Interessanti news?

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agosto21
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Interessanti news?

Messaggio da agosto21 » venerdì 20 novembre 2020, 18:22




Doremifasol
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Re: Interessanti news?

Messaggio da Doremifasol » domenica 22 novembre 2020, 10:52

simone85rm ha scritto:
venerdì 20 novembre 2020, 18:22
https://www.google.com/amp/s/www.techno ... ice-343051
Sembrerebbe Interessante ma sono ancora esperimenti su animali. Speriamo non facciano la fine degli altri o che non ci mettano secoli.



1010101010
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Re: Interessanti news?

Messaggio da 1010101010 » domenica 27 dicembre 2020, 6:07

“Questa è la prima volta che è stato dimostrato che le cellule B modificate possono creare una risposta anticorpale ingegnerizzata durevole in un modello animale di rilievo”, ha dichiarato il professor Voss in un comunicato stampa del The Scripps Research Institute.

@Dora potresti per favore fare un po' di chiarezza riguardo a questo studio? È davvero così innovativo come sembra, pur trattandosi "solo" di esperimenti su animali?

Grazie!



Dora
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Re: Interessanti news?

Messaggio da Dora » domenica 27 dicembre 2020, 7:18

1010101010 ha scritto:
domenica 27 dicembre 2020, 6:07
@Dora potresti per favore fare un po' di chiarezza riguardo a questo studio? È davvero così innovativo come sembra, pur trattandosi "solo" di esperimenti su animali?
Senz'altro, è una applicazione dell'editing genetico mediante CRISPR molto interessante, che permetterebbe di superare i problemi dell'immunizzazione passiva avendo cellule che continuano a produrre anticorpi neutralizzanti - che per di più sembra siano capaci di mutare in risposta all'evoluzione del virus - invece che anticorpi dati dall'esterno, che dopo un po' svaniscono.
Ma, come ha ricordato Doremifasol, #It'sJustInMice. Dovrà passare dalle scimmie e solo dopo potrà essere tentata sull'uomo. Con la speranza che, nel frattempo, le ombre che gravano sulle CRISPR e su tutti gli interventi di terapia genica si dimostrino meno minacciose di quanto paiono adesso.
Insomma, è questione di parecchi anni.

L'articolo che hai linkato:

Vaccine elicitation of HIV broadly neutralizing antibodies from engineered B cells

deve essere letto insieme a questo:

Engineered B cells expressing an anti-HIV antibody enable memory retention, isotype switching and clonal expansion



Immagine



1010101010
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Re: Interessanti news?

Messaggio da 1010101010 » mercoledì 30 dicembre 2020, 6:37

Grazie mille per i chiarimenti Dora.
Io tenderei a pensare che con il convergere della ricerca relativa anche ad altre patologie verso la terapia genica, quest'ultima potrebbe essere affinata prima di quanto ci si aspetti... È qualcosa di troppo rivoluzionario perché ci possa volere ancora molto, ora che la strada è stata intrapresa... Speriamo di avere presto aggiornamenti!



Dora
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Re: Interessanti news?

Messaggio da Dora » mercoledì 30 dicembre 2020, 7:38

1010101010 ha scritto:
mercoledì 30 dicembre 2020, 6:37
Io tenderei a pensare che con il convergere della ricerca relativa anche ad altre patologie verso la terapia genica, quest'ultima potrebbe essere affinata prima di quanto ci si aspetti... È qualcosa di troppo rivoluzionario perché ci possa volere ancora molto, ora che la strada è stata intrapresa... Speriamo di avere presto aggiornamenti!
Bene, vedremo. Per il momento, ti segnalo che ci sono altre vie per stimolare la produzione di anticorpi neutralizzanti ad ampio spettro. Siamo finalmente arrivati alla sperimentazione clinica di un vaccino preventivo, che ha lo scopo di portare alla produzione dei precursori dei bNABs e che con la terapia genica e i suoi rischi non ha nulla a che vedere.

Riprendo un vecchio post per introdurre questo nuovo vaccino BG505 SOSIP.GT.1.1 gp140.


Dora ha scritto:
martedì 29 aprile 2014, 10:28
Dora ha scritto:Una ricerca invece molto bella, anche se ancora abbastanza lontana da qualsiasi applicazione pratica, è quella di John Moore, Weill Cornell Medical College, e Rogier Sanders, Università di Amsterdam. I due hanno appena pubblicato un articolo su PLoS PATHOGENS (A Next-Generation Cleaved, Soluble HIV-1 Env Trimer, BG505 SOSIP.664 gp140, Expresses Multiple Epitopes for Broadly Neutralizing but Not Non-Neutralizing Antibodies) e presentano i loro risultati a Barcellona. Poiché si tratta di cose complicate, mi affido a un post scritto ieri da Unmesh Kher per il blog di IAVIReport (Day One: AIDS Vaccine 2013).

