[CROI 2012] Migliorare l'INTESTINO: PROBIOTICI, IL-7, cART

Le principali novità dai congressi riguardanti la malattia da HIV (CROI, IAS/IAC, ICAAC...) e i nostri commenti.
Dora
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[CROI 2012] Migliorare l'INTESTINO: PROBIOTICI, IL-7, cART

Messaggio da Dora » lunedì 2 aprile 2012, 17:00

Quest’anno al CROI sono stati presentati alcuni lavori molto interessanti relativi alla mucosa gastrointestinale. Mi limito a segnalarne due, in cui vengono descritti i danni causati dall’HIV fin dai primi tempi dell’infezione e gli effetti della HAART sui marker della traslocazione microbica, dell’infiammazione, della coagulazione e dell’attivazione immunitaria quando la terapia antiretrovirale viene somministrata a pazienti HIV+ naive con meno di 100 CD4:

Quello di cui invece desidero occuparmi in questo thread sono tre tentativi presentati a Seattle per migliorare lo stato infiammatorio del tratto gastrointestinale. Si tratta di tre lavori completamente diversi: uno sull’associazione di probiotici alla HAART in macachi nemestrini; uno sui risultati dello studio INSPIRE 2 della somministrazione di IL-7 ricombinante umana; uno sul ripopolamento di linfociti T nel GALT di persone HIV+ grazie alla HAART.

Cominciamo dai probiotici.


Probiotic Supplementation of ARV Treatment during SIV Infection of Pigtail Macaques Results in Enhanced GI Tract CD4+ T Cell Frequency and Immunological Function

Nichole Klatt*1, L Canary1, X Sun2, C Vinton1, M Perkins1, D Hazuda3, J Lifson4, E Haddad2, J Estes4, and J Brenchley1

1Lab of Molecular Microbio and Prgm in Barrier Immunity and Repair, NIAID, NIH, Bethesda, MD, US; 2Vaccine and Gene Therapy Inst, Port St Lucie, FL, US; 3Merck Res Labs, West Point, PA, US; and 4AIDS and Cancer Virus Prgm, SAIC-Frederick, Inc, NCI-Frederick, MD, US


Background: Durante la progressione delle infezioni da HIV/SIV, il danno alla barriera epiteliale del tratto gastrointestinale (GI) porta alla traslocazione microbica e ciò contribuisce all’attivazione immunitaria cronica e alla progressione della malattia. Inoltre mentre, rispetto alle persone non trattate, il trattamento antiretrovirale riduce la morbilità e la mortalità delle persone con HIV, queste risultano ancora aumentate rispetto alle persone HIV negative. Questo aumento della mortalità si associa all’infiammazione e al disturbo cardiovascolare, che è connesso alla persistente traslocazione microbica. Ne segue che riuscire a migliorare la barriera immunologica e strutturale del tratto gastrointestinale potrebbe migliorare la prognosi delle persone con HIV in trattamento con la HAART.

Metodi: Per migliorare la barriera strutturale e immunologica del tratto GI, abbiamo trattato dei macachi nemestrini (PTM) cronicamente infetti da SIVmac239 con probiotici in combinazione con trattamento antiretrovirale e li abbiamo confrontati con macachi nemestrini cronicamente infetti da SIVmac239 trattati solo con ARV. La terapia antiretrovirale combinata consisteva di 30mg/kg di PMPA [tenofovir], 30 mg/kg di FTC (emtricitabina) (una volta al giorno, per via subcutanea) e 120 mg di L812, 50 mg di L564 (due volte al giorno, per via orale), per una media di 162 giorni.

