Continuo a ricaderci!

Riservato ai sieronegativi che pensano di essere stati a rischio di contagio (NON rispondono medici, ma utenti volontari).
pusterno070
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Continuo a ricaderci!

Messaggio da pusterno070 » lunedì 1 dicembre 2014, 14:25

Ciao a tutti, vi seguo da un po', ma solo adesso ho avuto il coraggio di scrivervi.
E' da prima dell'estate che non riesco a vivere una vita sereno. Tanto che è proprio da inizio luglio che non riesco più neanche ad avere rapporti sessuali, convinto di contrarre il virus ad ogni rapporto avuto. So benissimo che è una cosa che ha dello psicotico. Però ho deciso di scrivervi. Vi racconto la mia storia.
1 anno e mezzo fa praticai sesso anale io ricettivo senza protezioni. So benissimo che è il comportamento più a rischio che si possa avere, da li sono caduto in panico. Si trattava di giugno dell'anno scorso. A maggio di quest'anno preso dall'ansia mi sono fondato a fare il test, niente per fortuna negativo. Da li è iniziato il tutto. Non riuscivo più a concludere un rapporto. Ad un certo punto avevo un blocco. Fine Maggio incontro con un altro uomo (45 anni) pratico del sesso orale, per nulla estremo, che dura neanche 10 secondi, e subito mi fermo e spiegatogli la mia paura, me ne vado. Vivo in ansia per un'altro mese, fino a che mi convinco che le mie sono tutte paure. Mi invaghisco di un signore (50ina), non che capo dell'associazione di lotta all'HIV dell'arcigay, con lui ho avuto unicamente un rapporto orale attivo, quindi io ricettivo, durato veramente non più di 10 secondi anche questo, e poi blocco totale, nessuna traccia di sperma, neanche lontanamente, e il mio cavo orale mi sembrava integro.
Con entrambi questi due uomini, ho chiuso malamente i rapporti, a causa delle mi insistenti domande riguardo al loro stato, se HIV+.
Entrambi però mi hanno rassicurato di praticare sempre sesso protetto. Tornato dall'estate, il 5 di settembre, quindi esattamente 2 mesi dall'ultimo rapporto con il 50enne, avuto cil 5 di luglio, ho fatto l'easytest, test salivare, risultato negativo. I medici mi hanno rassicurato che qualsiasi rapporto avuto 3 mesi prima non mi aveva portato a contrarre il virus. La mia preoccupazione è data dall'ultimo rapporto del 5 luglio. Vi elenco i punti per essere più chiaro:
- lui 50enne, lo so è stupido da dire, ma credo che a quell'età si faccia più attenzione.
- mi ha detto di aver fatto il test esattamente 3 settimane prima, cosa che infatti mi ha certificato facendomelo vedere e il test era negativo.
- è stato a capo di un'associazione di lotta all'HIV
- mi assicura che il rapporto non è stato per nulla a rischio
- rapporto unicamente orale da me ricettivo, bloccato dopo neanche 10 secondi.
- no eiaculazione, e suo pene quasi non del tutto eretto
- test eseguito a due mesi dal rapporto, test salivare, negativo.
Adesso volevo avere dei vostri pareri, un po' su tutto, sulla mia situazione psicologica? sulla mia storia, se secondo voi posso stare tranquillo o devo comunque preoccuparmi? come affrontare il mio futuro per poter essere tranquillo?

P.S. sono omosessuale, e ho 25 anni, credo che inconsciamente il mio cervello attribuisca ad ogni rapporto omosessuale il rischio di contrarre l'hiv, come modo per farmi capire che rapporti omosessuali non siano corretti. In poche parole non mi sono ancora per nulla accettato, e non sono neanche dichiarato.

Grazie della vostra attenzione! Andrea, aspetto vostre risposte!



sonounatigre
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Re: Continuo a ricaderci!