In breve, una proprietà desiderabile ma per ora non raggiungibile di un vaccino contro l’HIV è che sia capace di indurre bNAbs. L’approccio seguito da Moore e Sanders è stato quello di costruire un trimer, cioè una macromolecola formata combinando tre molecole più piccole identiche, che imiti la punta della proteina Env dell’HIV, che il virus usa per attaccarsi alle cellule. Creare una simile proteina in laboratorio è impresa assai difficile, perché il trimer dell’HIV ha una struttura che varia continuamente. E, in effetti, tutti i tentativi fatti finora di creare degli analoghi del trimer sono falliti, tanto che Moore definisce i risultati di quelle ricerche dei “TINOs” – “Trimers In Name Only”.
Invece, Moore e Sanders sono riusciti a costruirne uno, che hanno chiamato BG505-SOSIP.664, o più semplicemente BG505, e che pare proprio che funzioni. Hanno esaminato le proprietà antigeniche del BG505 e hanno scoperto che si lega ad ogni singolo tipo di bNAb contro il quale è stato finora testato, il che fa pensare che sia davvero molto simile al trimer “naturale”. Di contro, non riesce a legarsi a quegli anticorpi che, a loro volta, non sono capaci di neutralizzare l’HIV.
Mi accodo a questo post di qualche mese fa per accennare a una ricerca dello Scripps Research Institute, cui hanno partecipato tanti scienziati di istituzioni diverse, e fra loro anche John Moore e Rogier Sanders.
Questa ricerca ha condotto alla scoperta di un nuovo punto di vulnerabilità dell’HIV: un sito che può essere attaccato dagli anticorpi così da neutralizzare l’infettività di una grande varietà di ceppi virali. Non siamo ancora a un vaccino e, tanto meno, si è spianata la strada per una cura – come incautamente sostiene un titolo della Stampa di ieri - ma è stato fatto un nuovo passo avanti nella direzione di un vaccino in grado di stimolare una durevole risposta del sistema immunitario contro punti vulnerabili (cioè tali da rendere il virus incapace di infettare una cellula) e altamente conservati (cioè presenti in un gran numero di ceppi) dell’HIV.

Il problema, fino ad ora, era che questi punti vulnerabili e altamente conservati sono protetti da uno strato di zuccheri difficili da scalfire e da parti della superficie esterna del virus che mutano rapidamente. La parte preponderante della risposta immune all’infezione si dirige verso queste parti mutevoli, così ha un’efficacia solo transitoria.

Negli ultimi anni, sono stati identificati degli anticorpi che sono stati definiti “ampiamente neutralizzanti” perché riescono a raggiungere quattro punti vulnerabili del virus, che si conservano in tanti ceppi virali. Tutti questi punti si trovano sull’unico antigene di superficie del virus, la proteina envelope (Env – gp140), che spunta dalla membrana virale e ha il compito di attaccarsi alla cellula per permettere al virus di penetrare all’interno.

Ora sono stati trovati due nuovi anticorpi quasi identici – PGT151 e PGT152 – che non si legano ad alcuno dei siti vulnerabili già conosciuti della Env, in particolare non si legano singolarmente alle due glicoproteine gp120 e gp41, che costituiscono le sottounità della proteina Env, ma hanno invece la caratteristica nuova di legarsi a dei pezzetti di entrambe. Infatti, la gp120 e la gp41, in una fase più matura del ciclo vitale del virus, si assemblano in una struttura Env non come una combinazione gp120-gp41, ma come un trimer, cioè come tre pezzi che si intrecciano formando una struttura diversa da qualsiasi altra forma di Env e che è particolarmente importante, perché è proprio la forma della Env che il virus usa per riuscire a infettare le cellule.

A questa struttura matura si legano i due nuovi anticorpi. E i ricercatori sono anche riusciti, nel secondo dei due lavori pubblicati insieme su Immunity, ad analizzare questa struttura usando un approccio combinato di microscopio elettronico e cristallografia a raggi X e a vedere il punto esatto in cui l’anticorpo PGT151 si lega al trimer della Env.
L’avere a disposizione questi nuovi anticorpi permetterà di costruire un vaccino che provi a colpire nuovi punti dell’HIV, si spera con maggiore efficacia dei vaccini tentati fino ad ora.


Quella qui sotto è una ricostruzione al microscopio elettronico del trimer della glicoproteina envelope dell'HIV-1 (in azzurro chiaro), con anticorpi che rappresentano ciascun punto di vulnerabilità con colori diversi (in rosso il PGT151):

Immagine

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FONTI:
Sono passati diversi anni, ma ora un nuovo vaccino basato sulle ricerche di John Moore e colleghi è pronto ad affrontare le sperimentazioni cliniche.

Il comunicato stampa della IAVI (International AIDS Vaccine Initiative):

IAVI Announces Start of Clinical Trial of Next-Generation HIV Vaccine Candidate

Il protocollo della sperimentazione in ClinicalTrials.gov:

A Randomized, Double-blinded, Placebo-controlled, Dose-escalation Phase 1 Clinical Trial to Evaluate the Safety and Immunogenicity of Recombinant HIV Envelope Protein BG505 SOSIP.664 gp140 Vaccine, Adjuvanted, in Healthy, HIV-1 Uninfected Adults


Un po' di letteratura:

Scientists unveil promising new HIV vaccine strategy

Needles in a haystack: the quest for bnAbs

Differential Antibody Responses to Conserved HIV-1 Neutralizing Epitopes in the Context of Multivalent Scaffolds and Native-Like gp140 Trimers

cGMP production and analysis of BG505 SOSIP.664, an extensively glycosylated, trimeric HIV‐1 envelope glycoprotein vaccine candidate



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