Progressi nella lotta contro l'epatite C

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eremita
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Re: Progressi nella lotta contro l'epatite C

Messaggio da eremita » giovedì 28 febbraio 2013, 22:06

skydrake ha scritto:
eremita ha scritto: Riguardo la colonizzazione cerebrale.appena fù scoperta l'encefalopatia mi sostituì un farmaco,aggungendone uno che ..a detta del doct.penetrava la membrana cerebrale perchè non tutti fanno
Fammi indovinare, Viramune?
No ! ZIAGEN..poi tre mesi fà ha tolto kaletra e aggiunto prezista e norvir..l'epivir sempre..non sò perchè.alla fine ne ha messo 1 in +./.ziagen-epivir e kaletra era la migliore.maaaa... :cry:


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skydrake
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Re: Progressi nella lotta contro l'epatite C

Messaggio da skydrake » giovedì 28 febbraio 2013, 23:22

eremita ha scritto:
skydrake ha scritto:
eremita ha scritto: Riguardo la colonizzazione cerebrale.appena fù scoperta l'encefalopatia mi sostituì un farmaco,aggungendone uno che ..a detta del doct.penetrava la membrana cerebrale perchè non tutti fanno
Fammi indovinare, Viramune?
No ! ZIAGEN..poi tre mesi fà ha tolto kaletra e aggiunto prezista e norvir..l'epivir sempre..non sò perchè.alla fine ne ha messo 1 in +./.ziagen-epivir e kaletra era la migliore.maaaa... :cry:
L'abacavir supera la barriera emato-encefalica, ma con più difficoltà del Viramune. In questa tabella qui sotto, si da un punteggio 4 alle molecole più piccole, 3 a quelle medio piccole ma che ancora riescono ad entrare nel cervello, 2 quelle medio-grosse che vengono bloccate e 1 quelle grossissime:

Immagine

Ma nella colonna 4 le altre 2 molecole ad alta penetrazione hanno forti controindicazioni, tranne il Viramune nel tuo caso (sei di sesso maschile e hai pochi CD4, quindi sei compatibile con tale molecola altrimenti molto problematica).

L'abacavir penetra di meno, ma penetra comunque nel cervello. In ogni caso, il tuo problema non é semplicemente dovuto all'aggressione delle cellule della microglia (principalmente gli astrociti), ma uno più complesso noto come leucoencefalopatia multifocale progressiva. Spesso correlata all'HIV. Si può manifestare con placche amiloidi. Poiché é tipica dei casi di AIDS molto avanzato, era più frequente diagnosticarla in passato, prima dell'avvento degli antiretrovirali.



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Re: Progressi nella lotta contro l'epatite C

Messaggio da skydrake » martedì 5 marzo 2013, 21:40

skydrake ha scritto:La sperimentazione in fase III del promettente Sofosbuvir, già conosciuto come GS-7977 é stata divisa in due rami (con nomi curiosi FISSION e NEUTRINO). Entrambi gli studi dureranno 12 settimane.

Il FISSION prevederà l'associazione del Sofosbuvir con la Ribavirina, il NEUTRINO anche l'interferone. I destinatari del FISSION saranno pazienti con il genotipo 2 e 3, mentre il NEUTRINO sarà destinato ai 1,4,5 e 6, più difficili da trattare.

http://clinicaltrials.pharmaceutical-bu ... nts-050213

http://www.gilead.com/pr_1780873

Lo sdoppiamento della fase III del Sofosbuvir deciso dalla Gilead é forse anche dovuto dalla necessità di battere in volata i due diretti concorrenti, il Daclatasvir della Bristol-Myers Squibb e il Simeprevir della Johnson & Johnson.
Sono stati presentati i risultati dello studio ELECTRON (sofosbuvir/ledipasvir/ribavirina) al CROI: la quota dei pazienti (epatite C genotipo 1) arrivati fino in fondo alla sperimentazione che hanno raggiunto la risposta virologica sostenuta é il 100%.

http://www.aidsmap.com/Sofosbuvirledipa ... e/2587294/

Gli effetti collaterali però hanno interessato un ampio numero di pazienti. Si segnala pero che lo studio ELECTRON, a differenza degli studi FISSION e NEUTRINO, é solo in fase II.



