[AIDS 2016] Durban, 18-22 luglio

Le principali novità dai congressi riguardanti la malattia da HIV (CROI, IAS/IAC, ICAAC...) e i nostri commenti.
uffa2
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Re: [AIDS 2016] Durban, 18-22 luglio

Messaggio da uffa2 » martedì 12 luglio 2016, 15:49

Posso dire che mi sento un po' depresso? :(


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Dora
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Re: [AIDS 2016] Durban, 18-22 luglio

Messaggio da Dora » martedì 12 luglio 2016, 16:01

uffa2 ha scritto:Posso dire che mi sento un po' depresso? :(
Sì, anch'io.
Però ragioniamo: dato che non sono né dei pazzi, né delle Ensoli, è chiaro che certi toni trionfalistici non potevano usarli. In questi anni, le batoste le abbiamo viste tutte, passo passo, una dopo l'altra. Non credo che nulla, in quell'elenco sterminato di cose che restano da capire, ti risulti nuovo. Però si sconta l'effetto di accumulo, che in questi anni non c'è stato perché le botte arrivavano diluite nel tempo.
Insomma, vedersele sbattute in faccia tutte insieme quelle cose da capire non fa piacere ma, passato il primo momento di sgomento, dovrebbe prevalere un mesto "sì, lo sapevo".
Quello che mi fa innervosire di più, in questo momento, è la miseria del programma del congresso. A dirla tutta, speravo in qualcosa di meglio.



Blast
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Re: [AIDS 2016] Durban, 18-22 luglio

Messaggio da Blast » martedì 12 luglio 2016, 21:00

Invece io trovo la cosa molto stimolante
Credo sia la giusta strategia quella di prefissarsi obiettivi ben precisi e cercare di mettere le crocette sulla schedule al raggiungimento dei goals.
L'importante è raggiungerli in tempi ragionevoli :?


CIAO GIOIE

georg.frideric
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Re: [AIDS 2016] Durban, 18-22 luglio

Messaggio da georg.frideric » mercoledì 13 luglio 2016, 8:07

Dora ha scritto: Rispetto alla maggior sicurezza di 4 anni fa nel perseguire l’eradicazione, quest’anno si ritiene più realistico cercare di ottenere un controllo prolungato della replicazione virale senza farmaci, cioè una cura funzionale o – termine nuovo che si preferisce adottare – una remissione dell’infezione.
Nella mia ignoranza ho sempre trovato l'espressione ”cura funzionale” un costrutto piuttosto problematico e difficilmente comprensibile, dove l'aggettivo qualificativo sembra più che altro costituire un punto interrogativo sul reale significato del sostantivo. Con ”remissione” si utilizza un termine senz'altro più comprensibile anche se, capisco bene, meno entusiasmante. È per altro il termine che Francoise Barre-Sinoussi dichiarava di preferire nella famosa intervista, che suscitò così tanto scalpore, in cui l'illustre ricercatrice dichiarava la cura dell'HIV ”almost an impossible mission”: ”we do not have a cure. I am not sure, by the way, we will have a cure. I used to say to develop a cure for HIV is an impossible mission. [e alla domanda: What about a "functional cure"?”:] I prefer to say remission (when the virus is brought down to low levels in the body)... That's possible. I'm convinced one day -- I don't know when -- we will have a strategy to induce durable remission. I don't believe that we will have only one .”



Dora
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Re: [AIDS 2016] Durban, 18-22 luglio

Messaggio da Dora » mercoledì 13 luglio 2016, 8:30

georg.frideric ha scritto:ho sempre trovato l'espressione ”cura funzionale” un costrutto piuttosto problematico e difficilmente comprensibile, dove l'aggettivo qualificativo sembra più che altro costituire un punto interrogativo sul reale significato del sostantivo.
Sono d'accordo con le tue perplessità sul qualificare la cura come funzionale. Pare anche a me che complichi e appesantisca il significato di cura, che però di suo non è immediatamente comprensibile. Credo che funzionale sia stato contrapposto a sterilizzante quando ci si è resi conto che non si sapeva assolutamente in che cosa potesse consistere la cura di questa particolare infezione. È stato necessario fare dei distinguo, perché si pensava che l'eradicazione fosse una specie di obiettivo posto al limite, mentre funzionale, nella sua ambiguità, permetteva di modulare possibilità di cura differenti.
È per questo che, riflettendo sul significato di cura dell'infezione da HIV, ho immaginato un continuum di questo tipo:

