Le principali novità dai congressi riguardanti la malattia da HIV (CROI, IAS/IAC, ICAAC...) e i nostri commenti.
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Dora
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da Dora » sabato 19 maggio 2012, 8:54
ITALIAN CONFERENCE ON AIDS AND RETROVIRUSES, Napoli 10-12 giugno 2012.
Mancano solo tre settimane, ma
il programma è ancora quello preliminare, quindi non compaiono ancora i titoli delle comunicazioni orali, così come non c'è ancora nessun accenno ad abstract e poster (come è noto e come è stato
confermato da alcuni disastrosi poster accettati a ICAR 2011, il diavolo si nasconde nei dettagli).
Salvo sostanziali variazioni dell'ultima ora, mi pare che quanto emerge dal programma preliminare sia pieno di relazioni interessanti.
Segnalo, in particolare:
- • la lettura inaugurale di J. Brenchley (Bethesda, USA), domenica 10: Meccanismi alla base della traslocazione microbica e dei nuovi interventi terapeutici per ridurre l’immuno-attivazione;
• lunedì 11, due letture magistrali, una di C.F. Perno (Roma) – AIDS: una malattia cronica causata da un virus eradicabile? – e una di G. Silvestri (Atlanta, USA) – Aspetti immunologici nell’eradicazione dell’HIV;
• sempre lunedì 11, un simposio dedicato dedicato a “HIV: Dalla terapia alla cura (verso l’eradicazione)?” con, fra gli altri, la presenza di G. Hütter (Mannheim), a parlare di Trapianto di cellule staminali di tipo CCR5-gene-difettivo e di A. Savarino (Roma), che parlerà di Strategie sperimentali per l'eradicazione o cura funzionale delle infezioni lentivirali;
• martedì 12, altre due letture magistrali, questa volta di A. Pozniak (London, UK) su Terapia dell’HIV: cosa ci riserva il futuro e di M. Puoti (Milano) su Progressi nel trattamento dell’epatite C: focus sui soggetti con infezione da HIV;
• molti interventi su temi rilevanti, dalla virologia all’epidemiologia e prevenzione, dall’immunologia alla clinica e alle nuove strategie terapeutiche, alle complicanze legate a tumori o co-infezioni.
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robi
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da robi » domenica 20 maggio 2012, 5:03
speriamo bene..che qualcosa di buono ne esca fuori..della ricerca....
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Leon
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da Leon » domenica 20 maggio 2012, 14:30
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da Dora » domenica 20 maggio 2012, 14:33
Mah ... vedremo!
A me incuriosisce Silvestri, perché degli aspetti immunologici nell'eradicazione so veramente poco.
Tutte 'ste lezioni, però, mi danno l'idea degli ennesimi punti della situazione. Vediamo poster e abstract, se emergerà qualcosa di nuovo.
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Leon
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da Leon » domenica 20 maggio 2012, 15:00
Dora ha scritto:Tutte 'ste lezioni, però, mi danno l'idea degli ennesimi punti della situazione.
Ma per forza! Finché (eventualmente anche cacciando delle gran balle, come Margolis) si rincorrono chimere di cui nessuno ha mai scorto la minima traccia e se "una a caso" ha un'idea di sperimentazione clinica che, almeno in teoria, può stare in piedi, la si tiene saldamente ammanettata, che cos'altro vuoi fare se non "punti della situazione"?
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da Dora » domenica 27 maggio 2012, 7:52
È disponibile l'elenco dei poster.
Un po' strano, dal momento che compaiono solo i titoli e non gli autori. Ma tant'è. Magari anche questo è provvisorio.
In ogni caso, mi pare che non ci siano obbrobri sul genere di quelli dell'anno scorso. Forse protestare con delle gentili letterine a qualcosa serve, quanto meno a
far vergognare un po' certi membri dei comitati scientifici.
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stealthy
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da stealthy » giovedì 31 maggio 2012, 15:52
Ma allora è confermato che non ci saranno negazionisti all'Icar di quest'anno?
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Dora
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da Dora » giovedì 31 maggio 2012, 18:33
stealthy ha scritto:Ma allora è confermato che non ci saranno negazionisti all'Icar di quest'anno?
Di sicuro ancora non c’è nulla, perché ho appena controllato e l’elenco dei poster continua a riportare solo i titoli e non gli autori. Dai titoli parrebbe proprio che quest’anno i negazionisti siano fuori.