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Re: Progressi nella lotta contro l'epatite C

Messaggio da uffa2 » venerdì 8 marzo 2013, 10:02

Boehringer Ingelheim, bene anti-Hiv e Hcv in fase III

Presentati i risultati preliminari dello studio StarTVersoTm che dimostrano come l'80% dei pazienti co-infetti da epatite C e Hiv trattati con faldaprevir (Bi 201335), in associazione a interferone peghilato e ribavirina, abbia ottenuto una risposta terapeutica precoce.
Questi dati sono importanti a causa delle limitate opzioni terapeutiche disponibili per i pazienti co-infetti: oltre 10 milioni di persone in tutto il mondo.
E si stima che solo un terzo dei pazienti diagnosticati riceva un trattamento efficace per l'epatite C.
I risultati preliminari - informa una nota di Boehringer Ingelheim - hanno dimostrato una risposta terapeutica precoce nella maggioranza dei pazienti indipendentemente dal fatto che fossero al primo trattamento o avessero già ricevuto un precedente trattamento per Hcv.
Inoltre, i pazienti con risposta terapeutica precoce possono beneficiare di una ridotta durata di trattamento da 48 a 24 settimane.
Ulteriori risultati preliminari hanno mostrato che, dopo 12 settimane di trattamento, l'84% dei pazienti aveva livelli di Hcv non rilevabili.
"Poter ridurre la durata di trattamento dei pazienti co-infetti - afferma Klaus Dugi, Senior Vice President Medicine di Boehringer Ingelheim - è estremamente importante, soprattutto perché si riduce il tempo di esposizione a eventuali effetti collaterali generati da un anno di trattamento con interferone.
I pazienti co-infetti da Hcv/Hiv presentano bisogni terapeutici ancora insoddisfatti.
Gli incoraggianti risultati sull'efficacia e la facilità di gestione delle interazioni con i farmaci per l'Hiv suggeriscono che faldaprevir, in associazione a interferone peghilato e ribavirina, potrebbe diventare una possibile opzione terapeutica per questa importante popolazione di pazienti".


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Re: Progressi nella lotta contro l'epatite C

Messaggio da skydrake » venerdì 29 marzo 2013, 20:39

Compiono passi avanti due farmaci anti-HCV per terapie interferon-free:

1) Miravirsen. Questo nuovo antivirale sperimentale diretto contro il microRNA, ha dimostrato un’attività notevole contro il virus dell'epatite C (HCV) a tutti i dosaggi testati dopo 4 settimane di trattamento in uno studio di fase IIb pubblicato sul New England Journal of Medicine, firmato da Harry Janssen, dello University Health Network di Toronto, e altri autori.

http://www.pharmastar.it/index.html?cat=5&id=10790

Nota:
Due anni fa era stato fatto uno studio non troppo dissimile:
http://www.pharmastar.it/?cat=5&id=6735

A quando passeranno alla fase III?

2) Simeprevir. La Janssen ha chiesto alla F&D Administration la deposizione del brevetto e commercializzazione di questo farmaco precedentemente noto come TMC345
http://www.investor.jnj.com/releasedeta ... eid=752208

Studi sul Simeprevir:
http://www.pharmastar.it/index.html?cat=5&id=10643
http://www.pharmastar.it/index.html?cat=5&id=10655



eremita
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Re: Progressi nella lotta contro l'epatite C

Messaggio da eremita » mercoledì 3 aprile 2013, 14:21

skydrake ha scritto: Ma nella colonna 4 le altre 2 molecole ad alta penetrazione hanno forti controindicazioni, tranne il Viramune nel tuo caso (sei di sesso maschile e hai pochi CD4, quindi sei compatibile con tale molecola altrimenti molto problematica).