Risultati: Abbiamo osservato che, in confronto ai macachi trattati solo con gli ARV, gli animali cui abbiamo dato i probiotici insieme agli ARV hanno avuto un miglioramento nella ricostituzione dei CD4 nel colon (p=0,0286). Inoltre, il trattamento con i probiotici ha diminuito l’attivazione dei CD4 nel colon, misurata attraverso il Ki67 (p=0,0571), ma ha aumentato la funzionalità complessiva dei CD4 del colon, misurata dalla produzione multifunzionale di citochine (p=0,0590). Inoltre, l’analisi genetica dei leucociti del colon ha rivelato una regolazione trascrizionale differenziale del sistema immunitario del colon, con aumenti specifici nei geni connessi alle APC (cellule presentanti l’antigene). Coerentemente, abbiamo osservato un aumento della funzionalità delle APC, compresa una aumentata produzione di interleuchina-23 (IL-23) (p=0,0286) negli animali trattati con probiotici.

Conclusioni: In questo lavoro, dimostriamo che la combinazione del trattamento antiretrovirale con dei probiotici migliora l’immunità della mucosa. Pertanto, l’uso di probiotici può migliorare lo stato di salute del tratto gastrointestinale nelle persone con HIV e migliorare la loro prognosi a lungo termine,


Domanda mia: è possibile lavorare seriamente sui probiotici, senza spacciarli come degli yoghurtini magici, panacea di ogni malattia, dal cancro all'AIDS, alla fatica cronica? Sì. E questa ricerca del NIAID (insieme a decine di altre ricerche, basti pensare al lavoro italiano di Clerici e Gori portato al CROI l’anno scorso) lo dimostra.


Ed ora ecco le slides della presentazione orale che Nichole Klatt ha tenuto nell’ambito della sessione del congresso dedicata a “Advances in Vaccines and Immune-based Therapies”.

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Re: [CROI 2012] Migliorare l'INTESTINO: PROBIOTICI, IL-7, cART

Messaggio da Dora » lunedì 2 aprile 2012, 17:03

Quelli che seguono sono i risultati dello studio multicentrico, in aperto, INSPIRE 2 di Cyteris (ClinicalTrial.gov: Study on Interleukin-7 (CYT107) in HIV Patients (Inspire 2)) sull’uso di IL-7 ricombinante umana in pazienti HIV+ in HAART da almeno un anno, con CD4 fra 100 e 400 e HIV RNA plasmatico < 50 copie/mL.


Gut Mucosa T Lymphocyte Restoration in Chronically HIV+ Patients Treated with Recombinant Interleukin-7

I Sereti1, J Estes2, William Thompson*1, M Fischl3, T Croughs4, S Beq4, M Yao1, R Boulassel5, M Lederman6, and J-P Routy5

1NIAID, NIH, Bethesda, MD, US; 2SAIC-Frederick, Inc, NCI-Frederick, MD, US; 3Univ of Miami, FL, US; 4Cytheris, Paris, France; 5McGill Univ, Montreal, Canada; and 6Case Western Reserve Univ, Cleveland, OH, US


Background: La deplezione dei CD4 nella mucosa gastrointestinale è un importante evento patogenetico nell’infezione da HIV, che viene parzialmente risanato grazie alla HAART.

Metodi: INSPIRE 2 è uno studio in aperto, multicentrico, sulla somministrazione di interleuchina-7 ricombinante umana (rh IL-7) i persone con infezione cronica da HIV, in HAART, con CD4 fra 101 e 400/mm3 e HIV RNA nel plasma inferiore a 50 copie/mL. Sono stati arruolati 22 pazienti, che hanno ricevuto 3 iniezioni alla settimana di 20 mcg/kg di rh IL-7. A tutti sono stati valutati il numero di linfociti T nel sangue periferico e l’HIV RNA nel plasma al momento iniziale (BL) e dopo 12 settimane di somministrazione di IL-7. A 12 pazienti sono state fatte biopsie al retto-sigma al basale e fra la 10° e la 24° settimana e sono stati valutati i sottogruppi linfocitari mediante citometria a flusso e immunoistochimica (IHC), così come è stata fatta un’analisi di immagine quantitativa da tessuto intestinale fisso. Si è fatta una stimolazione mitogenica sulle cellule del GUT per determinare le proporzioni dei linfociti Th17. Sono stati misurati i livelli di D dimero nel plasma e di sCD14 mediante, rispettivamente, un test di fluorescenza enzimatica e un ELISA. I cambiamenti mediani rispetto al momento iniziale sono stati valutati mediante un Wilcoxon paired signed rank test.

