Innamoratissimo ed in ansia
Inviato: giovedì 14 giugno 2018, 8:54
Ciao a tutti,
è una notte ( * ) lunga ed insonne qui in ospedale. Scrivere mi rilassa, ma cercherò di non esagerare (*: ho scritto ieri su un file di testo, in attesa dell'approvazione dell'account).
Long story short: sono un maschio di 34 anni, da due anni e mezzo impegnato in una relazione con la mia unica ragazza di sempre. Prima di conoscerla ero 100% vergine (mai dato neanche un bacio). Poi lei mi conosce, mi corteggia, ci innamoriamo e siamo ancora follemente innamorati.
Problema: da circa 10 giorni ho febbre irregolare, brividi, sudori notturni, diarrea persistente, piastrine basse, mughetto, eccetera. Ho già fatto numerosi esami virali, tutti negativi. Il cerchio si stringe attorno all'HIV. Sono in attesa di risultati in settimana. Ma non è di diagnosi che voglio parlare. Piuttosto, vorrei parlare di comunicazione con il partner.
Nella nostra relazione, io sono il verginello "noioso" monogamo. Non l'ho mai tradita. Lei, invece, è un ciclone inarrestabile! Si è sempre data "da fare", prima di conoscermi, e se ne vanta con orgoglio come farebbe un uomo in osteria. Nella nostra relazione, di fatto, i ruoli stereotipati di uomo e donna sono completamente invertiti.
Vengo al dunque: se io avessi l'HIV, ce l'avrebbe certamente anche lei, perché solo da lei potrebbe essermi arrivato.
Stupidamente, quando ci siamo messi assieme, non abbiamo fatto test hiv reciproci. Io ero vergine, quindi abbastanza sicuro, ma lei... veniva da scopamici multipli...
Io la amo follemente, lei mi ama pure, sarà una conversazione difficilissima. Vorrei evitare attacchi grossolani, del tipo: "mi hai certamente tradito". E vorrei difendermi da accuse altrettanto grossolane (perché io so di non averla tradita, ma come lo dimostro?)
Il tutto in un contesto delicatissimo, in cui sto comunicando alla donna che amo che è sieropositivi. E che io lo sono per "colpa" sua.
So che sembra folle voler perdonare così su due piedi la persona che ti ha contagiato, ma è con lei che vorrei trascorrere il resto della mia vita...
Un innamoratissimo e preoccupatissimo Stefano (nome di fantasia, perdonate la precauzione)
è una notte ( * ) lunga ed insonne qui in ospedale. Scrivere mi rilassa, ma cercherò di non esagerare (*: ho scritto ieri su un file di testo, in attesa dell'approvazione dell'account).
Long story short: sono un maschio di 34 anni, da due anni e mezzo impegnato in una relazione con la mia unica ragazza di sempre. Prima di conoscerla ero 100% vergine (mai dato neanche un bacio). Poi lei mi conosce, mi corteggia, ci innamoriamo e siamo ancora follemente innamorati.
Problema: da circa 10 giorni ho febbre irregolare, brividi, sudori notturni, diarrea persistente, piastrine basse, mughetto, eccetera. Ho già fatto numerosi esami virali, tutti negativi. Il cerchio si stringe attorno all'HIV. Sono in attesa di risultati in settimana. Ma non è di diagnosi che voglio parlare. Piuttosto, vorrei parlare di comunicazione con il partner.
Nella nostra relazione, io sono il verginello "noioso" monogamo. Non l'ho mai tradita. Lei, invece, è un ciclone inarrestabile! Si è sempre data "da fare", prima di conoscermi, e se ne vanta con orgoglio come farebbe un uomo in osteria. Nella nostra relazione, di fatto, i ruoli stereotipati di uomo e donna sono completamente invertiti.
Vengo al dunque: se io avessi l'HIV, ce l'avrebbe certamente anche lei, perché solo da lei potrebbe essermi arrivato.
Stupidamente, quando ci siamo messi assieme, non abbiamo fatto test hiv reciproci. Io ero vergine, quindi abbastanza sicuro, ma lei... veniva da scopamici multipli...
Io la amo follemente, lei mi ama pure, sarà una conversazione difficilissima. Vorrei evitare attacchi grossolani, del tipo: "mi hai certamente tradito". E vorrei difendermi da accuse altrettanto grossolane (perché io so di non averla tradita, ma come lo dimostro?)
Il tutto in un contesto delicatissimo, in cui sto comunicando alla donna che amo che è sieropositivi. E che io lo sono per "colpa" sua.
So che sembra folle voler perdonare così su due piedi la persona che ti ha contagiato, ma è con lei che vorrei trascorrere il resto della mia vita...
Un innamoratissimo e preoccupatissimo Stefano (nome di fantasia, perdonate la precauzione)