Comunque sia - è solo un mio ragionamento, quindi prendilo per quel che può valere:
- • L’anno scorso diversi negazionisti in vario modo connessi a Marco Ruggiero hanno presentato ben 4 poster a ICAR 2011.
Anzi, come è stato scritto con enfasi da Ruggiero stesso, questa partecipazione avrebbe segnato "la fine del dissenso" [e dunque l'abbraccio e il formale riconoscimento dell'ideologia negazionista da parte della scienza ]:
"On March 27–29, 2011 Firenze, Italy, hosted the Italian Conference on AIDS and Retroviruses, a conference under the High Patronage of the Italian President of the Republic, the Ministry of Health, the Region of Tuscany, the Province of Firenze, the Municipality of Firenze, the Universities of Firenze and Rome, the National Scientific Societies, the Public Health Service, several organizations involved in the fight against AIDS and, most important, the International AIDS Society (IAS). This conference precedes the IAS conference that will be held in Rome in July.
It is well known that for more than 25 years the opinions of so called dissident scientists such as Professors Peter Duesberg and Henry Bauer were never allowed in mainstream conferences and any voice questioning the role of HIV in causing AIDS was systematically shut off. Associations for the scientific reappraisal of the HIV/AIDS hypothesis such as Rethinking AIDS were never invited or even allowed to participate.
This deplorable state of affairs officially came to an end in Firenze with the formal and official recognition of the contributions of scientists such as Duesberg, Bauer, Fiala, Kohenlein, Rasnick, Pacini, Nicholson, Morucci, Ruggiero, Galletti, Branca, Punzi or Mandrioli, all questioning the role of HIV in the aetiology and pathogenesis of AIDS. In fact, their communications were accepted for presentation after a regular peer–review process and the relative abstracts are now published in a special issue of Infection a peer–reviewed journal of infectious disease that is the official publication of the following societies:
German Society for Infectious Diseases
Paul Ehrlich Society for Chemotherapy
German Sepsis Society
Italian Society of Infectious and Tropical Diseases (SIMIT)". [Non oso pensare all'imbarazzo della SIMIT nel vedersi coinvolta così. Si intuisce benissimo nella lettera del Prof. Carosi a introduzione della "position paper" di Poli. ]
• Uno di questi lavori – Effect of Cadmium and Gc-Macrophage Activating Factor (GcMAF) on Intracellular HIV Targets in Normal and Transformed Human Breast Cells, presentato da due collaboratori di Ruggiero, Gabriele Morucci e Tiziana Punzi – è quello che è stato letteralmente fatto a pezzi da Guido Poli, la cui critica all’uso del GcMAF in modo indiscriminato in persone con HIV e senza alcuna sperimentazione fatta secondo le normali regole del metodo scientifico, con il rischio concreto di peggiorare lo stato di infiammazione cronica [altro che eradicare!! ], costituisce ora la posizione ufficiale della SIMIT (vedere qui: G.POLI_SIMIT: The weak link between GcMAF and HIV infection; e anche qui per la versione italiana: I "dissidenti" e l'AIDS: ovvero la triste realtà dei fatti!).
• Un altro – Meta-Analysis and Update on the General AIDS Epidemics Predicted for Africa, che è la versione-poster dell’articolo di Duesberg-Ruggiero uscito l’inverno scorso sull’Italian Journal of Anatomy and Embryology e già in passato fatto ritirare da Medical Hypotheses – è stato appena smontato pezzo a pezzo e dimostrato pura fuffa epidemiologica sia da Claudia Balotta, sia da Giovanni Rezza. E sono solo gli ultimi studiosi della serie perché, da quando è uscito, non ha fatto altro che collezionare smentite, pernacchie e pure una buona dose di indignazione da parte della comunità scientifica internazionale, con due membri del comitato scientifico della rivista che hanno dato le dimissioni per protesta contro le sciagurate scelte editoriali del direttore Paolo Romagnoli (si vedano, solo a titolo di esempio: What do we know about AIDS deaths in South Africa?; More pseudoscholarship from the Italian Journal of Anatomy and Embryology; Paper denying HIV–AIDS link secures publication e infine Paper denying HIV–AIDS link sparks resignation).