Risultati: I CD4 e i CD8 erano 260 e 650 cellule/mm3 e sono aumentati fino a 645 e 1395 cellule/mm3 alla 12° settimana (entrambi p<0,001). La proporzione di CD4 presenti nella mucosa gastrointestinale è aumentata dal 40,3 al 45,8 dopo la somministrazione di IL-7 (p=0,02), così come il numero dei CD4 (x10^6 cellule/g di tessuto) è aumentato da 2,5 a 4,7 (p=0,009). L’aumento è stato ancor più evidente nei CD4 che presentavano il fenotipo dei memoria centrale (CD45RO+/CD27+) da 1.8 to 3.6x10^6 cellule/g di tessuto (p = 0.01). La proporzione è il numero dei linfocit Th17 non sono cambiati in modo significativo. La proporzione dei CD8 della mucosa gastrointestinale dopo la somministrazione di IL-7 è diminuita dal 52,9 al 46,7% (p=0,03), ma il numero dei CD8 (x10^6 cellule/g di tessuto) non è cambiato (da 4.0 a 5.0, p = 0.34). La proporzione dei CD4 e dei CD8 circolanti nel GUT (Ki67+) non è cambiata dopo somministrazione di IL-7 (rispettivamente, p=0,8 e p=0,2). La proporzione di linfociti T gamma-delta nel GUT è diminuita (da 6.1% a 3.4%, p = 0.005), ma il loro numero/gr di tessuto non è cambiato in modo rilevante (p=0,4). L’immunoistochimica quantitativa ha confermato aumenti significativi nella mucosa gastrointestinale dei CD3 nella lamina propria (p=0,008). Anche se i livelli di sCD14 nel plasma non sono cambiati in modo rilevante, i livelli di D-dimero sono diminuiti da 0,24 mg/L al basale a 0,14 mg/L alla 12° settimana (p=0,03).

Conclusioni: Questi dati indicano che la somministrazione di rh IL-7 può espandere il numero dei linfociti T nel tratto gastrointestinale, soprattutto dei CD4 memoria centrale, e può garantire un’esplorazione degli effetti dell’IL-7 sulla barriera della mucosa gastrointestinale e sulle vie dell’infiammazione e della coagulazione.


Nota mia: restano aperte tutte le domande e le preoccupazioni sul ruolo dell'IL-7 nell'espandere il reservoir latente dei CD4 memoria.


Queste sono le slides della presentazione orale fatta da William Thompson nell’ambito della sessione del congresso dedicata a “Advances in Vaccines and Immune-based Therapies”.

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Re: [CROI 2012] Migliorare l'INTESTINO: PROBIOTICI, IL-7, cART

Messaggio da Dora » lunedì 2 aprile 2012, 17:09

Ed ora un piccolo studio targato Istituto Superiore di Sanità, e con la partecipazione di Guido Silvestri e Mirko Paiardini della Emory University. Si tratta di una ricerca che è andata a indagare la ricostituzione immunitaria del tessuto linfoide associato alla mucosa gastrointestinale in persone HIV+ messe in trattamento antiretrovirale. Dunque i benefici che una HAART soppressiva, di per sé, apporta al GALT.