Messaggio da sonounatigre » lunedì 1 dicembre 2014, 16:33

ciao!
da quel che scrivi non dovresti aver motivo di preoccupazione di aver contratto HIV.
anzitutto: hai un test a 60 giorni negativo.
la specificità dei test salivari è assolutamente paragonabile, se non identica, a quelli sanguigni.
60 giorni è un lasso di tempo affidabile, per i test di ultima generazione.
considera per esempio, che in alcune nazioni le linee guida ufficiali danno 28 giorni come termine definitivo.
(tipo, in UK).
poi: il tipo di rapporto. un rapporto orale è a rischio zero per chi lo riceve (cioè: il/la partner te lo succhia. perdona i termini diretti, ma almeno ci si capisce tutti...)
anche se fossi stato tu, come ruolo "passivo", da come lo descrivi sarebbe comunque un rischio minimo.
in ogni caso, hai un test negativo a tranquillizzarti.

tutte le altre considerazioni non valgono ("maturità", anagrafica o meno, dell'altra persona, consapevolezza, attenzione...)
perché altrimenti, a rigor di logica, sarebbe giustificabile l'esiziale leit-motiv del "ah, ma io i partner li so scegliere! io lo capisco se uno c'ha qualcosa!"
una logica fallace e mortifera: darvi credito, anche indirettamente, significa risprofondare negli anni ottanta. e senza gli smiths, per di più!

giustamente, sei anche tu consapevole di affrontare con un certo patema tutta la tua sfera sessuale - e quindi affettiva.
ecco, su questo puoi chiedere aiuto e consiglio a qualche specialista - e qualche associazione che si occupa di hiv saprà indirizzarti verso i professionisti giusti.

intanto, un saluto!
e stai tranquillo!



pusterno070
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Re: Continuo a ricaderci!

Messaggio da pusterno070 » lunedì 1 dicembre 2014, 16:43

Grazie per la risposta, mi sono spiegato male io forse, nel rapporto orale sono stato io a "succhiarlo", scusate la maleducazione ma è per rendere chiaro il tutto



pusterno070
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Re: Continuo a ricaderci!

Messaggio da pusterno070 » lunedì 1 dicembre 2014, 16:47

Inoltre la cosa che mi fa sentire molto paranoico è che oltre ad aver fatto io il test, lui mi ha fatto vedere il suo test fatto esattamente 3 settimane prima del rapporto, che tra l'altro era con ricerca antigene p24 che da quello che leggo online, è una proteina che si riscontra subito nelle prime settimane dopo aver contratto il virus, che poi una volta sieroconvertito scompare.



rospino
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Re: Continuo a ricaderci!

Messaggio da rospino » lunedì 1 dicembre 2014, 17:04

pusterno070 ha scritto:Inoltre la cosa che mi fa sentire molto paranoico è che oltre ad aver fatto io il test, lui mi ha fatto vedere il suo test fatto esattamente 3 settimane prima del rapporto, che tra l'altro era con ricerca antigene p24 che da quello che leggo online, è una proteina che si riscontra subito nelle prime settimane dopo aver contratto il virus, che poi una volta sieroconvertito scompare.
A rigor di logica, un test negativo recente dovrebbe tranquillizzare, non il contrario.



pusterno070
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Re: Continuo a ricaderci!

Messaggio da pusterno070 » lunedì 1 dicembre 2014, 17:24

Si infatti per questo la trovo paradossale la mia paranoia



stealthy
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Re: Continuo a ricaderci!

Messaggio da stealthy » lunedì 1 dicembre 2014, 23:54

pusterno070 ha scritto:[...]
- mi ha detto di aver fatto il test esattamente 3 settimane prima, cosa che infatti mi ha certificato facendomelo vedere e il test era negativo.
[...]
Io ti avrei sbattuto fuori a calci in culo!
pusterno070 ha scritto: P.S. sono omosessuale, e ho 25 anni, credo che inconsciamente il mio cervello attribuisca ad ogni rapporto omosessuale il rischio di contrarre l'hiv, come modo per farmi capire che rapporti omosessuali non siano corretti. In poche parole non mi sono ancora per nulla accettato, e non sono neanche dichiarato.
Questa affermazione denota la solita ignoranza che circonda questa malattia: GAY=HIV.

Devi capire che l'hiv non conosce categorie ma solo rapporti a rischio che siano essi gay o eterosessuali.
Su questo devi lavorare. Poi sul fatto di accettarti quello lo capirai da solo.



segugio82
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Re: Continuo a ricaderci!

