rischio o ansia.
Inviato: domenica 23 settembre 2018, 21:22
ciao a tutt*, sono nuovo nel forum e probabilmente sarà l'ennesimo post uguale ad altri.
da qualche mese sto frequentando un nuovo ragazzo, un uomo di quindici anni più grande di me. inizialmente evitiamo di avere rapporti ma da agosto andiamo oltre. prima volta con lui, io sono passivo lui è attivo. usiamo normalmente precauzioni ma alla fine del rapporto anale una volta uscito si toglie il preservativo e io stupidamente decido di farlo venire e ingoiare.
dopo pochissimi giorni, forse tre, inizio ad avere classici sintomi influenzali quali sudorazione diurna e notturna brividi spossatezza stanchezza e febbricola a 36.5. sono sintomi di una banale influenza di fine estate che si alternano a giorni e li per li non do peso perché lavoro con aria condizionata fissa, sbalzo di temperatura, e comunque so che la sieroconversione, ammesso e concesso che lui sia positivo, conosco più o meno le sue storie precedenti e so che era anche un donatore, non avviene dopo pochi giorni.
a due settimane dal rapporto ci rivediamo stiamo insieme per dei giorni e abbiamo regolarmente almeno un rapporto completo sempre con preservativo, anche se ho il terrore che nell'ultimo rapporto il preservativo fosse non rotto ma comunque danneggiato, ma scoperto per i rapporti orali seppur senza presenza di sperma come precedentemente.
i sintomi continuano e tramite una visita scopro di avere una tonsillite. tonsille ingrossate e placche, ciclo di antibiotici che mi rimettono a nuovo anche se la sudorazione continua. qualche giorno dopo la fine delle medicine ho di nuovo tonsille gonfie, visita dall'otorino che mi prescrive altri antibiotici e ora finalmente va meglio, anche se ho ancora un linfonodo che non torna stabile di grandezza in corrispondenza di quella che era la tonsilla più gonfia e negli ultimi giorni inclusa questa sera ho avuto della diarrea, temperatura corporea fino a 37 e anche dolore ascellare con piccolo gonfiore interno.
ho fatto un test a venti giorni dal primo rapporto con ingoio ed era negativo, seppur test rapido.
l'ho rifatto a trenta giorni dall'ultimo rapporto e quindi anche a diciannove giorni dall'ultimo rapporto a rischio soltanto orale.
so che ci sono dei tempi da rispettare, in merito all'ultimo rapporto, ma si tratta di un test di quarta generazione con ricerca dell' antigene.
se il test a diciannove giorni con ricerca di antigene era negativo posso tirare un piccolo sospiro di sollievo? lo rifarò chiaramente a trenta ma è un minimo di buon inizio? ho già decido che andrò la prossima settimana e farò anche i tamponi per sifilide e gonorrea e ripeterò quelli per hiv.
spero di non aver annoiato nessuno e spero di avere un minimo di risposta, anche per supporto.
edit: ho chiesto a lui di fare i test assieme non appena saremo assieme, nel caso fossimo entrambi negativi sarebbe un modo per vivere tranquillamente.
da qualche mese sto frequentando un nuovo ragazzo, un uomo di quindici anni più grande di me. inizialmente evitiamo di avere rapporti ma da agosto andiamo oltre. prima volta con lui, io sono passivo lui è attivo. usiamo normalmente precauzioni ma alla fine del rapporto anale una volta uscito si toglie il preservativo e io stupidamente decido di farlo venire e ingoiare.
dopo pochissimi giorni, forse tre, inizio ad avere classici sintomi influenzali quali sudorazione diurna e notturna brividi spossatezza stanchezza e febbricola a 36.5. sono sintomi di una banale influenza di fine estate che si alternano a giorni e li per li non do peso perché lavoro con aria condizionata fissa, sbalzo di temperatura, e comunque so che la sieroconversione, ammesso e concesso che lui sia positivo, conosco più o meno le sue storie precedenti e so che era anche un donatore, non avviene dopo pochi giorni.
a due settimane dal rapporto ci rivediamo stiamo insieme per dei giorni e abbiamo regolarmente almeno un rapporto completo sempre con preservativo, anche se ho il terrore che nell'ultimo rapporto il preservativo fosse non rotto ma comunque danneggiato, ma scoperto per i rapporti orali seppur senza presenza di sperma come precedentemente.
i sintomi continuano e tramite una visita scopro di avere una tonsillite. tonsille ingrossate e placche, ciclo di antibiotici che mi rimettono a nuovo anche se la sudorazione continua. qualche giorno dopo la fine delle medicine ho di nuovo tonsille gonfie, visita dall'otorino che mi prescrive altri antibiotici e ora finalmente va meglio, anche se ho ancora un linfonodo che non torna stabile di grandezza in corrispondenza di quella che era la tonsilla più gonfia e negli ultimi giorni inclusa questa sera ho avuto della diarrea, temperatura corporea fino a 37 e anche dolore ascellare con piccolo gonfiore interno.
ho fatto un test a venti giorni dal primo rapporto con ingoio ed era negativo, seppur test rapido.
l'ho rifatto a trenta giorni dall'ultimo rapporto e quindi anche a diciannove giorni dall'ultimo rapporto a rischio soltanto orale.
so che ci sono dei tempi da rispettare, in merito all'ultimo rapporto, ma si tratta di un test di quarta generazione con ricerca dell' antigene.
se il test a diciannove giorni con ricerca di antigene era negativo posso tirare un piccolo sospiro di sollievo? lo rifarò chiaramente a trenta ma è un minimo di buon inizio? ho già decido che andrò la prossima settimana e farò anche i tamponi per sifilide e gonorrea e ripeterò quelli per hiv.
spero di non aver annoiato nessuno e spero di avere un minimo di risposta, anche per supporto.
edit: ho chiesto a lui di fare i test assieme non appena saremo assieme, nel caso fossimo entrambi negativi sarebbe un modo per vivere tranquillamente.