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[Bruno]

Ciao a tutti, volevo chiedere un parere a riguardo della mia situazione: il 5 aprile ho avuto un rapporto a rischio (sesso anale insertivo senza protezione) con un partner che non conoscevo. Dopo 38/40 ore dal fatto ho iniziato la pep che ho portato a termine come indicato dal medico (kaletra e Truvada) per le 4 settimane.
Data la mia tensione ho eseguito un test che ricercava antigene e anticorpi 26 gg dal rapporto con esito negativo e poi un'altro test a 31 gg con le stesse modalità con esito negativo. Fin qui ok, però la cosa che mi ha fatto andare in paranoia è una specie di colica avvenuta il giorno dopo dell'ultimo test con l'infiammazione dell'appendice.
Premetto che non voglio nel modo più assoluto urtare la sensibilità di nessuno, ma la domanda che mi pongo da "puro ignorante" è se la pep può allungare il cosidetto periodo finestra?
Grazie veramente.

[stealthy]

Conseguenza della terapia.

[Bruno]

Grazie mille stealthy per la tua celere risposta

[Bruno]

Scusate ancora, volevo solo chiedere un'ultimo chiarimento ovvero finita la pep di 28 gg e fatto test a 31 gg vi è la possibilità che il virus in questo periodo sia rimasto inattivo e quindi dal termine della pep possa iniziare da capo il suo regolare sviluppo? (premetto che ho seguito alla lettera le indicazioni del medico ed ho assunto nei giusti orari l'assunzione dei farmaci) Grazie.

[uffa2]

Ciao Bruno,
la PEP è daata sul presupposto che nelle 72 ore successive all'evento a rischio il virus non abbia fatto in tempo a penetrare nei reservoir, e quindi sia possibile "farlo morire di sterile vecchiaia" con una trattamento di un mese il cui scopo è appunto "bloccare l'accesso" del virus alle cellule del sistema immunitario (la terapia antiretrovirale non uccide il virus, si "limita" a impedirgli di entrare nei CD4, e quindi di replicarsi...).
Quinsi i casi sono due:
- la PEP è "arrivata in tempo" per impedire al virus di "trovar casa", e allora di sicuro virus non ce n'è più
- la PEP, anche se iniziata entro 72 ore è "arrivata troppo tardi", il virus s'è già nascosto, quindi non è stato raggiunto dai farmaci e, quando i farmaci finiranno il loro effetto, potrà uscire di casa e andare a replicarsi in altri CD4.

Statisticamente la PEP è molto, molto, molto affidabile, e si sospetta che i rari casi di fallimento siano più da associare a condotte disattente nel mese di trattamento che a un effettivo limite del trattamento stesso.

Insomma, fossi in te starei tranquillo

[Bruno]

Grazie davvero Uffa2...adesso ho capito....sei stato chiaro ed esaustivo...sono contento che esistano persone come te che cercano in modo oggettivo di tranquilizzare persone ansiose e un pò paranoiche come il sottoscritto.
Grazie di cuore.