CD4+ T Cells and Th17 Cells Repopulation in ART-Treated HIV-Infected Individuals

Andreotti1, G d’Ettotte2, S Baroncelli1, Alessandra Mallano*1, G Ceccarelli2, S Vella1, G Silvestri3, M Paiardini3, and V Vullo2

1Istituto Superiore di Sanità, Rome, Italy; 2Univ Sapienza, Rome, Italy; and 3Emory Univ Sch of Med, Atlanta, GA, US

Background: Il tessuto linfatico associato alla mucosa gastrointestinale (GALT) è un importante sito di replicazione dell’HIV e di disfunzione immunitaria, e ciò comporta dei mutamenti strutturali della mucosa intestinale, la perdita dell’integrità della barriera epiteliale e la traslocazione microbica. In questo lavoro viene valutato l’effetto di 6 mesi di HAART sui livelli di linfociti T CD 4 Th17 del GALT, così come la traslocazione microbica in 9 persone con HIV.

Metodi: 9 soggetti con HIV naïve sono stati trattati con HAART 8fra cui NRTI e IP) e sono stati sottoposti a procedure endoscopiche e a raccolta di campioni di sangue prima dell’inizio della terapia e dopo 6 mesi. Sono stati raccolti campioni di mucosa, normale dal punto di vista macroscopico, da 4 diversi siti intestinali e sono stati isolati alcuni linfociti della lamina propria (LPL). Dopo una notte di stimolazione con PMA, Candida albicans (CA) e streptochinasi (SK), gli LPL sono stati fissati, permeabilizzati e colorati per i CD3, i CD4, l’IL-17 e l’IFN-gamma, in modo da caratterizzare , rispettivamente, i linfociti T CD4+ IL-17+ (Th17) e i CD4+ IFN-gamma+ (Th1). I livelli plasmatici di LPS sono stati analizzati mediante un test Limulus Amebocyte, mentre i livelli di CD14 solubile (sCD14) sono stati valutati mediante un ELISA.

Risultati: Dopo 6 mesi di HAART, tutti I pazienti avevano viremia irrilevabile nel plasma. La percentuale mediana dell’aumento dei livelli di CD4 nel GUT rispetto ai valori pre-terapia è stata del 17,15 (range: 5,2 – 31,0). Abbiamo inoltre osservato un aumento significativo nei livelli di cellule Th17 e Th1 quando stimolate con CA e SK (rispettivamente, p=0,021 e p=0,036). È interessante notare che la dimensione del ripopolamento del GUT con i linfociti T CD4+ si è rivelata direttamente correlata con la diminuzione dei livelli plasmatici di LPS (r=0,700; p=0,036). Non si sono invece osservate correlazioni fra la diminuzione dei livelli plasmatici di LPS e le proporzioni relative delle cellule Th17 e Th1. Dopo l’inizio della HAART, in questa popolazione di pazienti non si sono osservati cambiamenti significativi nei livelli plasmatici si sCD14.

Conclusioni: In questo piccolo gruppo di persone con HIV, una HAART efficace ha causato una significativa ripresa sia nei livelli dei CD4 totali, sia nelle proporzioni di Th17 e Th1 nella lamina propria intestinale. La ripopolazione indotta dalla HAART dei CD4 nell’intestino è stata associata a segnali di diminuzione della traslocazione microbica.


Domanda mia: se già la HAART da sola aiuta a ristabilire il GALT, tutte le sperimentazioni sugli effetti di varie terapie "immunologiche" sulla mucosa intestinale danneggiata dal virus non dovrebbero comprendere un gruppo di controllo, composto da persone HIV+ NON in terapia? Giusto per vedere l'effetto che fanno senza poter contare sulla potenza benefica della soppressione del virus grazie agli antiretrovirali.


Queste sono le slides tratte dal poster. Mi scuso, ma meno sfocate di così non riesco a renderle.

