[vCROI 2021] VIRTUAL

Le principali novità dai congressi riguardanti la malattia da HIV (CROI, IAS/IAC, ICAAC...) e i nostri commenti.
uffa2
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Re: [vCROI 2021] VIRTUAL

Messaggio da uffa2 » martedì 9 marzo 2021, 19:26

Dora ha scritto:
martedì 9 marzo 2021, 7:27
Ho firmato questa lettera a nome mio e dell'HIVforum:


Immagine
Mah, è un episodio sconcertante, che come ho già detto spero "non faccia scuola", spero anche che la reazione della comunità serva a qualcosa, è indecente che le Persone che vivono con HIV debbano attendere mesi e mesi per sapere qualcosa sulle novità dalla ricerca...


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Taurus
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Re: [vCROI 2021] VIRTUAL

Messaggio da Taurus » martedì 9 marzo 2021, 20:50

uffa2 ha scritto:
martedì 9 marzo 2021, 19:26
Dora ha scritto:
martedì 9 marzo 2021, 7:27
Ho firmato questa lettera a nome mio e dell'HIVforum:


Immagine
Mah, è un episodio sconcertante, che come ho già detto spero "non faccia scuola", spero anche che la reazione della comunità serva a qualcosa, è indecente che le Persone che vivono con HIV debbano attendere mesi e mesi per sapere qualcosa sulle novità dalla ricerca...
Uffa, ma tu pensi che questa decisione sia stata presa per mero profitto o forse è un tentivo di essere meno "trasparenti" dato che, come stiamo notando, grosse novità non ce ne sono e anche le ricerche più promettenti e serie sembra siano a un punto morto?



uffa2
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Re: [vCROI 2021] VIRTUAL

Messaggio da uffa2 » mercoledì 10 marzo 2021, 11:50

Facciamo una premessa: i congressi sono il modo con cui le associazioni campano.
Il fatturato di un congresso è molto elevato e porta con sé i rinnovi delle iscrizioni, che di solito danno diritto a sconti sull’iscrizione al congresso, quindi si tratta di un “prodotto critico”.
In un momento in cui non puoi vendere la possibilità di quattro-cinque giorni non solo di incontri scientifici, ma anche di incontri con i colleghi, opportunità di networking e grandi ciulate (ai congressi si tromba un sacco, sono degli autentici ciulodromi), perdi le entrate dalle iscrizioni al congresso, i rinnovi, le commissioni che ti girano gli operatori economici che ruotano intorno al congresso… un disastro.
I congressi on line non generano lo stesso fatturato, quindi non generano gli stessi “guadagni” e questo naturalmente è un problema.
Non credo però che sia “fermando le macchine” per sei mesi che si porti a casa molto di più, comunque è una scelta che tradisce pesantemente la relazione tra i congressi di virologia e la comunità dell’HIV. La virologia e la scienza dell’HIV devono molto al sostegno dal basso che hanno ottenuto dalla comunità dei malati, confido in un momento di resipiscenza e quindi in scelte conseguenti, magari con il supporto dell’industria, che pure “un poco di gratitudine” la deve…


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Dodi75
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Re: [vCROI 2021] VIRTUAL

Messaggio da Dodi75 » giovedì 11 marzo 2021, 14:30

Dal profilo facebook del prof. Guido Silvestri
FRESCO FRESCO DALLA CROI...

E che si vergognino quei quattro somaracci che da settimane stanno ragliando contro i monoclonali sulla stampa e le TV italiane (e le "p", ovviamente, sono tutte altamente significative).

BAMLANIVIMAB PREVENTS COVID-19 MORBIDITY AND MORTALITY IN NURSING-HOME SETTING

Myron S. Cohen1, Ajay Nirula2, Mark Mulligan3, Richard Novak4, Mary Marovich5, Alexander Stemer6, Andrew C. Adams2, Andrew E. Schade2, Jack Knorr2, Jay L. Tuttle2, Janelle Sabo2, Paul Klekotka2, Lei Shen2, Daniel M. Skovronsky2, for BLAZE-2 study team (Lilly/NIAID/CoVPN)

1Institute of Global Health and Infectious Diseases, University of North Carolina at Chapel Hill, Chapel Hill, NC, USA, 2Eli Lilly and Company, Indianapolis, IN, USA, 3New York University Langone Vaccine Center, Division of Infectious Diseases and Immunology, New York University Grossman School of Medicine, New York, NY, USA, 4University of Illinois College of Medicine, Chicago, IL, USA, 5Vaccine Research Program, National Institute of Allergy and Infectious Diseases, National Institutes of Health, Bethesda, MD, USA, 6Indiana University School of Medicine, Gary, IN, USA

Background:
The COVID-19 pandemic has disproportionately affected residents of skilled nursing and assisted living facilities. Interventions are urgently needed to protect this vulnerable population. Bamlanivimab is a potent neutralizing monoclonal antibody that binds the receptor-binding domain of the spike protein of SARS-CoV-2. This study evaluates the safety and efficacy of bamlanivimab in preventing COVID-19.

