Fate il Test. La mia esperienza.

Riservato ai sieronegativi che pensano di essere stati a rischio di contagio (NON rispondono medici, ma utenti volontari).
Lightgrenades
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Fate il Test. La mia esperienza.

Messaggio da Lightgrenades » giovedì 20 novembre 2014, 12:12

Buongiorno a tutti.
Sono un ragazzo di trent'anni, e con questo post vorrei raccontare la mia esperienza, sperando che possa essere uno sprono per chi, come me, ha passato settimane tormentandosi e leggendo pagine su pagine di forum, blog medici, Wikipedie e chi più ne ha più ne metta.
Premetto che ho sempre praticato sesso sicuro al di fuori delle mie relazioni stabili, non che una relazione stabile sia una sicurezza, ma è comunque un confrontarsi e fidarsi della persona che si ha di fronte.
Per farla breve, 5 mesi fa circa, ho fatto sesso con una ragazza conosciuta un paio di giorni prima.
Nulla che mi facesse pensare che fosse una persona sieropositiva (anzi, sicuramente non lo sarà), ma di contro era sicuramente una ragazza a cui piaceva divertirsi, molto, senza badare molto alla forma e ai contenuti.
Alcool + eccitazione + stronzaggine, ecco che il nostro rapporto è stato consumato senza preservativo.
Tutto apposto mi dicevo, per una volta che me la godo! Anzi, il mio unico problema fu quello di pulire per bene i sedili della mia macchina.
Nessun sintomo nelle settimane e nei mesi successivi, tutto tranquillamente normale, fino a un paio di settimane fa circa, quando non so per quale motivo mi è tornata in mente quella sera, quella ragazza, un film che stavo vedendo, una frase di un libro, una febbricola persistente che mi accompagnava solo la sera, debolezza e mal di schiena, una sorta di irritazione/dermatite su un testicolo: ed ecco il pensiero: CHE STRO*ZO CHE SONO STATO.
Da lì in poi, il mio personale declino mentale. I sintomi mi sono apparsi TUTTI. In ordine dopo la febbre e la stanchezza mi si sono manifestati:
- afte (di cui non avevo mai sofferto);
- faringite;
- irritazione persistente nelle parti basse senza alcun prurito;
- nausea e debolezza;
- lingua bianca;
- inappetenza ( potevo stare con un pacchetto di cracker e due fette di prosciutto praticamente per tutto il giorno)
- linfonodi leggermente infiammati al collo ( probabilmente per via della faringite);
- ansia persistente che, special modo la notte, con la temperatura atipica di questa stagione non mi faceva dormire, e più pensavo più sudavo.
"È passato troppo tempo" mi dicevo, "li avrei avuti prima quei sintomi" mi dicevo.
" ma ti pare che per un solo rapporto.."
E via a controllare ancora su google "quanto tempo dopo sintomi"
"febbre alta o bassa"
E più ogni sera mi guardavo più mi sembravo dimagrito, più quei sintomi me li ripassavo tutti sperando che almeno uno sparisse.
Ma niente.
Alla fine mi sono deciso. Ieri sono andato presso questo laboratorio privato di analisi cliniche. Ho quasi sussurrato il motivo della mia presenza. E te ne accorgi quando la gente cerca di restare indifferente ma non ce la fa, quando la ragazza alla reception ti guarda con quel sorriso forzatissimo chiamando sottovoce il capo reparto perché gli sono finiti i fogli per la dichiarazione della privacy, quando l'infermiera addetta al prelievo di guanti ne mette due, e maneggia quella tua siringa come fosse una barra di plutonio.
Sarò anche una persona troppo attenta ai particolari, ma uscendo da li ho avuto la conferma che ancora oggi, nel 2014, c'è tanta, troppa discriminazione in merito.
Alla fine oggi ho ritirato i risultati: tutto assente, tutto negativo.
Felicità a parte, sono tornato a casa e mi sono fatto fare da mia madre un piatto da 4 etti di spaghetti alla carbonara. L'arrossamento in gola ancora c'è, come la dermatite nelle parti basse, come la lezione che ho imparato.
Spero che questo mio lunghissimo e noiosissimo post non risulti inappropriato o fuori luogo, ma per chi sta ancora cercando risposte qui su internet dico: FATE QUEL CAVOLO DI TEST, saranno giorni di attesa terribili e stressanti. Ma non fasciatevi la testa in giro su internet, e ricordate che l'ansia è l'anticamera dello stress, e lo stress è responsabile di almeno la metà dei sintomi di cui sopra.
Ora vado a farmi una dormita come non succedeva da settimane.
Un abbraccio a tutti.



uffa2
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Re: Fate il Test. La mia esperienza.

Messaggio da uffa2 » giovedì 20 novembre 2014, 14:49

Ciao,
grazie per il tuo contributo, che fotografa una realtà così frequente.

Una sola cosa: smettetela tutti con questa “para” dei centri privati: il test HIV è uguale per tutti.
Direi di più: una struttura pubblica ne “macina” molti, molti più, con numeri che nessun laboratorio privato potrà mai raggiungere e una conseguente una affidabilità complessiva della struttura che altrove non si può trovare, e queste sceneggiate alla «psss... c’è un potenziale appestato in sala d’aspetto» si evitano.


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rospino
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Re: Fate il Test. La mia esperienza.