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mariolinoa

Re: [CROI 2012] Migliorare l'INTESTINO: PROBIOTICI, IL-7, cART

Messaggio da mariolinoa » martedì 3 aprile 2012, 6:58

Dora ha scritto: Domanda mia: è possibile lavorare seriamente sui probiotici, senza spacciarli come degli yoghurtini magici, panacea di ogni malattia, dal cancro all'AIDS, alla fatica cronica? Sì. E questa ricerca del NIAID (insieme a decine di altre ricerche, basti pensare al lavoro italiano di Clerici e Gori portato al CROI l’anno scorso) lo dimostra.
Bè Dora non so se lo dimostra. Dimostra che alcuni ricercatori lavorano anche essi a queste cose. molte ricerche sono state pilotate ritrattate e sconfessate.gli interessi economici che gestiscono il tutto rendono ormai difficile districarsi e riconoscere anche le "verità scientifiche". ormai è sempre più difficile credere in qualcosa solo perchè è scritto da qualche parte o perchè viene da "fonti sicure".ma ...è già stato dimostrato che il Gc-Maf sia una bufala? il fatto che alcune ricerche vengano ostacolate o non sponsorizzate a me non dice nulla sulla loro eventuale bontà.anzi ..mi fa pensare e anche sospettare che forse potrebbe esserci qualcosa di interessante ma poco remunerativo. certo si tratta anche di una questione di fiducia..( e a volta anche come in questo caso sembra di assistere ad uno scontro tra tifosi di calcio o tra fazioni politiche)... e io ne ho poca sulla buona fede delle case farmaceutiche e delle direzioni in cui cercano le soluzioni.ma se la soluzione arriverà non mi chiederò certo più di tanto da dove arriva...



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Re: [CROI 2012] Migliorare l'INTESTINO: PROBIOTICI, IL-7, cART

Messaggio da Dora » martedì 3 aprile 2012, 7:26

mariolinoa ha scritto:
Dora ha scritto: Domanda mia: è possibile lavorare seriamente sui probiotici, senza spacciarli come degli yoghurtini magici, panacea di ogni malattia, dal cancro all'AIDS, alla fatica cronica? Sì. E questa ricerca del NIAID (insieme a decine di altre ricerche, basti pensare al lavoro italiano di Clerici e Gori portato al CROI l’anno scorso) lo dimostra.
Bè Dora non so se lo dimostra. Dimostra che alcuni ricercatori lavorano anche essi a queste cose.
Dimostra che ci sono ricerche serie, fatte adottando con rigore il metodo scientifico, che è patrimonio comune e consolidato della comunità scientifica mondiale, e ponendosi obiettivi chiari. E che esistono ricerche non serie, fatte con obiettivi volutamente confusi (eradicazione? sostegno alla HAART? "rafforzamento" di un sistema immunitario che deve combattere un virus che o non esiste o è debolissimo? Tanto a giocare con le parole son capaci tutti, peccato che poi invece la maggior parte delle persone che di scienza non sanno e non capiscono niente ci caschino come dei polli); fatte mescolando dati tratti da pazienti con patologie diverse, senza gruppi di controllo, senza placebo, senza laboratori accreditati che raccolgano i dati, senza raccogliere e poi rendere pubblici tutti i dati che servono e non solo quelli che forse potrebbero confermare gli assunti iniziali (se questi fossero noti, naturalmente), senza onestà.

Lo sapevamo? Sì.
Basta seguire queste cose con uno sguardo appena un pochino disincantato e le porcherie, i trucchetti logici, le incongruenze "sperimentali" saltano subito all'occhio. Sono trappole e bisogna imparare a non cascarci.