Methods:
BLAZE-2 is a Phase 3, randomized, double-blind, placebo-controlled, single-dose study that enrolled residents and staff at skilled nursing and assisted living facilities reporting at least one confirmed SARS-CoV-2 case. Eligible participants received bamlanivimab (4200 mg) or placebo intravenously. Nasal swabs were collected at baseline and weekly through day 57 to determine SARS-CoV-2 infection status via reverse transcriptase polymerase chain reaction (RT-PCR). COVID-19-releated symptoms and signs were recorded daily. The primary analysis prevention population included participants negative at baseline for SARS-CoV-2 by RT-PCR and serology. The primary endpoint was incidence of mild or worse COVID-19 by day 57.

Results:
Of the 1175 participants dosed, 966 (82.2%) comprised the prevention population. The prevention population included 299 residents for whom the median age was 76 years (range 31-104), 234 (78.3%) were aged ≥65, and 178 (59.5%) were female. All were considered at high risk for development of severe COVID-19. The proportion of residents in the prevention population with mild or worse COVID-19 by day 57 was significantly lower in the bamlanivimab group compared with the placebo group (odds ratio [OR], 0.20; 95% confidence interval [CI], 0.08 to 0.49; p<0.001)(Figure). For this same group, bamlanivimab was associated with significant reductions in the incidence of moderate or worse COVID-19 by day 57 (OR, 0.20; 95% CI, 0.08 to 0.49; p<0.001) and incident SARS-CoV-2 infection by day 29 (OR, 0.23; CI, 0.11 to 0.48; p<0.001) compared with placebo. Of the 16 deaths reported during the study, all 5 that were attributed to COVID-19 were in the placebo group. The incidence of both adverse events and serious adverse events were balanced between the bamlanivimab and placebo group.

Conclusion:
Bamlanivimab was highly effective in reducing the incidence of symptomatic COVID-19 and SARS-CoV-2 infection and was well tolerated. These findings demonstrate the potential beneficial impact of bamlanivimab use on COVID-19 morbidity and mortality among skilled nursing facility residents.



Dora
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Re: [vCROI 2021] VIRTUAL

Messaggio da Dora » giovedì 11 marzo 2021, 15:28

Dodi75 ha scritto:
giovedì 11 marzo 2021, 14:30
Dal profilo facebook del prof. Guido Silvestri
FRESCO FRESCO DALLA CROI...

E che si vergognino quei quattro somaracci che da settimane stanno ragliando contro i monoclonali sulla stampa e le TV italiane (e le "p", ovviamente, sono tutte altamente significative).
Ma che linguaggio è?! :shock:
E gli infermieri e i residenti delle case di riposo non sarebbe meglio vaccinarli, visto quanto sono efficaci, sicuri e poco costosi i vaccini a disposizione, invece che trattarli con mABs?
A Silvestri la pandemia ha fatto proprio male.



Dodi75
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Re: [vCROI 2021] VIRTUAL

Messaggio da Dodi75 » giovedì 11 marzo 2021, 15:50

Dora ha scritto:
giovedì 11 marzo 2021, 15:28
Dodi75 ha scritto:
giovedì 11 marzo 2021, 14:30
Dal profilo facebook del prof. Guido Silvestri
FRESCO FRESCO DALLA CROI...

E che si vergognino quei quattro somaracci che da settimane stanno ragliando contro i monoclonali sulla stampa e le TV italiane (e le "p", ovviamente, sono tutte altamente significative).
Ma che linguaggio è?! :shock:
E gli infermieri e i residenti delle case di riposo non sarebbe meglio vaccinarli, visto quanto sono efficaci, sicuri e poco costosi i vaccini a disposizione, invece che trattarli con mABs?
A Silvestri la pandemia ha fatto proprio male.
Scusami @Dora, pensavo di fare cosa utile nel riportare il post di Silvestri :oops: :oops:



Dora
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Re: [vCROI 2021] VIRTUAL

Messaggio da Dora » giovedì 11 marzo 2021, 15:59

Dodi75 ha scritto:
giovedì 11 marzo 2021, 15:50
Scusami @Dora, pensavo di fare cosa utile nel riportare il post di Silvestri :oops: :oops:
Figurati, Dodi! :-D È che ogni volta che leggo Silvestri non riesco a non chiedermi che cosa gli sia successo da un anno a questa parte: una sequela di previsioni sbagliate, cherry picking sulle fonti con scelta di quelle che concordano e abolizione di quelle che gli danno torto, ottimismo pericoloso e fuori luogo in un momento in cui dobbiamo mantenere alta la guardia, una battaglia sugli anticorpi che mi è parsa profondamente manipolatoria ... E poi un linguaggio da bullo che proprio non si addice a un signore di mezz'età che fa il professore e lo scienziato e invece agisce come un agit prop da social. Peccato, è davvero avvilente.



uffa2
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Re: [vCROI 2021] VIRTUAL

Messaggio da uffa2 » giovedì 11 marzo 2021, 16:34

Tutta questa storia degli anticorpi monoclonali mi infastidisce veramente oltremodo.
Io non so quale meccanismo porti illustri scienziati a perdere la loro laicità, ma questa storia del COVID dimostra che nessuno è immune dal virus della militanza.