Messaggio da segugio82 » lunedì 8 dicembre 2014, 21:37

pusterno070 ha scritto:Ciao a tutti, vi seguo da un po', ma solo adesso ho avuto il coraggio di scrivervi.
E' da prima dell'estate che non riesco a vivere una vita sereno. Tanto che è proprio da inizio luglio che non riesco più neanche ad avere rapporti sessuali, convinto di contrarre il virus ad ogni rapporto avuto. So benissimo che è una cosa che ha dello psicotico. Però ho deciso di scrivervi. Vi racconto la mia storia.
1 anno e mezzo fa praticai sesso anale io ricettivo senza protezioni. So benissimo che è il comportamento più a rischio che si possa avere, da li sono caduto in panico. Si trattava di giugno dell'anno scorso. A maggio di quest'anno preso dall'ansia mi sono fondato a fare il test, niente per fortuna negativo. Da li è iniziato il tutto. Non riuscivo più a concludere un rapporto. Ad un certo punto avevo un blocco. Fine Maggio incontro con un altro uomo (45 anni) pratico del sesso orale, per nulla estremo, che dura neanche 10 secondi, e subito mi fermo e spiegatogli la mia paura, me ne vado. Vivo in ansia per un'altro mese, fino a che mi convinco che le mie sono tutte paure. Mi invaghisco di un signore (50ina), non che capo dell'associazione di lotta all'HIV dell'arcigay, con lui ho avuto unicamente un rapporto orale attivo, quindi io ricettivo, durato veramente non più di 10 secondi anche questo, e poi blocco totale, nessuna traccia di sperma, neanche lontanamente, e il mio cavo orale mi sembrava integro.
Con entrambi questi due uomini, ho chiuso malamente i rapporti, a causa delle mi insistenti domande riguardo al loro stato, se HIV+.
Entrambi però mi hanno rassicurato di praticare sempre sesso protetto. Tornato dall'estate, il 5 di settembre, quindi esattamente 2 mesi dall'ultimo rapporto con il 50enne, avuto cil 5 di luglio, ho fatto l'easytest, test salivare, risultato negativo. I medici mi hanno rassicurato che qualsiasi rapporto avuto 3 mesi prima non mi aveva portato a contrarre il virus. La mia preoccupazione è data dall'ultimo rapporto del 5 luglio. Vi elenco i punti per essere più chiaro:
- lui 50enne, lo so è stupido da dire, ma credo che a quell'età si faccia più attenzione.
- mi ha detto di aver fatto il test esattamente 3 settimane prima, cosa che infatti mi ha certificato facendomelo vedere e il test era negativo.
- è stato a capo di un'associazione di lotta all'HIV
- mi assicura che il rapporto non è stato per nulla a rischio
- rapporto unicamente orale da me ricettivo, bloccato dopo neanche 10 secondi.
- no eiaculazione, e suo pene quasi non del tutto eretto
- test eseguito a due mesi dal rapporto, test salivare, negativo.
Adesso volevo avere dei vostri pareri, un po' su tutto, sulla mia situazione psicologica? sulla mia storia, se secondo voi posso stare tranquillo o devo comunque preoccuparmi? come affrontare il mio futuro per poter essere tranquillo?

P.S. sono omosessuale, e ho 25 anni, credo che inconsciamente il mio cervello attribuisca ad ogni rapporto omosessuale il rischio di contrarre l'hiv, come modo per farmi capire che rapporti omosessuali non siano corretti. In poche parole non mi sono ancora per nulla accettato, e non sono neanche dichiarato.

Grazie della vostra attenzione! Andrea, aspetto vostre risposte!

Ciao,
inutile ribadirti, come hanno già fatto in tanti, di star tranquillo.
Mi preoccupa però il tuo stato psicologico, perché è evidente che sia quello a farti affrontare male il sesso e addirittura il tuo orientamento sessuale.
Inutile, anche, specificarti che il virus non guarda in faccia al fatto che tu sia gay o etero, i rischi sono li stessi.
E inutile dirti che gli "incidenti" (ad esempio "rottura del preservativo) possono accadere e che quindi l'unica sicurezza al 150% la potresti avere solamente con l'astensione totale dal sesso, se vuoi condurre una vita da paranoico.
Ma non sarebbe bello né per te né per chi ti sta intorno.
Sei giovane ed è giusto che tu viva con serenità la tua persona, il sesso e la tua sessualità.
Se non ce la fai da solo e ti senti costantemente angosciato credo tu debba rivolgerti senza vergogna a uno specialista, che ti potrà sicuramente aiutare nel riprenderti in mano la tua vita.



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