Ci sono centinaia di laboratori, con migliaia di ricercatori in giro per il mondo, che stanno cercando un modo per risolvere il problema dell'infiammazione nella malattia da HIV. Tutto sta a capire come lo si vuole fare, con quale e quanta onestà intellettuale.



mariolinoa

Re: [CROI 2012] Migliorare l'INTESTINO: PROBIOTICI, IL-7, cART

Messaggio da mariolinoa » mercoledì 4 aprile 2012, 11:39

ma è vero che quasi tutte le ricerche sono finanziate dalle stesse case farmaceutiche ?
è vero che molte ricerche che sembravano essere state eseguite "adottando con rigore il metodo scientifico" si sono poi rivelate "patacche"? (avevo letto un articolo che riportava anche la percentuale di ricerche ritirate perchè condotte in modo inappropriato e disonesto..e chiaramente riportava solo i casi venuti a galla...e la percentuale non era bassa.credo che tu sia a conoscenza di queste cose ma in caso potrei cercare di ritrovare i dati. era stato pubblicato da rafael qualche anno fa sul forum hivplus e immagino sia ancora in archivio.a me sembra che ci ritroviamo nei forum a sentir cose del tipo: segui il tuo medico lui sa le cose ti dice cosa fare fidati di lui.come se fosse tutto vero quello che viene da lì. come se non ci fossero interessi altri e non dovessimo porci anche domande.
è verosimile che se una ricerca o un ricercatore non curi gli interessi di una casa farmaceutica o vada contro gli interessi economici delle case farmaceutiche ..faccia fatica a trovare fondi e possa essere anche isolato e contrastato in tutti i modi?
siamo sicuri che dietro tentativi di ricerca in altre direzioni ci sia solo malafede e disonestà? io no.anzi. mi fanno più paura i vari enti riconosciuti e temo molto la loro di disonestà.aziende a fini di lucro che devono sopratutto render conto agli azionisti.cosa ci si può aspettare ? onestà?
è vero quello che dici..la maggior parte della popolazione di scienza non ci capisce nulla.e cosa dovrebbe fare ..non seguire anche il proprio istinto? non sentire la puzza di bruciato e di marcio?non ascoltare altro se non di ufficiale? fidarsi ad occhi chiusi solo di ciò che dice l"Autorità"? mi sembra che ci siano già abbastanza esempi in giro. nucleare -non nucleare . omg , inquinamento. dati scientifici continuamente confusi e mistificati . discussioni tra scienziati nei quali ciascuno accusa l'altro di dire il falso...credo sia normale essere disorientati ..sperare in qualcosa di diverso e non fidarsi troppo...ma di Nessuno!!!!



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Re: [CROI 2012] Migliorare l'INTESTINO: PROBIOTICI, IL-7, cART

Messaggio da Dora » mercoledì 4 aprile 2012, 18:26

mariolinoa ha scritto:ma è vero che quasi tutte le ricerche sono finanziate dalle stesse case farmaceutiche ?
è vero che molte ricerche che sembravano essere state eseguite "adottando con rigore il metodo scientifico" si sono poi rivelate "patacche"? (avevo letto un articolo che riportava anche la percentuale di ricerche ritirate perchè condotte in modo inappropriato e disonesto..e chiaramente riportava solo i casi venuti a galla...e la percentuale non era bassa.credo che tu sia a conoscenza di queste cose ma in caso potrei cercare di ritrovare i dati. era stato pubblicato da rafael qualche anno fa sul forum hivplus e immagino sia ancora in archivio.a me sembra che ci ritroviamo nei forum a sentir cose del tipo: segui il tuo medico lui sa le cose ti dice cosa fare fidati di lui.come se fosse tutto vero quello che viene da lì. come se non ci fossero interessi altri e non dovessimo porci anche domande.
è verosimile che se una ricerca o un ricercatore non curi gli interessi di una casa farmaceutica o vada contro gli interessi economici delle case farmaceutiche ..faccia fatica a trovare fondi e possa essere anche isolato e contrastato in tutti i modi?
siamo sicuri che dietro tentativi di ricerca in altre direzioni ci sia solo malafede e disonestà? io no.anzi. mi fanno più paura i vari enti riconosciuti e temo molto la loro di disonestà.aziende a fini di lucro che devono sopratutto render conto agli azionisti.cosa ci si può aspettare ? onestà?
è vero quello che dici..la maggior parte della popolazione di scienza non ci capisce nulla.e cosa dovrebbe fare ..non seguire anche il proprio istinto? non sentire la puzza di bruciato e di marcio?non ascoltare altro se non di ufficiale? fidarsi ad occhi chiusi solo di ciò che dice l"Autorità"? mi sembra che ci siano già abbastanza esempi in giro. nucleare -non nucleare . omg , inquinamento. dati scientifici continuamente confusi e mistificati . discussioni tra scienziati nei quali ciascuno accusa l'altro di dire il falso...credo sia normale essere disorientati ..sperare in qualcosa di diverso e non fidarsi troppo...ma di Nessuno!!!!
Tutto possibile, quello che dici. Tutto accaduto, purtroppo, talvolta. Ma anche moltissime volte no. E per tutte le volte che no, chiunque soffra di qualsiasi malattia ringrazia.

