in stadio avanzato”.

Pharmakronos 12 novembre 2012

[uffa2]

MSD, AL VIA STUDI SU ANTI-HCV
Al via due studi clinici di fase II sul composto Mk 5172 di Msd per il trattamento dell’infezione da epatite C cronica di genotipo 1 senza bisogno di interferone.
Se ne parla al congresso annuale della American Association for the Study of the Liver (Aasl) in corso a Boston.
“Msd investe ogni anno 8,1 miliardi di dollari in ricerca e sviluppo - evidenzia Pierluigi Antonelli, presidente e amministratore delegato di Msd Italia - cioè il 18% del suo fatturato. La scienza avanza rapidamente e l’avvio di questi nuovi studi clinici è solo il prossimo passo nei nostri sforzi volti allo sviluppo di nuovi regimi terapeutici senza interferone per il trattamento dell’epatite C cronica”.
Mk 5172 è un inibitore della proteasi di seconda generazione che ha mostrato una potente attività antivirale in vitro su diversi genotipi del virus Hcv.
Si tratta di una molecola che può essere assunta oralmente una sola volta al giorno e senza l’aggiunta di interferone.
I trial clinici valuteranno il composto in regimi di trattamento su un ampio spettro di pazienti affetti da infezione cronica da virus C dell’epatite.

Pharmakronos

[skydrake]

Al Congresso annuale della American Association for the Study of the Liver (Aasl) a Boston sono state annunciate altre novità. Oltre quella segnalata da Uffa qui sopra:

1) Presentati i risultati in fase IIb del della Abbott della terapie senza interferone SVR12 (combinazioni con un mix di alcuni dei seguenti farmaci: gli inibitori della proteasi o polimerasi ABT-450, ABT-267, ABT-333, ritonavir, ribavirina). Risultati molto promettenti (79% di risposte virologiche sostenute nel genotipo Ia)
http://www.aidsmap.com/Abbott-interfero ... e/2549989/

Il successo varia notevolmente in base al subtipo del genotipo:
http://www.aidsmap.com/High-rate-of-res ... e/2549844/

2) Risultati ancora più promettenti, ma in parte contrastanti, con il danoprevir e mericitabine (nel genotipo Ib si arriva al 87% nei naive, ma con un più alto tasso di relapse del SVR12):
http://www.aidsmap.com/New-hepatitis-C- ... e/2549807/

3) La aggiunta di erythropoietin (EPO) ai pazienti trattati con boceprevir permette la riduzione della ribavirina:
http://www.aidsmap.com/Reducing-ribavir ... e/2550118/

4) Presentato studio definitivo sulla efficacia del telaprevir nei coinfetti:
http://www.aidsmap.com/Final-study-resu ... e/2549818/

5) Dati sullo studio fase Idel ALS-2200 (VX-135) della Vertex:
http://eon.businesswire.com/news/eon/20121110005006/en

6) Dati sullo studio SOUND-C2 (BI-201335, BI-207127 e ribavirina) della Boehringer Ingelheim
http://www.reuters.com/article/2012/11/ ... B820121110

7) Dati sullo studio sui IDX719 e IDX184 (più interferone e ribavirtina) della Idenix Pharmaceuticals
http://ir.idenix.com/releasedetail.cfm?ReleaseID=720334

8) Considerazioni varie sulle molecole oggetto di studio della Gilead e della Abbott
http://www.thestreet.com/story/11763227 ... -data.html

[uffa2]

Bene telaprevir in associazione per epatite C e Hiv
Al congresso dell’Associazione Americana per lo Studio delle Malattie del Fegato di Boston Janssen Infectious Diseases - Diagnostics ha presentato i risultati dello Studio 110, che mettono in evidenza l'efficacia e la sicurezza del regime terapeutico contenente telaprevir in pazienti co-infetti con Hcv di genotipo 1 e Hiv.
I risultati mostrano che la percentuale di risposta virologica sostenuta in pazienti co-infetti è stata del 74% nel gruppo che ha ricevuto un regime terapeutico con telaprevir, rispetto al 45% del gruppo di controllo, che ha ricevuto la terapia standard per l’epatite C, peginterferone alfa e ribavirina, associata a placebo.
Lo Studio 110 è uno studio di Fase II, randomizzato in due parti, in doppio cieco, a gruppi paralleli, con gruppo di controllo con placebo di telaprevir in associazione a peginterferone alfa e ribavirina, condotto su pazienti con epatite C cronica di genotipo 1 e co-infezione da Hiv, naïve al trattamento.

Pharmakronos

[skydrake]

Bene telaprevir in associazione per epatite C e Hiv
Al congresso dell’Associazione Americana per lo Studio delle Malattie del Fegato di Boston Janssen Infectious Diseases - Diagnostics ha presentato i risultati dello Studio 110, che mettono in evidenza l'efficacia e la sicurezza del regime terapeutico contenente telaprevir in pazienti co-infetti con Hcv di genotipo 1 e Hiv.
I risultati mostrano che la percentuale di risposta virologica sostenuta in pazienti co-infetti è stata del 74% nel gruppo che ha ricevuto un regime terapeutico con telaprevir, rispetto al 45% del gruppo di controllo, che ha ricevuto la terapia standard per l’epatite C, peginterferone alfa e ribavirina, associata a placebo.
Lo Studio 110 è uno studio di Fase II, randomizzato in due parti, in doppio cieco, a gruppi paralleli, con gruppo di controllo con placebo di telaprevir in associazione a peginterferone alfa e ribavirina, condotto su pazienti con epatite C cronica di genotipo 1 e co-infezione da Hiv, naïve al trattamento.

Pharmakronos

Era il punto 4)

[Dora]

Bene telaprevir in associazione per epatite C e Hiv
Al congresso dell’Associazione Americana per lo Studio delle Malattie del Fegato di Boston Janssen Infectious Diseases - Diagnostics ha presentato i risultati dello Studio 110, che mettono in evidenza l'efficacia e la sicurezza del regime terapeutico contenente telaprevir in pazienti co-infetti con Hcv di genotipo 1 e Hiv.
I risultati mostrano che la percentuale di risposta virologica sostenuta in pazienti co-infetti è stata del 74% nel gruppo che ha ricevuto un regime terapeutico con telaprevir, rispetto al 45% del gruppo di controllo, che ha ricevuto la terapia standard per l’epatite C, peginterferone alfa e ribavirina, associata a placebo.
Lo Studio 110 è uno studio di Fase II, randomizzato in due parti, in doppio cieco, a gruppi paralleli, con gruppo di controllo con placebo di telaprevir in associazione a peginterferone alfa e ribavirina, condotto su pazienti con epatite C cronica di genotipo 1 e co-infezione da Hiv, naïve al trattamento.

Pharmakronos

Era il punto 4)

Beh, era anche il post che dà inizio a questa pagina, scritto a inizio settimana.
Una buona notizia fa piacere leggerla più volte.

[uffa2]

Era il punto 4)

ops!