Mantenimento dei reservoirs da parte di HEAL, un long noncoding RNA

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Semola
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Mantenimento dei reservoirs da parte di HEAL, un long noncoding RNA

Messaggio da Semola » mercoledì 25 settembre 2019, 16:51

Premetto che devo ancora leggerlo attentamente ma sembra un articolo molto interessante...
Vi lascio il link all'articolo e ad un commento su Science Daily. Stasera se riesco, dopo averlo letto meglio, aggiorno il post con più dettagli :
https://mbio.asm.org/content/10/5/e02016-19
https://www.sciencedaily.com/releases/2 ... 143207.htm

Molto sommariamente: I long noncoding RNA (lncRNA) sono dei trascritti genici di piccole dimensioni (meno di 200 nucleotidi) che non vengono tradotti in proteine. In diverse patologie si è visto che i lncRNA sono in grado di regolare la trascrizione di altri geni e quindi di influenzare il decorso di queste malattie.

In questo articolo, hanno identificato uno specifico lncRNA, chiamato HEAL, in grado di sostenere la replicazione di HIV nei reservoirs di cellule infettate. La cosa più interessante è che, per lo meno in vitro, inibire questo lncRNA è sufficiente per bloccare la replicazione di HIV nelle cellule anche dopo interruzione dei trattamenti antiretrovirali.

La strada da questa scoperta ad un'applicazione terapeutica è lontana anni luce ma direi che potrebbe essere un primo passo importante.



Taurus
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Re: Mantenimento dei reservoirs da parte di HEAL, un long noncoding RNA

Messaggio da Taurus » mercoledì 25 settembre 2019, 17:21

Ciao Semola, proprio oggi ho segnalato lo stesso articolo a Dora....non essendo molto ferrato con l'inglese mi sono affidato alla competenza del nostro "faro" per capirci qualcosa di più, ha detto che lo leggerà, anche se di primo acchito sembrava anche a lei una cosa interessante ma molto prematura....



Semola
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Re: Mantenimento dei reservoirs da parte di HEAL, un long noncoding RNA

Messaggio da Semola » mercoledì 25 settembre 2019, 17:55

Taurus ha scritto:
mercoledì 25 settembre 2019, 17:21
Ciao Semola, proprio oggi ho segnalato lo stesso articolo a Dora....non essendo molto ferrato con l'inglese mi sono affidato alla competenza del nostro "faro" per capirci qualcosa di più, ha detto che lo leggerà, anche se di primo acchito sembrava anche a lei una cosa interessante ma molto prematura....
Ah si, ho visto ora che abbiamo postato quasi contemporaneamente la stessa notizia...
Ho guardato se c'era qualcosa e non ho visto nulla a riguardo. Ho preparato il post e quando l'ho pubblicato ho notato anche la tua segnalazione.
Eh si, purtroppo è molto prematuro parlare di future e possibili applicazioni terapeutiche con un lavoro di questo genere...
Però è vero anche che un viaggio è fatto di tanti piccoli passi... e, di solito, il primo è sempre il più importante!
Vediamo come si evolverà questo nuovo filone di ricerca.



Dora
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Re: Mantenimento dei reservoirs da parte di HEAL, un long noncoding RNA

Messaggio da Dora » giovedì 26 settembre 2019, 6:20

Eccomi qui. Grazie a Taurus di avermi segnalato il lavoro di Tariq Rana e colleghi della University of California, San Diego e a Semola di aver introdotto e sintetizzato un articolo che è estremamente complesso.

In un'intervista, Rana ha dichiarato che questo specifico long noncoding RNA che loro hanno chiamato con l'acronimo ben augurante HEAL (HIV-1-enhanced lncRNA) è uno degli "interruttori chiave" che si sono cercati per 30 anni. Che cosa significa? Significa che se si riesce a spegnere questo interruttore nelle cellule che sono latentemente infettate da HIV, il virus non riesce a svegliarsi, e quindi se ne resta a dormire per un tempo indeterminato.
E come si spegne la luce così che l'HIV continui a dormire? Lo si può fare in un modo molto radicale: disattivando l'interruttore. Possiamo trovare un inibitore, un farmaco che blocchi tutto. Ma oggi abbiamo anche uno strumento di terapia genica molto comodo e maneggevole per farlo: quel sistema CRISPR/Cas9 di cui abbiamo parlato tante volte nel corso di questi ultimi anni, che permette di distruggere il legame fra HEAL e una proteina chiamata FUS e così disinnescare l'innesco che porta alla riattivazione della trascrizione dell'HIV latente.
Anche senza la pressione continua della cART, il reservoir latente non produce nuovo virus, perché quello in stato di latenza non trova le condizioni per riattivarsi.

Immagine

Vi ricorda qualcosa, questa strategia di mettere il virus a dormire per sempre? Ma certo! La strategia block and lock di Susana Valente. Lei la sta perseguendo per via farmacologica, mediante la cortistatina A, che è un inibitore della Tat, quella proteina di HIV che serve al virus per riattivare la trascrizione. Ma l'idea è proprio la stessa - e infatti Susana Valente è stata invitata a fare da Editor dell'articolo di Rana e colleghi.
Sfide e difficoltà, dunque, sono per tanti aspetti simili.

L'ha già detto Semola che questa è una ricerca molto, molto acerba e che per vedere se avrà delle ricadute cliniche bisognerà aspettare un sacco di tempo. E ha già detto lui che però è proprio bello vedere aprirsi nuove vie di ricerca. Quindi, piena di speranza e di entusiasmo, la chiudo qui anch'io.



Semola
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Re: Mantenimento dei reservoirs da parte di HEAL, un long noncoding RNA

Messaggio da Semola » venerdì 27 settembre 2019, 22:17

Grazie, come sempre sai descrivere alla perfezioni anche gli articoli più complessi... tutta la mia stima!!!



Dora
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Re: Mantenimento dei reservoirs da parte di HEAL, un long noncoding RNA

Messaggio da Dora » sabato 28 settembre 2019, 5:56

Semola ha scritto:
venerdì 27 settembre 2019, 22:17
Grazie, come sempre sai descrivere alla perfezioni anche gli articoli più complessi... tutta la mia stima!!!
Ma ... hai fatto tutto tu!! Grazie, comunque.



Gabriel81
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Re: Mantenimento dei reservoirs da parte di HEAL, un long noncoding RNA

Messaggio da Gabriel81 » sabato 28 settembre 2019, 8:04

Io ho sempre fatto il tifo per la Valente e in generale per questa strategia piuttosto che per la shock & kill, il punto che non mi è chiaro dagli articoli ma probabilmente saranno oggetto di ricerca futura è spegnere questo interruttore, che altro tipo di processi blocca oltre alla trascrizione virale di hiv?

Comunque mi sembra un percorso estremamente affascinate, grazie a tutti per la segnalazione

Gabriel


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Keanu
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Re: Mantenimento dei reservoirs da parte di HEAL, un long noncoding RNA

Messaggio da Keanu » lunedì 30 settembre 2019, 10:13

Ciao.
C'è anche questa, risalente ad agosto, sulle piccole molecole ZL0580
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/m/pubmed/31329163/
https://www.sciencedaily.com/releases/2 ... 121149.htm

ps. Non ho trovato questa ricerca nel forum, ma ho trovato il nome di Haitao Hu nel thread dedicato al fallimentare vaccino di Picker: in uno studio pubblicato su Blood sosteneva che i CD4 specializzati contro l'infezione del CMV erano più resistenti degli altri CD4 all'HIV.

🙋‍♂️



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