Tuttavia, nel momento in cui dei dati vengono resi pubblici, i dati stessi, il modo in cui sono stati raccolti e l'interpretazione che ne danno gli autori del lavoro, vengono messi a disposizione della comunità scientifica, che li discute, li controlla, cerca di confutarli e, se li conferma, li accoglie come patrimonio comune di quella specifica scienza.
Altrimenti li butta nel cesso, insieme alle relative paranoie di complotto che regolarmente circondano l'impresa scientifica e sulle quali lucrano gli pseudoscienziati.

Detto questo, e pur rimanendo a disposizione di chiunque fosse genuinamente interessato a discutere - in una sede appropriata - di metodo scientifico, i tre lavori che hanno dato inizio a questo thread presentavano dei dati. Di quelli sono pronta a parlare, nei limiti delle mie capacità di comprensione. Il resto non mi interessa.



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Re: [CROI 2012] Migliorare l'INTESTINO: PROBIOTICI, IL-7, cART

Messaggio da mariolinoa » mercoledì 4 aprile 2012, 19:08

vero anche quello che dici tu ..ma quando la parola "scienziato" sembra essere attribuita e tolta a seconda delle convenienze ...come nel caso di nobel e ricercatori che vengono prima insigniti ed elogiati e poi definiti "non più scienziati"..la cosa si fa più complessa.hai evidenziato in rosso tu ciò che volevi sottolineare.sul primo punto sono intervenuto.e anche il secondo mi sembra alquanto interessante. anche a me piacerebbe capire meglio il perchè non si cerchi di comprendere maggiormente "l'effetto che fanno senza poter contare sulla potenza benefica della soppressione del virus grazie agli antiretrovirali".le ipotesi complottistiche sono sempre in agguato :)..
...e su ogni cosa ci si può ricredere ...nei limiti delle proprie capacità di comprensione ;)



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Re: [CROI 2012] Migliorare l'INTESTINO: PROBIOTICI, IL-7, cART

Messaggio da Dora » giovedì 5 aprile 2012, 6:36

mariolinoa ha scritto:anche a me piacerebbe capire meglio il perchè non si cerchi di comprendere maggiormente "l'effetto che fanno senza poter contare sulla potenza benefica della soppressione del virus grazie agli antiretrovirali".le ipotesi complottistiche sono sempre in agguato
Ma chi l'ha detto che queste ricerche non si fanno? Come regolarmente faccio studiando questi lavori, io mi ponevo una domanda, e talvolta basta cercare mezzo minuto in Rete per trovare delle risposte interessanti, senza per questo subito farsi prendere da timori di complotti.

Questo, per esempio, è uno studio che pare avere tutti i crismi della razionalità scientifica:

The Effect of Probiotics on Microbial Translocation and Immune Activation in HIV-1 Infection. A Randomised Placebo-controlled Trial

• ClinicalTrials.gov Identifier:NCT01439841.

• Sponsor: Oslo University Hospital; Collaboratori: Karolinska University Hospital e TINE SA.

