Ansia HIV, giustificata?

Riservato ai sieronegativi che pensano di essere stati a rischio di contagio (NON rispondono medici, ma utenti volontari).
Nick belane
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Re: Ansia HIV, giustificata?

Messaggio da Nick belane » giovedì 19 aprile 2018, 9:54

Questi sono tecnicismi che qualsiasi dottore pratico ti direbbe di non tenerne conto.
Altrimenti se per ogni test ci fosse una differenza così sensibile i periodi finestra sarebbero diversi.



metronomo
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Re: Ansia HIV, giustificata?

Messaggio da metronomo » giovedì 19 aprile 2018, 16:41

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Ultima modifica di metronomo il domenica 22 aprile 2018, 23:54, modificato 1 volta in totale.



Taurus
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Re: Ansia HIV, giustificata?

Messaggio da Taurus » giovedì 19 aprile 2018, 16:45

Per legge sei tenuto a rendere consapevole il partner della tua sieropositività solo in caso di rapporto a rischio (non protetto).



Gabriel81
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Re: Ansia HIV, giustificata?

Messaggio da Gabriel81 » giovedì 19 aprile 2018, 16:47

Tu hai una curiosità perversa verso questa patologia, Sfruttala per il “bene” e mettiti a studiare medicina o privacy.


Una pianificazione attenta non sostituirà mai una bella botta di culo!

metronomo
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Re: Ansia HIV, giustificata?

Messaggio da metronomo » giovedì 19 aprile 2018, 17:01

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Ultima modifica di metronomo il domenica 22 aprile 2018, 23:55, modificato 1 volta in totale.



metronomo
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Re: Ansia HIV, giustificata?

Messaggio da metronomo » giovedì 19 aprile 2018, 17:08

Taurus ha scritto:Per legge sei tenuto a rendere consapevole il partner della tua sieropositività solo in caso di rapporto a rischio (non protetto).
Ah ok grazie mille



Nick belane
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Re: Ansia HIV, giustificata?

Messaggio da Nick belane » giovedì 19 aprile 2018, 18:31

Gabriel è stato fin troppo cordiale nell'etichettare questa situazione come "curiosità perversa"
Secondo me invece è qualcosa di più preoccupante e non si limita solo ad hiv.
Cmq tendere verso la perversione, in qualsiasi caso non è un sinonimo molto positivo.
Fai un po' te..



rospino
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Ansia HIV, giustificata?

Messaggio da rospino » giovedì 19 aprile 2018, 18:31

metronomo ha scritto:so bene cosa sia il segreto professionale ma non ne conosco i limiti, la domanda riguarda il "potere esecutivo" di cui dispongono i Medici, se dovesse essere diagnosticata una sieropositività ad una persona di cui sia nota la professione di escort ( ammesso da lei stessa all'infettivologo ) e quest'ultima nonostante la sieropositività continui a prostituirsi e che dunque resti possibile contattarla tramite siti internet; il medico potrebbe farlo presente alla polizia nel caso non fosse menzionato nell'annuncio? Perché nessuna escort sugli annunci in rete scriverebbe di essere sieropositiva, ovviamente non avrebbe clienti, eccetto ( magari ) soggetti già sieropositivi; il che è illegale visto che un soggetto sieropositivo è tenuto a farlo presente alla persona con cui sta per consumare il rapporto

Se non sbaglio, la legge italiana vieta "L'obbligo alla prostituzione", non il "favoreggiamento alla prostituzione".
Tuttavia, in questi siti la registrazione è accessibile a TUTTE le persone che vogliono prostituirsi e DUBITO FORTEMENTE che richieda come premessa il fatto di presentare periodicamente Test con l'esito negativo; allo stesso modo potrebbero farlo presente alle dovute autorità al fine di denunciare il proprietario del sito?
In Italia la prostituzione è un’attività lecita, sono lo sfruttamento e il favoreggiamento ad essere proibiti.
Nessuna persona ha l’obbligo di dichiarare il proprio stato di sieropositività. Peraltro, molto probablemente più avanti anche nelle aule giudiziarie sarà recepito il concetto undetectable=untrasmittable, cosa che mi sembra sacrosanta per sfatare definitivamente certi miti.
Una prostituta sieropositiva non ha alcun obbligo morale o legale di comunicare alcunché. E se è - efficacemente - in terapia, non può trasmettere il virus neanche in caso di sesso non protetto.
Potrebbe essere arrivato il momento di iniziare a studiare un po’ diritto, non trovi?
E magari anche di dare un taglio a questa tua ossessione.


 
La verità non esiste e la vita come la immaginiamo di solito è una rete arbitraria e artificiale di illusioni da cui ci lasciamo circondare.

Marcos80
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Re: Ansia HIV, giustificata?

Messaggio da Marcos80 » giovedì 19 aprile 2018, 19:11

Nessuno ha l'obbligo di dichiarare la propria sieropositività. Ma spero si dica solo nel caso in cui questa persona, prostituta o no, abbia e voglia esclusivamente rapporti di qualsiasi tipo protetti con i partner, ed esorti dal volerlo fare non protetto. Vorrei ricordare che ho avuto un rapporto protetto cui poi si è sfilato il preservativo e la ragazza (che non so se sa del suo stato di sieropositività) voleva tranquillamente continuare il rapporto senza protezioni. Perché se così non fosse allora Talluto è innocente. Spero di aver inteso male.



Nick belane
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Re: Ansia HIV, giustificata?

Messaggio da Nick belane » giovedì 19 aprile 2018, 19:49

La domanda di metroman si trova in un contesto totalmente differente dalla storia "talluto"
Talluto, sieropositivo che omette il suo stato e voleva avere rapporti non protetti.
La prostituta sieropositiva in terapia o sieronegativa avendo rapporti protetti può omettere il suo stato.
Ricordo che chi ha viremia azzerata da oltre 6mesi ed è aderente alla terapia non ha possibilità di infettare, in nessuna situazione.
Tornando alla domanda "leggermente" contorta, un medico non può fare quello che hai supposto, perché se la suddetta soddisfa i requisiti del safer-sex non è assolutamente obbligata a dichiarare il proprio stato..
Così come tutte le persone sieropositive
E soprattutto, Ricordate che non esistono categorie a rischio ma comportamento a rischio.



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