L'abacavir penetra di meno, ma penetra comunque nel cervello. In ogni caso, il tuo problema non é semplicemente dovuto all'aggressione delle cellule della microglia (principalmente gli astrociti), ma uno più complesso noto come leucoencefalopatia multifocale progressiva. Spesso correlata all'HIV. Si può manifestare con placche amiloidi. Poiché é tipica dei casi di AIDS molto avanzato, era più frequente diagnosticarla in passato, prima dell'avvento degli antiretrovirali.
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Il viramune lo presi x quasi 1 anno..quando feci 1 tentativo a Cesena-Ho conosciuto 3 ospedali.RN BO FC bè in ogniuno hanno loro "protocolli" e quando cambi..non badano tanto ai referti precedenti se non x vedere i soliti 2 valori..viremia e cd--
@skydrake..grazie dell'approfondimento..ho letto,non ricordo dove,che dici di scrivere troppo sul forum,forse x via di dove abiti..grigio e nebbie.Bè..all'ora w la nebbia..perchè credo il tuo apporto al forum sia molto positivo-Così come lo è il tuo "andare a fondo " sui temi dell'hiv,farmaci.ecc.. (madò..come suono bene il violino :mrgreen: )..hehe..ciao--


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Re: Progressi nella lotta contro l'epatite C

Messaggio da eremita » mercoledì 3 aprile 2013, 14:33

uffa2 ha scritto:Boehringer Ingelheim, bene anti-Hiv e Hcv in fase III

Presentati i risultati preliminari dello studio StarTVersoTm che dimostrano come l'80% dei pazienti co-infetti da epatite C e Hiv trattati con faldaprevir (Bi 201335), in associazione a interferone peghilato e ribavirina, abbia ottenuto una risposta terapeutica precoce.
Questi dati sono importanti a causa delle limitate opzioni terapeutiche disponibili per i pazienti co-infetti: oltre 10 milioni di persone in tutto il mondo.
E si stima che solo un terzo dei pazienti diagnosticati riceva un trattamento efficace per l'epatite C.
I risultati preliminari - informa una nota di Boehringer Ingelheim - hanno dimostrato una risposta terapeutica precoce nella maggioranza dei pazienti indipendentemente dal fatto che fossero al primo trattamento o avessero già ricevuto un precedente trattamento per Hcv.
Inoltre, i pazienti con risposta terapeutica precoce possono beneficiare di una ridotta durata di trattamento da 48 a 24 settimane.
Ulteriori risultati preliminari hanno mostrato che, dopo 12 settimane di trattamento, l'84% dei pazienti aveva livelli di Hcv non rilevabili.
"Poter ridurre la durata di trattamento dei pazienti co-infetti - afferma Klaus Dugi, Senior Vice President Medicine di Boehringer Ingelheim - è estremamente importante, soprattutto perché si riduce il tempo di esposizione a eventuali effetti collaterali generati da un anno di trattamento con interferone.
I pazienti co-infetti da Hcv/Hiv presentano bisogni terapeutici ancora insoddisfatti.
Gli incoraggianti risultati sull'efficacia e la facilità di gestione delle interazioni con i farmaci per l'Hiv suggeriscono che faldaprevir, in associazione a interferone peghilato e ribavirina, potrebbe diventare una possibile opzione terapeutica per questa importante popolazione di pazienti".
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Una ventata di speranza !!! l'HCV mi dà molti problemi..credo più dell'hiv...Ogni problema correlato mi viene curato " a parte" così che periodicamente faccio terapie varie..oltre le canoniche x hiv..Una cura mirata x l'hcv non lò mai fatta e in un post sul forum mi è stato spiegato anche un perchè-Credo che 1a terapy mirata mi eviterebbe vari malanni-Spero facciano presto..Ciao Uffa2.. :)


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Re: Progressi nella lotta contro l'epatite C

Messaggio da skydrake » mercoledì 3 aprile 2013, 19:35

Il mio impegno non é neanche comparabile a quello di Dora per quanto riguarda l'HIV. Io faccio il copia e incolla di notizie medico-scientifiche quasi tutte provenienti dalle stesse quattro-cinque fonti (tramite RSS che consulto con Google Reader), lei raccoglie ed ELABORA materiale molto piú complesso (es. terapie geniche). Purtroppo ultimamente latitano contributi critici (molto critici) ad alto livello come quelli di Leon. :( :( :( :(