Messaggio da rospino » giovedì 20 novembre 2014, 15:14

Anche io ti ringrazio per il contributo. Lo apprezzo davvero perché è piuttosto utile per chiarire gli aspetti più "psicologici" di chi teme un'infezione da HIV, e sicuramente lo proporrò per la lettura agli utenti ipocondriaci che sono convinti di dover attribuire all'HIV i propri "pseudosintomi".
Vorrei in ogni caso commentare con qualche breve considerazione il tuo racconto, per far capire meglio alcune cose:

1) Innanzitutto, l'HIV non è "visibile": quando scrivi "Nulla che mi facesse pensare che fosse una persona sieropositiva" in realtà stai scrivendo una cosa che non ha alcun significato. O meglio, è errore comune pesnare che si possa "capire" se una persona è sieropositiva o no, ma non è così nella stragrande maggioranza dei casi. Ci sono persone inconsapevoli di essere sieropositive che hanno un aspetto fisico assolutamente normale, così come persone che sono consapevoli e vivono serenamente la propria vita, perfettamente integrati nella società. Viceversa, alcune persone sicuramente sieronegative possono portare segni ben più visibili delle proprie patologie. La lezione da imparare è quindi: l'HIV non si può distinguere da alcun segno fisico.
2) Tu descrivi la ragazza come una "a cui piaceva divertirsi, molto, senza badare molto alla forma e ai contenuti". Altro errore comune: l'HIV spesso non distingue tra brave ragazze e ragazze disinibite (mi riferisco all'apparenza, sia chiaro), ma guarda solo al fatto che uno adotti nel sesso le dovute precauzioni o no. A volte ad una "brava ragazza" può essere fatale un solo errore, e allo stesso modo una "ragazza facile" che non utilizza mai il preservativo può darsi che scampi al virus vita natural durante.
3) Infine, quando precisi che "ho sempre praticato sesso sicuro al di fuori delle mie relazioni stabili" stai ammettendo per contro di non aver sempre praticato sesso sicuro nelle tue relazioni fisse. Un altro errore comune che si commette è che, proprio perché si ritiene - cosa che io ritengo giusta - che "una relazione stabile sia una sicurezza, ma è comunque un confrontarsi e fidarsi della persona che si ha di fronte", magari si fa sesso non protetto o si dà per scontato, magari senza aver mai fatto un test HIV, che il/la partner sia sieropositivo/a. Non è così: proprio perché l'HIV non è visibile - e solo un test può dire se si è sieropositivi o meno - è sempre importante utilizzare il preservativo finché non si è sicuri dello stato sierologico di entrambi i partner. Credo che non sia assurdo fare il anche se si ha una relazione stabile.
Ultima modifica di rospino il venerdì 21 novembre 2014, 9:05, modificato 1 volta in totale.



ThunderGuy
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Iscritto il: venerdì 27 giugno 2014, 20:30

Re: Fate il Test. La mia esperienza.

Messaggio da ThunderGuy » giovedì 20 novembre 2014, 16:30

caro Lightgrenades,

il tuo post sarà sicuramente utile a qualcuno; per cui grazie. Per il resto, concordo con rospino, perché hai scritto diverse inesattezze, ma succede.
Oltre a ciò, mi permetto di aggiungere che le malatie trasmissibili sono molte, e di tante non si parla nemmeno. Per quanto riguarda i sintomi, ce sono alcuni che sono 'campanelli d'allarme', altri che invece fanno subito capire che si tratta di manifestazioni esclusivamente ansiose. Ogni storia è a sé, in tutti i casi vale comunque il detto:"meglio un prelievo in più che uno in meno", per la sicurezza nostra e di chi ci sta attorno. Non solo: GUAI a sottoporsi a 'controlli' in sede di donazione (caso più frequente di quanto si possa pensare), la quale rimane un'attività cui sottoporsi con la massima consapevolezza del proprio stato di salute [mi permetto di scrivere ciò, in quanto spesso ho sentito di persone che 'ma sì, al massimo vado a donare, capiranno sicuramente cosa ho!'].



markus2288
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Re: Fate il Test. La mia esperienza.

Messaggio da markus2288 » mercoledì 1 aprile 2015, 16:16

Leggere questo tuo post, forse, è stato un segno del destino... Il periodo che tu hai passato lo sto vivendo da settimane... Nasce tutto da un linfonodo gonfio sul collo... Da lì parte la mia ricerca sfrenata tra i social e le varie pagine web... Panico totale tra le varie patologie inclusa quasi sempre l Hiv! Premettendo che io non ho mai avuto rapporti sessuali non protetti, se non qualche rapporto orale ma senza mai entrare in contatto con sperma o sangue... Mai! Ma la mente è un qualcosa che non controlli, e fa quello che decide lei... Mi sn deciso finalmente da andare dal mio medico è raccontare tutto, dove già lui stesso mi ha quasi tranquillizzando dicendomi che non ho lingonodi gonfi, ho richiesto comunque delle analisi complete che farò tra qualche giorno, causa forte raffreddore momentaneo, che anime anche questo ho ricondotto al linfonodo, e al possibile contagio... Leggere questo tuo post, non so, forse mi fa sentire più leggero! Ciao



Sethina
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Re: Fate il Test. La mia esperienza.

Messaggio da Sethina » lunedì 17 agosto 2015, 14:37

uffa2 ha scritto:Ciao,
grazie per il tuo contributo, che fotografa una realtà così frequente.

Una sola cosa: smettetela tutti con questa “para” dei centri privati: il test HIV è uguale per tutti.
Direi di più: una struttura pubblica ne “macina” molti, molti più, con numeri che nessun laboratorio privato potrà mai raggiungere e una conseguente una affidabilità complessiva della struttura che altrove non si può trovare, e queste sceneggiate alla «psss... c’è un potenziale appestato in sala d’aspetto» si evitano.
uffa2 ciao,

io in passato mi sono rivolta ad un centro privato solo perché mi permettevano di ottenere i risultati in minor tempo, pensa che quel giorno effettuai il test alle 10 del mattino circa e li ritirai alle 18 dello stesso giorno.



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