Immagine

Con ”remissione” si utilizza un termine senz'altro più comprensibile anche se, capisco bene, meno entusiasmante.
Ci sono state tante discussioni sul termine remissione in questi ultimi paio d'anni. A molti non piace, perché ricalca la remissione nel cancro, quindi uno stato di ritorno alla salute che può essere assai precario ed esitare in un ritorno della malattia più o meno in qualsiasi momento. L'argomento più forte che ho visto citato è quello secondo cui ai malati non piace, non dà la sicurezza che serve per guardare al futuro con fiducia.
Una alternativa è quella che si usa per l'epatite C: remissione virologica sostenuta. È complicato, ma nel caso dell'HCV si sa che dopo un certo numero di mesi dopo la sospensione del trattamento il rebound virale è nei fatti impossibile.
Però con l'HIV è troppo presto per dirlo, perché anche i post treatment controllers della VISCONTI hanno auto casi di relapse anche dopo molti anni. Pensa che perfino nel caso di Timothy Brown molti hanno timore di usare la parola eradicazione. Anzi, fu proprio grazie alle tracce di materiale genetico virale trovate in qualche suo campione in qualche laboratorio nel 2012 che ci si rese conto che non si sapeva come definire la cura di HIV.

Siamo agli inizi di una storia completamente nuova. Credo che già il solo fatto che si discuta di parole e definizioni per la cura sia un bel segnale.



georg.frideric
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Re: [AIDS 2016] Durban, 18-22 luglio

Messaggio da georg.frideric » mercoledì 13 luglio 2016, 9:00

Grazie Dora per i tuoi ulteriori chiarimenti, che problematizzano due termini, cura e remissione, che, con eccesso di buon senso, pensavo al riparo dalla necessità di ulteriori specificazioni: evidentemente non è così, ed è vero che siamo, come dici ,all'inizio di una storia completamente nuova, in cui ricerca scientifica e analisi concettuale vanno di pari passo, e sono forse due facce della stessa medaglia. Comunque ”remissione virologica sostenuta” mi sembra equivalga all'espressione che usa Barre-Sinoussi, ”durable remission": evidentemente anche il concetto di ”remissione” necessità di essere ulteriormente qualificato.



Dora
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Re: [AIDS 2016] Durban, 18-22 luglio

Messaggio da Dora » mercoledì 13 luglio 2016, 10:25

georg.frideric ha scritto:ricerca scientifica e analisi concettuale vanno di pari passo, e sono forse due facce della stessa medaglia.
Probabilmente è così. Di certo sono molto più intimamente interconnesse di quanto in genere si noti. Pensa solo a due questioni che possono sembrare di secondo piano rispetto - non so - al trovare sostanze anti-latenza che funzionino o ai vaccini terapeutici: la questione dei marker per prevedere il tempo di rebound della viremia alla sospensione della ART e la questione dei test per valutare l'effettiva dimensione del reservoir di provirus capace di replicarsi - a loro volta connesse l'una all'altra. Se non sai stimare le dimensioni del reservoir, non sei neppure in grado di valutare l'efficacia dei tuoi tentativi di indurre il virus latente a trascriversi. Se non sai prevedere i tempi del rebound, non sai neppure se hai fatto almeno il solletico al reservoir con i tuoi farmaci anti-latenza o se hai solo aumentato il rumore di fondo. E questo viene ben prima di poter parlare di cura, qualsiasi significato vogliamo dare al termine.
Solo che se non ti è chiaro l'obiettivo, anche con dei marker che ti dicano quando hai avuto successo e dei test che te lo misurino, quel successo neppure sai di averlo raggiunto (e magari insisti a dare farmaci inutili, aumentando a dismisura le tossicità).
Quindi di quell'obiettivo devi dare una definizione concettualmente comprensibile.