Per me, se mi dimostrassero che le compresse di cacca di gatto prevengono il COVID, o che il succo delle pere marce eradica l’HIV “deglutirei l’amaro calice”, vale lo stesso con gli anticorpi monoclonali: sto però aspettando una seria dimostrazione di efficacia e di fattibilità.

Non è che perché un farmaco è messo sul mercato, bisogna obbligatoriamente consumarlo, eh… e qui, nel caso del bamlanivimab proprio sto a chiedermi perché mai dovremmo!

Il bamlanivimab costa una bestemmia: circa 10.000 dollari a persona trattata.
Come scrive Gabriele Costantino (che ho citato in altro post) , il bamlanivimab è studiato, in un braccio del trial BLAZE-2, nel setting forse più promettente: ospiti di case di riposo o di lungodegenza NON positivi. Si tratta di uno studio di PROFILASSI IN POSSIBILE POST-ESPOSIZIONE, l’anticorpo cioè è stato somministrato a tutti gli ospiti e al personale NON positivo di una struttura in cui sia stata segnalato almeno un caso (e quindi, si considerano i bracci dello studio come potenzialmente esposti).
Ebbene, degli ospiti trattati con l’anticorpo, il 10% circa ha sviluppato sintomi dopo 65 giorni contro circa il 22% del placebo.
C’è un piccolo particolare: nello studio l’anticorpo è stato somministrato a un dosaggio di 4.2 grammi, 6 volte superiore al dosaggio di quello autorizzato in Italia. Siamo sicuri che, al di fuori di uno studio clinico, sia saggio esporre le persone a questo tipo di trattamento?

Ma soprattutto, come ricorda Costantino: fino a ieri ci siamo stracciati le vesti per il folle costo di vaccini a 40-50€ a persona… e oggi ci esaltiamo per un trattamento che costerebbe milioni di euro in ogni RSA di medie dimensioni?

È possibile che per qualcuno possa essere indispensabile proprio questa opzione, ma la strada maestra è un’altra: vaccinare anche i gatti e farlo in pochi mesi.

Ricordo un celebre aforisma di Henry Ford: “C'è vero progresso solo quando i vantaggi di una nuova tecnologia diventano per tutti”, ecco, a 10.000 dollari a trattamento stiamo parlando di lusso, non di progresso.


sono debitore al professor Costantino (Direttore del Dipartimento di Scienze degli Alimenti e del Farmaco dell’Università di Parma):

il suo CV è in questa pagina: https://www.unipr.it/notizie/gabriele-c ... enti-e-del


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Dora
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Re: [vCROI 2021] VIRTUAL

Messaggio da Dora » venerdì 12 marzo 2021, 15:21

uffa2 ha scritto:
mercoledì 10 marzo 2021, 11:50
Facciamo una premessa: i congressi sono il modo con cui le associazioni campano.
Il fatturato di un congresso è molto elevato e porta con sé i rinnovi delle iscrizioni, che di solito danno diritto a sconti sull’iscrizione al congresso, quindi si tratta di un “prodotto critico”.
In un momento in cui non puoi vendere la possibilità di quattro-cinque giorni non solo di incontri scientifici, ma anche di incontri con i colleghi, opportunità di networking e grandi ciulate (ai congressi si tromba un sacco, sono degli autentici ciulodromi), perdi le entrate dalle iscrizioni al congresso, i rinnovi, le commissioni che ti girano gli operatori economici che ruotano intorno al congresso… un disastro.
I congressi on line non generano lo stesso fatturato, quindi non generano gli stessi “guadagni” e questo naturalmente è un problema.
Non credo però che sia “fermando le macchine” per sei mesi che si porti a casa molto di più, comunque è una scelta che tradisce pesantemente la relazione tra i congressi di virologia e la comunità dell’HIV. La virologia e la scienza dell’HIV devono molto al sostegno dal basso che hanno ottenuto dalla comunità dei malati, confido in un momento di resipiscenza e quindi in scelte conseguenti, magari con il supporto dell’industria, che pure “un poco di gratitudine” la deve…
Major Conference on HIV and COVID-19 Under Fire for Putting Science Behind Paywall

... dove si conferma che scrivere lettere continua ad essere un modo civile ed efficace di protestare.

Qui il libro degli abstract.



uffa2
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Re: [vCROI 2021] VIRTUAL

Messaggio da uffa2 » sabato 13 marzo 2021, 10:33

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