• Gli altri due poster, uno di Ruggiero stesso - Results of Epidemiological Surveillance of AIDS cases in Tuscany - e uno di allievi e collaboratori di Ruggiero + Henry Bauer – Toward Improvements in HIV Epidemiology [Ehm ... improvements?! ] – sono talmente ridicoli che nessun ricercatore se li è filati. Ed è un peccato, perché contengono tante di quelle scempiaggini che forse avrebbero meritato pure loro di essere, se non analizzati seriamente come tipici esempi di ideologia negazionista, almeno messi alla berlina.
• Bene, con la conferma che l’anno scorso sono state presentate delle vere schifezze da parte di Ruggiero & co. e con Giovanni Rezza che è uno dei tre presidenti del comitato scientifico di ICAR 2012, io dubito fortemente che persone così avranno facile accesso a congressi che aspirano ad avere rilevanza scientifica. Immagino che i ricercatori veri non apprezzino molto di trovarsi in simile compagnia. Mia ipotesi, naturalmente, che può essere smentita fra dieci minuti.
P.S. Riporto di qui, per comodità di lettura, le dichiarazioni di Rezza sul lavoro di Duesberg-Ruggiero (l’articolo di Claudia Balotta è troppo lungo, ma lo si trova nel thread linkato sopra):
- Giovanni Rezza: “I dati su infezioni e morti ci sono”
Intervista a Giovanni Rezza, epidemiologo e direttore del Dipartimento di Malattie infettive, parassitarie ed immunomediate dell'Istituto Superiore di Sanità di Roma.
Gli autori dell'articolo “negazionista” pubblicato sull’Italian Journal of Anatomy and Embriology sostengono che WHO e Unaids per Sud Africa e Uganda non riportano numeri né sui casi di AIDS né sui casi di infezione e che questo smentisce le stime che erano state fatte.
Dati e stime su AIDS e HIV sono disponibili per tutti i paesi. È comunque noto che per quanto riguarda HIV sono disponibili solo stime in quanto non è possibile affidarsi a sistemi di sorveglianza efficienti in paesi in cui l'accesso al test non è routinario. Nello specifico, Uganda e Sud Africa hanno avuto pattern temporali diversi.
L'Uganda è stata colpita precocemente ma poi l'impatto dell'HIV/AIDS è rapidamente diminuito, mentre il Sud Africa è stato colpito da un'epidemia di dimensioni rilevanti in una fase successiva rispetto ai paesi dell'Africa centrale.
Duesberg e colleghi riportano dati secondo i quali la popolazione di Uganda e Africa Sub Sahariana è comunque raddoppiata dall'inizio dell'epidemia.
La mortalità e determinata da una serie di cause e l'AIDS è solo una di queste.
Senza l'AIDS, la crescita demografica in diversi paesi africani sarebbe stata ancora maggiore di quella ad oggi registrata. C'è però da dire che a volte le simulazioni modellistiche non risultano molto precise e possono sovrastimare la mortalità e i suoi effetti sulla crescita demografica.
È però innegabile e verificabile l'aumento dei casi di malattia osservato sin dall'inizio degli anni ottanta in Africa nonché quello dei decessi attribuibili all'HIV/AIDS.
Secondo gli autori, in Italia e USA, comparabilmente, l'epidemia è ristretta ai gruppi a rischio originali. È vera questa affermazione?
Anche se ciò fosse vero, non sarebbe in alcun modo una prova a favore delle tesi negazioniste.
Infatti, è ampiamente noto il ruolo che determinati comportamenti hanno nell'amplificare le epidemie. Va però anche detto che i casi di infezione da HIV nei contatti eterosessuali sono aumentati in maniera rilevante negli ultimi dieci anni, mentre erano quasi del tutto assenti nella prima fase dell'epidemia.
Da ANLAIDS BY MAIL, maggio 2012.
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robi
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da robi » giovedì 31 maggio 2012, 21:11
comlpimenti per le vostre notizie importanti che ci date..per il vostro lavoro svolto..brava dora...cmq speraimo bene..che qualcos di buono esca fuori ..
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da Dora » venerdì 1 giugno 2012, 3:14
robi ha scritto:comlpimenti per le vostre notizie importanti che ci date..per il vostro lavoro svolto..brava dora...cmq speraimo bene..che qualcos di buono esca fuori ..
Grazie, cara Robi, per la tua gentilezza.
Speriamo davvero che arrivino un po' di buone notizie. In un periodo così, ce n'è un bisogno particolare.