Questa nuova road map scritta dalla IAS, per quanto non faccia piacere a nessuno trovarsela sbattuta in faccia, ha per me il pregio di avere raccolto le osservazioni sparse ricavate da decine e decine di ricerche fatte in questi anni e di dire: cari scienziati, questo è il lavoro preparatorio che - grosso modo - c'è ancora da fare. Andate nei vostri laboratori e mettetevi al lavoro.

Mi sembra che Blast abbia raccolto molto bene il senso di questo invito.

Comunque ”remissione virologica sostenuta” mi sembra equivalga all'espressione che usa Barre-Sinoussi, ”durable remission": evidentemente anche il concetto di ”remissione” necessità di essere ulteriormente qualificato.
Sì, perché mentre l'HCV è un virus che non va in latenza, quindi dopo qualche mese che non rialza la testa sei ragionevolmente sicuro di averlo fatto fuori tutto, anche se neppure in quel caso parli tout court di eradicazione, con l'HIV la situazione è molto più complicata. Se parli di remissione duratura per l'HCV, non è detto che le stesse parole abbiano lo stesso significato nel caso di un virus che potresti aver distrutto completamente, ma non lo saprai mai davvero, semplicemente perché non puoi analizzare ogni singola cellula nel corpo in cui potrebbe essersi integrato e messo a dormire. E dai Boston Patients sappiamo che è bastata una sola cellula a reinnescare l'infezione dopo mesi.



Hope!
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Re: [AIDS 2016] Durban, 18-22 luglio

Messaggio da Hope! » mercoledì 13 luglio 2016, 10:55

Ragazzi volevo chiedervi un parere. Sulla ricerca di una cura per hiv che tanto oramai molti ricercatori dicono che presto arriverà. Qual'é il punto reale della situazione? Siamo a buon punto? Riusciremo mai a liberarci di questo virus dal corpo? Sono domande a cui è difficile dare una risposta lo so ma volevo sentire i vostri pareri. Da un bel po dicono che presto ci sarà una cura che ucciderà il virus.



rospino
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Re: [AIDS 2016] Durban, 18-22 luglio

Messaggio da rospino » mercoledì 13 luglio 2016, 11:06

Hope! ha scritto:Ragazzi volevo chiedervi un parere. Sulla ricerca di una cura per hiv che tanto oramai molti ricercatori dicono che presto arriverà. Qual'é il punto reale della situazione? Siamo a buon punto? Riusciremo mai a liberarci di questo virus dal corpo? Sono domande a cui è difficile dare una risposta lo so ma volevo sentire i vostri pareri. Da un bel po dicono che presto ci sarà una cura che ucciderà il virus.
Se leggi i post precedenti, a partire da quello di Dora qui sopra ( http://www.hivforum.info/forum/viewtopi ... 383#p69364 ), capirai da solo che chiunque dica "presto uscirà una cura che ucciderà il virus" non ha la benché minima idea di cosa sia l'infezione da Hiv, e si qualifica da solo come persona superficiale e ignorante in materia. Come ti avevo già scritto in un altro thread, la realtà è ben diversa e, soprattutto, molto più complessa.


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Hope!
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Re: [AIDS 2016] Durban, 18-22 luglio

Messaggio da Hope! » mercoledì 13 luglio 2016, 11:23

rospino ha scritto:
Hope! ha scritto:Ragazzi volevo chiedervi un parere. Sulla ricerca di una cura per hiv che tanto oramai molti ricercatori dicono che presto arriverà. Qual'é il punto reale della situazione? Siamo a buon punto? Riusciremo mai a liberarci di questo virus dal corpo? Sono domande a cui è difficile dare una risposta lo so ma volevo sentire i vostri pareri. Da un bel po dicono che presto ci sarà una cura che ucciderà il virus.
Se leggi i post precedenti, a partire da quello di Dora qui sopra ( http://www.hivforum.info/forum/viewtopi ... 383#p69364 ), capirai da solo che chiunque dica "presto uscirà una cura che ucciderà il virus" non ha la benché minima idea di cosa sia l'infezione da Hiv, e si qualifica da solo come persona superficiale e ignorante in materia. Come ti avevo già scritto in un altro thread, la realtà è ben diversa e, soprattutto, molto più complessa.


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Da quel che si è capito hanno fatto un passo indietro sostanzialmente.



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