Come accennato nel primo dei post di questa discussione, vi sono una dozzina di molecole in sperimentazione, ma le tre più interessanti sono il Sofosbuvir, il Faldaprevir e il Miravirsen. Le prime due sono in fase III, quindi conclusiva, mentre la terza in fase IIb. Dubito quindi che vi possano essere grosse sorprese a questo punto, a parte interazioni con altri farmaci.
Tutte e tre possono essere usate anche senza interferone. In due-tre anni saranno in commercio permettendo la cura di oltre l'80% dei pazienti. In ulteriori due-tre anni arriveranno le altre molecole in sperimentazione, fornendo cosi ai medici moltissime opzioni terapeutiche tramite moltissime combinazioni. A quel punto l'epatite C sarà quasi sconfitta.



Dora
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Re: Progressi nella lotta contro l'epatite C

Messaggio da Dora » martedì 9 aprile 2013, 8:33

skydrake ha scritto:vi sono una dozzina di molecole in sperimentazione, ma le tre più interessanti sono il Sofosbuvir, il Faldaprevir e il Miravirsen. Le prime due sono in fase III, quindi conclusiva, mentre la terza in fase IIb. Dubito quindi che vi possano essere grosse sorprese a questo punto, a parte interazioni con altri farmaci.
Tutte e tre possono essere usate anche senza interferone. In due-tre anni saranno in commercio permettendo la cura di oltre l'80% dei pazienti. In ulteriori due-tre anni arriveranno le altre molecole in sperimentazione, fornendo cosi ai medici moltissime opzioni terapeutiche tramite moltissime combinazioni. A quel punto l'epatite C sarà quasi sconfitta.
Per il Sofosbuvir pare che Gilead sia in dirittura d'arrivo.

Epatite C, Gilead deposita all'Fda la domanda di registrazione per sofosbuvir

08 aprile 2013

Gilead Sciences ha reso noto di aver depositato all’Fda la domanda di registrazione (New Drug Application, NDA) per sofosbuvir, un analogo nucleotidico a somministrazione once a day studiato per il trattamento dell’infezione da virus dell’epatite C.

La domanda di registrazione si riferisce a pazienti con genotipo 2 e 3 quale parte di una terapia anti epatite C tutta orale in combinazione con ribavirina in pazienti naive al trattamento, già trattati oppure in coloro che non tollerano l’interferone.

L’altra indicazione che è stata richiesta è in combinazione con ribavirina e interferone peghilato per i pazienti naive al trattamento con genotipi 1,4,5 e 6.

Noto in precedenza con la sigla GS-7977, sofosbuvir è un nucleotide (“nuc”) che agisce quale inibitore della polimerasi NS5B di HCV da somministrarsi once a day, attivo contro diversi genotipi di HCV.

Gli studi su pazienti negativi all’infezione da HIV avevano mostrato che il farmaco, da solo o in combinazione con ribavirina o altri farmaci anti HCV, è ben tollerato con un alto tasso di risposta.
FISSION, NEUTRINO, POSITRON e FUSION sono i quattro studi pivotal che supportano la registrazione del farmaco.

Il farmaco è entrato nella pipeline di Gilead nel novembre del 2011 quando la società californiana ha siglato un accordo definitivo di 11 miliardi di dollari per l’acquisto di Pharmasset, una biotech americana specializzata in farmaci per la cura dell’HIV e, soprattutto, dell’epatite C.



skydrake
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Re: Progressi nella lotta contro l'epatite C

Messaggio da skydrake » martedì 9 aprile 2013, 20:22

Efficacia del Sofosbuvir:

Per i genotipi 2 e 3 le percentuali di successo (risposta virologica sostenuta) previste sono del 78% nei naïve con una terapia in associazione con ribavirina di appena 12 settimane:
http://www.gilead.com/pr_1761988

Tale terapia sará costituita da un'unica compressa:
http://www.natap.org/2012/HCV/072712_01.htm

Per i genotipi 1,4,5 e 6 le percentuali di successo previste sono del 90% con una terapia in associazione con ribavirina e interferone peligato di 12 settimane. Senza l'interferone le percentuali di successo scendono al 67%
http://www.gilead.com/pr_1780873



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