• È uno studio di fase II, il cui obiettivo è la caratterizzazione della composizione della flora intestinale nell'infezione cronica da HIV mediante sequenziamento ultraprofondo. La composizione della flora intestinale sarà messa in correlazione con i dati clinici, sia quelli dei prodotti microbici circolanti, sia con i marker di attivazione. Verrà inoltre testato in una sperimentazione clinica randomizzata l'effetto dei lattobacilli probiotici sulla patogenesi e sulla progressione dell'HIV.

Impostazione dello studio: si tratta di uno studio interventional, randomizzato, in doppio cieco, che deve valutare la sicurezza e l'efficacia di un probiotico contenete lattobacilli Gram-positivi (Lactobacillus rhamnosus GG, Lactobacillus acidophilus La-5 and Bifidobacterium animalis subsp. lactis Bb-12 aggiunti a latte scremato fermentato. Il nome del prodotto testato è Biola®). C'è il gruppo che riceve il placebo (latte scremato sterile, fermentato e poi trattato termicamente) e c'è il gruppo di controllo. Ci sono i pazienti in HAART e i pazienti non in HAART.

• Si specifica che gli obiettivi primari a due mesi sono:
  • 1. il monitoraggio di eventi avversi;
    2. i cambiamenti rispetto al basale dei livelli plasmatici di LPS e di sCD14;
    3. i cambiamenti rispetto al basale dei livelli di CD38, HLA-DR e PD-1 sui linfociti T CD8+ e CD4+.
• Gli obiettivi secondari sono:
  • 1. la progressione della malattia nei pazienti non trattati: variazioni nel numero dei CD4, nelle viremie, negli eventi clinici e nelle indicazioni relative alla HAART dal momento dell'inizio dello studio al suo termine, due mesi dopo;
    2. la ricostituzione immunitaria nei pazienti in HAART: variazioni nel numero dei CD4;
    3. la composizione del microbiota intestinale.


• Si prevede di arruolare 100 persone, partendo nell'ottobre 2011 e completando lo studio nel dicembre 2012, e si ritiene di poter presentare i dati raccolti, per quanto concerne l'obiettivo primario, già nel giugno 2012.

• Per quanto riguarda i pazienti non in terapia, si specifica che devono avere una diagnosi di HIV confermata da più di 6 mesi e devono avere un numero di CD4 minore di 900; per i i pazienti in HAART, invece, la terapia deve essere stabile ed efficace: HIV RNA < 50 copie/ml da più di 6 mesi e CD4 > 500.

• Verranno esclusi i pazienti con patologie abbastanza serie da richiedere ospedalizzazione, chi ha preso antibiotici o probiotici nei due mesi precedenti lo studio, chi assume una terapia immuno-modulante, chi soffre di diarrea infettiva, chi soffre di disturbi infiammatori intestinali, chi è in fase acuta dell'infezione da HIV, chi è immigrato negli ultimi 6 mesi da Africa, Asia o America Latina.



mariolinoa

Re: [CROI 2012] Migliorare l'INTESTINO: PROBIOTICI, IL-7, cART

Messaggio da mariolinoa » giovedì 5 aprile 2012, 7:32

ben felice Dora se qualcosa si muove.la mia era più una provocazione che un allarme.noto che il reclutamento sarà in norvegia dove la popolazione sieropositiva stimata è intorno ai 4000 individui (quindi non è del tutto scontato che si trovi un numero sufficente di pazienti arruolabili) http://www.indexmundi.com/map/?v=35&l=it e che lo studio partito nell'ottobre 2011 dovrebbe completarsi a dicembre 2012.e per ora siamo ancora in fase di arruolamento. lo sponsor è la TINE SA http://www.jarlsbergusa.com/history/tine-sa/ principale produttore di prodotti caseari norvegese e che nessuna casa farmaceutica pare interessata alla collaborazione.speriamo si muova o si sia già mosso anche qualcosaltro oltre l'ospedale di oslo e sopratutto ...che possa giungere a termine.



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